Scoprire l’isola di Rab: cosa vedere, le spiagge, dove mangiare, dove dormire

Posta tra le isole di Krk, quella di Pag e la costa del Quarnero, l’isola di Rab (Arbe ai tempi dei Romani) è una delle più conosciute e amate della Croazia. È grande soltanto 94 chilometri quadrati ed è perfetta per una vacanza di relax.

I villaggi e le spiagge si sviluppano lungo la costa occidentale, mentre nella zona nord orientale si trova la dorsale carsica del Kamenjak, lunga più di dieci chilometri. La costa occidentale è molto frastagliata, mentre a nord si trovano alcune spiagge sabbiose e selvagge.

Lo straordinario patrimonio culturale di Rab è evidente in tutta l’architettura della città di Rab, nelle preziose opere d’arte conservate nelle chiese e nei palazzi che ne determinano l’identità e l’appartenenza all’ambito culturale mediterraneo. Poche sono le città della Croazia che vantano una tale bellezza. La città di Rab è situata sulla penisola, incorniciata da quattro campanili diventati il suo simbolo distintivo. Il centro storico è formato dalle tre vie Donja, Sdrenja e Gornja (ovvero Bassa, Media e Alta), collegate tra loro da dodici viuzze trasversali. La riva cittadina con due stupende piazze, le terrazze e i luoghi intimi per riposare e ristorarsi sono i punti principali della città dove si affollano i turisti.

Il mare blu smeraldo e le spiagge di Rab hanno incantato molti suoi visitatori, sia che si tratti delle rocciose spiagge con i pini rigogliosi o di quelle di ciottoli di Barbat e Banjol e della penisola di Kampor oppure di quelle sabbiose di Lopar.

L’isola di Rab è ritenuta il luogo in cui ebbe inizio il naturismo. Nell’agosto del 1936 le autorità permisero al re inglese Eduardo VIII di fare il bagno con la moglie nella baia di Kandalora, ancora oggi riservata esclusivamente ai naturisti (ingresso 30 kune). In realtà il naturismo a Rab esisteva già da prima.

In questo post vi racconto il mio viaggio di quattro giorni sull’isola di Rab, con le informazioni su cosa vedere, quali sono le spiagge migliori, dove mangiare e dove dormire in base alla mia esperienza. Ci sono anche le informazioni sui traghetti per arrivare sull’isola.

isola di rab cosa vedere
Lungomare di Rab al tramonto
Uno scorcio della costa orientale
Uno scorcio della costa orientale

COSA VEDERE SULL'ISOLA DI RAB

Il centro storico della città di Rab

La cosa più bella da vedere dell’isola di Rab è il suo capoluogo, da cui l’isola prende anche il nome. La città di Rab è forse una delle più belle e suggestive di tutta la Croazia e il suo centro storico è un vero gioiellino che va esplorato in tutta tranquillità, per scoprirne angoli sempre nuovi. Già alla fine dell’Ottocento la città di Rab conquistò i primi viaggiatori e ancora oggi, nonostante il crescente afflusso turistico, la ricchezza storico-artistica del centro storico e l’incantevole cornice naturale lascerà un ricordo indelebile in coloro che visitano questo luogo.

La città di Rab è costruita su una penisoletta che si eleva sul mare. È facile da visitare perché, in sostanza, il centro è formato da tre strade parallele: quella più in basso è la Donja ulica, quella in mezzo e più commerciale la Sdrenja ulica e quella più in alto, su cui si affacciano i più importanti edifici religiosi, la Gornja ulica. I principali edifici lungo questa strada sono il convento di Sant’Antonio Abate (che purtroppo ho trovato chiuso), la bellissima cattedrale dell’Assunzione della Vergine Maria, con un’elegante facciata e un prezioso interno (da notare soprattutto il coro ligneo e il ciborio) e un campanile posto a breve distanza sul quale, al prezzo di 30 kune, si può anche salire per ammirare il panorama), il convento benedettino di Sant’Andrea, dall’inconfondibile colore rosa (ingresso 30 kune) e l’antica chiesa e convento di San Giovanni Evangelista, che meritano una visita (ingresso 20 kune), insieme alla salita sul campanile da cui si possono ammirare scorci meravigliosi sul centro storico. Un altro luogo magico lungo questa strada è trg Slobode, piazza della Libertà, una piazzetta ombreggiata da un grande platano da cui si gode un panorama meraviglio sul mare.

