Pensavo fossero sopravvalutati, invece mi sono dovuta ricredere: i laghi di Plitvice sono davvero uno di quei luoghi che vale la pena vedere almeno una volta nella vita. Si trovano in Croazia e sicuramente molti li hanno già visitati. Chi non c’è ancora stato, ha quasi sicuramente in mente di andarci prima o poi. I restanti hanno visto almeno una foto dell’acqua turchese di questi laghi e una delle gigantesche cascate.
Ai laghi di Plitvice volevo andarci da tempo, un paio di volte avevo anche programmato il viaggio che poi per vari motivi è saltato. Per un certo periodo non ci ho pensato più di tanto perché, come vi dicevo all’inizio, pensavo che il luogo fosse sopravvalutato e che molte foto viste in giro fossero state ritoccate con appositi filtri.
Sono stata felice di dovermi ricredere: il Parco nazionale dei laghi di Plitvice è davvero un posto meraviglioso, un’immersione totale nella natura. Chi crede all’esistenza del Paradiso, penso possa immaginarselo molto simile a questo luogo.
Arrivare e visitare ai laghi non è troppo difficile ma nemmeno banalissimo, quindi ho pensato di inserire in questo post un elenco di cose che secondo me è utile sapere per organizzare la visita al meglio, in base alla mia esperienza.
COME ARRIVARE
Per essere autonomi e gestire il tempo a seconda delle vostre esigenze, il modo migliore per arrivare al Parco nazionale dei laghi di Plitvice è l’auto, propria o a noleggio. Ovviamente se venite in auto dovete calcolare anche il costo del parcheggio a pagamento ai laghi (ve ne parlo più avanti).
La direzione da prendere per arrivare ai laghi è quella che porta a Zagabria: ad un certo punto, dopo Karlovac, troverete l’indicazione verso la statale D1 in direzione Plitvice. In ogni caso, un qualunque navigatore vi porterà facilmente ai laghi indicandovi le strade percorribili.
Esistono anche autobus che portano al parco, ma generalmente sono pochi e con orari fissi e dovrete anche cercare un posto dove dormire che sia servito facilmente dai bus. Niente di impossibile, ovviamente, però sono tutte cose da mettere in conto nel momento dell’organizzazione del viaggio. Esistono bus da Zagabria (2 ore e mezza circa), da Zara (un paio d’ore circa) e da Spalato (250 km, circa 5 ore)
DOVE DORMIRE E MANGIARE
Tutta la zona intorno ai laghi è disseminata di guest house, hotel, camere e appartamenti in affitto. Trovare una sistemazione non è molto difficile, anche se è necessario tener conto dell’alta stagione e dei weekend, quando i turisti aumentano. Trovare una sistemazione economica, invece, sarà un po’ più complesso perché questa zona è molto più cara di gran parte del resto della Croazia (città costiere principali escluse).
Per scegliere dove dormire è necessario anche calcolare bene l’orario in cui volete entrare al parco e le distanze da percorrere sia il giorno in cui arrivate, sia quello in cui partite.
Io che abito non troppo distante dal confine sloveno, ho scelto di partire nel pomeriggio, al termine della giornata lavorativa, fermarmi a dormire a Ogulin (all’inizio dell’autostrada che scende verso Spalato) e il giorno dopo alzarmi molto presto per arrivare la mattina all’entrata dei laghi e godermi tutta la giornata nel parco. A Ogulin l’indirizzo perfetto per dormire secondo me è la guest house Neno che ha camere pulitissime e funzionali, bagno perfetto, vista sulla campagna: 27 euro a notte per una camera doppia con bagno privato. Per cena vi segnalo il fast food Kozro (che in realtà non è proprio un fast food ma un bar con cucina e tavoli all’aperto) lungo il corso principale, che è anche gelateria e pasticceria, se volete assaggiare un piatto di cevapi deliziosi, dolci tradizionali e altre delizie a prezzi davvero super (piatto di cevapi piccolo 17 kune, grande 27 kune).
Alle 18.30, dopo aver trascorso la giornata ai laghi, ci siamo diretti nella nostra guest house a Rudanovac, un villaggio a meno di 20 km dall’ingresso numero 1 del parco, per il check-in e la cena. Abbiamo scelto la guest house Rustico, costo 52 euro a notte per una camera doppia con bagno. Le camere sono perfette, ampie, pulitissime, così come il bagno, molto funzionale. Il personale è gentile e accogliente, la casa è immersa nella natura in fondo a una strada laterale, un gran bel posto a un prezzo concorrenziale considerata la zona.
