Edirne, una giornata nella Turchia di confine

Una città incuneata tra due confini, con la Bulgaria e la Grecia, all’estremità nord ovest della Turchia, in mezzo a quella che in passato era un unico territorio chiamato Tracia e che oggi invece è spartito fra tre stati. L’Adrianopoli romana, poi capitale ottomana per un secolo, con i suoi circa 200 mila abitanti oggi è poco più di una città di provincia, ma custodisce tesori preziosi ed è un luogo in cui si respira l’atmosfera tipica delle più vivaci città turche.

edirneLa città di Edirne di solito viene lasciata fuori dagli circuiti tradizionali perché, anche se a soli 230 chilometri da Istanbul, si trova in una zona scomoda da raggiungere. A soli venti chilometri dalla Bulgaria e addirittura meno di dieci dalla Grecia, passare il confine è una tentazione irresistibile se ci si trova a viaggiare da queste parti.

COME ARRIVARE A EDIRNE DALLA BULGARIA
edirne
In realtà “fare un salto” a Edirne dalla Bulgaria non è proprio così immediato. Il mezzo più semplice da usare è un auto a noleggio presa in Bulgaria. Solo alcune compagnie permettono di attraversare il confine con la Turchia, dunque, se avete intenzione di farlo, è bene informarsi prima. Quelle che consentono questa opzione, ovviamente si fanno pagare. Il costo per passare la frontiera è variabile, ma di solito si aggira sugli 80-90 euro. Il nostro autonoleggio ci ha messo a disposizione, oltre alla carta verde, un documento ad hoc con il nome del guidatore e i dati dell’auto. edirneA questo punto dovrete soltanto armarvi di pazienza, perché i controlli al confine tra Bulgaria e Turchia sono numerosi e vi faranno perdere abbastanza tempo: prima vi controlleranno i documenti e trascriveranno i vostri dati a mano su un foglietto da conservare accuratamente durante il vostro soggiorno in Turchia e riconsegnare alla frontiera di uscita. Probabilmente al confine vi chiederanno anche dove siete diretti e per quanto tempo. Quindi vi faranno aprire il bagaglio dell’auto e, in alcuni casi, le valigie e gli sportelli posteriori dell’auto per controllarne l’interno. Infine, vi faranno parcheggiare l’auto e dovrete recarvi a piedi alla dogana per il controllo dei documenti.

CINQUE COSE DA FARE A EDIRINE

edirne1.Visitare le tre moschee gioiello del centro storico.
Sono a pochi passi l’una dall’altra e insieme creano una sorta di triangolo magico nel centro storico. La Moschea di Selim (Selimiye Cami), la Moschea dei Tre Balconi (Uc Serefeli Cami) e la Vecchia Moschea (Eski Cami) sono tre capolavori architettonici da ammirare con calma in tutta la sua bellezza. Girate intorno ad ognuna delle tre moschee, sia durante il giorno, sia di notte quando sono magicamente illuminate e scoprirete sempre nuovi e suggestivi scorci. E poi entrate e visitatele con calma all’interno, sedetevi sui tappeti, osservate i fedeli pregare, passeggiate all’interno per scoprire le diverse prospettive delle cupole e i disegni dei mosaici. Ognuna di queste moschee ha la sua particolarità. Questa zona di Edirne è senza dubbio tra le più belle non soltanto della città, ma dell’intera Turchia.

edirneLa moschea più nota e importante è quella di Selim. Costruita in un punto in cui la strada sale verso la collina, la sua posizione e i quattro svettanti minareti scanalati di 71 metri sono i più alti del mondo dopo quelli della Mecca e permettono di vedere l’edificio da qualunque zona della città, anche a molti chilometri di distanza. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2011, è stata realizzata dall’architetto della moschea di Solimano di Istanbul, quel Mimar Sinan a cui è dedicata una statua davanti al parco da cui si accede alla moschea. edirneCon i suoi 31,3 metri di diametro, la sua cupola è di poco più grande di quella di Aja Sofia a Istanbul e presenta decorazioni floreali. Numerosi sono i dettagli che rendono questa moschea un capolavoro. Il mimbar, con la sua cupola a piastrelle, è forse il più bello di tutta la Turchia. La fontana delle abluzioni, senza copertura, a 16 lati e finemente decorata è un capolavoro di bellezza. Si accede alla moschea dopo aver superato un piccolo mercato coperto e percorsi alcuni gradini in salita fino al magnifico cortile circondato dai portici.

edirneLa moschea più antica è la Eski Cami (Vecchia Moschea). Si trova all’inizio del centro storico pedonale, in uno degli angoli più vivaci della città, in cui si incrociano sempre decine di persone che vanno al mercato, in un uno dei tanti caffè e ristoranti o nella stessa moschea. A pianta quadrata, con nove cupole, è costruita secondo lo stile tradizionale delle moschee di Bursa, prima capitale dell’impero ottomano. edirneL’esterno è solido e imponente, ma è soprattutto l’interno a colpire per la sua originalità: tutte le pareti sono infatti abbellite da eleganti iscrizioni calligrafiche in formato gigante, ai lati della porta una è dedicata ad Allah e l’altra a Maometto.

