Sono stata tante volte in Slovenia, ma fino ad oggi non ero ancora arrivata nel Prekmurje, l’estremo est della Slovenia, “oltre il fiume Mura”, come dice il nome. Se il fiume delimita il sud della zona, agli altri 3 lati ci sono i confini con Austria, Ungheria e Croazia. Già da queste poche informazioni, capite che di tratta di una regione molto particolare, distinta da tutte le altre, che proverò a scoprire in questo weekend lungo, che inizia con un po’ di neve.
Il Prekmurje (Oltremura) è una delle 7 province storiche della Slovenia, che non hanno però valore amministrativo ma soltanto tradizionale e storico-geografico. La provincia fa parte invece della regione statistica della Promurje (Murania). Chiaro, no?
Fino soltanto a 100 anni fa il Mura si attraversava soltanto in battello. Risale al 1924 infatti il primo ponte che ha collegato l’Oltremura al resto della Slovenia. Facile capire quindi come questa regione abbia mantenuto un certo isolamento e intatti la sua musica, il suo folklore, l’architettura tradizionale e il dialetto.
Oggi è una delle zone più multietnica della Slovenia e ha mantenuto un’atmosfera ungherese a causa della millenaria dominazione magiara.
Il capoluogo è Murska Sobota, mentre Moravske Toplice è famosa per le Terme. Lendava invece è la cittadina più orientale della zona, dove prevale la minoranza ungherese.
MURSKA SOBOTA
Situata proprio nel cuore del Prekmurje, Murska Sobota è la località principale della regione e la cittadina più settentrionale della Slovenia. Sviluppatasi lungo il corso del fiume Ledava nelle pianure a nord del Mura durante l’XI secolo, venne fin da subito annessa all’Ungheria, rimanendo sotto l’amministrazione di questo paese fino al 1920 e per un breve periodo durante la seconda guerra mondiale, fino alla liberazione da parte dei russi nell’aprile del 1945.
Il monumento alla Liberazione al centro di Trg Zmage, o piazza della Vittoria, il centro del paese e ricorda la liberazione dei russi ed è forse l’unico misteriosamente sopravvissuto in Slovenia anche dopo l’indipendenza.
La piazza si trova a sud-est del grande Mestni Park, il Parco Cittadino. Allestito in un palazzo in stile rinascimentale del XVIII secolo immerso nel verde del Parco civico, il Pomurski muzej, il Museo regionale, illustra in modo preciso la vita nella città e nella regione del Prekmurje dalla preistoria alla fine della seconda guerra mondiale.
Di fronte al parco c’è la Chiesa Evangelica del 1910, in stile neogotico, ossia la principale chiesa luterana della Slovenia. La maggior parte dei protestanti sloveni, circa 18mila, vive nel Prekmurje.
LE TERME DI MORAVSKE TOPLICE
Le terme del Prekmurje sono speciali per due motivi:
- hanno le acque più calde della Slovenia: 72 gradi alla fonte, vengono raffreddate per portarle a 38 gradi. Sgorga da sorgenti che si trovano tra i 967 e i 1.467 m di profondità nel bacino dei fiumi Mura e Zala. Stupende!
- hanno vasche con l’acqua termominerale nera, scoperta per caso negli anni ’60 durante le trivellazioni per cercare il petrolio. Ha una ricca composizione chimica ed è caldissima e molte proprietà terapeutiche. Fa un certo effetto immergersi la prima volta, ma il suo calore è davvero super rilassante!
TERME 3000
Le Terme 3000 sono le terme più grandi e famose della zona. Hanno ben 14 vasche tra esterne e interne. Durante la bella stagione all’esterno c’è un enorme parco acquatico, dove adulti e bambini si possono divertire ininterottamente, vista la quantià di scivoli e piscine.
Durante l’inverno invece ci si può godere le fantastiche vasche interne e l’acqua caldissima di queste terme che uniscono divertimento, relax e cura.
