Cose da sapere per andare in Iran

Come vi avevo promesso nel primo post sull’Iran dove vi ho raccontato il mio itinerario, i voli usati e gli alberghi dove ho dormito, in questo secondo post sugli aspetti pratici di questo viaggio bellissimo, vi lascio altre informazioni su alcune cose su cui tutti si fanno domande prima di andare in Iran: visto, moneta, abbigliamento, sicurezza e altre cose utili da sapere prima di partire.

Visto

Ottenere il visto per l’Iran non è così difficile come potrebbe sembrare. La “seccatura” in più è quella di dover andare a depositare le vostre impronte digitali. Ovviamente non potete delegare nessun altro. E i consolati sono soltanto a Roma o a Milano. Io, per vicinanza, sono andata a quello di Milano. E, nonostante ami il fai da te, in questo caso ha prevalso l’aspetto economico: affidarci a un’agenzia, che ci ha fatto il resto delle pratiche e ci ha spedito i passaporti a casa per un costo irrisorio, ci ha fatto risparmiare soldi e tempo rispetto a quelli che avremmo speso per ritornare a Milano a riprendere i passaporti. Ovviamente chi abita a Roma o a Milano o capita in queste due città molto spesso, potrà andare direttamente al consolato per fare anche le altre pratiche.

Per ottenere il visto tramite un’agenzia visti dovete avere:

– passaporto in originale valido almeno 6 mesi, con almeno 2 pagine libere adiacenti,

– 2 foto formato tessera a colori, su sfondo bianco, 4X3,

– modulo di richiesta visto (si reperisce facilmente online),

– assicurazione medica per spese sanitarie e infortuni (può farvela anche l’agenzia),

– conferma della prenotazione hotel (se non lo avete ancora trovato al momento della richiesta del visto, come nel mio caso, se ne occupa l’agenzia visti ma solo come formalità, voi poi ve lo dovete trovare e prenotare da soli e non ha importanza se sarà un hotel diverso),

– prenotazione del volo.

A quel punto:
– prenotate l’appuntamento in agenzia di prima mattina,
– andate in consolato a depositare le impronte appena apre alle 9.00 (noi siamo arrivati in realtà 20 minuti prima per essere i primi e a abbiamo fatto bene, perché poi si è formata subito la coda),
– compilate quello che vi dicono allo sportello e portate il foglio con le impronte all’agenzia.

Riceverete i vostri passaporti con il visto 10-15 giorni dopo e potrete partire senza pensieri come ho fatto io.

Il costo delle tasse consolari per il visto è di 51,50 euro a persona, a cui io ho aggiunto 25 euro di agenzia e 7,50 euro di costi di spedizione.

Per ottenere il visto senza agenzia, da quello che ho capito, ma è sempre meglio verificare perché le informazioni cambiano rapidamente, oltre a quanto scritto sopra, è necessario avere la prenotazione dell’albergo almeno per la prima notte d’arrivo e una lettera d’invito da un’agenzia turistica iraniana.

Qualunque scelta facciate, muovetevi per tempo, almeno 2-3 mesi prima della partenza, per essere sicuri di riuscire ad organizzare sia il vostro itinerario sia ad avere il visto.

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Sicurezza

L’Iran è uno dei Paesi più sicuri che io abbia mai visitato. Non ho avuto percezione di insicurezza o paura in alcun momento del nostro viaggio. Tutt’altro. Anche in alcuni momenti di incertezza, dopo pochi giorni ero certa che avremmo comunque trovato qualcuno che ci avrebbe aiutato. La gentilezza del popolo iraniano è cosa nota. Sperimentarla di persona è un’esperienza unica. Ci sarà sempre qualcuno pronto a darti l’indicazione giusta, ad accompagnarti dove hai bisogno, a offrirti il suo aiuto. Dunque, allontanate qualunque forma di pregiudizio o di paura: l’Iran è in Paese in cui i viaggiatori vengono accolti con gentilezza e calore.

Abbigliamento femminile

Sì, lo ammetto: dover uscire sempre con un foulard in testa è una seccatura. Perché scivola giù, perché dà fastidio, perché tiene sempre troppo caldo o troppo freddo. Ma tant’è: il velo per le donne in Iran è legge dello Stato e doverlo tenere per qualche giorno, da quando atterrate a quando risalite di nuovo sull’aereo del ritorno, è uno sforzo accettabile.

