Se non sai dove andare, scegli un’isola greca e non te ne pentirai: ho sempre pensato che la Grecia e le sue isole fossero una destinazione perfetta per ogni tipo di viaggiatore, uno di quei luoghi da cui si torna felici.
E in questo periodo post pandemia che rende ancora i viaggi complicati, continuo a pensare che la Grecia sia una bella scelta per staccare dalla quotidianità e immergersi in un’atmosfera rilassata, divertente, accogliente e bellissima dal punto di vista paesaggistico.
Stavolta ho deciso di visitare Lefkada, la quarta per dimensione tra le isole Ioniche. Si tratta della settima isola greca che scopro, dopo Santorini, Mikonos, Creta, Corfù, Karpatos e Cipro sud.
Rispetto alle altre isole greche, di Lefkada mi ha colpito e mi resterà nel cuore l’acqua dai colori caraibici così abbacinanti come mai mi era capitato di vedere finora.
In questo post vi spiego come arrivare, come muoversi, dove dormire e vi racconto tutti i luoghi che sono riuscita a vedere in sei giorni, dalle spiagge ai villaggi dell’interno, fino ai monasteri e al faro di Capo Lefkas.
COME ARRIVARE
Lefkada in realtà è un’isola sui generis. Geograficamente terraferma, fu unita artificialmente alla Grecia continentale addirittura nel settimo secolo A.C. dai Corinzi.
Oggi è un ponte mobile a regolare l’accesso all’isola, che si raggiunge dall’Italia facilmente in aereo. Proprio perché accessibile dalla terraferma è una destinazione scelta anche da tantissimi turisti dell’Europa dell’Est. Facilissimo scorgere da queste parti auto provenienti dalla Serbia, dalla Macedonia, dalla Bulgaria e dalla Polonia.
L’aeroporto si trova a Preveza, sulla terraferma. Noleggiare un’auto in aeroporto è la soluzione migliore: in circa mezz’ora si arriva sull’isola di Lefkada.
COME MUOVERSI
Se volete visitare l’isola e non limitarvi a fare una vacanza di mare in una delle cittadine affacciate sulle spiagge, la soluzione migliore, secondo me, è noleggiare un’auto direttamente in aeroporto dove la riporterete alla fine del vostro viaggio.
Alcuni optano per lo scooter, ma l’isola non è così piccola, alcune strade hanno forte pendenza e in alcune zone il vento può essere forte. I mezzi pubblici sono troppo limitanti perché collegano soltanto alcune cittadine della costa orientale.
Io ho noleggiato un’auto con la compagnia Drive, tramite Andrea Zerbetto del gruppo Facebook vacanze a Lefkada e mi sono trovata molto bene: nessuna franchigia, assicurazione casco, si può pagare anche in contanti. Ve lo consiglio
DOVE DORMIRE
PANSION FILOXENIA – Tsoukalades
Quando si visita un’isola on the road è sempre difficile decidere dove dormire. L’obiettivo è quello di trovare un luogo che sia funzionale e permetta di non fare troppi chilometri ogni giorno. Nel caso di isole molto grandi si può optare per più sistemazioni, nel caso di Lefkada secondo me può essere sufficiente una sola, perché l’isola è comunque abbastanza piccola e dall’estremo nord si arriva all’estremo sud in poco più di un’ora.
Molti decidono di alloggiare sulla costa orientale, perché più ricca di villaggi sul mare e di zone turistiche e perché la costa è più dolce. Le spiagge più scenografiche però sono a ovest e sono le più complicate da raggiungere, dunque serve più tempo. Una soluzione è quella di scegliere Lefkada Town, per avere tutti i servizi di una città.
Io alla fine sono andata su una via di mezzo: non la città o un villaggio turistico perché poco nelle mie corde, ma un villaggio all’inizio della costa occidentale, all’interno, ma sulla strada comoda per visitare le due coste, con comunque bar, market e ristoranti a due passi. Il villaggio ha un nome quasi impronunciabile: si chiama Tsoukalades.
