Cosa vedere a Fuerteventura: il mio itinerario di 6 giorni on the road

Paesaggi lunari e spiagge bellissime, spazi naturali protetti e mare trasparente. Palme, tamerici e aloe vera che dipingono la natura di un’isola vulcanica capace di far rimanere a bocca aperta.

Fuerteventura è l’isola delle Canarie più vicina all’Africa, con cui condivide le spiagge bianche, il mare trasparente e un clima secco, soprattutto verso l’interno dell’isola. È la seconda isola dell’arcipelago come grandezza, dopo Tenerife e offre le spiagge più belle e ampie delle Canarie, ma anche panorami desertici difficili da dimenticare.

Ho trascorso su quest’isola sei giornate piene, girandola in lungo e in largo e provando a farmi un’idea della sua anima e dell’atmosfera che si respira in un luogo dove in tantissimi italiani si sono trasferiti già da tempo.

Fuerteventura è un’isola molto varia adatta ad ogni tipo di viaggiatore, dotata ovunque di un’ottima connessione internet e terra di nomadi digitali e camperisti che amano la van life sulle scogliere a strapiombo sull’oceano o nelle piazzole naturali lungo le strade desertiche. È il posto perfetto dove grazie alla natura selvaggia e rigogliosa e alle temperature costantemente primaverili si può vivere tutto l’anno in bermuda e infradito.

Ecco il mio itinerario, cosa vedere e fare a Fuerteventura in 6 giorni, come muoversi e dove dormire.

cosa vedere a fuerteventura

COME MUOVERSI SULL’ISOLA

Fuerteventura è lunga circa 100 chilometri. Per percorrere tutta l’isola da nord a sud in auto ci vogliono poco più di due ore di tempo. Visto che il tempo che ci si mette non è poco e che le cose da vedere sono tante, così come i percorsi che si possono fare, vale la pena secondo me suddividere l’isola in due parti e dedicare 3 giorni al nord e 3 giorni al sud. Se volete visitare anche l’isola di Lobos, che si trova a nord, forse vale la pena fare 4 notti a nord.

Noleggiare un’auto è indispensabile per godere tutta la bellezza dell’isola. Se volete percorrere anche le strade sterrate per raggiungere le spiagge più remote, serve un 4X4 (viceversa con l’utilitaria non siete coperti dall’assicurazione).

Io ho noleggiato l’auto con la Cicar, una delle migliori come rapporto qualità prezzo. Economica e affidabile, si può prenotare direttamente da loro sito e si può pagare anche in contanti al momento del ritiro, a differenza della stragrande maggioranza delle altre compagnie di noleggio che richiedono la carta di credito e il pagamento anticipato.

La cosa migliore è noleggiarla direttamente in aeroporto dove òpoi la restituirete prima del ritorno.

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La 500 con cui ho visitato l'isola

IL NORD DI FUERTEVENTURA

EL COTILLO E LE SUE BAIE MAGICHE

Il villaggio di El Cotillo si trova sulla punta nord ovest di Fuerteventura. Un tempo era un tranquillo villaggio di pescatori, oggi sta diventando sempre di più una località turistica ma, secondo me, riesce ancora a mantenere un fascino autentico e soprattutto non è stato invaso dai resort.

Meta apprezzata dai surfisti, il nucleo urbano si affaccia sull’oceano, ha un pittoresco porticciolo, un numero discreto di bar e ristoranti e il suggestivo Castillo di Toston, che è in realtà una tozza torre costruita su un punto panoramico di grande bellezza. Molto bella è la passeggiata sul lungomare che dal porticciolo conduce fino al castello e poi, proseguendo lungo la costiera, fino alla splendida Playa de la Cueva, sempre piena di surfisti.

Proseguendo lungo la costa dal lato opposto del paese, invece, si trovano alcune baie un po’ più riparate e con bellissima sabbia bianca, come Playa de Los Lagos e La Concha, tutti luoghi da cui si può ammirare il tramonto. Nella zona di La Concha ci sono il bar Torino, direttamente sulla spiaggia e il ristorante Azzurro, dall’altro lato della strada, se capitate da queste parti all’ora dell’aperitivo e della cena.

Proseguendo a piedi o in auto lungo la strada asfaltata si raggiunge infine il faro di El Toston che spicca con la sua mole bianca e rossa sulla costiera, da cui si gode un bellissimo panorama.

El Cotillo per me è uno dei luoghi imperdibili da vedere a Fuerteventura.

Faro di El Toston
Faro di El Toston
Playa de la Cueva
Playa de la Cueva
La Concha
La Concha

LA COSTA NORD E LE SPIAGGE POP CORN

Se avete un 4X4 potete percorrere tutto il tratto di costa che va da El Cotillo a Corralejo: è uno sterrato semplice ma molto lungo, in linea di massima potrebbe essere percorso anche con un’utilitaria, ma ricordate che sulle strade sterrate l’auto non è assicurata, quindi decidete voi quanti rischi volete correre. Se, come me, non ve la sentite di rischiare troppo, c’è comunque un modo per visitare un buon tratto di costa nord.