La moschea più originale è quella cosiddetta dei Tre Balconi. La riconoscerete subito grazie ai quattro minareti uno diverso dall’altro (a spirale, a scacchi bianchi e rossi, scanalato e a zig zag), anche se il suo nome si riferisce ai tre balconi presenti nel minareto più alto, mentre gli altri ne hanno solo due. edirneRealizzata in dieci anni a partire dal 1437 in uno stile a metà tra quello tradizionale di Bursa e quello che si stava affermando a Istanbul, ha un interno molto ampio e arioso visto che l’ampiezza è più grande della profondità e la cupola ha 24 metri di diametro. Secondo i dettami dello stile selgiuchide, le cupole laterali si reggono su spazi quadrati, mentre quella centrale è sorretta da due muri e da due enormi pilastri esagonali.

 

edirne2.Scoprire il vivace centro storico.
Gran parte del centro storico di Edirne è pedonale e quindi molto piacevole da visitare. Il viale principale della città si chiama Saclar Caddesi e rappresenta il tipico ampio corso con panchine, negozi e bar affacciati. Fate però attenzione ai vicoli e alle aperture che si trovano sia lungo questo corso sia lungo le strade parallele, perché proprio essi nascondono le strade più interessanti o i mercati al coperto. Nel centro ci sono numerosi mercati. Quello più grande e conosciuto è il mercato coperto di Ali Pasa, ha alte volte sotto le quali si distribuiscono negozi di abbigliamento a poco prezzo, negozi di souvenir e qualche caffè.

edirneIl Bedesten, dietro la vecchia moschea, è un altro mercato coperto con numerosi negozi che si affacciano anche sulla piazza, all’interno c’è anche un hotel. Inoltre, tutte le moschee hanno un piccolo mercato: quello della moschea di Selim è il più grande. Se poi volete davvero immergervi nella realtà locale, in fondo a Saclar Caddesi c’è anche un grande mercato popolare coperto, Ulus Bazar, che viene aperto però soltanto di venerdì.

edirneAnche senza entrare nei mercati, lungo le vie del centro storico, vedrete e troverete un po’ di tutto, in particolare venditori di frutta e verdura che trascinano la loro merce sui carretti, venditori di palloncini e zucchero filato, lustrascarpe, persone che si attardano nei caffè e ristoranti all’aperto o anziani che riposano su muretti e panchine. Un’umanità varia e allegra a cui è bello mischiarsi per assaporare un po’ la vita di questa città di provincia, con un centro storico raccolto intorno a una manciata di strade.

edirne3.Una passeggiata nel quartiere a nord
Edirne ha due quartieri interessanti da scoprire, uno a sud rispetto al centro storico e l’altro a nord. Uno dei luoghi più facili da raggiungere a piedi con una breve passeggiata è la bella Moschea di Murat (Muradye Cami). Per arrivarci, è sufficiente proseguire lungo la via della moschea di Selim e dopo circa 500 metri vi troverete immersi in un’atmosfera completamente diversa a quella del centro storico. edirneNon appena si esce dalle strade centralissime di Edirne, infatti, la faccia della città cambia e si trasforma in quella di una cittadina turca di periferia. Si entra così nei quartieri residenziali, dove gli edifici più moderni si alternano ad alcune antiche case ottomane. Qui i caffè sono frequentati solo dagli abitanti del quartiere e i prezzi scendono clamorosamente. Con una breve passeggiata si sale sulla collinetta che ospita la moschea di Murat, un luogo assolutamente da vedere anche soltanto per i suggestivi panorami sulla campagna attorno a Edirne e per gli scorci sulla moschea di Selim. edrineDella moschea, colpiscono a facciata esterna ornata da massicce scritture calligrafiche, ma è l’interno la parte più originale. Ha una forma a T con due salette gemelle laterali e in passato ospitava un convento per dervisci rotanti. Le pareti e lo splendido mihrab sono completamente ricoperte da ceramiche blu di Iznik.

edirne4.Un cay sui fiumi Tunca e Meric
La zona meridionale della città, 500 metri dopo la fine di Saraclar Caddesi, è molto apprezzata dagli abitanti che amano frequentare con le famiglie e gli amici i bar e i ristoranti sulle sponde dei fiumi Tunca e Meric, che scorrono paralleli da nord a sud. Mangiare qualcosa o anche solo bere un cay in compagnia è una delle occupazioni principali degli abitanti nei giorni di festa. I ristoranti di questa zona sono talmente apprezzati da essere scelti anche per i pranzi di matrimonio. edirnePer arrivarci, alla fine di Saclar Caddesi, si prende il sottopassaggio della ferrovia e si attraversano due ponti: il Tunca Koprusu, ponte a schiena d’asino ottomano costruito in pietra nel 1615 e il Meric Koprusu, molto simile al precedenza. Questi non sono gli unici ponti per attraversare il fiume, visto che la città conta il maggior numero di ponti storici, oggi completamente restaurati e percorribili anche in auto, di tutta la Tracia. edirneSe avete tempo, una passeggiata lungo i fiumi, sarà un modo alternativo di apprezzare un’atra faccia della città. Se non avete voglia di camminare, invece, potete arrivare fin qui in taxi o su una carrozzella trainata da un cavallo. Entrambi i mezzi fanno avanti e indietro da qui al centro città di continuo.