L’alloggio è la Pansion Filoxenia che offre sistemazioni con un buon rapporto qualità prezzo. Noi avevamo un monolocale per due persone, con bagno privato, cucina e piccolo paio esterno. L’auto si parcheggia senza problemi lungo la strada esterna, anche se ci sono alcuni posti anche nel cortile interno. Il proprietario è gentilissimo e se serve fornire tutte le informazioni utili.
All’esterno della pensione si trovano due ottimi bar per fare colazione e un paio di taverne tipiche, oltre a un market. La posizione è piuttosto comoda per visitare l’isola in lungo e in largo, mi sento quindi di consigliarvela se cercate una sistemazione di questo tipo e non volete per forza alloggiare sul mare.
COSA VEDERE A LEFKADA
Lefkada Town
La prima città che s’incontra arrivando sull’isola è Lefkada town, il capoluogo.
Lefkada town è quasi tutta pedonale ed ha un piacevole lungomare su cui si affacciano i tipici ristoranti con tavoli all’aperto. Il centro storico si snoda intorno a Ioannou Mela, il corso principale e alla piazza Ayiou Spyridhonos. Lungo le viuzze lastricate si affacciano alcune chiese dalla facciata decorata e una serie di case colorate rivestite di legno o di lamiera dipinta con colori pastello che ricordano latitudine diverse rispetto a quelle greche.
Il monastero di Faneromeni
Nell’entroterra, a un padio di chilometri da Lefkada town, verso la costa ovest, si trova l’interessante monastero di Faneromeni,il centro religioso più importante dell’isola, meta di pellegrinaggi e visite in ogni periodo dell’anno. Dal cortile del monastero si ammira il panorama sulla città e sulla laguna.
Fondato nel XVII secolo sulle rovine di un tempio dedicato ad Artemide, il monastero nei secoli ha subito diversi interventi di restauro, di cui uno particolarmente significativo a seguito di un incendio nella seconda metà dell’Ottocento.
Il monastero è attivo e abitato dai monaci, ospita una bella cappella decorata e uno straordinario museo ccclesiastico con icone sacre e antichi testi manoscritti. L’ingresso è gratuito.
Agios Yoannis beach e i mulini
Intorno a Lefkada si snoda una lunghissima spiaggia di circa otto chilometri distinta in varie parti. Quella più scenografica è Agios Yoannis per la presenza di quattro mulini abbandonati. Un tempo erano 12 e avevano nomi russi perché macinavano anche il grano proveniente dall’ex Urss.
Oggi è la mecca per il kitesurf ma anche per il relax. C’è un pittoresco bar ricavato in un mulino con alcuni ombrelloni da dove si può ammirare il tramonto.
Siamo all’inizio della costa occidentale, ma a una manciata di chilometri da Lefkada Town, quindi la spiaggia è molto agevole da visitare anche partendo dalla città.
LA COSTA ORIENTALE
La zona orientale di Lefkada è la più abitata e si percorre facilmente tramite una comoda strada che costeggia la costa. Nella parte meridionale, si devia nell’entroterra per raggiungere Sivota e Vassiliki, i due villaggi più a sud.
La maggior parte delle spiagge della costa orientale sono di piccola ghiaia, più intime e raccolte rispetto a quelle della costa occidentale ma comunque affacciate su un mare cristallino.
Da nord a sud lungo la costa orientale questi sono i villaggi e le spiagge che ho visitato:
Ligia e Nikiana
Subito dopo Lefkada Town, guidando lungo la strada che costeggia la costa orientale, ci si imbatte nei villaggi di pescatori di Ligia e Nikiana.
Sono minuscoli villaggi attraversati dalla strada costiera. Sono perfetti secondo me sia per alloggiare, se non si vuole rimanere in città ma dormire in una zona comunque molto comoda per girare l’isola.