Da El Cotillo prendete la strada interna che passa per il villaggio di Ljares e da lì procedete verso il villaggio di Majanicho. Ci si arriva tramite una strada asfaltata e il villaggio è un minuscolo borgo di pescatori con qualche casetta bianca affacciata su una tranquilla baia sul mare.

Siete più o meno a metà della costa tra El Cotillo e Corralejo. Se andate verso destra sullo sterrato arriverete alla famosa Playa del Bajo de la Burra, detta comunemente Pop corn beach. Ma se non volete fare troppo sterrato, a circa 500 metri c’è l’altrettanto bella Playa el Hierro, anche questa caratterizzata da coralli bianchi levigati dal mare che sembrano appunto pop corn. Il paesaggio qui è aspro e selvaggio, caratterizzato da due di sabbia bianca e dalla forza dell’oceano. Il vento soffia sempre forte e le spiagge con i coralli sono molto particolari. È un luogo isolato, dove non arrivano molte persone, ve lo consiglio per apprezzare la bellezza della natura dell’isola.

Il villaggio di Majanicho
Il villaggio di Majanicho
Il villaggio di Majanicho
Il villaggio di Majanicho
Sulla Playa el Hierro
Sulla Playa el Hierro

IL TREKKING DEL VULCANO CALDERON HONDO

Nei pressi del villaggio di Lajeres, e di per sé vale una visita, perché è perfetto per una sosta per bere un caffè o per pranzare mischiandosi agli abitanti locali e agli istruttori di surf e respirando l’atmosfera autentica di un villaggio dell’interno dell’isola.

Lajares è un punto strategico del nord dell’isola, perché si trova più o meno a metà strada da El Cotillo e Corralejo e da qui è possibile fare un facile ma molto interessante trekking al Calderon Hondo, il più grande vulcano estinto dell’isola.

Oltre alla bella passeggiata, lungo questo percorso si aprono davanti agli occhi bellissimi scorci e panorami del paesaggio vulcanico di Fuerteventura. I punti di accesso al trekking per Calderon Hondo sono due: il primo è poco a nord dell’abitato di Lajares, dove parte anche il tour con i cammelli. Troverete un cartello che indica il percorso e dovrete seguire le strisce verdi e bianche che indicano il percorso esatto.

Il secondo punto è dove si trova un comodo parcheggio Da questo punto la salita è più breve e veloce e arriva in pochi minuti alla caldera. Io però vi consiglio, per godervi i panorami, di fare tutto il percorso intorno al vulcano. È una passeggiata di un paio di ore ma secondo me ne vale la pena. Se decidete per questo percorso, vi conviene partire da Lajares.

Ovviamente la vista della caldera del vulcano è spettacolare!

La strada verso Calderon Hondo
La strada verso Calderon Hondo
Panorama da Calderon Hondo
Panorama da Calderon Hondo
La caldera
La caldera

CORRALEJO E IL PARCO DELLE DUNE BIANCHE

So di andare controcorrente perché gli italiani che amano Corralejo e che si sono trasferiti in città sono davvero numerosi, ma per quanto mi riguarda Corralejo è una cittadina artificiale, esclusivamente turistica, con un viale commerciale pieno di negozi di lusso e fast food che nulla ha a che spartire con la vera anima di Fuerteventura. Forse sarò io che non l’ho capito, ma dopo una passeggiata di dieci minuti, sono scappata a gambe levate. Perché perdere tempo in un anonimo non-luogo quando l’isola ha tantissimi luoghi stupendi da vedere? Ovviamente questa è soltanto la mia opinione sulla base del mio modo di viaggiare. Se amate hotel e resort, shopping di lusso, negozi di souvenir e cose simili, allora è il posto che fa per voi. Viceversa, andate a vedere il parco naturale delle dune, che è splendido, e poi continuate ad esplorare l’isola.

Alle porte di Corralejo, dopo aver superato tutti i resort, e per circa nove chilometri di lunghezza, si estende il meraviglio Parco Naturale delle Dune di Corralejo, dune di sabbia bianca portata dal vento africano.

La strada asfaltata che si può percorrere in auto attraversa il parco, quindi vi troverete sia a destra che a sinistra un paesaggio desertico di dune bianche da lasciare senza fiato. Il vento soffia sempre forte e la sabbia bianca spesso viene trasportata anche sulla strada. Procedendo verso il sud, il mare è sulla sinistra. Potete parcheggiare l’auto a bordo strada un po’ ovunque e procedere a piedi sulle dune e verso il mare.

Un paesaggio straniante si dispiegherà davanti ai vostri occhi. Il sole è martellante, l’ombra inesistente e il mare turchese. Indispensabili, a mio parere, cappello e occhiali da sole, oltre che abbondanza di crema solare. Di tanto in tanto scorgerete alcuni fortini circolari alti un metro circa che permettono di ripararsi un po’. Fate attenzione anche alla vegetazione tipica delle dune e ai fiorellini che ci crescono. Mano a mano che proseguite lungo la strada, il paesaggio diventa più selvaggio ed è interrotto di tanto in tanto da alcune splendide spiagge e baie.

Potete proseguire in auto lungo questa strada che costeggia la costa est e arriva fino a Puerto del Rosario per poi proseguire diritta verso sud.