Lungo la Srednja ulica invece si possono ammirare splendidi palazzi e raffinati portali, se avrete la pazienza di individuarli tra i tanti negozi di souvenir e i ristoranti che affollano quella che da sempre è la via commerciale di Rab. Al termine della via uno slargo ospita la bella loggia cittadina, mentre verso il mare si staglia la torre dell’orologio. Dalla piazzetta si attraversa la porta Marina per arrivare all’ampia trg Municipium Arbae rivolta sul porto e dominata dal palazzo del rettore, più volte rimaneggiato e simbolo del governo della Serenissima sull’isola.

Scorcio del centro storico di Rab
Scorcio del centro storico di Rab
Vista della cattedrale dal campanile
Vista della cattedrale dal campanile
Scorcio del centro storico di Rab
Scorcio del centro storico di Rab

Il lungomare della città di Rab 

Uno dei luoghi più belli e originali della città di Rab è il suo lungomare. Vi si accede da più punto, attraverso la città vecchia. Da trg Slobode una scalinata scenografica conduce all’inizio del lungomare, nella zona della cattedrale. Si tratta di una lunga passeggiata ombreggiata da una profumata pineta che lambisce tutto il centro storico. Venne costruita grazie ai fondi messi a disposizione dal principe Alois del Liechtenstein, che, dopo una vacanza sull’isola nel 1910, ne rimase conquistato.

In questo spazio si può prendere sole e immergersi in acqua. Nonostante le decine di persone distese sul cemento a bordo acqua o sulle panchine, il silenzio regna sovrano, contrastato soltanto dal rumore dell’acqua e del vento tra i pini. Al lungomare si accede anche dal punto opposto del centro storico, risalendo da piazza San Cristoforo lungo la bellissima scalinata Bobotina. Da qui si arriva alla Gornja ulica e, girando a destra, si nota la semplice facciata della chiesetta di San Cristoforo del XIV secolo. A pochi passi dalla chiesetta spicca la torre di San Cristoforo: passando sotto la porta della torre la scalinata continua in discesa verso il mare, attraversando la pineta lungo un percorso di tale bellezza che difficilmente dimenticherete. Prima di scendere, però, il mio consiglio è di prendere le scalette di pietra a destra e salire sulla torre, perché da qui si apre il punto panoramico più suggestivo di tutta la cittadina (uno degli scorci è quello della foto di copertina di questo post). Da questo punto infatti potrete ammirare il porto vecchio, il canale di Rab e soprattutto la bellissima sequenza dei quattro campanili di Rab, immagine simbolo dell’isola.

Prima di scendere fino al mare, è possibile anche esplorare il parco cittadino Komrčar, una pineta fresca e rilassante realizzata dal 1890 al 1905 con la messa a dimora di centinaia di pini di Aleppo e altre piante autoctone sempreverdi. Nei decenni il parco, fitto di stradine e sentieri, si è arricchito di altre piante, come querce, cipressi e agavi. Oggi il parco è una scenografia naturale allo straordinario panorama sul mare che si apre da qui.

Vista dall'alto del lungomare di Rab
Vista dall'alto del lungomare di Rab
Lungomare di Rab
Lungomare di Rab
Discesa al lungomare di Rab
Discesa al lungomare di Rab

Il convento di Sant’Eufemia

È facile individuare il convento di Sant’Eufemia sulla strada per la penisola di Kampor, visto che la sua possente mole si staglia in posizione dominante sull’insenatura, affacciandosi sul mare. Sembra che una prima chiesa fosse presente qui già a partire dal XII secolo, per poi essere ristrutturata nel XV secolo, quando vennero ampliati anche gli alloggi dei frati francescani.

Nel 1466 venne a far parte del convento anche la chiesa di San Bernardino, ben armonizzata con il resto del complesso. Accanto alla chiesa si trova il convento, la cui area più interessante è il chiostro con il portico quadrangolare ad arcate e al centro una bella vera da pozzo. Negli spazi del convento c’è anche un museo dove si trova la ricostruzione di un’antica cucina e alcuni strumenti di lavoro.