La guest house è associata al principale ristorante della zona, il bistro Villa Velebit, dove si fa il check-in e dove si può ovviamente cenare e fare colazione. Noi abbiamo scelto questa opzione per comodità. Il menù non è male e propone anche piatti tipici come cevapi e spiedini, anche se i prezzi sono, come tutto il resto, molto più alti del resto della Croazia a fronte di una qualità identica. Se volete la colazione dolce vi consiglio di optare per una pekara (panificio) lungo la strada, perché il ristorante ha soltanto poche cose confezionate al costo di 34 kune.
I COSTI
Visitare il parco nazionale dei laghi di Plitvice è costoso. Il costo del biglietto di ingresso varia a seconda della stagione e ovviamente nei mesi di luglio e agosto è più caro. Io che ci sono andata a luglio ho pagato 250 kune, pari a quasi 34 euro.
Se venite in auto dovete aggiungere anche il costo del parcheggio, molto caro anche in questo caso: 10 kune all’ora. Considerando che nel parco vale la pena trascorrere tutta la giornata, io ho speso 100 kune di parcheggio, quasi 14 euro (ovviamente suddivisi tra i vari passeggeri).
Sul sito web del parco nazionale potete trovare i prezzi aggiornati a seconda della stagione.
Si possono acquistare i biglietti online: in questo caso è necessario indicare giorno, ora e ingresso prescelto, dunque serve organizzare bene gli spostamenti. Eviterete però l’eventuale coda alla cassa.
LE ENTRATE AL PARCO
Gli ingressi sono due, contrassegnati semplicemente dai numeri 1 e 2: Ulaz 1 Ingresso 1 e Ulaz 2 Ingresso 2. Entrambe le entrate hanno ampi parcheggi e tutti i pullman si fermano sia alla 1 che alla 2.
L’ingresso numero 1 è quello principale e il primo che s’incontra venendo dall’Italia: permette di entrare al parco in corrispondenza dei laghi inferiori e di ammirare da subito alcuni degli scorci più spettacolari del lago. Di solito è il più affollato e molti lo sconsigliano per questo motivo. Io sono entrata dall’ingresso 1 in un venerdì mattina di metà luglio e non ho trovato alcuna coda (avevamo comprato i biglietti online, ma anche alla cassa la coda era tutto sommato irrisoria). Sarò stata fortunata oppure mi ha aiutata il giorno feriale.
L’ingresso numero 2 si trova a una manciata di chilometri di distanza e permette l’accesso al parco dai laghi superiori: qui ho trovato la segnaletica un po’ più confusa rispetto a quella dell’ingresso 1, in ogni caso gli addetti al parco sono disponibili a fornire informazioni.
I PERCORSI NEL PARCO
La visita al Parco nazionale dei laghi di Plitvice è adatta a tutti, i percorsi sono facili e non ci sono salite elevate. È bene ovviamente dotarsi di scarpe da trekking leggere o comunque di buone scarpe da ginnastica, evitare infradito o sandali per non rischiare di scivolare e avere un abbigliamento comodo. Dopodiché dovrete solo capire quanto volete camminare, perché il parco è davvero molto grande, i sentieri sono numerosi e si possono percorrere molti chilometri.
Io penso di aver fatto circa 25 chilometri in sei ore, considerando le pause dedicate alle foto e al pranzo. Alcuni decidono di suddividere la visita in due giorni (c’è un biglietto che permette di farlo) in modo da distribuire i percorsi ed evitare di fare una tirata. Una giornata intera penso comunque sia sufficiente per farsi una buona idea del parco.
I percorsi sono 8 e sono contrassegnati da una lettera dell’alfabeto e si possono seguire su una mappa distribuita alla cassa, ma che si trova anche online: 4 percorsi (A, B, C e K) iniziano dall’ingresso 1 e sono contrassegnati dal colore verde, gli altri 4 (E, F, H, K) cominciano dall’ingresso 2 e si riconoscono per il colore arancione. La mappa a dire il vero non è chiarissima, in ogni caso lungo il percorso si trovano un numero sufficiente di cartelli per evitare di perdersi completamente e di vedere tutte le bellezze principali del parco.