La strada in mezzo alle dune
La strada in mezzo alle dune
Sulle Dune di Corralejo
Sulle Dune di Corralejo
Paesaggio delle Dune di Corralejo
Paesaggio delle Dune di Corralejo

I VILLAGGI SUL MARE DELLA COSTA OVEST

La costa ovest di Fuerteventura è spesso spazzata dai venti, ha un paesaggio molto selvaggio e le strade per arrivare ad alcuni piccoli villaggi sul mare sono panoramiche e molto particolari. Da nord a sud, partendo da El Cotillo, vi consiglio quattro tappe interessanti.

I villaggi non si raggiungono seguendo la costa che, essendo montagnosa, non è percorribile, ma seguendo la strada interna che da Lajares scende verso Betancuria e poi prosegue verso Pajara, facendo poi alcune deviazioni verso la costa.

La maggior parte delle spiagge sono di sabbia vulcanica o ciottoli neri, incorniciate da minuscoli villaggi che si raggiungono dopo aver percorso qualche chilometro in mezzo al nulla. Si tratta di escursioni bellissime che permettono di apprezzare la forza dell’oceano e la bellezza selvaggia dell’isola.

LOS MOLINOS E LA PACE ASSOLUTA

Da nord a sud il primo paesino sulla costa ovest che s’incontra è il piccolo porticciolo di Los Molinos. Ci si arriva passando per il villaggio di Tefia e deviando verso ovest seguendo le indicazioni per Los Molinos. Dopo qualche chilometro lungo una strada che presenta qualche curva si raggiunge il paesino che sembra spuntare dal nulla. Qualche casa bianca affacciata sugli scogli, un bar-ristorante, un gruppetto di anatre che si rinfrescano nella pozza d’acqua di un piccolo torrente e il silenzio assoluto interrotto soltanto dalle onde dell’oceano.

Sulla facciata di una casa c’è scritto House of Dreams, mentre l’ultima casa sugli scogli è stata trasformata in un bar: le amache appese al soffitto esemplificano l’idea di relax che il posto vuole dare a chi arriva fin lì. Un secondo bar all’inizio del paese è invece più frequentato dagli abitanti.

Los Molinos
Los Molinos
Los Molinos
Los Molinos
Los Molinos
Los Molinos

PLAYA DEL VALLE E AGUAS VERDES

Un altro minuscolo villaggio sulla costa ovest è Playa Del Valle. Ci si arriva dopo aver superato i villaggi di Tefia e di Tao e aver deviato verso la strada che porta a ovest. Anche in questo caso si tratta di poche case bianche affacciata su una deliziosa baia di ciottoli scuri. Ma spettacolare è anche la strada per arrivarci: dopo aver deviato dalla strada interna, il percorso scende verso la costa percorrendo una serie di ampie curve all’interno di un paesaggio di dolci colline desertiche.

Camminando sugli scogli verso destra dalla spiaggia, ci si inerpica lungo una zona di bellissime piscine naturali chiamate Aguas Vertes per il magnifico colore dell’acqua. Con la dovuta attenzione, si può camminare sugli scogli alla ricerca delle piscine grandi e piccole che caratterizzano tutta quest’area.

La baia di Playa del Valle
La baia di Playa del Valle
Il panorama lungo la strada verso Playa del Valle
Il panorama lungo la strada verso Playa del Valle
Aguas Vertes
Aguas Vertes

AJUY: LA SABBIA NERA DI PLAYA DE LOS MUERTOS E UNA GROTTA SPECIALE

Per arrivare al delizioso villaggio di Ajuy si deve arrivare fino al villaggio di Pajara e a quel punto deviare come al solito verso ovest. Ajuy con la sua Playa de los Muertos, chiamata così per il colore scuro della sua sabbia, è uno dei villaggi più pittoreschi della costa, grazie alle bellissime casette bianche del paese e alle barche colorate dei pescatori che risaltano sulla spiaggia nera. Qui ci sono anche una serie di bei ristoranti affacciati sulla baia.

La caratteristica speciale di questo luogo è la Grotta di Ajuy, a cui si accede dopo aver percorso una bellissima passeggiata lungo un percorso sugli scogli e sulla roccia che permette di ammirare scorci suggestivi. Alla grotta si accede tramite una ripida scaletta. La passeggiata è di circa 15 minuti e non c’è biglietto d’ingresso.

La spiaggia di Ajuy
La spiaggia di Ajuy
La grotta di Ajuy
La grotta di Ajuy

LA PARED E LA FURIA DELL’OCEANO

Ancora verso sud per arrivare a una delle spiagge più remote, quella di La Pared. La strada più facile e veloce per arrivare qui è quella che devia direttamente dalla costa est. Ci troviamo infatti in uno dei tratti più stretti di Fuerteventura: soltanto una decina di chilometri separano la costa est da quella ovest. Il paesaggio che porta a La Pared, una volta staccata la statale, è davvero lunare: basse dune bianche costeggiano una strada rettilinea che sembra non finire mai.