Il chiostro del convento di Sant'Eufemia
Il chiostro del convento di Sant'Eufemia
Dettagli del chiostro del convento di Sant'Eufemia
Dettagli del chiostro del convento di Sant'Eufemia
Dettagli dell'esterno del convento di Sant'Eufemia
Dettagli dell'esterno del convento di Sant'Eufemia

L’ex campo di prigionia di Rab

Sulla strada che conduce a Kampor, vale la pena fare una deviazione sulla sinistra lungo una stradina che conduce ad un luogo della memoria che non tutti conoscono. Si tratta dell’ex campo di prigionia di Rab, organizzato dalle truppe occupatrici italiane nel 1942. Qui furono rinchiusi prigionieri politici, contestatori e civili sloveni e croati rastrellati dalle truppe del generale Roatta e vi morirono centinaia di civili, bambini compresi. Il campo di Rab non nacque come campo di sterminio, ma a causa delle condizioni disumane di vita, del razionamento di acqua, delle disastrose condizioni igieniche, del freddo e dei soprusi e delle angherie dell’esercito, causarono la morte di centinaia di innocenti. La meravigliosa isola di Rab divenne così una delle pagine più tristi e vergognose del Regio Esercito Italiano. Dopo le suppliche dei famigliari dei prigioni, vennero costruite nel 1943 le prime baracche che migliorarono le condizioni di vita. Il campo rimase attivo fino al 1943.

All’entrata del parco campeggia un cartello su cui c’è scritto: “Campo di concentramento Kampor sull’isola di Arbe. Durante la seconda guerra mondiale, dal 27 luglio 1942 all’11 settembre 1943, sull’isola di Arbe operò un campo di sterminio italiano fascista in cui penavano circa 15.000 internati, la maggioranza dei quali erano sloveni, seguiti da croati ed ebrei. A causa delle condizioni di vista insopportabili, della denutrizione, malattie e violenza, gli internati morivano in massa. Molti poi morirono per conseguenza di tutto questo, poco dopo il trasferimento in altri campi o subito dopo il ritorno in patria”.

A perenne memoria di quanto accaduto, nel 1954 l’architetto sloveno Edo Ravnikar (uno degli internati sopravvissuti) realizzò un cimitero della Rimembranza. Il luogo oggi è avvolto nel silenzio, tranne che per il suono delle cicale e del vento tra gli alti cipressi che fanno ombra alle tombe con i nomi dei morti, alcune delle quali ancora oggi ricordati con fiori e lumini. Alla fine del parco un grande mosaico, opera di Marijan Prelj, posto sotto una struttura che vuole rappresentare una baracca degli internati. L’opera raffigura i corpi segnati dalle sofferenze incorniciati da una parabola politica in cui si vedono case bruciate e animali morti, il fascio littorio e la lupa di Roma che ringhia con la bocca intrisa di sangue e dalla parte opposta rassicuranti immagini di fattorie fabbriche ad indicare che la rivoluzione alla fine aveva trionfato.

Il campo non è segnalato da cartelli, ma si trova facilmente impostando google maps. Penso sia poco conosciuto e frequentato, non c’erano altre persone oltre a me al momento della mia visita.

Il memoriale sull'ex campo di prigionia di Rab
Il memoriale sull'ex campo di prigionia di Rab
Il memoriale sull'ex campo di prigionia di Rab
Il memoriale sull'ex campo di prigionia di Rab
Il mosaico nel cimitero della Rimbembranza
Il mosaico nel cimitero della Rimbembranza

LE SPIAGGE

La penisola di Lopar e le spiagge a nord

L’area più settentrionale dell’isola di Rab è costituita dall’insenatura di Supetarska Draga e dall’omonimo paesino e dalla piana di Lopar con le sue baie e spiagge di sabbia.

La strada costeggia la baia di Supetarska Draga sul versante inferiore di Donja e su quello superiore di Gornja: qui ci sono piccoli gruppi di case sparse che si affacciano su alcune baie con fondali di sabbia ma rive di cemento, non del tutto invitanti, anche se si tratta di luoghi molto rilassati e tranquilli.

