Conosciuta anche come “Piccola Vienna”, per la sua architettura secessionista simile a quella della capitale austriaca, o “Città Giardino”, per la quantità di parchi verdi e fioriti che ospita, Timişoara, che nel 1212 era un piccolo fortilizio romano chiamato “Castrum Regium Temi”, è il capoluogo storico del Banato, la regione della Romania occidentale e terza città romena per grandezza.
Famosa per la sua architettura in stile secessionista e per la moltitudine di parchi verdi, Timisoara è caratterizzata da un’anima fortemente cosmopolita frutto della lunga dominazione asburgica e della vicinanza con l’Europa Occidentale. È una città molto vivace grazie ai molti giovani che frequentano l’Università, i teatri, le gallerie d’arte e i musei.
La sua posizione e la sua storia l’hanno resa una combinazione perfetta tra varie culture, religioni, tradizioni, lingue e pietanze. È uno dei centri urbani più sviluppati e multiculturali del paese e accoglie consistenti minoranze ungheresi, ma anche serba, tedesca, romena, bulgara, ceca e magiara, ed anche un gran numero di italiani (sembra ci siano qualcosa come 29 minoranze linguistiche e 17 confessioni religiose). È stata anche capitale di un pascialato turco dal 1552 al 1716. Negli ultimi anni ha assunto il ruolo di “vetrina economica della Romania”. Molti italiani vengono qui per lavorare e molti romeni emigrano nel resto dell’Europa per lo stesso motivo. Il costo della vita è ancora basso e la città mostra quella mescolanza di antico e moderno, tipico delle città in sviluppo e in cerca di una nuova identità.
Timisoara è nota anche per essere stata la protagonista dell’evento storico più importante per la storia della Romania: nel 1989 la rivoluzione contro Ceausescu partì da qui. Per questo motivo i suoi abitanti la chiamano Primul Oras Liber (Prima Città Libera). Qui che si tennero le prime manifestazioni contro Ceausescu che, nonostante le violente repressioni della Securitate, portarono alla caduta del suo regime.
Timisoara può vantare una serie di primati anche a livello di sviluppo. Durante l’Impero Austro-Ungarico fu la prima città a dotarsi di una linea telefonica e ad utilizzare il telegrafo, a creare un canale navigabile e ad asfaltare le strade. A partire dal 1760, fu la prima città che iniziò a illuminare le strade con le lampade e che rese le lampade a gas nel 1855. Nel 1884 fu la prima città in Europa a sviluppare la rete elettrica.
Nel 2021, Timisoara è stata scelta come Capitale Europea della Cultura, ma, considerata la situazione generata dalla pandemia, il titolo è stato riproposto nel 2023.
Timisoara è ricca di cose da vedere ma, visto che la maggior parte si concentrano nel raccolto centro storico, anche soltanto con un giorno a disposizione, si può scoprire la città. L’organizzazione delle strade cittadine è ispirata a quella di Vienna e si basa su una serie di vie concentriche che si allargano verso l’esterno a partire da Piata Unirii, con le strade che si diramano a raggiera.
Ecco 8 cose da vedere a Timosoara, in base alla mia esperienza e l’hotel in cui ho alloggiato
COSA VEDERE A TIMISOARA
1. Piata Unirii – Piazza dell’Unità
Piata Unirii – Piazza dell’Unità è il cuore storico della Città Vecchia. È la piazza più ampia di Timisoara, circondata da graziosi caffè, palazzi storici dalle facciate colorate (su tutti spicca Casa Brück, che somiglia ad una sottile fetta di torta) e chiese di diverse religioni.
Il nome Piazza dell’Unità venne scelto nel 1919, dopo un plebiscito a cui presero parte più di 40.000 persone in cui si votò per l’unione tra il Banato e la Romania. Il lato orientale della piazza è dominato dalla barocca Cattedrale Cattolica, costruita nel 1754 (e purtroppo in questo momento chiusa al pubblico per restauro). Sulla piazza si trova la Chiesa Ortodossa Serba, costruita nello stesso anno della cattedrale cattolica: sulla piazza si affaccia l’abside della chiesa e può risultare piuttosto anonimo, dovete entrare per poter ammirare lo splendore dell’interno. Più appariscente è sicuramente la facciata del Vicariato serbo-ortodosso, che si trova a fianco della chiesa.
Al centro della piazza si trova la Colonna della Trinità, eretta dagli abitanti di Timisoara alla fine del XVII secolo come segno di ringraziamento a Dio per essere scampati alla peste che aveva colpito la città tra il 1738 e il 1739.
La piazza è dominata dal Palazzo della Vecchia Prefettura in stile barocco, oggi sede del Museo d’Arte.
2. Piața Libertății – Piazza della Libertà
Proseguendo verso sud da piazza Unità si supera il vecchio municipio del 1734, costruito sul sito dei bagni turchi del XVII secolo, fino a raggiungere Piața Libertății – Piazza della Libertà. È la piazza in cui oggi si svolgono numerosi eventi della città, dai mercatini ai concerti. Anche qui non mancano i bar e i ristoranti con i tavoli all’aperto.
