Cosa vedere a Cracovia, otto modi per visitare l’antica capitale della Polonia

Cracovia è tante città in una ed è piuttosto complicato scrivere una guida lineare ed esaustiva per visitarla. Per questo la cosa migliore, secondo me, è capire il più possibile la città e decidere poi il modo in cui vogliamo conoscerla. Non ne esiste uno migliore dell’altro. Tutto dipende da cosa volete vedere, da cosa volete fare e da come volete vivere la città. Oltre che da quanto tempo avete a disposizione.

Questi sono otto modi di visitare la città tra cui scegliere. Probabilmente ce ne sono anche altri. Cracovia è una di quelle città fatte per essere scoperta e amata dai più svariati tipi di persone: si possono visitare chiese e musei oppure noleggiare una bici e fare un giro lungo la Vistola, mentre la scoperta del quartiere ebraico significa visitare le sinagoghe ma anche curiosare ni locali e nei negozietti più interessanti. E gli esempi potrebbero continuare a lungo.

Quello che è certo, è che a Cracovia non ci si annoia. Preparatevi a camminare parecchio  e a riempiervi occhi e cuore di tante emozioni diverse.

1. Il mondo di Rynek

Una delle piazze più grandi d’Europa, misura 200 x 200 metri ed è il luogo in cui si incontrano tutte le strade di Cracovia. Ma Rynek non è soltanto piazza. Già nel XIII secolo tutto ciò che era importante si svolgeva qui. E ancora oggi Rynek è un mondo dove ogni giorno accadono svariate cose e dove c’è sempre qualcosa da fare tanto da riuscire a trascorrere l’intera giornata qui, da mattina a sera, senza annoiarsi. Qui si può venire a bere un caffè in uno dei tanti tavoli del bar che si affacciano sulla piazza, a comprare fiori alle bancarelle, per poi trovarsi immersi in uno spettacolo di break dance, ammirare un artista che dipinge uno scorcio della piazza o essere trascinati a ballare al ritmo di uno dei tanti complessini di strada che iniziano a suonare ogni sera al crepuscolo. Da qui partono anche le carrozze trainate da cavalli amate dai turisti in cerca di un tuffo nel passato.

L’enorme piazza è divisa sul lato lungo dal Mercato dei tessuti, edificio rinascimentale lungo oltre 100 metri con le eleganti arcate. Oggi ospita negozietti di artigianato e souvenir ed è affollato da mattina a sera. Al piano superiore si trova la Galleria di pittura e scultura polacca del XIX secolo, mentre nei sotterranei si trova il Museo sotterraneo che, tramite allestimenti, ricrea la vita della Cracovia medievale e valorizza gli scavi archeologici (il numero ammesso di visitatori è limitato, è necessario acquistare in anticipo i biglietti alla cassa che si trova sul lato ovest del mercato, mentre l’entrata ai sotterranei è sul lato opposto).

Sulla piazza si trovano anche la Torre gotica, che si erge isolata, ultimo resto del municipio abbattuto nel 1820 e la piccola chiesa di Sant’Adalberto, sul lato orientale, costruita su un edificio precedente e la più antica chiesa della città. Forse anche per questo è rimasto un luogo ancora oggi molto frequentato dai fedeli che vogliono raccogliersi in preghiera, nonostante la frenesia che caratterizza la piazza, sempre affollata di gente.

Ma non finisce qui. L’edificio più importante della piazza è la basilica di Santa Maria (entrata a pagamento, il biglietto di acquista nell’ufficio a lato della chiesa), la chiesa più bella di Cracovia grazie al suo altare capolavoro dell’arte gotica e le pareti interne colorate di rosso rame, oro e blu notte con motivi vegetali e santi.

Il Rynek si trova al centro di Stare Miasto, la Città  Vecchia ed è attraversata dalla cosiddetta Via Reale: il tratto che conduce verso la parte nord si chiama ulica Florianska e termina alla porta di San Floriano, superata la quale si trova il Barbacane; il tratto verso sud che conduce alla collina del castello del Wawel si chiama ulica Grodzka. Su entrambe si affacciano bellissimi palazzi e chiese che vale la pena di ammirare e visitare.