Ritornando al bivio della strada principale si seguono le indicazioni per Lopar percorrendo una strada panoramica che taglia la pianura e raggiunge l’area orientale dell’insenatura. Lungo la strada vale la pena fare una sosta su un bellissimo punto panoramico da cui si gode una meravigliosa vista sul versante orientale dell’isola, con scogli e baie. Arrivati a Lopar, alla rotonda a sinistra ci si dirige verso il porticciolo, magnifico al tramonto, dove c’è anche il molo dei traghetti per l’isola di Krk.

Svoltando a destra invece ci si dirige verso la zona di San Marino, quella più turistica e ricca di spiagge sabbiose. Qui le alternative sono due: scegliere la comoda ma molto turistica Rajska Plaza, lunga spiaggia di sabbia o, poco più avanti, la spiaggia di Livačina, attrezzata e sempre affollata durante l’alta stagione. Percorrendo i sentieri sugli scogli verso sinistra, si possono però trovare alcune baie di ciottoli più isolate.

Seguendo invece le indicazioni che, dalla strada principale, conducono lungo una stretta strada in salita, all’interno del paese verso Sahara beach, si possono esplorare alcune isolate spiagge della costa settentrionali, raggiungibili a piedi con una passeggiata di circa mezz’ora dopo aver parcheggiato l’auto su una piazzola sterrata prima da dove iniziano i sentieri. Sahara è la spiaggia più ampia e famosa, ma si possono raggiungere anche quella di Dubac e Podsilo, oltre a quella di Stolac. Attenzione alla sigla FKK che potrete leggere sui cartelli o sulle rocce: sta ad indicare le spiagge naturiste.

Le spiagge della costa settentrionale sono ampie e sabbiose, l’accesso al mare è semplice, con un fondale così basso che serve percorrere dai 100 ai 200 metri per trovare l’acqua alta. Sono quindi perfette per i bambini e per chi è alla ricerca di un luogo comodo e rilassante. Non ci sono beach bar o servizi, quindi è indispensabile attrezzarsi con tutto il necessario. Di solito ci sono pochissime persone, anche in alta stagione, e gli spazi sono ampi, dunque sono perfette per chi cerca il contatto con la natura e il relax totale.

Le baie di Lopar
Le baie di Lopar
Sahara beach
Sahara beach
Tramonto a Lopar
Tramonto a Lopar

Kampor e la penisola di Suha Punta

L’area meridionale dell’isola è costituita dalla penisola di Kampor, che si raggiunge, superato il bivio per Rab città, attraverso il borgo di Palit. Se si prosegue la strada fino alla fine della penisola si raggiunge il paese di Kampor, dove si trova un bel porticciolo su cui si affacciano un paio di bar.

Un paio di chilometri prima di raggiungere il paese, sulla sinistra è ben segnalata la deviazione che conduce alla penisola di Suha Punta (Punta Secca) caratterizzata dalla costa alta e rocciosa. Lungo la strada gli accessi alle varie spiagge sono numerosi: alcuni si raggiungono a piedi tramite sentieri, altri tramite strette strade asfaltate. Un po’ ovunque ci sono parcheggi a 30 kune al giorno, ma si può lasciare l’auto gratuitamente anche in alcune zone lungo la strada principale e fare una breve passeggiata a piedi fino alla spiaggia più vicina. Un lungo tratto di costa tra le diverse baie e spiagge è poi collegate da una bella passeggiata che costeggia il mare e attraversa pinete con beach bar, ristoranti e possibilità di affittare lettini.

Le spiaggette anche qui sono minuscole e di piccoli ciottoli, trovare uno spazio tranquillo in alta stagione non è semplice. Il mare è molto bello, tranquillo sulla costa e poi gradualmente più profondo mano a mano che ci si stacca dalla riva. Nella zona occidentale c’è la riserva naturalistica del bosco Dundo, area protetta dal 1949, estesa poco più di 100 ettari. Si può fare una piacevole passeggiata lungo il sentiero che attraversa il bosco e che conduce fino alla spiaggia di Kandarola, una delle più belle della costa ma esclusivamente naturista (una delle più antiche spiagge di nudisti in Europa) e a pagamento (30 kune).