Questo è anche il nucleo più antico della città, oltre che il luogo in cui il capo della rivolta contadina del 1514, Gheorghe Doja, venne torturato prima dell’esecuzione. Al centro della piazza sorge la statua di San Giovanni Nepomuceno e della Vergine Maria, scolpita a Vienna nel 1756 e portata in Romania in memoria delle vittime della peste. Maria ha in mano un giglio, simbolo di purezza. L’aureola tempestata di stelle dorate è stata aggiunta durante il restauro del 2000.
3. Piata Victorei – Piazza della Vittoria
Piata Victorei contende a Piata Unirii il titolo di piazza più bella della città. Sicuramente questa piazza ha un altissimo valore simbolico per Timisoara e per l’intera Romania. Fu questo infatti il luogo in cui il 20 dicembre 1989 Timișoara venne proclamata prima città libera della Romania dal regime di Ceausescu. È situata a circa tre isolati a sud di Piata Unirii e la passeggiata tra le due piazze consente di vivere e attraversare il cuore della città.
La piazza ha una forma allungata rettangolare ed è formata da una sorta di due lunghi viali pedonali che corrono paralleli e che ospitano al loro interno splendide aiuole verdi e fiorite. Lungo i due viali si affacciano meravigliosi palazzi in stile della Secessione che ospitano teatri e luoghi istituzionali, alcuni con le facciate restaurate di fresco, altri ancora in fase di ristrutturazione. Al piano terra ci sono negozi, gallerie d’arte, bar e ristoranti.
La piazza è delimitata a un’estremità dal Teatro dell’Opera e all’altra estremità dalla grandiosa Cattedrale metropolitana chiesa ortodossa romena costruita tra il 1936 e il 1946, un vero e proprio gioiello di architettura religiosa e uno dei simboli della città. In mezzo due monumenti da vedere sono la Statua della Lupa, una replica della Lupa Capitolina, donata a Timisoara dal Comune di Roma nel 1926, e la Fontana dei Pesci del 1957.
4. Teatro Nazionale e Opera romena
Uno sguardo attento va dedicato all’edificio che sorge a una delle estremità di Piata Victorei, ovvero il settecentesco Teatro Nazionale e Opera romena. Dal punto di vista architettonico si tratta di una imponente costruzione in marmo bianco con una grande facciata in stile Neobizantino, che testimonia la grande passione cittadina per il teatro.
Dal punto di vista storico, questo è un edificio dall’alto valore simbolico. Fu sulla piazza del teatro che il 16 dicembre 1989 si riunirono migliaia di dimostranti, dopo l’assedio della casa di Laszlo Tokes e diedero avvio alla rivoluzione contro Ceausescu.
E proprio dal balcone di questo teatro, il 20 dicembre 1989, Timișoara venne proclamata prima città romena libera dal Comunismo in un tripudio di bandiere blu, gialle e rosse con un vistoso buco al centro, dove si trovava il simbolo del partito comunista.
Su una targa commemorativa posta di fronte al Teatro dell’Opera è scritto: “Tu, che passi davanti a questo edificio, dedica un pensiero alla Romania libera”.
5. Le vie pedonali del centro storico
Anche nel caso di Timisoara, vale la pena esplorare il centro storico percorrendo tutte le belle strade pedonali che lo compongono, per scoprire angoli nascosti, scorci sempre diversi, palazzi dalle facciate decorate.
In particolare vale la pena percorrere Via Alba Iulia che collega Piazza della Vittoria a Piazza della Libertà o esplorare tutte le strade che conducono a raggiera verso Piazza dell’Unità.
La passeggiata inizia comunque dal Weiss Palace, a due passi dallo storico Hotel Timisoara e ammirando tutte gli altri palazzi storici di questa zona.
Lungo le strade del centro ci si imbatte anche in edifci di culto di diverse religioni. Molto interessante è la Grande Sinagoga, costruita nel 1865 e che ebbe un ruolo importante nella storia ebraica, oppure nella grandiosa Chiesa Cattolica Romana della Santa Croce.
6. Il Memorialul Revolutiei – Museo della Rivoluzione
Timisoara fu la prima città della Romania a insorgere contro il regime di Nicolae Ceaușescu e questo museo è una tappa fondamentale per approfondire la storia della rivoluzione rumena, che iniziò in questa città. Il museo sii trova a pochi passi dal centro storico e si raggiunge con una breve passeggiata a piedi. L’ingresso costa 20 lei, pari a 4 euro.
Nel museo sono ripercorse tutte le tappe della rivoluzione del 1989. con abbondanza di fotografie, ricostruzioni, video, audio e oggetti appartenuti ai rivoluzionari, come le bandiere rumene private del simbolo del partito comunista. L’allestimento del museo è degno di nota, perché presenta alcune sale con installazioni emozionanti e alcuni momenti interattivi che rendono la visita coinvolgente. È possibile anche assistere alla proiezione di un filmato che racconta la rivoluzione (i sottotitoli sono anche in italiano).
