“Near Venice”. Chi abita nel Nordest d’Italia risponde così quando all’estero gli chiedono dove si trovi la sua città. Perché Venezia è una città universale, talmente note nel mondo, che non ha bisogno di presentazioni. Chi abita a poca distanza dopo un po’ la dà per scontata: è il primo posto dove da bambini si va con la famiglia o in gita scolastica, il primo dove si è tornati per conto proprio.
Io l’ho visitata tanto anche durante gli anni di università, visto che ho studiato Conservazione dei beni culturali. Mi è sempre piaciuto tornarci, perché è una città che non riesci mai a vedere del tutto e, in ogni caso, Venezia ha sempre qualcosa di nuovo e di diverso da mostrarti.
Ora non ci tornavo da qualche anno e anche per questo sono stata felice di trascorrerci mezza giornata grazie a Musement per fare anche una cosa che ancora mi mancava: un giro in gondola!
IN GONDOLA
Sembra che nel 1580 a Venezia si potessero contare circa 10.000 gondole, oggi in laguna ce ne sono oltre 500. Non è quindi difficile trovarne una, per vedere Venezia da una prospettiva davvero unica. Un giro in gondola, l’imbarcazione veneziana più antica e conosciuta al mondo, offre una visione di Venezia molto diversa da quella che si può avere camminando: scorci dei cortili dei palazzi attraverso i cancelli sui canali, prospettive diverse di balconi e facciate.
Il tour che ho scelto e che comprende anche la visita guidata alla basilica di San Marco con biglietto saltacoda, prevede un giro su una gondola da sei persone e dura 30 minuti. Il punto di ritrovo è alle spalle di piazza San Marco e, dopo il controllo del voucher, si segue la guida verso un piccolo molo con le gondole. Io sono salita per ultima e mi sono presa uno dei posti più panoramici, ma in ogni caso, il numero massimo di sei persone, permette di godersi comodamente il giro sui canali. Il tour passa sempre davanti al Teatro della Fenice e percorre un breve tratto del Canal Grande, prima di incunearsi nuovamente nei canali più piccoli, passando anche sotto alcuni ponticelli.
Il gondoliere è sempre concentrato, anche perché all’inizio l’incedere della gondola è un po’ spiazzante per i passeggeri: la struttura è asimmetrica, con il lato sinistro più largo rispetto a quello destro, quindi naviga sempre inclinata su un fianco o comunque questa è l’impressione. Il suo nome deriva dal latino “cuncula” ovvero conchiglia: lunga 11 metri e pesante 600 chili, viene manovrata con un solo remo dal gondoliere. Le sue particolari caratteristiche costruttive che ne fanno un’imbarcazione unica al mondo: sono ben 280 le parti che la compongono e otto i diversi tipi di legno di cui è fatta, ma ci sono anche degli elementi in metallo, ovvero il “ferro” di prora con il caratteristico pettine a sei denti che rappresenta i sei sestieri di Venezia e la cui forma a S simulerebbe l’andamento del Canal Grande, mentre il “risso” di poppa che invece rappresenta la Giudecca. La lunetta, posta sotto uno stilizzato corno ducale, simboleggia infine il ponte di Rialto.
Il caratteristico colore nero deriva da un’ordinanza del Magistrato alle Pompe che voleva ridimensionare lo sfarzo con cui i nobili decoravano le proprie barche, anche se tutte le imbarcazioni venete hanno questo colore a causa della pece usata come impermeabilizzante. Possiede un fondo piatto che le consente di superare anche fondali di pochi centimetri.
Anche la figura del gondoliere ha una storia particolare e compare soltanto quando la gondola inizia a subire trasformazioni tali da renderla diversa dagli altri tipi d’imbarcazioni: saper guidare quell’elegante imbarcazione era considerata una sorta di specializzazione, tanto che il termine gondoliere è ancora oggi sinonimo di “maestro di voga”. Inizialmente, i conducenti di qualsiasi barca erano chiamati barcaioli.
VISITA GUIDATA SALTACODA ALLA BASILICA DI SAN MARCO
Dopo il giro in gondola, il tour con Musement è proseguito con la visita guidata alla basilica di San Marco. La fila all’entrata è sempre chilometrica ma grazie al nostro biglietto saltacoda abbiamo usato un ingresso privilegiato e potuto ammirare i meravigliosi interni con un numero abbastanza limitato di persone.
In sostanza, funziona così: la guida, prima di salire in gondola, fissa l’appuntamento per la visita della basilica sotto la torre dell’orologio di piazza San Marco. Al termine del giro in gondola si raggiunge in autonomia il punto di ritrovo, dove avviene la distribuzione delle audioguide e si viene accompagnati all’uscita di Palazzo Ducale, da dove la guida raccoglierà il nuovo gruppo e lo porterà all’interno della basilica di San Marco da un ingresso privilegiato. A quel punto parte la visita con la spiegazione della guida che si sofferma soprattutto davanti alla Pala d’Oro per poi far accomodare tutto il gruppo sulle sedie della navata centrale, da cui si possono ammirare comodamente pareti e soffitti, ascoltando la spiegazione. In questo tour non era compresa la visita delle terrazze con i famosi cavalli e del museo al primo piano, ma c’era la possibilità di aggiungere anche quella visita con la guida pagando soltanto il biglietto d’ingresso di 5 euro. per chi lo desiderava, inoltre, al termine della visita alla basilica, c’era la possibilità di visitare un laboratorio della lavorazione del vetro, compreso nel prezzo. Insomma, un bel modo per trascorrere un’oretta in una delle piazze più famose del mondo.
Erano davvero tanti anni che non entravo nella basilica di San Marco e devo ammettere che dopo aver visitato Istanbul e Alessandria d’Egitto, sono riuscita ad apprezzare di più la storia delle spoglie di San Marco e di questo spettacolare edificio di culto, probabilmente tra i più belli al mondo. Gli interni foderati di mosaici dorati (foto strettamente proibite, ne ho carpita solo una del soffitto per ricordo), l’incredibile Pala d’Oro e la struttura della basilica che rivela il suo splendore sulla pianta a croce greca fa comprendere la potenza passata dei Veneziani. Impossibile non emozionarsi camminando sulle complesse geometrie del pavimento in marmi policromi e osservando la luce riflessa dai bellissimi mosaici che rivestono le cupole con milioni di tessere dorate.
La costruzione di questo capolavoro richiese l’opera di innumerevoli artigiani provenienti dall’intero bacino del Mediterraneo per un periodo di quasi otto secoli. Secondo la leggenda, la salma di San Marco venne trafugata dall’Egitto nell’828 da mercanti veneziani. L’arrivo della salma a Venezia è raffigurato nei mosaici dell’arcata che sormonta il portale sinistro della facciata. La bellezza di questo edificio sta nello stile cosmopolita dell’architettura, che accosta pianta a croce greca, cupole a cipolla, archi gotici e pareti in porfido egiziano.
Situata alle spalle dell’altare maggiore, a sormontare il sarcofago di San Marco, la Pala d’Oro è un’incredibile opera di oreficeria che conta quasi duemila pietre preziose come smeraldi, ametiste, zaffiri, rubini. Iniziata a Costantinopoli nel 976 e arricchita da orafi veneziani nel 1209, comprende preziose miniature smaltate che raffigurano santi e scene bibliche. La bellezza di questo edificio è davvero unica.
E Venezia rimane sempre una buona idea!
in collaborazione con Musement