La Pared ospita anche qualche resort, ma il luogo sembra davvero perso nel nulla. C’è sempre molto vento e qui si è davvero dii fronte alla furia dell’oceano. Tenete d’occhio il colore delle bandiere di salvataggio, perché spesso è vietato tuffarsi in acqua. Due sono le spiagge assolutamente da vedere: sulla sinistra una scala di legno conduce a Playa La Pared, la cui maestosità è possibile ammirare già dalla cima degli scogli. Scendendo verso destra invece, c’è una baia un po’ più riparata dal vento con una roccia a precipizio sul mare con un buco in mezzo che la distingue dalla altre. Siamo a Punta Guadalupe, un luogo perfetto anche per ammirare il tramonto.

Playa La Pared
Playa La Pared
Sulle onde a La Pared
Sulle onde a La Pared
Punta Guadalupe
Punta Guadalupe

I VILLAGGI SUL MARE LUNGO LA COSTA EST

Se da nord si lascia Corralejo e si prosegue verso sud lungo la strada che costeggia la costa est di Fuerteventura, si possono incontrare numerose località interessanti con relative spiagge. La costa est infatti è più abitata rispetto a quella ovest, perché qui il paesaggio, pur rimanendo selvaggio e vulcanico, è più pianeggiante e l’accesso al mare è più veloce e facile.

Lungo la costa est si trova anche il capoluogo dell’isola, Puerto del Rosario, dove vale la pena fare una passeggiata per dare un’occhiata alla città più grande dell’isola. Dopo Puerto del Rosario c’è l’aeroporto e subito a sud si trova Caleta de Fuste, una cittadina turistica dove molti decidono di soggiornare perché si trova a metà isola. Per i miei gusti, però, è un po’ troppo turistica, nonostante il mare e le spiagge siano meravigliose. Resort, ristoranti e villette sono comunque meno invasivi rispetto a quelli di Corralejo.

Quelli che vi elenco di seguito invece sono piccoli villaggi e cittadine che riescono ancora a rimanere autentici, nonostante la presenza di hotel e case vacanza.

Murales a Puerto del Rosario
Murales a Puerto del Rosario
Il lungomare di Caleta de Fuste
Il lungomare di Caleta de Fuste
La spiaggia di Caleta de Fuste
La spiaggia di Caleta de Fuste

PUERTO LAJAS

Qualche chilometro prima di Puerto del Rosario c’è questo piccolo villaggio sfuggito alla furia dei resort della costa orientale: fate attenzione ai cartelli quando percorrete la strada che da Corralejo conduce al capoluogo, perché potreste perdervelo. Lo riconoscerete dal gruppo di casette bianche e dai colori pastello che caratterizza Puerto Lajas.

Ha una bellissima spiaggia di sabbia nera, in parte attrezzata, con alle spalle un paio di ristoranti e beach bar frequentati soprattutto da spagnoli. È poco conosciuto e quindi il luogo e la sua spiaggia sono davvero tranquilli. Qui ci sono ancora i ragazzini del luogo che giocano a calcio sulla spiaggia, ma non manca anche qualche alloggio per turisti.

Un posto perfetto dove fare una pausa pranzo o un aperitivo, godendosi una Fuerteventura ancora autentica.

La spiaggia di Puerto Lajas
La spiaggia di Puerto Lajas
Puerto Lajas
La spiaggia di Puerto Lajas
La spiaggia di Puerto Lajas

SALINAS DEL CARMEN

Superato Puerto del Rosario, l’aeroporto e Caleta de Fuste, il primo luogo interessante sulla costa est che scende a sud sono le Saline del Carmen, che hanno anche un bellissimo museo con bookshop e negozio di souvenir.

Si può passeggiare lungo il perimetro delle saline che sono le uniche miniere di sale di Fuerteventura ancora in funzione e occupano una superficie di oltre 26mila metri quadri.

Era il 1910 quando don Manuel Velázquez Cabrera iniziò i lavori di quelle che allora si chiamavano le miniere di sale dell’Hondurilla o Torre, per sfruttarle e trarne il massimo. Fino a quel momento, le saline, la cui origine risale alla fine del XVIII secolo, erano praticamente state abbandonate e le infrastrutture superate.

Salinas del Carmen
Salinas del Carmen
Salinas del Carmen
Salinas del Carmen
Salinas del Carmen
Salinas del Carmen

POZO NEGRO

Il primo villaggio che si incontra proseguendo verso sud è Pozo Negro. La dinamica della costa est è simile a quella ovest: dalla strada statale ci sono le deviazioni verso est che conducono ai diversi villaggi. L’unica differenza è che la statale è molto più vicina alla costa sul lato orientale e che la strada che conduce ai villaggi costieri è sempre breve e diritta, a differenza delle curve e dei tornanti in mezzo alle valli e alle colline che caratterizza il lato ovest.

Pozo Negro è un minuscolo villaggio di casette bianche affacciate su un’ampia spiaggia di ciottoli neri. C’è un ristorante dove sembra si mangi un’ottima paella che però non ho avuto modo di assaggiare e alcuni vecchi pedalò dalla forma di cigno abbandonati sull’arenile così fuori posto da avermi fatto ricordare i film di David Linch.

