Quando raggiunge il Vietnam, il Mekong ha già percorso oltre quattromila chilometri dalla sorgente, situata sull’altopiano del Tibet. Durante il percorso attraversa la Cina meridionale, costeggia il Myanmar, arriva al confine tra Laos e Thailandia prima di tagliare la Cambogia e arrivare in Vietnam. Il Mekong è il 12° fiume più lungo al mondo.
Penso che per visitare il delta del Mekong ci vorrebbero almeno una o due settimane e comunque rimarrebbe ancora molto da vedere. Ci sono diverse cittadine che accolgono i viaggiatori, anche se la maggior parte si limita a una o al massimo due notti da queste parti. Intorno alla miriade di corsi d’acqua del delta si ammirano risaie color smeraldo, palme di cocco, agricoltori con il cappello a cono e tanta vita ancora tradizionale. Questa è probabilmente una delle zone del Vietnam che ho amato di più per la sua semplicità, nonostante la visita si sia limitata a un paio di giorni.
La scelta alla fine è stata quella di alloggiare nella zona di Can Tho, la città più grande e più velocemente raggiungibile, per poter fare almeno un’escursione in barca e vedere i famosi mercati galleggianti, prima che scompaiano del tutto.
Le guide solitamente scrivono che la stagione migliore per visitare questa zona va da dicembre a maggio, per via delle inondazioni. Noi, in realtà, ad agosto 2019 abbiamo trovato un ottimo clima e giornate soleggiate. C’è stato un unico piovasco durante un pomeriggio, ma qui le piogge durano così poco, spesso anche soltanto pochi minuti, che è sufficiente sedersi al riparo ed aspettare che smetta di piovere.


COME ARRIVARE
La città principale del delta del Mekong è Can Tho, che si trova a circa 170 chilometri da Ho Chi Minh e da qualche anno ha anche un piccolo aeroporto da cui partono e arrivano diversi voli interni dalle principali città vientamite. Si tratta quindi della città più facile e veloce da raggiungere, ma è anche il posto migliore del delta in cui fare un giro in barca. Da queste parti, infatti, si tengono alcuni dei mercati galleggianti (i famosi floating markets) più conosciuti della zona.
I modi per arrivare a Can Tho e di conseguenza sul delta del Mekong sono quindi sostanzialmente due:
- in bus da Ho Chi Minh a Can Tho
- in volo a Can Tho
Noi abbiamo scelto la prima soluzione, visto che il nostro itinerario in Vietnam è partito proprio da Ho Chi Minh per poi proseguire verso nord e dunque Can Tho era una tappa importante della zona sud del Vietnam che volevamo visitare.
I bus che arrivano a Can Tho da Ho Chi Minh sono numerosi, il tempo di percorrenza in bus è di tre ore e mezza, ci sono più corse in un’unica giornata, solitamente suddivise tra mattina, pomeriggio e sera, operate da diverse compagnie: le principali sono Thanh buoi, Futabus e Vu linh. La compagnia più importante e con migliore qualità di servizio mi è sembrata essere Thanh buoi, che ci è stata consigliata anche dalla nostra guesthouse.
I biglietti si possono anche comprare online sui siti 12go.asia e baolau.com o perlomeno confrontare prezzi e orari: non tutte le compagnie sono presenti su entrambi i portali, dunque vale la pensa dare uno sguardo a entrambi.
Oppure potete andare direttamente in biglietteria a Ho CHi Minh come abbiamo fatto noi che abbiamo comprato la sera prima un biglietto di semi-sleeping bus all’agenzia Thanh buoi a Ho Chi Minh che abbiamo raggiunto il giorno dopo chiamando un grab dal nostro hotel. Il bus è partito in orario e in tre ore e mezza ci ha portato a destinazione. Potete leggere qualche informazione in più sugli sleeping bus nel post in cui ho raccontato il nostro itinerario in Vietnam.


