Nepal, nella valle di Kathmandu: cosa vedere a Bhaktapur

Terza città-stato medievale della Valle di Kathmandu, Bhaktapur è una delle località più belle e ricche di tesori. L’antico nome della città significa “città dei devoti”, nome che le si addice particolarmente visto che possiede non una ma ben tre piazze su cui si affacciano templi imponenti, molti dei quali sono una straordinaria sintesi dell’architettura sacra del Paese.

Bhaktapur è un luogo dove vagare senza meta respirando l’atmosfera tradizionale. Strette viuzze acciottolate s’intrecciano tra le case di mattoni rossi, collegando piazze e cortili disseminati di templi, statue, cisterne e pozzi.

Grande attenzione anche alla cultura e alle tradizioni della città: gli artigiani intrecciano tessuti e scalpellano il legno sul ciglio della strada, nelle piazze si vedono le fornaci in funzione e i vasi di terracotta esposti ad asciugare, mentre le persone si ritrovano nei cortili comuni per bagnarsi alle fontane, attingere l’acqua e chiacchierare.

Durbar Square

Un tempo la Durbar Square di Bhaktapur era molto più affollata di oggi, con la piazza gremita di templi ed edifici, ma il disastroso terremoto del 1934 ridusse molti di essi ai soli basamenti di mattoni vuoti, con leoni di pietra a fiancheggiare scalinate che non portavano più da nessuna parte. Anche il terremoto del 2015 ha fatto qualche danno, ma per fortuna la maggior parte dei templi più importanti sono ancora visibili.

Palazzo Reale: la porzione settentrionale della piazza è dominata dal Palazzo Reale di Bhaktapur. Fondato da Yaksha Malla, questo vasto complesso fu ampliato dai re che si succedettero al trono nel corso del tempo, ma solo cinque o sei degli originali 99 cortili sono sopravvissuti al terremoto del 1934. Le uniche parti del palazzo aperte ai visitatori sono l’ala ovest, che ospita la Galleria d’Arte Nazionale e un settore dell’ala est, a cui si accede dalla Porta d’Oro. L’ingresso alla galleria d’arte è presidiato su entrambi i lati da massicci leoni guardiani, un maschio e una femmina, accanto ai quali campeggiano le statue del XVII secolo raffiguranti Hanuman, il dio scimmia nella sua forma tantrica a quattro braccia e Vishnu, nella forma del feroce Narsingha.
Sormontata da un fregio raffigurante divinità hindu, la Porta d’Oro è inquadrata da una struttura rosso brillante a sua volta incorniciata dalle bianche mura del palazzo. La costruzione della porta e del palazzo ebbe inizio durante il regno di Bhupatindra Malla (1696-1722 circa) e fu completata dal suo successore nel 1754, la cui morte segnò al fine della dinastia Malla e dell’età dell’oro nell’architettura newari in Nepal. Straordinario il livello dei particolari delle decorazioni a sbalzo della Porta d’Oro. Il torana dorato presenta un favoloso Geruda impegnato in una lotta contro una quantità di serpenti soprannaturali, suoi nemici giurati. Sotto, è raffigurata un’immagine a 10 braccia della dea Teleju Bhawani, nume tutelare dei Malla. La Porta d’Oro si apre sui cortili interni del Palazzo dalle 55 finestre, così chiamato per le 55 elaborate finestre lignee che si aprono lungo tutta la parte superiore dell’edificio.

Proseguendo si raggiunge l’ingresso principale del Mul Chowk, la parte più antica del palazzo e il sito del Tempio di Taleju, costruito nel 1553. È uno dei templi più sacri di Bhaktapur, accessibile solo agli hindu, ma è comunque possibile ammirarne l’ingresso, sulla cui facciata spiccano meravigliosi elementi in legno intagliato.

Girando l’angolo dopo il Mul Chwk si arriva alla fontana Naga Pokhari del XVII secolo, usata per le abluzioni rituali della statua di Taleju. La vasca è circondata da un sinuoso cobra di pietra e altri serpenti emergono al centro e all’estremità della fontana, da cui l’acqua fluisce attraverso un magnifico dhara nella forma di una capra che viene mangiata da un makara.