Ma sono perfetti anche per una cena di pesce: la maggior parte delle taverne si trova proprio di fronte al mare e molte di loro hanno i tavoli proprio sulla spiaggia di piccoli ciottoli, oltre a un ottimo rapporto qualità prezzo.
Piuttosto semplice trovare parcheggio gratuito lungo la strada o nella zona del porticciolo.
Nydri e le cascate
Nydri è il villaggio più grande e turistico della costa orientale. Molti scelgono questo luogo come base per visitare l’isola, perché ha tutti i servizi ed è facilmente accessibile. Se amate le comodità, i servizi subito a disposizione, i grandi viali pedonali tipici delle città di mare su cui si affacciano ristoranti e negozi di souvenir, questo è il posto che fa per voi.
Se, viceversa, come me, scappate dai posti un po’ anonimi e tutti uguali, lasciate perdere e scegliete altro. Nydri, poi, è molto lontano dalle spiagge della costa occidentale, quindi se volete visitarle ogni giorno dovrete percorrere molti chilometri in auto.
A breve distanza da Nydri verso l’entroterra c’è un facile sentiero che s’inoltra nel bosco fino a raggiungere una bella cascata, attraversando uno scenografico paesaggio di rocce. Ci sono ovviamente cascate al mondo più belle di questa, ma dopo tanto mare può essere una passeggiata piacevole al fresco del bosco. All’inizio del sentiero c’è anche un bar con bevande fresche.
L’isola di Meganissi
Un altro motivo per venire a Nydri è perché da qui partono numerose escursioni e alcuni traghetti, ad esempio quelli per Cefalonia e Maganissi.
Lefkadha ha quattro isole satellite al largo della costa orientale, anche se Meganissi è la sola accessibile. Skorpios, per anni di proprietà della famiglia Onassis, aveva guardie armate per tenere lontani i visitatori. Da qualche anno, l’isola è passata in mani russe, preservando la sua fama di inaccessibile luogo di élite. Madhouri, di proprietà della famiglia del poeta Nanos Valaoritis, è privata e off-limits, mentre la piccolissima Sparti è un grande scoglio coperto di sterpaglia.
Prendere il traghetto per Meganissi e fare un giro dell’isola è un ‘ottima idea per trascorrere una giornata o anche solo mezza giornata. Il costo del traghetto è irrisorio: 1,80 euro a tratta per passeggero. A Meganissi si può anche decidere di fermarsi a dormire e, con il senno di poi, forse almeno una notte in totale relax, avrei deciso di farla, con auto al seguito. L’isola è abitata e formata da alcuni piccoli villaggi e da alcune belle spiagge. Il giro più semplice a piedi prevede l’arrivo al porto Spilia, la salita al villaggio di Spartochori tramite una serie di scalini in mezzo al bosco e una passeggiata nel villaggio, magari con pranzo o pausa caffè in una delle belle taverne. Anche sul porto c’è un’ampia taverna, perfetta per trascorrere un po’ di tempo mentre aspettate il traghetto per il ritorno.
Baia di Dhessimi
È una deliziosa baia che si raggiunge dopo aver percorso in auto una facile strada asfaltata che attraversa due promontori ricoperti di pini. La spiaggia è abbastanza stretta e di piccoli ciottoli, ma il luogo è paradisiaco e perfetto per chi è alla ricerca di pace e tranquillità.
Incorniciano la spiaggia belle taverne con tavoli fronte mare, ideali per una pausa rinfrescante o una cena romantica.
Si parcheggia a breve distanza dalla baia e la spiaggia si raggiunge con una breve passeggiata. I posti auto non sono molti. Qui c’è anche un campeggio.
Spiaggia di Mikros Gialos
Dopo aver superato il villaggio di Poros, situato nell’entroterra, a breve distanza dalla spiaggia, si giunge nella baia di Mikros Gialos, dove si trova un’idilliaca spiaggia di piccoli ciottoli. Alle spalle della spiaggia ci sono alberi frondosi che regalano una piacevole ombra.