DOVE DORMIRE
Mekong Chill Homestay – Can Tho
Per scegliere l’alloggio a Can Tho mi sono lasciata guidare un po’ dall’istinto, un po’ dalle recensioni ma soprattutto dal desiderio di sfuggire il più possibile ai luoghi più turistici. Il Mekong Chill Homestay è l’unica struttura che ho trovato sulla riva opposta del Mekong rispetto alla città di Can Tho e al suo moderno centro con resort e alberghi. Pur trovandosi a Can Tho, ovvero nella città più grande del delta, ma anche quella più facile e veloce da raggiungere, questa homestay è isolata e completamente immersa nella natura e quindi riesce a garantire un approccio al fiume il più autentico possibile, anche avendo a disposizione soltanto una notte e un giorno da dedicare alla sua esplorazione.
Il Mekong Chill Homestay, inoltre, non è raggiungibile in auto, ma soltanto in barca o in motorino. Non temete, però. I gentilissimi proprietari sapranno darvi tutte le indicazioni e l’aiuto possibile per raggiungere la struttura (anche se avete bagagli ingombranti) e per vivere l’esperienza nel migliore dei modi. Per noi, perlomeno è stato così.
Già via email al momento della prenotazione, ci hanno chiesto di scegliere se preferivamo raggiungere l’homestay in motorino, con il quale il trasporto è gratuito, oppure in barca (al costo di 100.000 dong, pari a meno di 4 euro)). Se i bagagli sono troppi o troppo grandi è obbligatorio il trasporto via barca, che comunque potete scegliere in ogni caso. Se invece optate per il motorino, come abbiamo fatto noi, secondo lo stile vietnamita, i ragazzi della homestay vi verranno a prendere in scooter alla fermata del bus (fermata che concorderanno direttamente con il manager del bus facendogli leggere un messaggio che invieranno al vostro cellulare! Non scherzo, è andata proprio così, ma in Vietnam è abbastanza normale), caricheranno la vostra valigia sullo scooter (oppure vi chiederanno di tenerla ferma tra il vostro corpo e quello del guidatore) e vi porteranno a destinazione.
Non temete: i ragazzi guidano in modo prudente, si accertano che sia tutto ok e l’homestay è distante soltanto due minuti in scooter, visto che il bus vi lascerà poco prima di superare il grande ponte stradale che conduce al centro di Can Tho, dopo aver superato il Mekong. L’homestay, invece, come vi dicevo, si trova sulla riva opposta, immersa nella campagna D’altra parte, abbiamo scelto questo posto per vivere un’esperienza autentica, no? Purtroppo non ho documentazione fotografica, perché le mani mi servivano per tenermi saldamente allo scooter e non rompere il delicato equilibrio del guidatore con il mio trolley.
Se, al contrario, quando viaggiate vi portate dietro quasi l’intero armadio, optate per la barca (ma saranno loro stessi a consigliarvela). Noi comunque abbiamo usato la barca il giorno della partenza, perché dovevamo raggiungere l’aeroporto e quindi avevamo la necessità di arrivare in centro città da dove abbiamo preso un grab (l’aeroporto dista 5-10 minuti di auto).
Le stanze della homestay sono enormi e si affacciano proprio sul fiume, oltre che sul delizioso giardino della struttura. Nel giardino verde di fronte al Mekong trovate anche un’altalena, un paio di amache e una fantastica piscina da cui ammirare il tramonto sul fiume.
Le escursioni sul Mekong partono all’alba proprio dal piccolo molo della homestay.
Nell’homestay non c’è la possibilità di mangiare, ma si possono acquistare svariate bevande. E cosa c’è di meglio che sorseggiare una birra al tramonto davanti al Mekong?