Le terme sono su due piani. Al piano terra c’è la piscina più grande a 34 gradi con il tunnel che conduce all’esterno, la piscina per i bambini e, in una stanza separata, la vasca con l’acqua nera a 37 gradi anche in questo caso con un tunnel che conduce alla vasca esterna, sempre di acqua nera caldissima, davvero strepitoso. Al primo piano c’è un’ulteriore grande piscina, a fianco del bar. Tutte le piscine hanno molti punti per l’idromassaggio e alcune cascate a tempo. C’è poi tutta l’area delle saune, massaggi e trattamenti.
Alle Terme 3000 si può anche dormire. Ci sono ben tre hotel a quattro stelle tra i quali scegliere: Hotel Livada Prestige, Hotel Termal e Hotel Ajda.
TERME VIVAT
Le Terme Vivat sono più piccole delle Terme 3000 ma molto piacevoli e spesso meno frequenatate e quindi meno caotiche. Sono state ristrutturate di recente e hanno una bellissima sala principale con un’enorme piscina dotata di diversi punti idromadssaggio e una serie di piccole vasche idromassaggio dove l’acqua raggiunge i 37 gradi. Dalla piscina principale si imbocca il tunnel che conduce alla piscina esterna.
C’è inoltre una sala secondaria, ampia quasi come la precedente, riservata agli adulti con una grande piscina, una più piccola soltanto con idromassaggio e acqua a 37 gradi e una vasca con la famosa acqua nera in cui l’acqua raggiunge ben 39 gradi. Io in quest’ultima ho resistito solo pochi minuti, ma è stata un’esperienza davvero meravigliosa.
Queste terme sono un po’ più ecomiche rispetto alle Terme 3000 e anche in questo caso c’è un bar interno. Ovviamente c’è anche l’area sauna, massaggi e trattamenti vari.
Anche alle Terme Vivat si può dormire: l’Hotel Vivat è integrato allo stabilimento termale per chi vuole trascorrere un weekend all’insegna del relax totale.
I VILLAGGI DEL PREKMURJE
È facile visitare il Prekmurje, perché la maggior parte delle cose da vedere si trova a qualche chilometro dalla statale che collega Murska Sobota, il capoluogo, e Lendava, la città più orientale della Slovenia, a una manciata di chilometri da Ungheria e Croazia. In mezzo, una miriade di villaggi di varia grandezza, ma per lo più minuscoli, dove la vita scorre lenta, spesso ancora legati alle tradizioni, ma che si possono visitare molto facilmente anche in bici, visto che le piste ciclabili costeggiando l’intera statale e che la maggior parte del territorio è pianeggiante.
Da queste parti nidificano le cicogne, l’acqua termale è caldissima, si produce la ceramica nera (a Filovci c’è un laboratorio e una casa-museo, purtroppo chiusi in inverno) e si vive in casette colorate a forma di Elle, disposte l’uno la strada. Ci sono ancora tante grandi fattorie, alcune delle quali hanno mantenuto il tetto in paglia, tipico della Pannonia.
A Begojina si trova la chiesa dell’Ascensione, una delle più importanti della Slovenia, progettata da Jože Plečnik, l’architetto del triplice ponte di Lubiana. È riconoscibile dal campanile cilindrico, mentre l’interno è un bizzarro insieme di marmo nero, ottone, legno e terracotta, il soffitto con travi in legno di quercia è decorato da brocche e piatti di ceramica locale, come anche l’altare.
A Beltinci si trova l’imponente residenza secentesca di proprietà della nobile famiglia ungherese degli Zichy fino alla seconda guerra mondiale. Ha le forme di un castello ed è circondata da un bel parco alberato. Da Beltinci si raggiunge anche l’unico mulino galleggiante rimasto sul fiume Mura. Purtroppo d’inverno la strada è piuttosto difficile da percorrere, così abbiamo rinunciato. Di certo con la bella stagione questa zona è molto godibile perché ci sono molti sentieri da, fare a piedi o in bici.
Dal fiume alle colline. Se si sale verso il borgo di Selo, il panorama cambia radicalmente e dalla piatta pianura si passa ai boschi e alle colline. In un paesaggio idilliaco, ancora più magico in questi giorni con la neve, c’è la Rotonda di San Nicola, una cappella duecentesca ristrutturata nell’Ottocento con un tetto di tegole e una torre campanaria di legno, esempi unici in Slovenia.