La spiaggia di Pozo Negro
La spiaggia di Pozo Negro
La spiaggia di Pozo Negro
La spiaggia di Pozo Negro
Pozo Negro
Pozo Negro

LAS PLAYTAS

Las Playtas è diventato in poco tempo uno dei miei posti del cuore della costa orientale di Fuerteventura. Per raggiungere questo villaggio di pescatori che si sta poco a poco votando al turismo, si prende la strada per Gran Tarajal e ad un certo punto si devia a sinistra. Dopo qualche chilometro in cui si percorre una strada che affianca una nuovissima pista ciclabile, si arriva al villaggio, che è diviso in due parti nette: quella antica (ovviamente la mia preferita) e quella moderna, in cui è nato un resort con ristorante e campo da golf (che se volete potete saltare a pie’ pari).

Il piccolo borgo di pescatori è inerpicato su una piccola collina da cui si può ammirare un fantastico panorama sul mare. Percorrendo le poche strade su cui si affacciano le case del villaggio si scende rapidamente sul lungomare su cui si affacciano alcuni bar e ristoranti di pesce dove la sera i turisti si mischiano agli abitanti locali per aspettare il tramonto e bere l’aperitivo.

La passeggiata sul lungomare prosegue fino all’ampia Playa de lo Pobres, di sabbia nera, alle spalle della quale si può proseguire il sentiero fino alla parte nuova e più turistica del villaggio.

Tutto qui. Ma voi assicuro che l’atmosfera e la pace di questo posto, in particolare la sera, sono indimenticabili.

Un’escursione assolutamente consigliata (in auto con attenzione nell’ultimo tratto di strada molto stretto o a piedi se avete voglia di camminare un paio di ore) è al Faro de la Entallada, uno dei più bei fari dell’isola dal punto di vista architettonico. Il faro purtroppo è chiuso, ma dopo aver parcheggiato l’auto sull’ampio spiazzo, si può raggiungere a piedi un punto panoramico sull’oceano. Bellissimo al tramonto, ma il vento può essere molto forte.

Las Playtas
Las Playtas
Las Playtas
Las Playtas
Las Playtas
Las Playtas

GRAN TARAJAL

Gran Tarajal è una grande cittadina della costa est, con una bella e ampia spiaggia di sabbia nera dotata anche di campo da calcetto, beach volley e giochi per bambini. La cittadina ha anche un piccolo porto turistico. A differenza degli altri piccoli villaggi, questa è una cittadina molto abitata, anche se ancora soltanto in piccola parte votata al turismo, e dove sono presenti tutti i servizi (banche, scuole, supermercati, negozi vari).

La caratteristica distintiva è la presenza di un grande numero di bei graffiti che hanno abbellito numerose pareti di edifici. Un posto piacevole dove fare una passeggiata alla scoperta della street art o una pausa a uno dei tavoli dei tanti locali sull’ampio lungomare, proseguendo la passeggiata fino al porto, superato il quale si trova un’altra piccola spiaggia amata dai camperisti.

Street art a Gran Tarajal
Street art a Gran Tarajal
La spiaggia di Gran Tarajal
La spiaggia di Gran Tarajal
Street art e poesie e Gran Tarajal
Street art e poesie e Gran Tarajal

GINIGINAMAR

Se immaginate un momento in cui “mollare tutto”, questo potrebbe essere il posto giusto. Giniginamar, il villaggio il cui nome sembra uno scioglilingua, è un piccolo e delizioso borgo formato da una fila di bianche casette affacciate sul mare.

C’è un unico ristorante e una passeggiata sulla spiaggia si sabbia nera che conduce fino a non più di tre case abitate ancora oggi dai pescatori. Uno di loro in particolare, ha realizzato una dimora splendida a sua misura con tanto di barche, conchiglie, stelle marine e un forno a legna nel giardino arredato con una serie infinita di ricordi di vita e di lavoro.

Appuntatevi questo nome e andate a scoprire questo luogo che sembra uscito da una favola o da un film.

Giniginamar
Giniginamar
Dettagli delle case del villaggio
Dettagli delle case del villaggio
La spiaggia di Giniginamar
La spiaggia di Giniginamar

TARAJALEJO

Un villaggio a dimensione umana ma abbastanza turistico, con un lungomare infinito che costeggia un altrettanto ampia spiaggia di ciottoli e sabbia nera. Il lungomare di Tarajalejo è abbellito da alcune sculture e dalle casette del bookcrossing.

Il villaggio è di piccole dimensioni e ha un paio di ristoranti affacciati sul mare, oltre che un paio di supermercati. Vale la sosta.

Il lungomare
Il lungomare
Una galleria d'arte nel villaggio
Una galleria d'arte nel villaggio
Bookcrossing sulla spiaggia
Bookcrossing sulla spiaggia

LA LAJITA

Ultimo villaggio tipico della costa est, La Lajita, con la sua chiesetta affacciata direttamente sul lungomare, per la tranquillità e il silenzio. Il villaggio si anima all’ora del crepuscolo quando gli abitanti si affacciano sulla piazza di fronte al mare per chiacchierare e aspettare il tramonto. Il posto è frequentato soprattutto da spagnoli.

Anche in questo caso, alcune abitazioni si affacciano direttamente sulla piccola mezzaluna di sabbia di ciottoli neri, mentre il resto del centro abitato si distribuisce nell’interno del paese. Ci sono un paio di buoni ristoranti.

