La natura applicata all’architettura: gli edifici progettati da Friedensreich Hundertwasser rispecchiano la filosofia che l’architetto viennese, scomparso nel 2000 all’età di 72 anni, ha cercato di applicare per tutta la vita alle diverse forme artistiche in cui si è cimentato, pittura e architettura in primis. A renderlo famoso è soprattutto la sua Hundertwasserhaus, un complesso architettonico che si può ammirare al civico 34-38 di Kegelgasse, nel 3° distretto di Vienna, un quartiere residenziale dove sarà difficile passare per caso, perché privo di monumenti storici e non vicinissimo a nessuna fermata della comoda metro.
Una passeggiata fino a qui però sarà ricompensata dalla vista di un edificio che non passa inosservato. Finestre una diversa dall’altra (e non è un caso), alberi che spuntano dalle terrazze sul tetto, linee curve e irregolari che ricordano Gaudì, colori sgargianti: casa Hundertwasser rappresenta un po’ il manifesto dell’architetto che l’ha progettata. Friedensreich Hundertwasser, pseudonimo di Friedrich Stowasser, ha trascorso la vita a sviluppare un’architettura più umana in armonia con la natura e l’uomo e una vita in armonia con la creazione individuale, come si legge sul sito della Fondazione a lui intitolata.
Anticipatore di un modo di costruire più sostenibile (chi vuole approfondire la sua architettura trova due interessanti articoli qui e qui), Hundertwasser è anche precursore dell’housing sociale: il complesso edilizio, costruito tra il 1983 e il 1986, è formato da 50 alloggi popolari che ospitano circa 150 persone e che ancora oggi il Comune affitta a prezzi modici a famiglie che abbiano qualche artista tra i loro componenti. Il complesso, costituito da materiali naturali, ceramica e mattoni, ospita anche un ristorante, un parco giochi e negozi.
Casa Hundertwasser è la costruzione più nota Hundertwasser ma non di certo l’unica. A Vienna se ne possono ammirare altre tre. La prima si trova proprio di fronte alla casa ed è il Kalke Village. Oggi negozio di souvenir, questo edificio ha una storia simpatica. Negli anni ’70 era di proprietà di Klaus Kalke, che aprì la più moderna officina di pneumatici a Vienna. Il gommista ammirava molto l’architettura di Hundertwasser a cui chiese di reinventare anche la sua officina. In questo caso Hundertwasser realizza quello che lui definisce un intervento da “medico dell’architettura”, che non abbatte e ricostruisce, ma cambia o aggiunge alla costruzione elementi, forme e colori nuovi.
Nello stesso quartiere, a qualche centinaia di metri di distanza (al civico 13 di Untere Weißgerberstraße), si trova il KunstHaus Wien, il museo di Hundertwasser, un’altra realizzazione fuori dagli schemi, con la facciata decorata a colori vivaci e le linee curve a farla da padrone. si trova L’interno è altrettanto interessante, sia per l’architettura, sia perché ospita non soltanto una mostra permanente sulle opere di grafica e pittura sull’architetto viennese, sia infine per le mostre temporanee di qualità che allestisce.
Prendendo la linea U4 della metro e scendendo a Spittelau, infine, è possibile ammirare un’altra bizzarra creazione di Hundertwasser , l’inceneritore ridisegnato esternamente dall’architetto nel 1987 dopo che un incendio lo aveva distrutto. Il secondo maggior produttore nel sistema di teleriscaldamento della città di Vienna, grazie a questo originale intervento costruttivo, spicca così in un quartiere industriale che per il resto risulta grigio e uniforme. Il termovalorizzatore è costituito da un fantasioso edificio sovrastato da una ciminiera di 160 metri abbellita da un gigantesco bulbo di ceramica dorata.
Per chi vuole approfondire la vita e le opere dell’artista, oltre ai link già inseriti all’interno del testo, consiglio questi siti:
- un catalogo di lavori Hundertwasser nei vari campi dell’arte
- l’enciclopedia on line di Hundertwasser (i suoi lavori, la sua storia, la sua filosofia di vita, di arte e di architettura, anche con documentazione audio e video)
- il sito web dell’ olandese Rogier van den Berg (ma i testi sul sito si possono leggere in inglese)
Comments
1 commentoEF
Apr 30, 2015Purtroppo la Hundertwasserhaus versa in un cattivo stato di manutenzione, o almeno a me così è sembrato quando sono stata a Vienna, nel 2011. C’erano sui muri brutte tracce di umido e i colori si stanno rovinando. Peccato, perché è un complesso residenziale davvero originale e suggestivo!
RitagliDiViaggio
Apr 30, 2015Queste foto risalgono a novembre 2013 e in effetti si possono notare tracce di umido e in alcune parti i colori sono più sbiaditi, imamgino a causa del clima e in particolare della pioggia. Non deve essere semplice la manutenzione di un edificio del genere, speriamo che chi può farlo intervenga, altrimenti nel giro di pochi anni temo anch’io che la struttura continuerà a deteriorarsi. Confidiamo nella precisione austriaca! Grazie per il commento, Elena 🙂