LANDAVA
Landava è l’ultima cittadina prima del confine ungherese, la più orientale della Slovenia. Da qui a un tiro di schioppo ci sono anche Austria e Croazia. Grazie a questa posizione geografica così particolare, Landava è uno dei più grandi centri bilingui del Paese, abitata da una minoranza ungherese che rappresenta quasi la metà della popolazione complessiva.
È uno di quei luoghi in cui sembra di essere alla fine del mondo. Nella sua mescolanza di culture, però, si vede subito che Landava mantiene un’identità viva. È un luogo a parte, non soltanto geograficamente, ma molto interessante per chi ama visitare realtà fuori dal comune.
A Lendava ci tengono anche a far sapere che sono entrati nel Guinnes dei primati per aver cucinato un bograč di 1.801 chili, il tipico gulash di questa regione.
Cosa vedere a Landava?
- Il castello, su una collinetta da cui si vedono i tetti della città. Fu costruito nel Settecento su una ricca del XII secolo da una famiglia aristocratica ungherese e oggi ospita una galleria d’arte
- La sinagoga, costruita nel 1866 e distrutta nella seconda guerra mondiale insieme allo sterminio di 700 abitanti di origine ebraica. È stata ristrutturata come un piccolo ma ricco museo con oggetti e immagini dell’antica comunità, visto che la popolazione ebraica non esiste più in città.
- Il Kulturni center, progettato dal famoso e contrastato architetto ungherese Imre Makovecz, noto per le sue opere anti-moderniste ispirate a un ritorno alla natura sparse per tutta l’Ungheria. L’esterno è una costruzione bizzarra e l’interno è altrettanto notevole con gli arredi che si ispirano alle forme naturali. Ospita una grande sala teatrale dove sono messe in scena produzioni sia slovene sia ungherese. C’è anche un delizioso caffè, aperto anche la domenica.
Lendava è circondata da colline di vigneti e prendendo una strada alle spalle del castello si raggiunge dopo un chilometro in salita la chiesa della Santa Trinità, nota soprattutto per ospitare il corpo mummificato di un guerriero locale trucidato dai turchi nel Seicento. Proseguendo lungo la stessa strada, dopo poco più di un chilometro si raggiunge Torre Vinarium, con vista a 360 gradi sulle pianure e sulle colline di Ungheria, Austria, Croazia e Slovenia (ingresso 7 euro). Purtroppo causa nebbia non ci sono salita e mi sono consolata con il vin brulè delle casette del mercatino ai piedi della torre. Spero che voi sarete più fortunati perché il panorama deve essere davvero magnifico.
COSA MANGIARE
In Pekmurje si mangia benissimo e le porzioni sono quelle della “vecchia” Slovenia, dunque siete avvisati: arrivate con molta fame o dividete le porzioni. Non serve che chiediate al cameriere di avere una porzione piccola: vi dirà di sì e di non preoccuparvi e porterà in tavolo quello che per noi è il doppio di tutto!
Tra i piatti tipici assolutamente da assaggiare ci sono il bograč, un gulash di vari tipi di carne con patate e cipolla, i dödöli, gnocchi di patate con cipolla e la mitica gibanica, il dolce tipico fatto con ricotta, semi di papavero, noci e mele.
DOVE MANGIARE
In Prekmurje c’è l’imbarazzo della scelta perché si mangia davvero bene e ci sono ancora molti ristoranti tipici, oltre che alcune gostilne dove assaggiare qualche piatto semplice ma gustoso.
I posti che ho provato e che vi consiglio sono:
- Kodila a Marskisavci, una manciata di chilometri da Murska Sobota: questo ristorante con cucina a vista è a dir poco strepitoso. Si trova in un caratteristico edificio che riprende le forme delle fattorie della Pannonia. Il ristorante è al primo piano e propone piatti tipici del Prekmurje e piatti di carne, preparati da due bravissimi chef. Al piano terra invece c’è un bellissimo negozio di prodotti tipici enogastronomici del Prekmurje e dell’intera regione. Andateci, non ve ne pentirete
- Pri Štorklji a Moravske Toplice: è la gostilna della guesthouse dove ho soggiornato. Ma anche se non dormite qui, vale la pena venire a provare il suo menù, semplice e gustoso, con tanti piatti tipici, zuppe deliose e dolci fantastici, tra cui anche il gelato di crema con i semi di zucca.
