Nei periodi dell’anno in cui non ho la possibilità di salire su un aereo e fare un viaggio lungo, mi diverto a conoscere un po’ di più l’Italia, anche soltanto con un week end alla scoperta di regioni e città, privilegiando luoghi che non sempre rientrano negli itinerari più battuti dai turisti. State pur certi che qualunque città italiana decidiate di visitare, troverete tesori d’arte e d’architettura da ammirare.
Mi rende felice passeggiare lungo le strade del centro, mischiarmi agli abitanti delle città che non sono la mia, fermarmi a guardare le vetrine dei loro negozi, bere un aperitivo in uno dei bar preferiti dalle persone del posto e ammirare le bellezze del centro storico.
Il giro che vi racconto in questo post tocca quattro capoluoghi di provincia lombardi che conoscevo ancora poco, ma che ho facilmente raggiunto da Milano e che mi sono sembrati ideali per un week end fuori porta alla scoperta di alcuni tesori d’arte italiani.
Pronti a partire? Da Milano la prima città che andiamo a visitare sarà Pavia, poi toccherà a Lodi, quindi a Cremona e infine a Bergamo, per poi rientrare a Milano.
PAVIA
Tra nebbia e acqua, il fascino di Pavia è innegabile. Adagiata sulla sponda sinistra del Ticino, a breve distanza dal punto in cui il fiume sfocia nel Po, la città lombarda offre un numero altissimo di capolavori da ammirare. Potete lasciare l’auto sotto i vecchi bastioni spagnoli in via Nazario Sauro e iniziare la visita della città dalla Chiesa di S.Pietro in Ciel d’Oro, un vero capolavoro del romanico pavese che ospita le spoglie di S.Agostino e Severino Boezio e la preziosa arca di Sant’Agostino in marmo a tre piani con una serie di statue e bassorilievi che illustrano la vita del santo.
Superata piazza Castello e lasciati alle spalle la mole e il parco del maniero visconteo, entrate nel centro storico lungo Strada Nuova, che coincide con il cardo maximus romano ampliato dai Visconti. Cercate di trovare un po’ di tempo per visitare almeno due delle tante chiese interessanti della città. La prima è la Chiesa di San Teodoro, esempio delle vette raggiunte in questa città dall’architettura romanica che conserva l’affresco che raffigura “La veduta di Pavia”, con il santo benedicente e la fotografia della città al tempo della guerra fra francesi e spagnoli. La seconda è la Chiesa di San Michele, capolavoro del romanico lombardo, con una splendida facciata in arenaria.
Le città attraversate da un fiume hanno sempre un’atmosfera particolare. Vale dunque la pena spendere un po’ di tempo per percorrerne le rive. Nel caso di Pavia, il Ticino attraverso la città nella sua parte meridionale, a ridosso di Borgo Ticino. Il punto più famoso è quello in cui si trova il Ponte Coperto: da qui è possibile proseguire verso destra e osservare i resti dell’antico ponte, oppure attraversare il fiume e costeggiare le rive nella zona sud, verso sinistra, dove è stata realizzata anche una passerella pedonale, per poter ammirare il ponte, il fiume e il centro storico da una posizione privilegiata.
Prima di visitare Pavia, una sosta irrinunciabile è quella alla sua Certosa, che si trova a 8,5 chilometri dalla città, arrivando da Milano. È uno dei più noti monumenti dell’architettura rinascimentale italiana e la sua facciata è una sorta di museo di scultura grazie a una ricca decorazione che vi lascerà a bocca aperta. È possibile visitare anche i chiostri e alcune parti dell’interno con una visita guidata.
3 cose da non perdere: Certosa, San Michele, Borgo Ticino.
LODI
Mattoni rossi, sobri palazzi merlati, stile architettonico romanico: Lodi è un esempio splendido di città medievale. Costruita dall’imperatore Federico Barbarossa a partire dal 1158 dopo che l’antica Lodi era stata rasa al suolo durante la lotta fra Comuni che vide contrapposta la città a Milano, Lodi è forse il capoluogo di provincia più sottovalutato della Lombardia. Invece è una città molto piacevole e con diverse cose interessanti da vedere.
L’itinerario che vi suggerisco per vistare la città se avete un paio d’ore a disposizione inizia da Corso Vittorio Emanuele II, ben segnalato dalla statua del re posizionata all’inizio della via, fino a piazza della Vittoria, il cuore storico della città dove si possono ammirare il duomo e alcuni palazzi e case medievali.
Proseguendo lungo corso Umberto I, che comincia con l’arco del Broletto, e girando a destra in via S. Francesco si arriverà in piazza Ospitale, su cui si affaccia la Chiesa di San Francesco, una delle più interessanti di Lodi con le bifore “a cielo aperto”. San Francesco è una chiesa speciale, visto che “dal vano delle due bifore ancora sorride il cielo con pupille azzurre sulla facciata del mio San Francesco, sguardo di bimbo in tormentato volto di vegliardo che a me tutto perdona…” come racconta Ada Negri nella poesia “Vespertina”.
Se proseguite su Corso Umberto I e poi su Corso Adda, arriverete al suggestivo Ponte che attraversa il fiume, collegando i due borghi. Se avete ancora un po’ di tempo, dopo aver visitato lo splendido interno del Tempio dell’Incoronata, fate un giro lungo Corso Roma, la via dello shopping e degli aperitivi.
3 cose imperdibili: Tempio dell’Incoronata, Ponte dell’Adda e Chiesa di San Francesco.