Il Mercato dei Tessuti
Il Mercato dei Tessuti
Il Rynek con la chiesetta di Sant'Adalberto
Il Rynek con la chiesetta di Sant'Adalberto
Il Mercato dei Tessuti visto dal lato occidentale
Il Mercato dei Tessuti visto dal lato occidentale
Scorci sul Rynek dalle arcate del Mercato dei Tessuti
Scorci sul Rynek dalle arcate del Mercato dei Tessuti
Artisti dipingono scorci del Rynek
Artisti dipingono scorci del Rynek
Carrozze per turisti
Carrozze per turisti

2. La Cracovia dei musei

Chi ama i musei e l’arte amerà moltissimo Cracovia. La città più culturale della Polonia offre davvero una quantità di strutture museali vastissima e per tutti i gusti. A partire dal Castello del Wawel che custodisce ben cinque musei, che si possono visitare con un biglietto cumulativo. Oppure si può scegliere soltanto quelle di proprio interesse.

Il Wawel, entro del potere temporale e spirituale, si innalza in tutta la sua imponenza su un colle di roccia calcarea che domina la Visto la. Qui venivano incoronati i re della Polonia e da qui governavano il Paese. La visita di Cracovia spesso inizia da qui, dove si trova anche la Cattedrale, che unisce diversi stili, dal Medioevo all’età moderna, e la torre di Sigismondo, da cui si gode un bel panorama della città dall’alto. I musei del castello permettono di avere una panoramica ampia sulla storia della Polonia: dagli appartamenti reali alle sale di rappresentanza con pavimenti in marmo, fregi e affreschi, ma soprattutto arazzi e arredi preziosi. Ci sono poi le sale del tesoro e quelle dell’armeria, per terminare con i sotterranei e la cosiddetta grotta del drago che sbuca davanti alla statua del drago di bronzo dalle cui fauci esce una breve fiammata di alcuni metri ogni dieci minuti per la gioia di bimbi e turisti.

C’è poi l’imperdibile museo di Czartoryskich, realizzato grazie alla collezione di una delle più illustri famiglie polacche, famoso per custodire la preziosa Dama con l’ermellino di Leonardo da Vinci. Ma il museo conserva anche altri dipinti di grande valore, tra cui un Rembrandt, una ricca collezione archeologica e una raccolta di armi e armature. Dalla strada si accede all’Arsenale (compreso nel biglietto) dove si trova una sala con esposte opere di arte antica.

Il Collegium Maius è l’università di Cracovia: simile a un monastero, risale al Medioevo. Camminando lungo i saloni, visitando la biblioteca e il refettorio si apprende che a Cracovia fu aperta la prima cattedra di astronomia in Europa: qui studiò Niccolò Copernico, la cui statua si trova nel giardino alle spalle dell’università.

Già ho citato nel punto precedente il museo di arte al primo piano del Mercato dei tessuti. Ci sono poi molti altri piccoli musei che permettono di avvicinarsi alla cultura e all’arte polacca, alcuni dei quali sono compresi nel prezzo del biglietto dei musei principali. Ho trovato interessante la Casa-museo di Jean Matejko, considerato il più importante pittore polacco, che conserva oggetti di famiglia, il suo studio e diversi quadri e bozzetti che permettono di ripercorrere la sua carriera artistica. Ma la scelta è quasi infinita e comprende anche musei di arte contemporanea o della tecnica, della fotografia o archeologici.

La collina del Wawel
La collina del Wawel
La Dama con l'ermellino
La Dama con l'ermellino
Il museo di Czartoryskich
Il museo di Czartoryskich

3. La Roma dell’Est

Il numero e la bellezza di chiese e basiliche che si trovano a Cracovia mi ha fatto pensare subito a Roma. Con le sue 120 chiese e monasteri cattolici che si affollano in uno spazio abbastanza ristretto, Cracovia si può ben definire la Roma dell’Est. Molte di queste chiese sono veri e propri scrigni di arte e di architettura e dunque, tra le cose da vedere a Cracovia c’è sicuramente un numero abbastanza elevato di chiese.