Anche a Mikros Gialos ci sono numerosi bar e taverna dove deliziarsi con ottimo caffè, drink e cene di pesce. L’atmosfera di questa baia è piacevolmente informale e mi ha lasciato una bella sensazione.
Si parcheggia lungo la strada, gratuitamente, anche se i posti non sono molto numerosi.
Syvota e i velisti
Nel villaggio di Syvota non ci sono vere e proprie spiagge. Amato dai velisti, Syvota ha un porticciolo elegante e pittoresco al tempo stesso e un lungomare pieno di negozi con souvenir tipici ma mai banali e soprattutto con ottime taverne di pesce fresco.
A pranzo o a cena è davvero d’obbligo fare un salto qui per concedersi un ottimo pasto di pesce fresco e fare una bella passeggiata ammirando le barche.
Vassiliki e la spiaggia di Agiofili
È il villaggio più a sud della costa orientale. Anche questa è una meta molto amata dai surfisti.
Se non volete fare surf dovete però almeno concedervi una passeggiata lungo il suo pittoresco porto, forse uno dei più belli dell’isola, pieno di tavoli all’aperto fronte mare dei numerosi ristoranti che si affacciano qui.
Dal villaggio parte un sentiero che conduce alla scenografica spiaggia di Agiofili che si raggiunge anche con un comodo taxi boat in partenza dal porto. La spiaggia è una delle più belle dell’isola, secondo me: mare turchese calmo, facile accesso al mare anche per i bambini, spiaggia di ghiaia sottile. Portatevi il pranzo al sacco, c’è un chiosco con alcune bibite.
Faro di Capo Lefkas
È il punto situato nell’estrema punta sud di Lefkada. Si può raggiungere da entrambe le coste, ma io vi suggerisco la strada dalla costa orientale, che si imbocca mantenendo la sinistra dubito dopo il villaggio di Vassiliki, perché è molto panoramica. La strada è asfaltata perfettamente, forse un po’ stretta in alcuni punti ma percorribile senza problemi con la dovuta attenzione.
Capo Doukato è un promontorio, che, con i suoi 72 metri di altezza offre un panorama mozzafiato verso Cefalonia. Inoltre, qui, secondo il mito, la poetessa Saffo si lanciò dalla scogliera per le sue pene d’amore e i monaci del tempio di Apollo si sacrificavano al Dio del mare.
Un paio di chilometri prima del faro, tappa irrinunciabile è il monastero di Agios Nikolaos, abitato da monache ortodosse. L’interno della chiesa del monastero ha una splendida iconostasi di legno che purtroppo non si può fotografare. C’è anche un negozietto con i prodotti tipici realizzati dalle monache, che sono molto gentili e amano intrattenersi a chiacchierare con i viaggiatori di passaggio.
LA COSTA OCCIDENTALE
La costa occidentale di Lefkada è molto lunga, scenografica e spesso battuta dai venti. Ne consegue che le spiagge sono quasi tutte spettacolari, affacciate su un mare dai colori caraibici, ma non banali da raggiungere.
Per raggiungere le spiagge della costa ovest si deve imboccare la strada che, partendo da Agios Nikitas, unico paesino sul mare della costa ovest, prosegue in direzione sud, tenendo d’occhio le deviazioni che portano al litorale. Le strade a volte possono risultare poco agevoli, cin numerosi tornanti, strette o in forte pendenza e per raggiungere le rive a volte bisogna procedere a piedi o scalare una sequenza di gradini, ma il panorama è la bellezza che regalano, meritano la fatica. Alcune spiegge si raggiungono tramite taxi boat (che in caso di mare mosso non fanno servizio). I parcheggi scarseggiano, quindi serve arrivare molto presto al mattino, ma se si vuole vedere più di una spiaggia al giorno ovviamente non si potrà arrivare presto ovunque.