Potrete decidere di effettuare alcuni percorsi anche sulla barca, un piccolo battello che percorre il lago principale e sul trenino, una sorta di bus a tre vagoni, utile soprattutto per fare almeno un tratto di strada al ritorno. Io vi consiglio di usare entrambi i mezzi di trasporto (il cui costo è compreso nel prezzo del biglietto, non perdetelo perché vi verrà chiesto prima di salire) sia per sperimentare anche questi mezzi e osservare il parco da un altro punto di vista, sia per ottimizzare gli spostamenti.
I sentieri sono abbastanza larghi per consentire il passaggio di due persone, una in un verso e una nell’altro. Non ci sono protezioni, quindi è bene non distrarsi per evitare di scivolare o cadere nel lago. I sentieri principali sono costituiti da passerelle di legno, mentre altri sentieri sulla montagna o intorno al lago sono semplicemente in terra battuta. Le persone che camminano sulle passerelle provocano diverse oscillazioni, quindi i fotografi dovranno armarsi di pazienza per evitare di fare foto sfocate.
Si possono portare cani al guinzaglio.
È sconsigliato l’utilizzo di passeggini.
Sarebbe bene evitare di fare troppo rumore, parlare a voce alta o tantomeno gridare per poter godersi in pieno la bellezza e i suoni della natura.
TRA CASCATE E LAGHI: IL MIO PERCORSO
Come vi dicevo, i percorsi da fare sono moltissimi, da quelli più brevi a quelli più lunghi e impegnativi. Noi abbiamo scelto il percorso contraddistinto dalla lettera C, entrando dall’ingresso 1, che è mediamente impegnativo e permette di vedere tutte le cose principali più interessanti e di trascorrere una giornata piena all’interno del parco. È un percorso che richiede dalle 4 alle 7 ore di tempo, tenendo conto di pause e soste varie. Ve lo racconto in modo abbastanza dettagliato in modo che, se volete e vi piace, potete percorrerlo anche voi.
Entrando dall’ingresso 1 si scende subito verso l’area dei laghi inferiori. Il primo impatto è fantastico: da una terrazza panoramica è possibile ammirare uno scorcio suggestivo del parco con la cascata Veliki Slap sullo sfondo. Con la sua altezza di 78 metri, è la più grande cascata della Croazia. Vi si giunge tramite un suggestivo percorso in discesa lungo le passerelle di legno, che passano in mezzo ai laghi per poi scendere nuovamente verso la cascata offrendo la possibilità di ammirare altre cascate più piccole che scendono in uno stretto canyon. È uno degli scorci più suggestivi dell’interno parco, sarà possibile trovare molte persone che si fermano qui ad ammirare il panorama e a scattare foto, ma con un po’ di pazienza potrete godere di questo luogo di grande bellezza. Dopo aver ammirato la grande cascata si ripercorre parte della strada a ritrovo per continuare il percorso sulle passerelle di legno costeggiando uno dei più grandi laghi inferiori del parco, il lago Kalunderovac, lungo oltre 200 metri. Ho trovato molto interessante che i laghi più grandi siano tutti contrassegnati da una tabella di legno in cui è indicato il loro nome e le loro misure principali.
Procedendo lungo il sentiero dopo poco si potranno scorgere in lontananza le Velike Kaskade, le grandi cascate che caratterizzano questa zona del parco e che fanno da anticamera al lago Gavanovac, lungo 100 metri. La passeggiata che si compie costeggiando questo lago è una delle più belle e interessanti, sia per la posizione del lago, sia per i colori delle sue acque e per i tanti scorci garantiti da numerose cascatelle e salti d’acqua. Poco più avanti si trova il più grande dei laghi inferiori, il lago Milanovac, lungo 470 metri. Si tratta di un altro percorso particolarmente suggestivo con sponde circondate da alte rocce carsiche e il colore dell’acqua particolarmente intenso, con sfumature che vanno dal turchese al verde.
Superato questo punto si giunge a un grande spiazzo verde dove si trova un punto di ristoro e l’imbarco dei battelli che attraversano il lago Kozjak, uno dei più grandi laghi del parco (nel punto più largo supera i due chilometri). La traversata dura una quindicina di minuti ed è molto rilassante e consigliabile sia per fare una pausa sia per ammirare il lago e il parco da un altro punto di vista. I barconi contengono molte decine di persone, in ogni caso è normale si formi una fila al molo, anche se i barconi vanno e vengono continuamente e l’attesa non è eccessiva. Tenete a portata di mano il biglietto d’ingresso, perché vi verrà chiesto per poter salire sulla barca.