Il giro in bicicletta tra i villaggi sul fiume
Su questa sponda del Mekong, come vi accennavo, non ci sono auto. Le strade sono così strette, sterrate e a ridosso del fiume che non potrebbero mai arrivare fin qui auto o altri mezzi pesanti. I sentieri che conducono lungo i villaggi sul fiume e all’interno della verde flora delle sponde si possono percorrere soltanto a piedi, in bicicletta e in motorino.
La nostra guesthouse mette a disposizione gratuitamente alcune biciclette e così decidiamo di trascorrere il pomeriggio pedalando alla scoperta di questa zona e magari di trovare un posto dove mangiare qualcosa. Ovviamente le indicazioni sono praticamente inesistenti e il proprietario della guesthouse ci indica i sentieri principali su google maps. I punti di riferimento sono pochissimi, a breve distanza troviamo un tempio Bồ Đề Cổ tự che ci fermiamo a visitare e dopo un po’ ci orientiamo sul sentiero principale che, dopo aver oltrepassato un chilometro circa di vegetazione, oltrepassa un ponte e conduce al sentiero che costeggia il delta del Mekong.
Il paesaggio è davvero meraviglioso: diverse gradazioni di verde della vegetazioni lussureggiante fanno da sfondo alla nostra passeggiata su due ruote. Potrebbe piovere a momenti, ma il meteo tiene ancora. Lungo il sentiero che percorriamo in bici a sinistra c’è il fiume Cai Von, color cioccolato, mentre sulla destra si affacciano le modestissime abitazioni dei villaggi. Qui davvero non si vede l’ombra di un turista, ma le persone sono molto accoglienti e sorridenti e ci salutano con la mano al nostro passaggio. Quando comincia a piovere ci offrono di ripararci sotto la veranda di casa e ci portano anche due sedie per aspettare che spiova.
Una delle cose più interessanti di questa passeggiata è la possibilità di vedere alcune fabbriche di tofu. Coperte da teloni ma facilmente riconoscibili, le fabbriche si affacciano direttamente sul sentiero che stiamo percorrendo in bici e scostando leggermente i teloni si può vedere l’interno con i grandi pentoloni in cui sta bollendo il tofu.
Proseguiamo poi fino a quello che sulla mappa è indicato come un ristorante. In realtà si tratta di poco più di un piccolissimo market con a fianco un cortile su cui sono disposti tavoli, sedie e una spartana cucina. La figlia dei proprietari è l’unica a parlare un po’ di inglese e riusciamo a farci preparare un piatto di noodles che va a comprare direttamente al supermercato e fa cucinare a sua madre.
Se volete vedere un pezzetto di Vietnam ancora autentico, direi che questo è proprio il posto giusto dove fare un giro.






L'escursione sul delta del Mekong
Abbiamo scelto di dormire in questa guesthouse proprio per poter comprare da loro anche l’escursione sul delta del Mekong ed evitare di affidarci ai tanti tour operator o barcaioli presenti sulla riva opposta del fiume, in corrispondenza della città di Can Tho, dove si trovano i principali hotel.
Le escursioni messe a disposizione dalla guesthouse sono di diverso tipo: a variare è il numero di ore e, di conseguenza, le attività che si possono fare. Si va dalla tradizionale escursione di 4 ore ai floating markets (con o senza guida), all’escursione di 7 ore (30 dollari a testa) a quella molto lunga di 10 ore (50 dollari a testa), in cui si pranza con gli abitanti. Indovinate quale abbiamo scelto noi? Ovviamente quella di 10 ore. Se siamo arrivati fin qui è per goderci al meglio questo posto, il più possibile in modo autentico.
Sono comunque convinta che anche le altre due escursioni siano valide, perché i ragazzi che gestiscono questa struttura mi hanno fatto un’ottima impressione.
Tutte le escursioni partono all’alba, verso le 5 del mattino. C’è anche la possibilità, se lo desiderate, di partire alle 8, ma io ve lo sconsiglio e in generale diffidate delle escursioni che vi propongono soltanto partenze così tardi: lo fanno per agevolare i turisti ma in questo modo vi perdete gli orari migliori per vedere il mercato, che offre il suo meglio all’alba.
L’escursione di 10 ore sul delta del Mekong prevede:
- la partenza alle 5 del mattino e il ritorno verso le 15.30 del pomeriggio,
- guida privata lungo l’intera escursione,
- barca privata per due persone,
- visite a due floating markets, alle fabbriche di noodles, di cacao e al frutteto
- pranzo con gli abitanti
- la navigazione anche nei canali secondari più tranquilli.