Baia di Suha Punta
Baia di Suha Punta
Baia di Suha Punta
Baia di Suha Punta
Baia di Suha Punta
Baia di Suha Punta

La costa ovest dal molo di Misnjak a Rab città

Quando si attracca con il traghetto al porto di Misnjak, viene spontaneo correre subito verso la città di Rab e il centro dell’isola. Sarebbe un grande però trascurare la costa occidentale dell’isola, ovvero il tratto che va dal porto fino a Rab città. In particolare il tratto più a sud cela delle spiaggette meravigliose e un mare trasparente e dalle mille sfumature di turchese.

Ben segnalata grazie alla presenza di un grande beach bar, è la meravigliosa spiaggia di Pudarica, a mio parere una delle più belle dell’isola. La baia è divisa in due parti: a sinistra c’è una bella spiaggetta di sabbia attrezzata con una fila di ombrelloni e qualche spazio libero. Sulla destra invece, si aprono tra gli scogli, piccole spiaggette di sabbia. Sugli scogli sono stati poi allestiti scenografici gazebi che permettono di apprezzare in tutta comodità questo spettacolare tratto di costa. Il mare è bellissimo, il fondale è sabbioso ma l’acqua diventa presto profonda e quindi è l’ideale per fare il bagno in un contesto bellissimo.

Proseguendo lungo la costa si trovano altre piccole baie selvagge fino ad arrivare agli abitati di Barbat e Banjol, decisamente più turistici con alcune piccole baie e spiaggette attrezzate. Qui ci sono anche ogni genere di servizi, con numerosi bar e ristoranti sul mare.

Da Barbat fino a Rab città, una bellissima passeggiata sul lungomare collega tutte le baie e le spiagge e rende questo luogo molto piacevole anche al tramonto.

La spiaggia di Pudarica
La spiaggia di Pudarica
La spiaggia di Pudarica
La spiaggia di Pudarica
Lungomare di notte a Banjol
Lungomare di notte a Banjol

DOVE MANGIARE

Konoba Kod Kineza – Rab città

Il centro storico della città di Rab è strapieno di ristoranti, molti dei quali però troppo turistici. Un’opzione interessante è la Konoba Kod Kineza, arredata in stile rustico a ricordare l’antica tradizione. Oltre alla sala interna ha anche una bella e fresca terrazza esterna al primo piano, appartata e silenziosa rispetto alla confusione delle vie del centro storico.

Rimane aperta solo la sera e quindi anche questo è un locale prettamente dedicato ai turisti, però è un buon indirizzo dove ordinare carne o pesce. Io ho assaggiato i calamari fatti alla maniera della casa, ovvero con il sugo a base di aglio e vino ed erano davvero ottimi.

Calamari della casa con sughetto di aglio e vino
Calamari della casa con sughetto di aglio e vino

Fast Food Meduza – Barbat

Il nome può trarre in inganno: in realtà non si tratta affatto di un fast food ma di un ristorantino in splendida posizione affacciato sul lungomare di Barbat. Ha una terrazza al primo piano rinfrescata da un pergolato e un servizio amichevole che invoglia a rilassarsi.

Ottimi i calamari fritti. Qui ho assaggiato per la prima volta il morski krastavac, che letteralmente significa “cetriolo di mare”, ma che in realtà si tratta di un preparato di carne ripieno di prosciutto, formaggio e cetriolini sottaceto. Davvero molto buono!

Come dolce vale la pena ordinare la palacinka al mascarpone, una vera delizia!

Calamari fritti e morski krastavac (rollata di carne macinata ripiena di prosciutto, formaggio e cetrioli sottaceto)
Calamari fritti e morski krastavac (rollata di carne macinata ripiena di prosciutto, formaggio e cetrioli sottaceto)

Konoba Ankora – Lopar

Si dice che questa sia la migliore konoba come qualità prezzo per mangiare pesce fresco. In effetti le semplice tavolate di legno del locale erano tutte piene e la cucina in piena attività a grigliare il pesce.

Ho assaggiato un ottimo branzino, che viene servito con tre contorni di verdure e l’ho accompagnato con un bicchiere di vino bianco locale.