La spiaggia è ampia e la passeggiata può continuare fino a raggiungere la zona che ospita i camperisti.

La spiaggia di La Lajita
La spiaggia di La Lajita
Casette affacciate al mare
Casette affacciate al mare
Scorcio di La Lajita
Scorcio di La Lajita

L’INTERNO DELL’ISOLA

L’interno di Fuerteventura è uno dei territori più variegati che si possono trovare su questa isola prevalentemente desertica.

Le imponenti montagne del Parco Naturale di Betancuria sono interrotte, a sud, da un’oasi punteggiata di palme, Vega del Rio de Palmas. Le pianure centrali color rame intorno ad Antigua, invece, sono costellate di vecchi mulini a vento che risalgono a un paio di secoli fa.

A nord, conosciuta anche come la “Montagna Sacra”, la Montagna di Tindaya era considerata sacra dagli abitanti pre-ispanici che abitavano a Fuerteventura. In quell’interminabile distesa arida che è l’interno dell’isola, è uno dei pochi riferimenti visibili da quasi tutti i punti a nord di Fuerteventura. Non molto distante dalla Montagna Sacra, c’è il Malpais de la Arena, una montagna risultato dell’ultima eruzione avvenuta sull’isola. Circa 10.000 anni fa, la lava diede origine a questa montagna di grande bellezza, rimasta intatta nei secoli.

I paesini dell’interno sono numerosi e, se ne vedete uno che per qualche motivo attira la vostra attenzione, il mio consiglio è di fermarvi a dare un’occhiata. Qui mi limito e elencarvi i più ampi e caratteristici, insieme alla strada meravigliosa strada panoramica che taglia l’isola da nord a sud e ai caratteristici mulini disseminati nella pianura centrale.

On the road a Fuerteventura
On the road a Fuerteventura

STRADA PANORAMICA DA BETANCURIA A PAJARA

Il tragitto da nord a sud, da Betancuria a Pajara è uno dei più spettacolari dell’isola. La strada è perfettamente asfaltata e abbastanza ampia, ma tortuosa quanto basta e in molti punti a picco sulle montagne vulcaniche da regalare viste mozzafiato a ogni curva.

Il paesaggio è desertico ma muta ugualmente di forme e colori. Lungo questo percorso ci sono diversi punti panoramici, chiamati miradores. Il più famoso, Mirador de Morro Velosa, è chiuso temporaneamente (è l’unico che ha un bar e un vero terrazza panoramico, se ci andate fatemi sapere se ha riaperto). Poco più avanti comunque c’è il Mirador de Guise Y Ayose: lo riconoscete subito perché Guise e Ayose sono rispettivamente il primo Rey de Maxorata e il primo Rey de Jandia e sono raffigurati sulla piazzola del mirador da due imponenti statue. C’è lo spazio per parcheggiare l’auto e ammirare il panorama che si apre da un lato verso nord e dall’altro verso Betancuria.

Superate Betancuria e Vega de Rio Palmas, troverete poi il Barranco de Las Penitas, con un trekking per raggiungere un arco naturale di roccia (che io non ho fatto per mancanza di tempo) e più avanti, proprio al confine tra il municipio di Betancuria e quello di Pajara, segnalato come sempre da un arco di pietra bianca, il Mirador del Risco de Las Penas: qui vale la pena fare una sosta sia per fare una breve passeggiata fino a un punto panoramico sia per osservare i tanti scoiattoli che corrono tra le pietre (ricordatevi solo che è vietato dar loro da mangiare).

Mirador de Guise Y Ayose
Mirador de Guise Y Ayose
Panorami dell'interno di Fuerteventura
Panorami dell'interno di Fuerteventura

BETANCURIA, L’ANTICA CAPITALE

Ricca di vegetazione, nascosta nei recessi delle colline basaltiche, Betancuria è un mosaico di muretti a secco, palme e semplici case rurali imbiancate a calce, dominata da una magnifica chiesa del XVII secolo con un suggestivo chiostro. Fu una delle prime città fondate dagli europei alle Canarie nel 1404 e rimase la capitale dell’isola fino al 1834.

L’esploratore francese Jean de Béthencourt, che guidò la spedizione nelle Canarie sbarcando per primo sulla costa settentrionale di Lanzarote, considerò questo villaggio il luogo ideale in cui trasferirsi e così nel 1405 vi fece costruire una serie di alloggi e una cappella. Scelse di dare a questo modesto insediamento il proprio nome che, con il passare del tempo, fu storpiato in Betancuria. Nel corso del XV secolo i frati francescani si installarono sul posto e ampliarono la città. La vicinanza alla costa nordafricana la rese facile preda dei pirati che la saccheggiarono in molteplici occasioni.

A nord del centro abitato ci sono le rovine del primo monastero dell’isola, costruito dai nordafricani: le rovine della struttura scoperchiata sono ancora oggi molto suggestive e si raggiungono facilmente con una breve passeggiata a piedi tramite un sentiero segnalato. Nel villaggio ci sono anche alcuni musei di arte locale.