Le tappe dell’escursione di 10 ore
Partenza: 5 del mattino dal molo della guesthouse.
Rientro: 15.30, sempre al molo della guesthouse.
A seconda dell’escursione che avete scelto potete essere da soli o in più persone. L’escursione di 10 ore è privata. Noi eravamo in 2 e abbiamo trascorso 10 ore con il nostro barcaiolo e la nostra guida: un tour privato alla scoperta del delta del Mekong che decisamente vale il viaggio.
La guida è Ngoc Paul, una preparatissima signora che è stata una straordinaria compagnia lungo tutte le ore che abbiamo trascorso sul fiume: non soltanto ci ha descritto e spiegato tutto quello che stavamo vedendo, ma ci ha raccontato moltissime cose sulle tradizioni del Vietnam, la vita degli abitanti in passato e la loro situazione attuale, oltre a tante cose della sua vita e del suo lavoro. Ha cucinato con noi, si è prestata a farci fotografie, e ci ha fatto apprezzare molti aspetti della vita sul fiume che altrimenti ci sarebbero sfuggiti. Vi ho scritto il suo nome, così, se decidete di fare il nostro stesso giro, potete chiedere di farvi accompagnare da lei ai ragazzi della homestay, dovesse essere disponibile.
I mercati galleggianti (floating markets)
La prima tappa è ovviamente il grande mercato galleggiante, da dove inizia ogni tour sul delta del Mekong, perché è all’alba che arrivano i barcaioli con la loro mercanzia. Si parte dal molo che è ancora buio e man mano che si percorre il fiume per raggiungere il primo mercato comincerà ad arrivare la luce dell’alba.
Dalle piccole barche a remi ai grandi sampan con i caratteristici occhi dipinti sulla prua per scacciare, secondo un’antica tradizione, i mostri del fiume, la zona riservata al mercato si riempie rapidamente. Vedrete anche molti turisti, alcuni in gruppo su barche grandi, altri sulle barchette piccole come la nostra. Oltre a osservare l’attività dei mercanti, qui si viene per fare colazione. Ogni barca, infatti, propone una o più specialità e ci sono anche quelle da cui si compra il caffè e la zuppa di noodles per la colazione.
Visiteremo:
- il mercato grande di Cai rang, a sette chilometri da Can Tho, dove i venditori indaffarati vendono la loro mercanzia e preparano le colazioni per i turisti assonnati
- il mercato piccolo di Phon dien, a 10 chilometri a ovest di Cai Rang, che è più piccolo e attira molti meno turisti: qui c’è molta frutta e verdura e ci sono le donne che realizzano davanti ai vostri occhi in pochi minuti animali con le canne della vegetazione.
A fine tour, prima di rientrare, faremo un’ultima tappa al mercato principale per prenderci un’ultima tazza di caffè.



La fabbrica di noodles
Una tappa piuttosto tipica di questo genere di tour è la visita a una fabbrica di noodles a conduzione familiare. Ce ne sono diverse e alcune hanno aperto la possibilità ai viaggiatori di fermarsi per circa 15-20 minuti, assistere al processo di fabbricazione del piatto più diffuso nel sud est asiatico e infine anche provare a preparare un po’ di pasta insieme.
Anche se abbastanza turistico, si tratta comunque di una tappa piuttosto divertente. La fabbrica è a conduzione familiare e il processo di fabbricazione dei diversi tipi di noodles è portato avanti ancora oggi in modo completamente tradizionale.


La preparazione del pranzo con gli abitanti
Una delle cose più divertenti dell’escursione è stata la conoscenza di una coppia di abitanti che vivono in un piccolo villaggio sul fiume e hanno un’ampia casa con un giardino ombreggiato dalla vegetazione. Accompagnati dalla nostra guida ci siamo fermati qui a pranzo. Ma il pranzo lo abbiamo cucinato insieme a loro!
Questa simpaticissima coppia, insieme alla guida, sta sperimentando questa esperienza originale da proporre ai viaggiatori che fanno il giro più lungo in barca e si fermano a pranzo lungo il fiume. Invece di andare in un ristorante, ci si ferma in famiglia, si cucina insieme, seguendo le direttive della padrona di casa e della guida e poi si prepara la tavola e si mangia tutti insieme! Vi anticipo che il cibo preparato è tantissimo e siamo riusciti a consumarne soltanto metà.
Il padrone di casa sta costruendo anche una piccola guesthouse con alcuni bungalow e quindi probabilmente tra un po’ di tempo qui ci si potrà anche fermare a dormire. Il luogo è immerso nel silenzio, lontano da qualunque forma di turismo di massa ed è davvero un modo interessante per entrare in contatto, anche se per poco tempo, con la vita locale.
Dopo pranzo, si può fare una breve siesta su una delle invitanti amache della famiglia, che ci ha anche regalato una borsa piena di frutta. Dopodiché il barcaiolo è arrivato a recuperarci direttamente di fronte alla casa e abbiamo continuato il nostro giro.