- Pri Urošu a Dobrovnik: sulla statale che conduce a Lendava si trova questa che è più di una gostilna, perché è un posto frequentato soltanto dai locali, specialmente a pranzo per festeggiare compleanni e anniversari. Sarà facile quindi imbattersi in lunghe tavolate di persone che festeggiano. A pranzo il locale offre un menù con una zuppa e un piatto unico che sfamerebbe un bisonte… ma che costa soltanto 20 euro, acqua e caffè compresi. Ci sono tanti tipi di carne preparati in modi diversi, verdure cotte (quelle crude si prendono liberamente al carrello) e altri piatti tipici di pasta ripiena. Un’esperienza assolutamente da fare.
- Pri Lujzi a Dobrovnik: se trovate Pri Urošu chiuso, di fronte c’è questa gostilna dal personale molto cortese che propone alcuni piatti semplici. Se c’è la zuppa di zucca provatela, perché come la fanno qui è davvero speciale
- Bunker a Murska Sobota: vale la pena venire almeno a bere qualcosa in questo caff-pub (ma c’è anche un menù che non ho provato ma che potrebbe essere interessante) per la location assolutamente unica. L’ambiente di sedili in pelle e sedie ricavate da fusti metallici è incorinciato da manichini in gabbia e condotti in acciaio. La birra è servita da mini pompe di benzina. Da vedere!
- Art Cafè del Kulturni Center di Landava: una caffetteria molto carina all’interno del complesso teatrale multifunzionale del Kulturni Center. I dolci sono tipici sono buonissimi. Io ho assaggiato quello con la ricotta. E in più il caffè è arredato con mobili ispirati alle forme naturali, nello stile dell’architetto che ha costtruito l’edificio.
DOVE DORMIRE
Pri Štorklji – Moravske Toplice
La mia scelta per visitare il Prekmurje è stata la guesthouse Pri Štorklji a Moravske Toplice. Si tratta di una serie di camere con bagno privato perfettamente ristrutturate, arredate in modo moderno e con tutti i comfort. Il rapporto qualità prezzo è ottimo. Le camere hanno anche un bel terrazzino con vista sul pittoresco paese.
Il proprietario è molto disponibile e parla anche un po’ di italiano. La posizione di questa guuesthouse è ottima, nel villaggio delle terme, a un chilometro dalle Terme 3000 e a soli 500 metri dalle Terme Vivat.
Ulteriore bonus:Pri Štorklji è convenzionato con le Terme 3000 e quindi potrete acquistare qui i biglietti di ingresso a queste terme usufruendo di uno sconto.
Cosa di non poco conto, infine, Pri Štorklji è anche un’ottima gostilna (le trattorie slovene che cucinano cibo tipico), situata nell’edificio di fronte a quello che ospita le camere, dove si può fare colazione, pranzare e cenare.
Se non volete fare soltanto terme, ma avete intenzione di visitare la zona, questa secondo me è la soluzione perfetta.
DORMIRE ALLE TERME
Se volete trascorrere giornate all’insegna del relax totale e non siete troppo interessati a visitare la zona, la soluzione migliore potrebbe essere quella di dormire negli hotel integrati con gli stabilimenti termali.
In questo caso, l’ingresso alle terme è gratuito e a pagamento ci sono soltanto i servizi aggiuntivi, come ben spiegato sul sito web.
Le Terme 3000 hanno ben tre enormi hotel a disposizione: Hotel Livada Prestige, Hotel Termal e Hotel Ajda.
Alle Terme Vivat c’è invece l’Hotel Vivat
Ora non vi resta che scegliere quale struttura e quale servizio fa al caso vostro a seconda di cosa volete fare nella bella e ancora poco conosciuta (perlomeno agli italiani) provincia del Prekmurje.