Con questa premessa vi consiglio di dedicare più giornate all’esplorazione della costa ovest, in particolare alla zona più a sud. Ricordate che l’accesso a queste spiagge richiede tempo e pazienza e che gli imprevisti possono essere numerosi e cercate di programmare sempre un piano B per provare a vederne quante più possibile. La costa ovest di Lefkada rimane una delle zone più belle che abbia mai visto.
Da nord a sud non avrete che l’imbarazzo della scelta. Io vi segnalo le principali e quelle che sono riuscita a vedere.
Pefkoulia beach
La prima spiaggia che si incontra lungo la costa ovest è Pefkoulia beach. Già dall’alto, un paio di chilometri prima di arrivare alla spiaggia, c’è un bellissimo punto panoramico con un colpo d’occhio magnifico sulla costa e la spiaggia di Pefkoulia.
La sabbia è mista di sabbia e ghiaia e il mare turchese bagna la spiaggia lunga circa 300 metri. Poco frequentata e facilmente accessibile, ci si arriva prendendo la deviazione tre chilometri prima di Agios Nikitas. Ci sono ombrelloni a pagamento e un bar che offre ai clienti sdraio e docce.
Agios Nikitis
È l’unico villaggio sulla costa ovest. È interamente pedonale, si parcheggia sulla strada e poi si scende nel centro. Piccolissimo, con tanti negozietti, bar e taverne. Il villaggio ha anche una spiaggia: libera, abbastanza ampia e frequentata.
Da qui partono i taxi boat per Mylos beach (in alternativa c’è un sentiero). I taxi boat non fanno servizio in caso di mare mosso (per questo motivo e per problemi di tempo non sono riuscita ad arrivarci).
Kathisma beach
È una delle spiagge più famose, perché enorme e facilmente raggiungibile in auto, con ampi parcheggi e attrezzata.
Perfetta per chi ama le comodità. Il colore dell’acqua del mare è veramente incredibile.
Scelta molto spesso dalle famiglie e da chi ama avere tutti i servizi a portata di mano.
Le spiagge di Kalamitsi
Kalamitsi è un villaggio dalla doppia anima: non viene ancora scelto da molti turisti (ma con il senno di poi invece ci alloggerei volentieri per visitare con più comodità la costa occidentale) e ha un’atmosfera spiccatamente rurale con i galli che cantano all’alba e i carretti degli agricoltori, ma poco a poco si sta dotando di tanti servizi e per chi ama i villaggi autentici può essere una buona base per la costa ovest. Non aspettatevi ovviamente vita notturna.
Dal villaggio di Kalamitsi si scende lungo quattro chilometri di strada stretta e tortuosa tra gli ulivi (preferite un’auto piccola e già così l’ultimo tratto sarà un dramma se ne incontrate un’altra dal verso opposto) per raggiungere tre spiagge.
Al bivio a destra su va verso Avali (che non ho visto) a sinistra verso Kavalikefta e Megali Petra, collegate da un sentiero tra gli scogli della spiaggia. La prima è piccola è attrezzata, la seconda è ampia e libera. Mare caraibico, tra i più belli che abbia mai visto. Vale la fatica di arrivare fin qui. A ridosso della spiaggia ci sono parcheggi a pagamento (sette euro al giorno) e un beach bar.
Gialos beach
Proseguendo verso sud si giunge al delizioso villaggio si Athani, dove si può fare una sosta.
Proseguendo per quattro chilometri verso il mare lungo una strada di ampi tornanti, si raggiunge Gialos beach, meno scenografica delle altre della costa ovest e per questo meno frequentata.
Il mare però è dello stesso colore turchese delle altre spiagge più note a sud, c’è un bellissimo beach bar alle sue spalle dove sostare nelle ore calde, il parcheggio è ampio e gratuito. Calcolate però 20 minuti di strada con tornanti in discesa per arrivarci.
