Marsiglia ti accoglie come una festa di profumi, colori e suoni: è la seconda città più grande della Francia, capoluogo della Provenza-Alpi-Costa Azzurra e, senza dubbio, uno dei porti più affascinanti del Mediterraneo.
Passeggiando tra i suoi vicoli, i colli che si affacciano sulla baia e le banchine del porto vecchio, sembra di percepire la storia viva della città: dai Focesi che la fondarono nel VI secolo a.C., alla sua evoluzione come centro commerciale, fino alla sua rinascita culturale contemporanea.
Marsiglia è una città di contrasti. Da un lato, l’eco di stereotipi su criminalità e vicoli pericolosi; dall’altro, un fermento creativo che ha trasformato interi quartieri in spazi per artisti, giovani stilisti e creativi.
Nel 2013, Capitale Europea della Cultura, ha mostrato al mondo il suo volto nuovo, fatto di architetture moderne che dialogano con il passato e di quartieri storici risanati, pronti ad accogliere chi cerca esperienze autentiche.
Porta aperta sul Mediterraneo, Marsiglia è da sempre rifugio di migranti, avventurieri e sognatori, e ancora oggi il mosaico umano che la anima la rende unica.
Tra mercati di pesce, caffè all’aperto e panorami mozzafiato sul mare, scoprire Marsiglia significa lasciarsi sorprendere da ogni angolo: storia, cultura e vita quotidiana si mescolano in un ritmo che è solo marsigliese.
Che sia la vostra base di partenza per un viaggio alla scoperta della Provenza o soltanto il viaggio di un weekend, come è stato il mio caso (anche se avrei voluto rimanerci un paio di giorni in più perché c’è davvero tanto da vedere), Marsiglia è una delle città che merita di essere scoperta.



IL VIEUX PORT
Il Porto Vecchio di Marsiglia racconta secoli di storia, dalla nascita della città fino alla sua trasformazione in uno dei porti più vivaci del Mediterraneo. Originariamente il vecchio porto divenne troppo piccolo per le esigenze della potenza coloniale francese e, a partire dal 1844, fu destinato principalmente a pescherecci e imbarcazioni da diporto, mentre le attività commerciali si spostarono più a nord, verso il Quai de la Joliette. Ancora oggi quest’area conserva il fascino storico del porto, soprattutto sul lato settentrionale, fiancheggiato da edifici del tardo Seicento che ospitano ristoranti, caffè e bistrot moderni. Alle spalle, invece, lo scenario contemporaneo è segnato dall’ampia tettoia in metallo realizzata nel 2013 dagli architetti Norman Foster e Michel Desvignes, elemento iconico del nuovo waterfront.
Il quartiere alle spalle del Quai de la Joliette porta ancora i segni della Seconda Guerra Mondiale. Gran parte dell’area fu distrutta dai tedeschi nel 1943, ufficialmente per ragioni igieniche, ma in realtà perché rifugio di numerosi membri della Resistenza. Sopravvissero solo pochi edifici storici: la Chiesa di Saint-Ferréol del XVI secolo, con la facciata rifatta all’inizio dell’Ottocento; il classicheggiante Hôtel de Ville, costruito nel XVIII secolo; e la cinquecentesca Maison Diamantée, così chiamata per la lavorazione a punta di diamante delle pietre della sua facciata.
Di particolare interesse sono i vecchi arsenali, risalenti ai secoli passati e ristrutturati negli anni Ottanta del Novecento, che oggi ospitano il Centre de la Vieille Charité / Archipel Culturel, un vivace centro culturale dotato di ristoranti, librerie, spazi espositivi e laboratori creativi. Questo intervento ha trasformato l’area in un luogo di incontro tra arte, cultura e storia, senza cancellare le tracce del passato portuale della città.
Nei dintorni, il Musée d’Histoire de Marseille conserva alcune rovine del porto romano, corredate da reperti rinvenuti nei fondali antistanti la città, mentre due fortezze seicentesche vigilano l’ingresso del bacino: a nord il Fort Saint-Jean, oggi integrato nel progetto museale del MuCEM dall’architetto Rudy Ricciotti, e a sud il Fort Saint-Nicolas, che insieme custodiscono il porto come sentinelle di pietra tra storia e contemporaneità.
Oggi il Porto Vecchio è un luogo dove passato e presente convivono armoniosamente: i suoi vicoli e i suoi moli raccontano storie di mercanti, marinai e pescatori, mentre i nuovi spazi culturali, i ristoranti e i caffè offrono uno sguardo vivace e moderno su Marsiglia, rendendo la passeggiata sul porto un’esperienza indimenticabile.