La grappa o l’amaro a fine pasto viene offerto dalla casa. Non accettano carte di credito. Il servizio è amichevole e professionale allo stesso tempo. Sicuramente un indirizzo da segnare. Si trova in una stradina in salita partendo dal porto di Lopar, dove si possono ammirare bellissimi tramonti.

Branzino alla Konoba Ankora
Branzino alla Konoba Ankora

Restoran Ludmila – Kampor

Nascosto tra gli alberi della penisola di Kampor, questo piccolo ma delizioso locale, a cui si accede anche dal lungomare di Suha Punta tramite un sentiero, è perfetto anche per una pausa veloce.

Il titolare è molto simpatico e i tavoli sono disposti su una terrazza ombreggiata da freschi alberi. Il menù non è troppo ampio ma adatto a tutti i gusti. Da provare i calamari alla griglia, abbondanti e serviti su un letto di biete cotte. Davvero squisiti!

Calamari alla griglia
Calamari alla griglia

Fast Food Toni I – Lopar, spiaggia Livacina

Se non vi siete portati il pranzo al sacco o comunque avete voglia di stare un po’ all’ombra, diverse spiagge offrono piccoli bar o taverne spartane in cui rifocillarsi.

Io ho provato quello della spiaggia Livacina (sulla spiaggia ce ne sono tre, questo è quello più distante verso gli scogli). Il servizio è veloce e la qualità dei piatti discreti. Buoni e abbondanti i ćevapčići, serviti con patate fritte e l’insalata mista.

Un posto carino dove rilassarsi guardando il mare.

ćevapčići e insalata mista
ćevapčići e insalata mista

DOVE DORMIRE

Bed & Breakfast Rab – Rab città, Palit

Dagli hotel ai campeggi, ma soprattutto tante camere e appartamenti privati: l’offerta di alloggi sull’isola di Rab è vasta e adatta a tutte le esigenze.

Se volete rimanere su un costo medio, l’appartamento o la camera privata è la soluzione migliore. Le opzioni sono diverse, con o senza colazione e l’offerta è davvero ampia.

Circa il luogo dell’isola dove è meglio alloggiare, secondo me, è da prediligere Rab città, se volete evitare di usare l’auto per fare una passeggiata la sera nel bellissimo centro storico.

Le altre località di Kampor e Lopar, infatti, sono costituite da piccoli villaggi moderni dove troverete soltanto qualche (buon) ristorante, ma la sera non hanno grande movimento.

Il B&B Rab a Palit (una frazione della città di Rab) è stata la soluzioene perfetta da tutti i punti di vista. Si trova a brevissima distanza dalla strada principale che porta a Rab, ha il parcheggio privato interno (molto utile!), ma permette di visitare il centro storico con una passeggiata di cinque minuti a piedi e, allo stesso tempo, è comodo per uscire dalla città e visitare il resto dell’isola.

La camera con bagno è spaziosa e funzionale e c’è un bellissimo balcone dove rilassarsi la sera. I proprietari sono gentilissimi e molto simpatici. A seconda delle vostre esigenze, si può scegliere l’opzione con o senza colazione. Davvero super consigliato!

La mia camera con balcone al B&B Rab
La mia camera con balcone al B&B Rab

COME ARRIVARE

L’isola di Rab è facilmente raggiungibile tramite traghetto.

Il più veloce ed economico parte dal molo di Stinica, a circa venti chilometri a sud di Senj e approda a Misnjak, nel sud dell’isola, in meno di venti minuti. In alta stagione ci sono traghetti ogni mezz’ora, l’attesa è brevissima e il costo del passaggio con auto è di 22 euro. Orari e prezzi dettagliati si gtrovano sul sito del traghetto Rapska Plovidba.

L’alternativa è prendere il traghetto che parte dall’isola di Krk e raggiunge Lopar, a nord dell’isola. Il numero dei traghetti è molto inferiore e il prezzo maggiore, ma se si vuole visitare anche l’isola di Krk può essere un’opzione da tenere in considerazione. Orari sul sito della Jadrolinija.

Sul traghetto per Rab
Sul traghetto per Rab

Siete già stati a Rab? Oppure vorreste andarci? 

Fatemelo sapere nei commenti!

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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