edirne5.Mangiare fegato fritto e comprare saponi a forma di frutta
Se vi piace il fegato fritto, dovete assolutamente andare a Edirne. Se non vi piace il fegato fritto, sarà quasi impossibile per voi non mangiarlo almeno una volta se vi trovate qui. E se invece non avete mai assaggiato il fegato fritto, bé, siete decisamente nel posto giusto. edirneIn turco si chiama cigeri e in tutto il centro storico troverete file di ristorantini che cucinano praticamente solo questo piatto tipico o pietanze a base di fegato. Il fegato di vitello ben fritto viene servito su un piatto accompagnato da salse piccanti, peperoncino e a volte annaffiato con yogurt. In ogni caso, si può accompagnare con l’ayran, yogurt salato da bere, bevanda tipica della Turchia e diffuso in tutti i Balcani.

edirneLa città ha anche un’altra tradizione tipica e che con questo livello di diffusione ho visto solo qui: i saponi profumati a forma di frutta. Li troverete in ogni negozio e mercato, sia venduti singolarmente sia in un cestino di vimini. Coloratissimi e con la forma di ogni frutto che vi verrà in mente, sono un souvenir originale e simpatico se avete voglia di portarvi a casa qualcosa di davvero tipico di questa città.

Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

Commenti

3 Commenti
  1. pubblicato da
    Marco
    Apr 11, 2016 Reply

    Edirne, bella scelta! Io ci sono arrivato nel mese di luglio 2013 dopo un tour turco alla fine del Ramadam. Il centro storico è godibilissimo,silenzioso e stranamente senza traffico, forse la città turca più piacevole in cui mi sono fermato. La giusta dose di kitsch nelle fontane del centro per sorridere e ammirare ancora di più l’autentica vitalità del centro, animato da numerose bettole dove di turisti ho trovato solo una simpatica coppia australiana. Consiglierei il riposante valico con la Grecia, immerso in un giardino verdissimo e fresco. Ma non è il caso di avere fretta, anche se non c’è molto traffico ci si lascia lo stesso molto tempo, ma non è mal speso. Non mi è parso carino prendere fotografie e mi dispiace. Ma avevo già combinato abbastanza guai con i documenti per non innervosire ulterioremente il personale turco della dogana già da me vistosamente provato. Inspiegabilmente zelanti gli sciatti doganieri greci (CEE). Complimenti Simonetta, un’eccellente presentazione della città!

    • pubblicato da
      RitagliDiViaggio
      Apr 11, 2016 Reply

      Grazie Marco per il tuo bellissimo commento! Il confine con la Grecia nel mio caso è filato liscio come l’olio, ma ai confini non è permesso scattare foto e quindi a malincuore non ci ho nemmeno provato, anche se avrebbe davvero meritato! La città mi è piaciuta moltissimo, è una Turchia autentica anche se mixata da Grecia e Bulgaria. Le città di confine hanno sempre un fascino particolare!

  2. pubblicato da
    Pietro Zanetti
    Lug 19, 2022 Reply

    Attenzione. Io sono andato a Edirne in Luglio 2022. Ho lasciato la macchina presa a nolo a Kastanies e ho chiesto di attraversare il confine a piedi, Niente da fare, Ti fanno passare solo in macchina o moto. I SIMPATICI DOGANIERI greci sono stati utili e collaborativi. Alla fine un anima buona ci ha fatto salire a bordo e siamo passati. Edirne meritava la visita. Le moscheè sono bellissime, tra le più belle turche e i turchi sono un popolo con noi gentile. Ritornare in Grecia è stato un casino. Nessuno parla inglese . Con il traduttore abbiamo chiesto a un tassista di portarci in Grecia ma al confine turco ci ha detto che lui non lo poteva attraversare. Siamo scesi e aspettato oltre due ore finché un greco ci ha fatti salire. Abbiamo avuto fortuna . Non ripetersi l azzardo. Abbiamo rischiato di restare in TURCHIA o di dover fare un giro lunghissimo in Bulgaria per andare a riprendere la macchina a noleggio lasciata in Grecia.. Tutto per 1 chilometro di terra di nessuno che non é consentito di attraversare a piedi. Credo che ciò sia dovuto, oltre che ai pessimi rapporti tra greci e turchi, anche ai tentativi di sfondare il confine dagli immigrati clandestini. Mi è venuta in mente quella pubblicità: Turisti fai da te? HAI HAI HAI… Ma il bello è proprio questo.

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