LE PANIER
Il punto di partenza ideale per scoprire Marsiglia è senza dubbio Le Panier, il quartiere più antico e pittoresco della città. Sorto sul luogo dell’antica Massalia, per secoli è stato un dedalo popolare e difficile, associato alla malavita. Oggi, dopo importanti interventi di recupero, Le Panier ha ritrovato nuova vita senza perdere la sua autenticità: un intreccio di vicoli stretti e scalinate ripide, piazzette alberate con caffè all’aperto, gallerie d’arte, botteghe di artigianato e murales colorati che lo rendono un luogo vivo e creativo.
Passeggiando tra le sue stradine, colpisce la cura con cui gli abitanti coltivano piante e fiori fuori dalle proprie case: un tocco di verde che rende l’atmosfera ancora più accogliente e mediterranea.
Nel cuore del quartiere si trova l’Hospice de la Vieille Charité, un imponente complesso del XVII secolo progettato da Pierre Puget, architetto, scultore e pittore nato proprio a Le Panier e divenuto artista di corte sotto Luigi XIV. L’edificio, con le sue tre ordini di gallerie che si affacciano sul cortile centrale e la cappella barocca dalla cupola ellittica, è oggi sede di esposizioni temporanee e di due importanti musei permanenti: il Museo di Archeologia Mediterranea, che ospita la seconda collezione di antichità egizie in Francia dopo il Louvre, e il Museo delle Arti Africane, Oceaniche e delle Americhe. L’accesso al complesso è gratuito, a pagamento i musei e le mostre.
Le Panier è dunque un quartiere che racchiude l’essenza di Marsiglia: popolare e autentico, creativo e vivace, dove il fascino del passato si mescola con l’energia del presente. È il luogo perfetto per perdersi senza meta, lasciandosi sorprendere a ogni angolo.




LA NUOVA MARSIGLIA
Uno dei simboli più spettacolari è il MuCEM – Museo delle Civiltà d’Europa e del Mediterraneo, firmato da Rudy Ricciotti. Il complesso unisce in un percorso unico il seicentesco Fort Saint-Jean con strutture modernissime: passerelle sospese, spazi espositivi e una terrazza panoramica affacciata sul mare. Accanto al museo si trova il Memoriale che ricorda la deportazione degli ebrei marsigliesi e la distruzione dei quartieri storici durante l’occupazione nazista, un luogo che intreccia memoria e architettura contemporanea.
A pochi passi si staglia la Villa Méditerranée, progettata da Stefano Boeri e inaugurata nel 2013. Il suo volume a “L” rovesciata, sospeso per oltre 35 metri sull’acqua, ospita spazi espositivi, un centro congressi e un anfiteatro, pensati come punto di incontro e dialogo tra le culture mediterranee.
Nella stessa area, l’ex stazione sanitaria del primo Novecento è stata trasformata nel Musée Regards de Provence, che custodisce una collezione di dipinti ottocenteschi dedicati alla luce e ai paesaggi della Provenza, insieme a un percorso multimediale che ripercorre la storia delle misure sanitarie adottate in città dopo la peste del 1720.
A completare il panorama si impone la Cattedrale di La Major, grandiosa costruzione neobizantina realizzata tra il 1852 e il 1893 sulla spianata del Porto Nuovo. Edificata sul sito della cattedrale romanica dell’XI secolo, ne conserva alcune vestigia incorporate nel nuovo edificio. L’interno custodisce opere di pregio, come un altare rinascimentale di Francesco Laurana e Tommaso da Como e una Deposizione in ceramica attribuita alla scuola dei Della Robbia.
In questo straordinario scenario, Marsiglia si presenta come una città che ha saputo trasformare il suo porto in un laboratorio di architettura e cultura, capace di unire il passato e il futuro in un paesaggio urbano unico.




LA JOLIETTE
Negli ultimi decenni Marsiglia ha conosciuto una profonda trasformazione urbanistica che ha reso la città un polo d’attrazione per artisti, giovani creativi e nuove imprese.
Se si continua la passeggiata verso nord, si giunge a un esempio emblematico: il quartiere della Joliette, un tempo area di magazzini ottocenteschi e oggi riconvertito in un distretto vivace di negozi, ristoranti, uffici e spazi culturali.
Il progetto di riqualificazione, avviato nel 1991 dall’architetto Eric Castaldi, ha dato nuova vita ai Docks de la Joliette. Tra i luoghi simbolo della rinascita c’è il Frac Paca (Fonds Régional d’Art Contemporain Provence-Alpes-Côte d’Azur), ospitato dal 2013 in un edificio progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma al 20 di boulevard de Dunkerque.
Un altro intervento importante ha riguardato Le Silo, costruitionel 1927 e trasformato dall’architetto Roland Carta in un complesso che ospita uffici e una sala per spettacoli affacciata sul mare.
Infine, il nuovo volto del quartiere è segnato anche dal grattacielo della compagnia marittima Cma, progettato da Zaha Hadid e completato tra il 2006 e il 2010, oggi icona dello skyline marsigliese.
All’ultimo piano del centro commerciale di fronte ai Docks si trova un’immensa terrazza panoramica da cui ammirare il tramonto sul porto.