CREMONA
Con la sua collocazione geografica particolare, in posizione sopraelevata lungo la riva sinistra del Po, Cremona (il cui nome deriva dalla radice celtica crem che significa “luogo rialzato”) custodisce una delle più belle piazze della Lombardia.
Il giro della città deve quindi per forza partire dalla piazza del Comune, che il sabato mattina viene invasa da un mercato molto frequentato. Si tratta di uno degli esempi di spazio pubblico medievale meglio conservato. Sulla piazza si trova il famoso Torrazzo: salire i 487 gradini che conducono in cima alla torre alta circa 111 metri è una bella esperienza. Gli ultimi dieci metri sono su una ripida scala a chiocciola aperta: chi soffre di vertigini è avvisato. Anche dal balcone sottostante, comunque, si può ammirare uno splendido panorama a 360 gradi della città.
Oltre al Torrazzo, sulla piazza si affacciano il Duomo, il Battistero, la loggia dei Militi e il palazzo del Comune. Cremona è nota per aver dato i natali a Claudio Monteverdi e per essere la città in cui venne inventato il violino: la tradizione liutaria e il legame con la musica è molto sentito ancora oggi.
Dopo aver fatto una passeggiata lungo il pedonale Corso Verdi, pieno di negozi e di bar, e aver bevuto un caffè in Piazza della Pace, vale la pena spingersi fino al rione di Ponte Po, collegato al fiume dal via del Sale. È il vecchio quartiere in cui abitavano i renaioli, i cavatori di sabbia e ghiaia delle acque del Po.
Numerosi sono gli edifici religiosi degni di nota da ammirare a Cremona: la Chiesa di San Luca, in particolare la facciata, il protiro e il tempietto, quella di Sant’Agata con un campanile romanico e un portico ionico dell’800, quella di Sant’Agostino che rappresenta un interessante esempio di gotico lombardo e quella di Santa Margherita, un vero scrigno di affreschi manieristi. Ma è il Duomo a rappresentare uno dei più interessanti edifici religiosi di tutta l’Italia settentrionale.
3 cose imperdibili: Torrazzo, Duomo, Chiesa di Sant’Agostino.
BERGAMO
Dopo aver visitato tre città caratterizzate dal fiume Po, prima di rientrare a Milano, saliamo in collina per ammirare Bergamo, la città dai mille panorami. Grazie alla sua conformazione geografica e urbanistica, lo sguardo può spaziare e perdersi di continuo fra scorci e belvederi. La città si divide in parte alta e parte bassa e ci vorrebbe molto tempo per poterla visitare tutta in modo approfondito. Se il tempo è poco, dirigetevi direttamente alla città alta.
Percorrendo i bastioni della Bergamo Alta, si apre davanti agli occhi una vista spettacolare: quella sulla città bassa. Pur senza avere i monumenti medievali che caratterizzano la parte alta, la vista verso la città “moderna” non è meno suggestiva. Dall’alto si possono apprezzare le linee del centro piacentiniano e lo sguardo può abbracciare tutta la città, perdendosi poi nella campagna circostante. Il percorso è abbastanza lungo, ma molto piacevole, anche perché i bastioni sono disseminati di punti di osservazione, terrazzamenti e panchine dove sostare e ammirare il panorama.
Vale la pena poi percorrere la salita fino alla Rocca anche soltanto per godere della vista che permette di apprezzare la particolare configurazione urbanistica di Bergamo. Dai giardini della Rocca il panorama è davvero suggestivo. Da qui si vedono le torri, i campanili e le cupole dei diversi edifici civili e religiosi che costituiscono il nucleo centrale del centro storico della parte sopraelevata della città.
Dedicate un po’ di tempo alla visita degli edifici che si affacciano sulla piazza del Duomo, uno degli spazi aperti che racchiude il numero più alto di monumenti preziosi dell’intera Lombardia. Suggestivo è anche l’accesso a questa piazza: ci si arriva passando sotto gli archi della loggia del palazzo della Ragione. E non si può fare a meno di rimanere incantati dall’eleganza degli edifici religiosi che sono racchiusi in questo piccolo spazio: la straordinaria Cappella Colleoni, affiancata dalla stupenda Chiesa di Santa Maria Maggiore; sui lati brevi, da una parte il bianco edificio del Duomo, dedicato a S. Alessandro e di fronte la curiosa mole del Battistero; il lato lungo di fronte alla Cappella Colleoni è infine occupato dalla loggiato palazzo della Ragione, che sorge vicino e collegato al palazzo del Capitano, con relativa torre. Non allineati in maniera rigida, tutti questi edifici civili e religiosi sono disposti in modo asimmetrico e offrono ai visitatori sempre inedite prospettive da ogni angolo della piazza.
3 cose da non perdere: la Rocca, Santa Maria Maggiore, Cappella Colleoni.
COME MUOVERSI
Per riuscire a far rientrare questo itinerario in un weekend, la soluzione ottimale è utilizzare l’auto, sia che siate da soli sia che viaggiate in compagnia. Se partite da Milano, potete prenotare online l’auto a noleggio e scegliere l’opzione più adatta alle vostre esigenze. A seconda del vostro orario e del luogo in cui partite da Milano (una via del centro, l’aeroporto, la stazione dei treni), potete confrontare le offerte delle varie compagnie di autonoleggio e scegliere quella più adatta alle vostre esigenze.
Un modo semplice e veloce per trascorrere un weekend alla scoperta delle bellezze italiane. Unica accortezza: guidate piane in caso di nebbia, un fenomeno atmosferico fastidioso ma che allo stesso tempo permette di immergersi in modo suggestivo nell’ambiente fluviale tipico delle città che sorgono vicino al Po.
In collaborazione con easyterra.it