La scintilla della rivolta fu la decisione di trasferire Tokes Lazslo, un pastore protestante, dissidente ungherese, colpevole di aver pubblicamente criticato il regime. Dall’assembramento sotto il balcone di casa del pastore il 16 dicembre a vere e proprie manifestazioni in piazza il giorno successivo, la rivoluzione dilagò velocemente, crebbe nei numeri dei dimostranti e diventò apertamente anti regime. Migliaia di persone scese in piazza si scontrano con la Securitate, la polizia segreta del regime e con l’Esercito, si alzano le barricate, il 20 dicembre, dopo due giorni di guerriglia urbana, arrivano a sostegno della rivolta i lavoratori di tutte le fabbriche della provincia e la situazione si capovolge. Oltre 100 mila manifestanti occupano le strade della città e dal Teatro dell’Opera una delegazione di intellettuali e dissidenti proclama la liberazione di Timișoara. Da Timisoara la rivoluzione (l’unica violenta tra i Paesi dell’ex Patto di Varsavia) dilaga così nel resto del Paese, portando alla destituzione, al sommario processo e alla veloce esecuzione dell’odiato dittatore e della moglie il 22 dicembre. Dopo un periodo di anarchia, Timisoara fu ancora protagonista grazie alla Proclamazione di Timisoara dell’11 marzo 1990, un documento di 13 punti, letto dal balcone del Teatro dell’Opera, che dettava le linee guida per la ricostruzione del Paese sulle macerie del comunismo, tra le quali c’era la richiesta dell’interdizione dai pubblici uffici per dieci anni per tutti gli individui che erano stati parte del Partito comunista rumeno o della Securitate.
Con una passeggiata di 15 minuti dal museo, nella zona nord del centro della città, si trova il cimitero di Timisoara che ospita un settore dedicato al Cimitero degli Eroi, dove si trova il monumento con la fiamma eterna che custodisce le tombe di chi ha perso la vita nel corso degli scontri del 1989.
7. Muzeul Consumatoruli Comunist – il Museo del Consumatore Comunista
Simpatico fin dalla sua denominazione, questo bizzarro museo si trova nel seminterrato di un bar caffetteria, a cinque minuti dal centro storico di Timisoara. In realtà anche lo stesso bar è molto pittoresco e ricolmo di oggetti e beni di consumo che appartenevano agli anni del comunismo. Si tratta di una collezione davvero incredibile messa insieme da un provato che ha raccolto gli oggetti più disparati conservati nelle case dei romeni, prima che finissero in discarica.
Dai giocattoli ai libri, dai dischi agli utensili da cucina, dai giornali alle foto, fino alle biciclette e agli strumenti musicali, la vasta collezione è disposta all’interno di alcune stanze, come se si trattasse di un piccolo appartamento. Si può girare liberamente nelle stanze e soffermarsi a osservare gli oggetti. Si tratta di un vero spaccato della vita prima del 1989.
L’ingresso è gratuito. Anche il bar è molto carino e ha anche una bella terrazza con tavoli esterni, perfetta durante la bella stagione.
8. Passeggiata sul lungofiume e giro in battello sul canale Bega
Timisoara è attraversata dal canale Bega, che scorre immediatamente a sud del centro storico separando la città vecchia dall’università. Quattro ponti principali attraversano il canale a intervalli regolari ed entrambe le sponde sono caratterizzate da parchi che si estendono per quasi tutta la lunghezza del canale.
Il lungofiume, soprattutto la parte alle spalle della cattedrale metropolitana, è splendido, scandito dai sentieri immersi nel verde che in primavera sono pieni di alberi di pesco in fiore. Sulle due rive ci sono anche numerosi ristoranti e bar dove è bello mangiare o bere qualcosa ammirando il panorama.
È anche possibile fare un giro in battello sul canale. Ci sono diversi moli su entrambe le sponde, quello centrale si trova nei pressi del ponte della cattedrale. Il costo di un giro è irrisorio, appena 1 lei, ovvero 20 centesimi. A onor del vero bisogna ammettere che il giro non è molto panoramico, perché il canale è basso e non permette di ammirare la città, però rimane comunque un bel modo per trascorrere una mezz’oretta. Il giro completo dura due ore.
DOVE DORMIRE
Hotel Perla d’Oro – Timisoara
L’Hotel Perla d’Oro si trova a breve distanza dal centro storico di Timisoara che si raggiunge con una piacevole passeggiata di cinque minuti. Si trova in una posizione tranquilla, nei pressi dell’università, subito dopo il canale Bega.
Le camere sono molto ampie, così come il bagno. Il materasso è comodissimo e nel bagno c’è tutto quello che serve. La mia camera dava su una strada del quartiere ed era calda e accogliente.
Lo staff è super disponibile. Menzione speciale a Jessica che fa sentire come a casa gli ospiti italiani.
Accanto all’hotel c’è il ristorante dove si può fare colazione a buffet, sia dolce che salato. Nel giardino c’è la piscina, ma non essendo estate, purtroppo non ho potuto usarla.
In ogni caso l‘Hotel Perla d’Oro mi è sembrato un ottimo alloggio e ve lo consiglio.