Nepal, notizie dai sopravvissuti. E cosa possiamo fare noi

La guida Raj Thapa: “Manca tutto, acqua e cibo, la gente è per strada e non sa dove dormire”.

Alzi la mano chi è rimasto indifferente alle immagini del terremoto che ha colpito il Nepal, e in particolare la valle di Kathmandu, lo scorso 25 aprile. Per chi ha visitato quel Paese e ha avuto la fortuna di ammirare con i proprio occhi le sue bellezze, oggi in parte distrutte, è ancora più dura. Si parla di oltre 5mila morti e circa 8mila feriti, ma i numeri sono destinati tristemente a salire. Un milione sono i senza tetto.

Bhaktapur com'era
Bhaktapur com’era nel 2013

Ho visitato due anni fa proprio la valle di Kathmandu, con le tre città imperiali di Kathmandu, Patan e Bhaktapur, tra le più colpite dal sisma, e da giorni guardo le foto di quello straordinario viaggio e non riesco a darmi pace che i bellissimi templi siano ridotti a un cumulo di macerie e che le tante persone incontrate e fotografate oggi potrebbero non esserci più.

Ma anche chi è riuscito a sopravvivere è in pericolo. Il Nepal era il settimo Paese più povero al mondo: a che posto finirà di questa classifica in seguito a questa catastrofe?

Patan com'era
Patan com’era

Di solito viaggio in maniera indipendente, ma per una serie di motivi, ho visitato il Nepal con Avventure nel mondo. La prima, e finora unica, esperienza con questa agenzia-associazione, che dagli anni ’70 organizza viaggi al di fuori dei tradizionali canali del turismo organizzato, è stata entusiasmante: un viaggio ricco dal punto di vista umano e culturale, oltre che per la scoperta di tanti tesori naturali, artistici e architettonici.

Raj Thapa (foto dal profilo facebook)
Raj Thapa (foto dal profilo facebook)

Anche a due anni di distanza seguo sui social network gli spostamenti dei miei ex compagni di viaggio e della coordinatrice Daniela, con cui il feeling è stato immediato. Nel cuore di tutti noi è rimasto anche Raj Thapa, la guida nepalese che ci ha accompagnato negli spostamenti in Nepal. Raj e la sua famiglia per fortuna sono salvi. Ma la situazione in Nepal è gravissima: “Abbiamo un sacco di problemi – mi racconta Raj tramite facebook – il governo non ce la fa a sistemare tutte le persone che hanno bisogno, è un caos, la gente è per strada e non ha un tetto sotto cui dormire. Il tutto è aggravato dalle cattive condizioni del tempo, visto che ha cominciato a piovere. Mancano acqua e cibo, manca tutto. Siamo ancora più poveri”.

Khatmandu com'era
Khatmandu com’era

C’è chi vorrebbe dare una mano, ma non sa come fare. I viaggi in Nepal sono assolutamente sconsigliati.  Restano le donazioni: ma dove e a quale associazione? Ci sono tanti nomi validi che girano in questi giorni, da Medici senza frontiere, all’Unicef, alla rete di Agire, solo per citare i più grandi e conosciuti. Io ve ne aggiungo un altro, molto più piccolo, ma comunque attendibile: è l’associazione Hanuman Onlus per cui lavora anche Raj Thapa e a cui è collegata Avventure nel mondo, visto che è stata fondata da un gruppo di viaggiatori e in Italia ha sede a Verona.

Bambini nella scuola di Humanan
Bambini nella scuola finanziata da Hanuman Onlus

L’associazione si occupa soprattutto di istruzione e in questi anni ha costruito una serie di scuole e case famiglia in Nepal. Io ho visitato una alla periferia di Bhaktapur, inaugurata nel 2008. Il nostro gruppo ha donato loro un po’ di materiale scolastico. Dopo la catastrofe, oggi l’aiuto al Nepal è essenziale. Qui i riferimenti per donare.
Conosci personalmente altre associazioni a cui si può donare? Sei in contatto con amici in Nepal? Hai comunque un’esperienza da raccontare? Scrivi le tue informazioni e opinioni nei commenti, aiutami ad affrontare questo tema.

Le foto del terremoto in Nepal.
Una scelta di 250 mie foto scattate in Nepal nel 2013.

Un bambino nella scuola di Bak
Un bambino nella scuola di Bhaktapur
La scuola di Hanuman
La scuola di Hanuman
La targa che ricorda l'inaugurazione della scuola
La targa che ricorda l’inaugurazione della scuola
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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