Le più importanti sono sicuramente la Cattedrale, situata sulla collina di Walew e la basilica di Santa Maria sul Rynek, di cui ho già parlato prima. Lungo la strada che dal Walew conduce al Rynek ci sono poi quattro chiese che meritano una visita.

Ai due lati della piazza di Ognissanti, si trovano la chiesa dei Domenicani, con un’imponente facciata a gradoni, e quella dei Francescani, eretta, con il monastero annesso, dal XIII al XV secolo. Proseguendo lungo ulica Grodzka, all’altezza della piazza Santa Maria Maddalena, si notano due belle chiese, molto diverse tra di loro. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, riconoscibile dalla lunga fila delle statue degli apostoli sul muro di recinzione, è la più antica chiesa barocca della città. Poco più avanti, la severa basilica romanica di Sant’Andrea, con le due alte torri e una spoglia facciata di pietra bianca e un interno barocco.

Queste sono soltanto le chiese principali, ma passeggiando per le strade e i vicoli della città vecchia ne potrete trovare moltissime altre, l’ingresso è gratuito e sono solitamente aperte tutto il giorno.

La cattedrale sulla collina del Wawel
La cattedrale sulla collina del Wawel
Dettaglio della facciata della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
Dettaglio della facciata della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo
La vista dall'abside della chiesa dei Francescani
La vista dall'abside della chiesa dei Francescani

4. Pedalando nel Planty e sul lungofiume della Vistola

Con una superficie di 22 ettari, il Parco Planty è il più grande della città. La sua caratteristica è quella di circondare la Città Vecchia, che ha la forma simile a quella di una pera, di cui la collina del Wawel rappresenta il picciolo. Il Planty quindi è una sorta di cintura verde che si distende come un nastro per quattro chilometri attorno alla città vecchia.

Un modo diverso dal solito di visitare il centro storico è dunque quello di percorrere, a piedi o in bici, tutto il bellissimo parco che lo circonda, soffermandosi ad ammirare i diversi varchi da cui si può accedere al centro, spesso caratterizzati da statue, chiese o torri. Da qui si hanno anche begli scorci sull’università e sul teatro Slowacki. Gli abitanti di Cracovia amano molto il Planty e percorrendo i suoi sentieri si incontrano molte persone mentre vanno al lavoro, fanno una pausa all’ombra, si incontrano con gli amici. Il parco si raggiunge a piedi dal centro in meno di cinque minuti.

Un altro percorso bello da fare in bicicletta è il lungo Vistola, dove si trova un’ampia pista ciclabile che permette di visitare anche i dintorni di Cracovia. Ma lungo la Vistola, durante le tiepide sere primaverili ed estive, ci si può accomodare anche affacciandosi dalla collina del castello. È proprio in questo punto che, all’ora del tramonto, si ritrovano tutti i giovani di Cracovia. L’acqua riflette le luci della città e le barche-ristorante sul fiume sono un’esperienza. Durante l’estate si possono fare giri in barca sul fiume.

Il Barbacane
Il Barbacane
Il lungo Vistola
Il lungo Vistola
Le aiuole del Planty
Le aiuole del Planty
Il Planty
Il Planty

5. La Cracovia ebraica

Il quartiere e il ghetto ebraico di Cracovia costituiscono una parte importante sia della storia della città sia della vita quotidiana attuale. Nel 1495 il re aveva confinato gli ebrei di Cracovia in un quartiere chiuso dell’allora cittadina indipendente chiamata Kazimierz, secondo la sua versione per proteggerli dagli attacchi dei loro concittadini cristiani. Qui gli ebrei godevano della protezione del re, praticavano la loro fede e non erano soggetti alla giurisdizione della città. Molti ebrei in fuga dal pogrom dell’Europa occidentale si rifugiarono qui e Kazimierz divenne un importante centro di cultura ebraica, tanto che, quando nel 1867 fu di nuovo permesso agli ebrei di trasferirsi a Cracovia, essi decisero di rimanere qui. Prima della seconda guerra mondiale vivevano qui oltre 68mila ebrei e vi si trovavano decine di sinagoghe, scuole e bagni rituali ebraici. Con l’invasione tedesca del 1939 iniziò il loro sistematico sterminio. A Podgórze venne costruito un ghetto e coloro che sopravvissero, dopo la sua liquidazione nel 1943, vennero trasferiti nei campi di concentramento.