Egremmi beach
Superato il villaggio di Athani, dopo qualche chilometro, si incontra il cartello che indica la strada per Egremmi beach. La strada è asfaltata ma non c’è possibilità di parcheggio se non per una manciata di auto, dunque è necessario fare oltre due chilometri a piedi sotto il sole, perché il percorso non è ombreggiato.
A quel punto vi attenderanno 400 scalini in forte pendenza per arrivare alla spiaggia (e che vanno fatti anche al ritorno, in salita). Nelle ore centrali della giornata è impresa ardua, ci ho rinunciato. Alternativa, via mare, ma serviva qualche giorno in più anche in questo caso. Però vi segnalo questa spiaggia così particolare, perché merita di essere vista. A metà scalinata c’è un bar.
Porto Katsiki
La spiaggia più spettacolare dell’isola, assolutamente da vedere, è quella di Porto Katsiki, la regina di Lefkada.
Incorniciata da alte scogliere che formano una sorta di ferro di cavallo, regala uno scenario fiabesco. In questa zona il mare assume le più forti sfumature di blu e turchese, qualcosa di assolutamente meraviglioso.
Si accede alla spiaggia tramite una scalinata di 100 scalini, non particolarmente faticosa. Ci sono parcheggi a pagamento (10 euro al giorno) oppure si può lasciare l’auto a bordo strada, se trovate spazio. È in uno dei luoghi più remoti dell’isola, ci vuole un’ora abbondante se partite da nord, ma è imperdibile.
C’è un servizio bar direttamente sulla spiaggia. Alcuni bar e negozi di souvenir si trovano in cima alla scalinata. La spiaggia non è attrezzata.
L’INTERNO
L’interno di Lefkada viene spesso tralasciato dai turisti ma secondo me vale la pena fare un giro per scoprire alcuni villaggi ancora tradizionali.
Questi sono i villaggi che ho visitato.
Exanthia
Piccolo villaggio tradizionale, che si raggiunge facilmente da Kalamitsi. Qui si trova il ristorante Rachi, su una collina affacciata sul mare, la cui vista da sola vale il viaggio. Da questo punto si può fare anche parapendio. Luogo perfetto per ammirare il tramonto.
Egklouvi
Arrivare a Egklouvi seguendo i cartelli stradali significa salire su un altopiano nel cuore dell’isola. La strada è buona e asfaltata, nonostante non abbia incontrato anima viva e attraversato una zona militare e un ex stazione radio ormai abbandonata. Proseguite con prudenza ma senza timore e alla fine arriverete al villaggio più autentico dell’isola, noto ancora oggi per la coltivazione delle lenticchie. C’è una piazza con una bellissima taverna ombreggiata da platani e alcune vecchie abitazioni.
Karya
Karya si trova a poca distanza da Eglouvi ed è il paese più grande dell’isola. Tuttavia il centro è minuscolo e perfetto per una sosta ad uno dei tavoli che ricoprono completamente la sua grande piazza ombreggiata da platani. È il centro dell’industria isolana di pizzi e tessuti, perfetto per un souvenir tipico. L’atmosfera tipicamente greca è garantita
Agios Petros
Nel sud-ovest dell’isola, un piccolo villaggio con una bella piazza affollata dai tavoli delle taverne tipiche, perfetto per una sosta se vi trovate da queste parti. Anche la restante strada dell’interno dell’isola attraversa altri piccoli villaggi tipici e offre scorci isolani autentici.
E voi, siete già stati a Lefkada? Avete scoperto altre spiagge e altri villaggi oltre a quelli che ho visto io?
Raccontatemi le vostre impressioni nei commenti o chiedetemi altre informazioni se avete voglia di visitare questa bella isola del Mar Ionio greco.
Commenti
1 CommentiRaffaella De Donato
Mar 11, 2023Ciao, grazie per il tuo bel diario. Noi vorremmo fare 6 notti a luglio ma fare due tappe per dormire (lefkada town sicuramente). Siamo una famiglia con 3 bimbi piccoli, cosa ci consigli come seconda tappa dove dormire?