Consiglio: non usate una sciarpa troppo pesante, perché negli ambienti interni morireste dal caldo. Per evitare che mi scivoli giù il meno possibile, io ho usato una pashmina leggera da annodare sul collo dietro la nuca.

Non preoccupatevi troppo se lasciate scoperti un po’ di capelli sulla fronte o se si vede una parte di collo: nessuno vi rimprovererà, siete turisti. E in ogni caso, sono numerose anche le iraniane che indossano il velo in modo molto easy.

Per il resto, tenete un abbigliamento sobrio, con pantaloni e possibilmente un maglione o una camicia lunga che vi arrivi fino a metà coscia.

Il chador è richiesto soltanto per entrare nel Palazzo del Re della Luce di Shiraz, ma vi verrà fornito gratuitamente all’entrata.

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Moneta e pagamenti

La moneta iraniana è il Rial. Ma gli iraniani usano soprattutto i Tomat. Così vi ritroverete facilmente a non capire nulla. Tanto più che alcuni prezzi sono espressi in dollari. Poco male: gli iraniani hanno molta pazienza con gli stranieri e vi aiuteranno a trovare le banconote corrette per pagare. Tranquilli: nessuno proverà a truffarvi.

In Iran non funzionano le nostre carte di credito e non è possibile prelevare denaro dai bancomat iraniani (a meno che non abbiate aperto un conto in una banca iraniana). La soluzione quindi è portare contanti sufficienti per il viaggio e cambiare quello che vi serve in un’agenzia di cambio o in una banca.

Non tutte le banche però cambiano valuta straniera. Chiedete alla prima banca che trovate e, se non effettua il cambio, ve ne indicherà sicuramente una che lo fa.

Traffico

Quando vi dicono che Teheran è trafficata, preparatevi a… non essere preparati!

Il traffico a Teheran si ferma soltanto in piena notte (fate i vostri calcoli se arrivate o dovete andare in aeroporto di giorno) e l’inquinamento è ai massimi livelli: io mi sono pentita di non aver portato una mascherina con me.

Per fortuna a Teheran c’è un efficiente servizio di metropolitana, spesso affollatissima, che però permette di rimanere intasati nel traffico con i taxi o di respirare eccessivi gas di scarico.

Fate attenzione anche quando attraversate le strade: i semafori sono pochi e gli iraniani sono sempre impazienti alla guida. La cosa migliore è attraversare dietro ad un iraniano che conosce i suoi connazionali e sa bene quando è il caso di “buttarsi”, anche se sembrerà che un’auto stia per investirvi.

Le altre città sono di dimensioni minori e il centro storico ha alcune zone chiuse al traffico, quindi i problemi di traffico saranno più contenuti.

cosa sapere per andare in iran
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Internet, wifi e social

In Iran il collegamento alla rete internet è limitato. Il wifi sta cominciando a diffondersi, soprattutto negli hotel, ma spesso la rete non è buona.

L’unico social che funziona senza problemi è Instagram. A Isfahan sono riuscita a far funzionare anche Facebook. Ci si collega un po’ più facilmente a Google, ad esempio per leggere le e-mail.

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Guide e libri utili

Queste sono le guide e i libri che ho usato io. Alcuni li ho letti prima di partire, per organizzare il viaggio e farmi un’idea del Paese. Altri li ho usati anche in loco, per orientarmi e cercare di vedere tutto il possibile. Alcuni li ho comprati al ritorno, visto che l’Iran mi è rimasto nel cuore e sono curiosa di conoscerlo e capirlo ancora più a fondo.

Iran della Lonely Planet

Iran della Bradt

Iran di Meridiani

Oltre il velo dell’Iran di Marco Crisafulli, edizioni goWare

L’Iran oltre l’Iran di Alberto Zanconato, edito da Castelvecchi

Il Grande Iran di Giuseppe Acconcia, edito da Exorma

In Iran, edito dall’Istituto di Cultura dell’Ambasciata della Repubblica islamica

Specchi dell’invisibile di Jason Elliot, edito da Neri Pozza

La via per l’Oxana di Robert Byron, edito da Adelphi

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I post sull’Iran non sono finiti qui. Presto scriverò un articolo dedicato esclusivamente all’incredibile popolo iraniano e alle persone che abbiamo incontrato durante il nostro viaggio. E a seguire un articolo sulla cucina e i piatti tipici assaggiati. E poi ovviamente un po’ alla volta gli itinerari da seguire per visitare Isfahan, Shiraz, Persepoli e Teheran. Intanto potete leggervi quello su Yazd.
E buon viaggio in Iran!

Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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