Oggi gli antichi edifici sacri di Kazimierz sono stati restaurati o sono in fase di restauro. I fulcri principali del quartiere sono Szeroka, una lunga piazza allungata centro del vecchio quartiere ebraico, oggi diventata museo e Plac Nowy, l’antico luogo commerciale, oggi tempio dello street food e della cultura alternativa.

Dal punto di vista monumentale, le cinque sinagoghe e il cimitero ebraico costituiscono un complesso unico in Europa. Io ne ho visitate tre, visto che le altre due (la Sinagoga Alta e la Sinagoga Izaaka Jakubowicza) sono attualmente in restauro. Una sesta sinagoga (Sinagoga Popper) è invece stata trasformata in libreria. Su ulica Szeroka (la Via Larga) c’è il cuore del quartiere ebraico. Oltre alla Vecchia Sinagoga (ingresso 18 zloty, anche con carta), il più antico monumento ebraico della Polonia oggi diventato un suggestivo museo, e alla sinagoga diventata libreria, qui c’è la bellissima Sinagoga Remuh (ingresso 10 zloty, solo contanti) con l’annesso cimitero. È visitabile (ingresso 10 zloty, solo contanti) anche la Sinagoga Tempel.

Superata la Vistola si giunge a Podgórze, dove nel 1941 venne costruito il ghetto di Cracovia con un muro alto tre metri. Oggi è diventato il luogo della memoria. Un itinerario possibile inizia dalla Piazza degli Eroi del Ghetto dove si trova il memoriale, la Farmacia dell’Aquila (dove Tadeusz Pankiewicz garantiva la salute degli ebrei che così potevano lavorare, ma in realtà fu anche colui che aiutò molti ebrei a fuggire e documentò tutto quello che successe in quei terribili anni), l’ultimo pezzo rimasto del muro del ghetto per poi terminare alla fabbrica di Schindler, diventata famosa grazie al film di Steven Spielberg.

Uno scorcio del cimitero ebraico
Uno scorcio del cimitero ebraico
Il tratto superstite del muro del ghetto
Il tratto superstite del muro del ghetto
La fabbrica di Schindler
La fabbrica di Schindler
La Sinagoga Tempel
La Sinagoga Tempel
Il memoriale sulla piazza degli Eroi del Ghetto
Il memoriale sulla piazza degli Eroi del Ghetto
Uno degli angoli più noti del quartiere ebraico
Uno degli angoli più noti del quartiere ebraico

6. A caccia di street food

Cracovia è una città perfetta per chi ama lo street food. La città è piena di panetterie dove acquistare i famosi paczki, bomboloni fritti formato gigante ripieni di marmellata o di crema, ma soprattutto un po’ ovunque si trovano i tipici piccoli chioschi che vendono gli obwarzanek, ovvero i bagel di Cracovia, anelli di pasta intrecciati con sale, semi di papavero o di sesamo e formaggio. Ce ne sono di diverse varietà e si trovano anche nei supermercati.

La piazza per eccellenza dello street food è però Plac Nowy nel quartiere ebraico. Al centro della piazza si trova un edificio tondo e basso in mattoni da cui si affacciano decine di venditori di zapiekanka, la tipica baguette farcita in mille modi. In pratica si tratta di una sorta di sandwich o baguette aperta, farcita nei modi più diversi e servita calda. La versione originale ha funghi e formaggio fuso, ma è possibile scegliere tra oltre una decina varianti con diverse salse e condimenti. Per chi pensa di non riuscire a mangiarla tutta, c’è anche la mezza porzione.

Sulla stessa piazza ci sono poi altri chioschi con kebab, hummus e altre squisitezze tipiche, a prezzi davvero irrisori. Avrete già capito che questo posto è sempre pieno di gente e che l’atmosfera è vivace ad ogni ora della giornata.