Betancuria l'antico capoluogo
Betancuria l'antico capoluogo
La piazza centrale di Betancuria
La piazza centrale di Betancuria
Le rovine del monastero di Betancuria
Le rovine del monastero di Betancuria

L’OASI DI VEGA DEL RIO DE PALMAS

Procedendo a sud di Betancuria in direzione Pajara si incontra dopo una manciata di chilometri la piccola oasi di Vega del Rio de Palmas.

Il villaggio ha una bella piazza con la Ermita de la Virgen de la Pena dall’antica facciata e un bell’interno, oltre ad alcuni edifici tipici che fanno respirare un’atmosfera di altri tempi. Luogo perfetto per una pausa caffè: sulla piazza ci sono un piccolo bar e bel ristorante.

Si può seguire la strada a piedi o in auto e addentrarsi nel villaggio-oasi. Il percorso segue il corso di un canale quasi asciutto ma ancora abbastanza umido, sotto la superficie, per mantenere in vita un gruppo di palme, che spiccano nel paesaggio arido intorno.

La piazzetta di Vega del Rio Palmas
La piazzetta di Vega del Rio Palmas
Vega de Rio Palmas
Vega de Rio Palmas

ANTIGUA E I MULINI A VENTO

Antigua si trova al centro di Fuerteventura, nell’immensa pianura che corre lunga tutta l’isola. Gli antichi mulini a vento, i casolari di campagna, le case in tipico stile canario e la tranquillità di una cittadina di soli tremila abitanti fanno di Antigua un’oasi di calma e tranquilla vita isolana. Nonostante sia uno dei villaggi più grandi dell’entroterra, è abbastanza anonimo. Ospita la Nuestra Senora de Antigua, una delle chiese più antiche dell’isola, con un grazioso altare dipinto di verde e rosa.

La vera meraviglia del paesaggio di Antigua sono i mulini a vento, usati ancora oggi per produrre il Gofio, il mais tostato protagonista della cucina di tutte le isole Canarie, ricordano che sulle Canarie soffiano gli Aliseii, i venti che le rendono le “isole dell’eterna primavera”.

Nel piccolo villaggio di Tiscamanita, a nove chilometri a sud di Antigua, c’è un mulino funzionante e un centro didattico, ma ne vedrete molti altri, alcuni restaurati altri quasi ruderi, un po’ ovunque lungo questa strada. Un’altra zona ricca di mulini si trova a nord, nella zona di Oliva e Villaverde.

Le pianure e le colline color rame di Antigua
Le pianure e le colline color rame di Antigua
Il mulino di Tiscamanita
Il mulino di Tiscamanita

PAYARA

Vale la pena fare una breve sosta nel villaggio di Pajara per vedere la seicentesca Iglesia de Nuestra Senora de Regla: la facciata esterna è di ispirazione azteca e presenta raffigurazioni di animali. L’interno che purtroppo non ho visto perché la chiesa è chiusa dovrebbe conservare un bell’altare e un magnifico soffitto intagliato. Sono esempi dell’influsso dell’America latina, in questo caso del Messico, sull’arte locale.

Payara è anche un villaggio dove fare una pausa e prendere un caffè o mangiare qualcosa in uno dei locali sulla piazza principale. Il villaggio dà il nome all’intera regione di questa zona a sud dell’isola.

Dettaglio della facciata di Nuestra Senora de Regla
Dettaglio della facciata di Nuestra Senora de Regla

IL SUD DI FUERTEVENTURA

Il sud di Fuerteventura, rispetto al nord, è più pianeggiante e abitato. Il paesaggio diventa più piatto e più popolato, ma conserva panorami originali e interessanti.

Le migliori e più ampie spiagge di sabbia si trovano a sud, anche se gran parte della costa sud-est ospita enormi resort e hotel che hanno tolto parte della magia all’isola.

PLAYA DE SOTAVENTO

Una decina di chilometri a nord di Morro Jable, si trova la laguna di Sotavento. In questa ampia zona ancora selvaggia (ci sono soltanto alcune ville private inaccessibili), la spiaggia è lunga chilometri e gli spazi sono enormi, oltre che sempre spazzati dal vento.

L’acqua del mare, sempre bassa, forma degli specchi d’acqua suggestivi e il paesaggio abbacinante ha qualcosa di incredibile. A rendere speciale questo posto è il fatto che cambia a seconda della marea. La sua particolare conformazione permette di conservare alla sua estremità una lingua di sabbia che si trasforma in una sorta di laguna quando sale il livello della marea. L’acqua entra così da un paio di punti ribassati, riempie la parte centrale, per rimanere poi in movimento lieve ma costante, riscaldandosi un po’ di più rispetto all’acqua dell’oceano.

È un paesaggio che difficilmente dimenticherete!

Playa de Sotavento
Playa de Sotavento
Playa de Sotavento
Playa de Sotavento
Playa de Sotavento
Playa de Sotavento

MORRO JABLE

Morro Jable è il villaggio più a sud dell’isola, conserva ancora un nucleo urbano originario, a nord del quale si sono poi sviluppati chilometri di resort, hotel, negozi e ristoranti. Il nucleo urbano originario, con il suo lungomare che si estende per circa cinque chilometri, riesce ancora a mantenere un carattere autentico. Sembra che questa zona sia quella più amata dai turisti tedeschi.