La fabbrica di cacao
Dopo pranzo, l’ultima tappa del tour prevede una visita alla fabbrica di cacao, la Muoi Cuong Cocoa Farm (a circa 40 minuti di barca da Can Tho, ma si può raggiungere anche via terra) della famiglia Lam The Cuong. Negli anni ’60, il padre di Lam portò i semi di cacao dalla Malesia e, con l’aiuto di un libro scritto in francese, imparò a coltivare il cacao. La tradizione continua ancora oggi, portata avanti da Lam e da suo figlio, in questa fattoria che, su un ettaro di terreno, ha piantato duemila alberi che producono quattro tonnellate di cacao all’anno.
La fabbrica è un vasto giardino in cui crescono diverse specie di alberi, tra cui quelle di cacao. La lavorazione del cacao è elaborata. Dopo la raccolta, il cacao viene pelato, fermentato, essiccato, arrostito e frantumato. Esistono diversi processi a seconda del prodotto desiderato. Qui si producono vino di cacao, caramelle di cacao, burro di cacao, cacao in polvere.
La nostra guida ci spiega il processo tradizionale di lavorazione con alcuni semplicissimi macchinari che si trovano nello stesso giardino, sotto una tettoia con un tavolo e alcune sedie, dove i visitatori possono fare una pausa e assaggiare i prodotti. La fabbrica praticamente è tutta qui: ci vuole meno spazio di quanto si immagini per fare in modo che il frutto di un albero di cacao diventa una barretta di cioccolato fondente.
Nella fabbrica di cacao c’è anche una homestay con 4 stanze, per chi volesse trascorrere qualche giorno da queste parti.



Ricapitolando:
PRIMO GIORNO:
- arrivo a Can Tho in bus da Ho Chi Minh, partenza alle 9, arrivo alle 12.30 (circa 7 euro a persona)
- sistemazione alla Mekong Chill Homestay
- pomeriggio in bicicletta lungo i villaggi sul fiume
- notte alla Meking Chill Homestay (costo camera doppia con bagno, 16 euro)
SECONDO GIORNO
- escursione di 10 ore sul delta del Mekong, partenza alle 5, rientro alle 15.30 (costo 50 dollari a persona)
- ceck-out e trasporto in barca (10 minuti) fino al centro di Can Tho (100.000 dong, meno di 4 euro)
- grab per l’aeroporto (10 minuti)
- volo Can Tho- Da Nang
Vi è piaciuto questo itinerario sul delta del Mekong?
Ne avete fatto uno simile o un viaggio di questo tipo è sulla vostra lista dei desideri?
Fatemelo sapere nei commenti e se avete dubbi o domande scrivetemi!
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Comments
1 commentoDaniele Borghello
Nov 6, 2019Ecco! Adesso mi hai fatto proprio venire voglia di andarci!!
RitagliDiViaggio
Nov 7, 2019Vai e torna con tante foto spettacolari!!
Jules
Nov 9, 2019Chissà che esperienza! Cavoli, 10 h di escursione sono tante! 🙂
https://julesonthemoon.com/
Sara
Giu 24, 2023Ciao, consigli sulle vaccinazioni per quella zona?
RitagliDiViaggio
Lug 25, 2023Io non ho fatto alcuna vaccinazione. Non ci sonok vaccinazioni obbligatorie e il mio itinerario si è svolto in zone tranquille, infatti non ho avuto alcun problema. Al limite, ti direi quella dell’Epatite B