LA BASILICA DI NOTRE-DAME DE LA GARDE
Uno dei simboli più riconoscibili di Marsiglia è la Basilica di Notre-Dame de la Garde, che domina la città dall’alto di uno sperone roccioso a 162 metri di altezza, a sud del Porto Vecchio.
Questo luogo è considerato sacro fin dal XIII secolo, ma l’attuale santuario – dalle forme scenografiche romanico-bizantine – venne costruito tra il 1853 e il 1870. Il campanile, sormontato da una statua dorata della Vergine alta quasi 10 metri, è il punto di riferimento che accompagna lo sguardo di chiunque arrivi dal mare.
All’interno, la basilica custodisce una straordinaria collezione di ex voto, che testimoniano la profonda devozione dei marsigliesi verso “la Bonne Mère”, come affettuosamente chiamano la Vergine protettrice della città. Tra le opere più preziose spicca una suggestiva Mater Dolorosa in marmo di Jean-Baptiste Carpeaux.
La terrazza offre una vista mozzafiato a 360 gradi su Marsiglia e sul Mediterraneo: raggiungerla è già parte dell’esperienza. Si può salire con una piacevole passeggiata lungo la Corniche e poi attraverso alcune strade in salita, al termine delle quali si affronta una la lunga scalinata che regala scorci spettacolari sul porto e sulla città che si apre sotto i vostri occhi.




ABBAZIA DI ST VICTOIR
Dopo aver lasciato il porto per proseguire lungo la strada in salita che conduce alla basilica di Notre-Dame de la Garde, una tappa irrinunciabile è la Basilica di Saint-Victor.
Visitare questo luogo significa fare un vero e proprio viaggio nel tempo. Le sue mura merlate e le due torri imponenti ricordano l’aspetto di una fortezza, eppure custodiscono uno dei luoghi di culto più antichi e misteriosi di Marsiglia. Fondata in epoca altomedievale e ricostruita nell’XI secolo, la chiesa conserva ancora l’austerità dell’antica abbazia benedettina che sorgeva qui.
Varcato l’ingresso sotto la torre d’Isarn, ci si ritrova in un interno solenne, a tre navate, dove il silenzio amplifica la spiritualità del luogo. Ma è scendendo nella cripta che si percepisce tutta la forza della storia: scavata nel XII secolo, custodisce i resti della basilica paleocristiana del V secolo, avvolta in un’atmosfera quasi sospesa (fate attenzione ai meravigliosi capitelli scolpiti).
A sinistra, infine, si apre la suggestiva grotta di San Vittore, che la tradizione vuole sia stata il rifugio del santo. Un angolo carico di leggenda, dove sacro e storia si intrecciano, rendendo questa basilica una delle tappe più emozionanti da vivere a Marsiglia.




FORT ST NICOLAS E IL PALACE DU PHARO
Superare il massiccio Fort Saint-Nicolas significa entrare in un pezzo di storia viva di Marsiglia. Costruito nel XVII secolo per volere di Luigi XIV, il forte serviva a difendere la città e allo stesso tempo a tenerne sotto controllo gli abitanti. Oggi, con i suoi bastioni e le mura possenti, accoglie i visitatori con percorsi panoramici che regalano scorci unici sul porto e sulla città.
Pochi passi più in alto, una breve salita conduce al Palais du Pharo, elegante residenza voluta da Napoleone III per l’imperatrice Eugenia. Mai abitato dai reali, il palazzo è stato donato alla città e oggi ospita congressi ed eventi, ma il vero spettacolo è il parco che lo circonda.
Camminando tra alberi e viali, ci si trova davanti a quella che probabilmente è la vista più bella di Marsiglia: il Fort Saint-Jean e la Cattedrale de la Major si stagliano davanti al porto, il MuCEM emerge con le sue linee moderne, e a destra, imponente e solitaria, la basilica di Notre-Dame-de-la-Garde vigila dall’alto sulla città.
Salire fin qui non è solo una passeggiata, è il luogo perfetto per fermarsi a osservare Marsiglia da una prospettiva unica.




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