I zapekanki di Plac Nowy
I zapekanki di Plac Nowy
Un venditore di obwarzanek, il bagel di Cracovia
Un venditore di obwarzanek, il bagel di Cracovia
Hummus nei chioschi di Plac Nowy
Hummus nei chioschi di Plac Nowy

7. Tra negozi vintage e bookshop cafè

I cracoviani hanno appreso dagli Asburgo l’arte di preparare e gustare un buon caffè. A Cracovia esiste infatti una grande quantità di locali molto originali dove sorseggiare un buon caffè. Gli abitanti vanno al caffè non soltanto per placare fame o sete ma anche per incontrare i vecchi amici. La socialità infatti ha un posto importante da queste parti e l’accoglienza anche verso gli stranieri è una certezza. Nel 2013 Cracovia è stata eletta dall’Unesco “città della letteratura”: passeggiando per le strade del centro si incontrano numerosi monumenti dedicati a personaggi letterari oltre a un numero davvero alto di librerie.

I booskhop caffè, spesso arredati con gusto in stile vintage, coniugano le due grandi passioni di Cracovia per il caffè e la letteratura. Uno dei luoghi più apprezzati dai giovani è il Massolit, in una posizione un po’ nascosta poco oltre la cintura verde del Planty, dove è possibile trovare anche molti titoli in inglese. Altri bookshop cafè molto interessanti sono il delizioso Cytat Cafè (forse il mio preferito), molto gettonato per le colazioni e il Lokator dove si organizzano anche presentazioni di libri, entrambi nel quartiere ebraico, oltre al De Rovolutionibus graziosa minuscola libreria oltre la Vistola dove si può bere un caffè, ma anche un cocktail.

Se amate i negozi vintage invece, la zona perfetta è il quartiere ebraico, diventata meta prediletta degli studenti e in generale dei giovani di Cracovia e non solo. Ulica Jozefa trabocca di negozietti di abbigliamento, bigiotteria e oggettistica di vario tipo, su Plac Nowy spesso ci sono bancarelle di antiquariato e oggetti vintage, oltre al cosiddetto Schindler’s List Passage, chiamato così perché uno dei luoghi più noti delle riprese del film dove oggi si trovano bar e negozietti vintage e di antiquariato.

Bookshop cafè a Kazimierz
Bookshop cafè a Kazimierz
Negozio vintage a Kazimierz
Negozio vintage a Kazimierz
Mercatino di antiquariato su Plac Nowy
Mercatino di antiquariato su Plac Nowy

8. I dintorni di Cracovia: la miniera di Wieliczka

Anche i dintorni di Cracovia offrono molte cose da vedere. Se avete lo spirito giusto, potete visitare Auschwitz, il luogo della memoria, consapevoli che si tratta di un’esperienza sconvolgente. Io ho rimandato questa visita ad un altro momento, mentre sono andata a visitare le miniere di sale di Wieliczka, Patrimonio Unesco, facile da raggiungere dal centro città con la comoda metro di superficie che in mezz’ora conduce fino al capolinea (fermata Wieliczka Rynek-Kopalnia). La miniera si può visitare soltanto con visita guidata in lingue diverse che si può prenotare e acquistare direttamente online (scelta consigliabile per poter scegliere giorno e orario ed evitare di non trovare posto, visto che ci sono sempre lunghe file). Le visite sono condotte a gruppi di circa 30 persona e dura tre ore, compresa discesa e risalita. I cunicoli che si percorrono sono piuttosto larghi, quindi chi soffre di claustrofobia dovrebbe stare abbastanza tranquillo (in ogni caso c’è un efficiente servizio di sicurezza che riporta all’uscita in pochi minuti chi non dovesse sentire di fare il percorso).

Alla miniera si accede scendendo 54 rampe per un totale di 380 gradini che conducono a una profondità di 327 metri. A questo punto si percorrono i vari cunicoli in un labirinto di gallerie e stanze sotterranee che hanno un’estensione totale di oltre 300 chilometri. Durante la visita si percorre soltanto il 3% di questa enorme città sotterranea. L’estrazione del sale è terminata nel 1976 e oggi la miniera è un luogo turistico che sorprende soprattutto per la più grande chiesa sotterranea esistente, una basilica ricavata dal sale, ricca di sculture, rilievi e altari, ovviamente tutti scolpiti nel sale.