Colonna del re Bhupatindra Malla: la statua di bronzo del re, raffigurato con le mani giunte in preghiera, campeggia sulla sommità di una colonna di fronte al Tempio di Vatsala Durga. Fu realizzata nel 1699 e rispecchia quelle presenti nelle Durbar Square di Kathmandui e di Patan. Bhupatindra fu il più famoso dei sovrani Malla di Bhaktapur e a lui si deve gran parte del patrimonio architettonico della città.

Tempio di Vatsala Durga: accanto alla statua del re, questo tempio di pietra fu costruito per volere del re Jagat Prakash Malla nel 1672 o nel 1727 (le iscrizioni sono due). Il tempio è la risposta di Bhaktapur al Mandir di Krishna di Patan, con il quale condivide molti elementi dello stile architettonico indiano. Da osservare le bestie mitologiche che emergono dai fianchi dello shikhara e i dettagliati intagli di divinità dalle molte braccia sulle false finestre del secondo piano.

Campana di Taleju: di fronte al Tempio di Vatsala Durga c’è una grande campana, installata nel 1737 dal re Jaya Ranjit Malla per suonare in occasione delle preghiere del mattino e della sera al Tempio di Taleju.

Tempio di Pashupatinath: alle spalle del Tempio di Vatsala Durga, questo tempio è dedicato a Shiva nell’incarnazione di Pashupatinath ed è una riproduzione del santuario più importante di Pashupatinath. Fatto costruire dal re Malla nel 1475 è il tempio più antico della piazza. Come da tradizione, le travi del tetto presentano immagini erotiche.

Tempio di Siddhi Lakshmi: vicino all’angolo sud-est della piazza sorge questo bel tempio del XVII secolo. Ai lati della gradinata che sale al tempio ci sono statue di guardiani di entrambi i sessi, ognuna delle quali accompagnata da un bambino e da un cane. Sul tratto successivo della scalinata ci sono statue di cavalli, rinoceronti, cammelli e creature dal corpo di leone e dal volto umano. Il tempio è costruito nel classico stile shikhara diffuso in India settentrionale.
Alle spalle del tempio, in un angolo trascurato della piazza, si trovano un piccolo Tempio di Vatsala in mattoni rossi e una coppia di leoni di pietra dalla criniera arruffata e con l’espressione sperduta che, a seconda delle teorie, sono posti a guardia del palazzo oppure del sito di un antico tempio ridotto in macerie dal terremoto del 1934.

Tempio di Fasidega: la bianca mole del tempio dedicato a Shiva sorge su un basamento a sei livelli presidiato da statue di elefanti, leoni e mucche.

Nepal cosa vedere a Bhaktapur
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Thachupal Tole

Thachupal Tole era in origine la piazza centrale di Bhaktapur e fino al XVI secolo ospitò la sede ufficiale della corte reale. Gli elaborati edifici di legno che si affacciano intorno alla piazza in origine erano usati come math (abitazioni dei sacerdoti hindu). Il più noto ospita oggi il Museo dell’Intaglio del Legno. L’elemento più ragguardevole di questa splendida dimora è la Finestra del Pavone, del XV secolo, visibile dallo stretto vicolo che costeggia il lato destro del palazzo. Universalmente considerata la finestra intagliata più spettacolare della valle, si può vederla riprodotta in una miriade di cartoline.

La piazza ospita due importanti templi.

Tempio di Dattatreya: all’estremità orientale della piazza, questo vistoso tempio fu costruito nel 1427, probabilmente con l’impiego di legno proveniente da un singolo albero. La parte anteriore fu aggiunta in epoca successiva, come dimostra la commistione di stili. Il tempio è dedicato a Dattatreya, una curiosa divinità ibrida in cui si fondono elementi di Brahma, Vishnu e Shiva. A giudicare dalla statua di Garuda, dalla conchiglia e dal chakra montati sui pilastri sostenuti da tartarughe, di pietra di fronte al tempio, Vishnu pare essersi imposto come divinità dominante. I tre piani dell’edificio poggiano su una base di mattoni e terracotta scolpita con scene erotiche. La scalinata d’accesso principale è sorvegliata dalla stessa coppia di lottatori Malla che si trovano pre4sso il Tempio di Nyatapola al primo livello della base.