Sbarcati dal battello il percorso continua lungo un percorso in leggera salita che conduce a una zona ricca di laghetti di piccole dimensioni che prendono il nome di Burgeti, alle cui spalle si trova il lago Gradinsko con splendide acque trasparenti. In corrispondenza del lago si trova un gruppo di tre bellissime cascate: Veliki Prstavci, Mali Prstavci e Galovacki But. È probabile che incontrerete un po’ di fila per ammirare alcune di queste cascate, tra le più suggestive del parco.
Il percorso continua per un po’ sulle passerelle di legno per poi proseguire in salita lungo sentieri di terra battuta all’interno del bosco fino ad arrivare ai laghi alle quote più alte, alcuni dei quali celano altre cascate con scenografici salti di una ventina di metri. Sulle sponde più meridionali del lago Proscansko si trova un altro ampio punto di ristoro e la stazione di fermata del trenino (ST3) che permette di tornare comodamente indietro. Se avete ancora voglia di camminare, potete scendere alla prima fermata del treno (ST2) e percorrere a piedi l’ultimo tratto di una passeggiata panoramica a bordo lago per poi tornare all’ingresso numero 1 ripassando dai laghi inferiori.
I DETTAGLI
Se i luoghi più ricercati e ammirati sono quelli delle cascate, perché estremamente scenografici, un consiglio che mi sento di darvi è di soffermarvi anche sui dettagli di questo stupendo parco.
Mentre camminate lungo le passerelle, osservate la flora e la fauna che vi circondano e che popolano i boschi e i vari specchi d’acqua, ammirate i giochi di riflessi, osservate la trasparenza dell’acqua in cui vedrete continuamente pesci di vario tipo, ascoltate i rumori e i suoni del bosco mentre percorrete i vari sentieri.
Noterete sicuramente svariate anatre, qualche farfalla e una vegetazione ricca e varia, che si modifica a seconda della zona di esplorazione.
DOVE MANGIARE NEL PARCO
Oltre al bar all’entrata del parco, all’interno ci sono due grandi punti di ristoro, uno all’ingresso della fermata del battello e un altro all’ingresso della fermata del trenino. Qui si trovano panche, tavoli e prati dove potersi riposare e fare una sosta ristoratrice. I chioschi vendono un po’ di tutto, ma i prezzi sono molto cari.
Il mio consiglio è di portarvi il pranzo al sacco e di acquistare cibi salati e dolci in qualche pekara (panificio) che troverete lungo le strade croate (il trucco è che più il paesino è meno frequentato dai turisti più il cibo sarà avrà costi stracciati e la qualità sarà altissima, probabilmente più alta dei luoghi turistici).
In Croazia l’acqua ha costi molti alti nei bar e nei ristornati (poco meno di una birra, solitamente). Ricordatevi quindi di fare scorta di acqua in un supermercato lungo la strada, prima di entrare al parco.
IL PERIODO MIGLIORE
È sempre difficile consigliare il periodo migliore per visitare un luogo di questo tipo, tanto più considerando le stagioni con meteo “ballerino” di questi ultimi tempi. Io ci sono stata l’11 luglio, di venerdì, in una giornata dal clima perfetto, con meteo che andava dal nuvoloso al soleggiato e temperatura non troppo alta per potersi godere al meglio la natura. Il giorno successivo però c’è stato un lungo acquazzone che avrebbe rovinato l’intera mattinata.
I visitatori erano numerosi e in alcuni casi si sono create un po’ di file, però tutto sommato l’escursione è stata gestibile, quindi mi sentirei comunque di consigliare l’estate, perlomeno la prima parte, come periodo di visita. Probabilmente è utile evitare le giornate di sabato e di domenica, in qualunque periodo dell’anno.
Come scritto sopra, in estate il costo del biglietto è più alto, ma sicuramente i giorni di sole e le giornate lunghe aiutano la visita. La primavera, meteo permettendo, resta un’ottima scelta, mentre l’autunno sarebbe proprio la stagione in cui vorrei tornare a visitare questi laghi, per poter approfittare dei caldi colori di questa stagione. L’inverno è sicuramente suggestivo, specie se i laghi sono ghiacciati: mettete in conto le temperature e le giornate molto più corte (anche l’orario di visita ai laghi è ovviamente ridotto in questa stagione).
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