I tunnel della miniera di sale di Wieliczka
I tunnel della miniera di sale di Wieliczka
Le sculture di sale nella chiesa della miniera
Le sculture di sale nella chiesa della miniera
Una delle sale della miniera
Una delle sale della miniera

DOVE MANGIARE

A Cracovia il numero di ristoranti è talmente elevato che avrete soltanto l’imbarazzo della scelta e dovrete più che altro decidere cosa volete mangiare e quanto volete spendere, perché per il resto ogni desiderio può essere soddisfatto. Come sempre, io preferisco provare il cibo tipico del luogo, tanto più nel caso della Polonia, la cui cucina è ancora ricca di piatti tradizionali.

I pierogi sono uno dei piatti più tipici e comuni della Polonia e si trovano un po’ ovunque. Per una pausa pranzo veloce potete provarli al Frania Café non distante dalla collina del Wawel, oppure alla simpatica Pierogarnia Krakowiacy lungo ulica Florianska, uno di quei posti con le tovaglie a quadretti bianchi e rossi sui tavoli, o ancora nell’unico Bar Mleczny sopravvissuto nel centro storico il Pod Temida. I Bar del latte sono una sorta di mense selfe-service, nate in epoca socialista, dove anche i più poveri potevano trovare un piatto caldo. Ancora oggi i prezzi sono piuttosto bassi ed è un’esperienza da fare per assaggiare un piatto semplice di cucina casalinga. Io li avevi già conosciuti e provati a Varsavia, dove ne sono sopravvissuti diversi anche in centro storico.

Per provare alcuni piatti di cucina tradizionale meno comuni, l’indirizzo giusto è sicuramente Marchewka z Groszkiem, nel quartiere di Kazimierz, un locale delizioso anche nell’arredamento tradizionale e per i prezzi davvero bassi a fronte di una qualità e un servizio altissimi. Qui il menù propone sia la zurek, la tradizionale zuppa polacca composta da farina di segale, legumi e patate a cui si aggiungono alla fine uova e salsiccia e i golabki, gli involtini di cavolo, riso e carne, preparati con foglie di cavolo bollite e poi farciti con carne macinata e riso, cotti in pentola o in forno con salsa di pomodoro. Una delizia!

Vi segnalo anche Chajim Kohan (One Upon a Time), sempre nel quartiere ebraico, un locale dove il tempo sembra essersi fermato e dove si dovrebbe mangiare ottimo cibo tipico polacco ebraico. Purtroppo non sono riuscita a trovare un tavolo libero, ma mi sembra un posto che vale la pena provare.

Un ristorante tipico polacco in centro storico che mi è stato consigliato dagli abitanti è invece Stodota, dove il menù propone zuppe di vario tipo, gulash e crauti.

I tipici pierogi
I tipici pierogi
I golabki
I golabki
La tradizionale zuppa polacca zurek
La tradizionale zuppa polacca zurek

DOVE DORMIRE

Anche se trascorrete soltanto un weekend a Cracovia sicuramente visiterete la Città Vecchia e il quartiere ebraico di Kazimierz, quindi potrebbe essere funzionale alloggiare proprio a metà tra questi due quartieri, nei pressi della collina del Wawel, in modo da raggiungere entrambi a piedi in pochissimi minuti.

Io ho scelto il 70s Hostel perché era in una zona perfetta e perché ho trovato un’offerta per un piccolo appartamento con zona giorno e due letti alla francese. Anche se a viaggiare eravamo in due, è un posto dove possono alloggiare tre persone. L’appartamento si trova a 50 metri dalla sede centrale dell’Hostel che offre anche semplici camere.

L’appartamento si è rivelato una soluzione perfetta. Consegnate le chiavi al check-in si è totalmente autonomi per l’intero soggiorno, anche in fase di check-out. Appartamento grande, pulito, con bagno privato dotato di ogni cosa utile. Materassi comodi e letti ampi. La cucina ha anche il bollitore e il necessario per cucinare qualcosa di semplice. Ottimo rapporto qualità prezzo.

Perfetta la posizione perché si trova a cinque minuti a piedi dalla fermata della metro di superficie che conduce in aeroporto, che è anche la stessa da usare per andare alle miniere di sale.

La mia camera
La mia camera
Lo spazio giorno dell'appartamento
Lo spazio giorno dell'appartamento
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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