La spiaggia di Morro Jable è una delle più lunghe e ampie dell’isola e, nonostante sia presa d’assalto durante l’alta stagione, forse è ancora possibile trovare qualche angolo di pace. È sia spiaggia libera sia attrezzata. Sul lungomare ci sono alcuni ristoranti turistici ma non troppo per un pranzo o una cena vista mare.

La spiaggia di Morro Jable
La spiaggia di Morro Jable
Street art a Morro Jable
Street art a Morro Jable
Lungomare di Morro Jable
Lungomare di Morro Jable

COSA MANCA?

Ovviamente a Fuerteventura ci sono ancora molti villaggi e molte spiagge oltre a quelle che vi ho elencato io, ma ci sono anche altri due luoghi che vi voglio segnalare, nonostante io non li abbia visti, per mancanza di tempo.

A nord, da Corralejo, partono i traghetti per l’isola di Lobos, un luogo vulcanico e disabitato con un unico ristorante e la possibilità di ammirare alcune splendide calette e di salire sul vulcano.

A sud, la penisola di Jandia, visitabile solo in 4X4 perché tutte le strade sono sterrate, conduce alla famosa Playa de Cofete, che sembra essere una delle più belle dell’isola e all’enigmatica Villa Winter, che la leggenda vuole fosse una base tedesca durnate la guerra. La penisola di Jandia si raggiunge proseguendo lungo la strada doopo Morro Jable.

DOVE DORMIRE

Fuerteventura è un’isola che merita almeno 6 giorni di viaggio, ma se ne avete ancora un paio di certo non vi annoierete.

Per evitare di fare troppi chilometri in auto e per gordersi al massimo i diversi paesaggi dell’isola, ho deciso di dormire metà notti a nord, sulla costa ovest, famosa per i tramonti e metà notti a sud, sulla costa est.

Visto che non amo i luoghi troppo turistici, ho escluso sia Corralejo a nord sia Morro Jable a sud.

Puerto del Rosario è una città grande ma piuttosto anonima e Caleta de Fuste, da molti scelta per comodità visto che si trova a metà dell’isola e vicina all’aeroporto, non sembrava soddisfare le mie esigenze, perché comunque troppo turistica e perfetta soltanto per fare un ultimo bagno prima della partenza.

Quello che cerco, di solito, è un luogo che abbia qualche servizio di base, come supermercato, bar e ristorante, ma che sia ancora abbastanza autentico da farmi respirare l’atmosfera del luogo senza darmi l’idea di trovarmi un luogo qualunque in qualunque parte del mondo.

Ecco quindi quali sono state le mie scelte per gli alloggi.

EL COTILLO – COSTA NORD OVEST

Alloggiare a El Cotillo è stata un’ottima idea, perché il paese è vivace senza essere troppo turistico, offre paesagggi di grande bellezza anche se non ci si vuole spostare, è facile da raggiungere e un’ottima base per visitare il nord di Fuerteventura.

L’alloggio che ho scelto è Cotillo Faro, un appartamento privato ampio e funzionale, proprio all’entrata del paese. Si trova facilmente parcheggio e tutto è a portata di breve passeggiata a piedi, dal lungomare al supermercato.

L’appartemento è ampio, con un soggiorno e angolo cucina enormi, camera da letto per due persone, bagno con doccia e asciugacapelli. Al piano superiore c’è una bellissima terrazza panoramica privata sui tetti della città e sul mare.

Il chek-in è facile e veloce, perché le chiavi sono in una cassetta accanto alla porta e il proprietario invia il codice il giorno dell’arrivo. Dopodiché siete autonomi in tutto e alla partenza lasciate le chiavi nello stesso posto.

Super consigliato!

L'appartamento a El Cotillo
L'appartamento a El Cotillo
La terrazza al piano superiore dell'appartamento
La terrazza al piano superiore dell'appartamento

LAS PLAYTAS – COSTA NORD EST

Las Playtas è un tranquillo villaggio sulla costa sud est, ha un nucleo urbano ancora autentico che vi permette di respirare l’atmosfera dei villaggi delle Canarie, un bellissimo lungomare con alcuni ristoranti frequentati dagli abitanti e una enorme spiaggai di sabbia nera.

Aloe Holiday Home è l’appartamento perfetto, probabilmente uno dei più belli in cui io abbia mai soggiornato. Spazi enormi, arredati con gusto eccellente, dotati davvero di tutto quello che può essere utile in viaggio. Non è come essere a casa, è molto meglio!

Due camere, materassi comodissimi, bagno super con asciugacapelli e prodotti, all’inizio del paese, molto comodo per raggiungere a piedi il mare con una bella passeggiata. Parcheggio gratuito all’esterno della casa. Il proprietario, Freddy, vive con la sua famiglia al piano superiore ed è una persona squisita, disponibile per qualunque cosa e molto simpatico.

Se volete alloggiare in questa zona, assolutamente vi consiglio questo appartamento meraviglioso. L’unico problema è che non vorrete pià tornarvene a casa.

L'appartamento a Las Playtas
L'appartamento a Las Playtas
L'appartamento a Las Playtas
L'appartamento a Las Playtas

Pronti per andare alla scoperta di Fuerteventura?

Cosa vi è piaciuto di più di questa isola?

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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