Tempio di Bhimsen: situato all’estremità opposta della piazza, questo tempio a due piani del XVII secolo è sacro a Bhimsen, il dio del commercio. La tozza struttura rettangolare ha un pianterreno aperto.

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Taumadhi Tole

Taumadhi Tole è la terza piazza importante della città, che ospita tre templi molto significativi.

Tempio di Nyatapola: al tempio si accede da una scalinata fiancheggiata da statue di pietra raffiguranti i suoi guardiani protettori. Sul basamento si trovano i monumenti dei due leggendari lottatori rajput, Jaymel e Phattu, raffigurati in ginocchio mentre brandiscono pesanti mazze. Proseguendo lungo la scalinata si notano elefanti con selle floreali, leoni adorni di campane, grifoni rostrati con corna d’ariete e infine due dee, Baghini e Singhini. Si dice che ogni figura sia 10 volte più forte di quella del livello inferiore. Caratterizzato da proporzioni perfette, questo tempio fu edificato nel 1702 con tecniche e materiali di altissimo livello. Il tempio è dedicato a Siddhu Lakshmi, una sanguinaria incarnazione della dea Durga (Parvati).

Tempio di Bhairabnath: edificato a tre piani e con un’ampia facciata, il tempio è dedicato a Bhairab, la feroce incarnazione di Shiva, alla cui consorte è dedicato il tempio di fronte. Il tempio originario su questo sito era una modesta costruzione dell’inizio del XVII secolo, che fu ampliata nel 1717 per volere del re Malla con l’aggiunta di un piano ulteriore, mentre il terzo livello venne aggiunto dopo la ricostruzione del tempio nel 1934, dopo il terremoto. L’aspetto attuale ricorda la pianta rettangolare del Tempio di Bhimsen a Patan. La facciata del tempio è presieduta da due leoni d’ottone che sorreggono la bandiera nepalese. A destra della porta si nota un’immagine di Bhairab dipinta sul rattan e decorata con una macabra ghirlanda di budello di bufalo.

Tempio di Mahadev Narayan: Il terzo tempio più significativo della piazza si cela alle spalle degli edifici, all’estremità sud della piazza, in un cortile dall’aspetto molto disordinato, ma è un’importante meta di pellegrinaggio, oltre a essere uno degli edifici più antichi della città. Un’iscrizione informa che il sito è frequentato fin dal 1080 e che la statua di Til Mahadev fu installata nel tempio nel 1170. L’edificio a due piani è preceduto da un pilastro sormontato da un’elegante statua di Garuda inginocchiato, oltre che da due colonne recanti i sacri sankha e chakra, simboli di Vishnu. Per evitare che Shiva potessi sentirsi escluso, un lingam una yoni (i simboli shivati dei genitali maschili e femminili) sono posti dietro due grate di fronte e su un lato del tempio. Su una targa a destra della porta è raffigurata la divinità buddhista Vairayogini nella posa caratteristica con la gamba sinistra sollevata.

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Piazza dei Vasai

La Piazza dei Vasai è nascosta tra i vicoli che si dirigono a sud dalla strada che curva verso Taumadhi Tole: è una vasta piazza pubblica quasi interamente occupata dai torni a pedale dei ceramisti e da file di vasi di argilla messi ad asciugare al sole. È il cuore dell’industria ceramica di Bhaktapur, il luogo perfetto dove gironzolare senza meta. Sul retro della piazza è possibile osservare come viene realizzata la finitura a fuoco delle ceramiche. Sulla piazza ci sono un santuario di Ganesh, il Tempio di Vishnu e il Tempio di Jeth Ganesh, a due tetti, il cui sacerdote viene scelto tra i membri della casta dei kumal (vasai).

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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