Val di Fleres in Alto Adige: cosa fare in inverno tra natura e relax

Se la vostra idea di montagna in inverno è quella di stare in mezzo alla neve, che siate o meno sciatori, ma non amate le zone troppo turistiche e volete anche concedervi un po’ di relax in un hotel con area welness, vi propongo qualche giorno in Val di Fleres, in Alto Adige.

Fino ad oggi nemmeno io conoscevo la Val di Fleres, ma ho cercato sulla mappa un luogo fuori dalle solite e più note rotte del meraviglioso Sudtirolo e ho scoperto questo luogo perfetto per chi ama la natura incontaminata,

La Val di Fleres è l’ultima valle che si incontra prima di arrivare al confine col Brennero, oltrepassata Vipiteno. S’innesta da Colle Isarco e poi s’incunea, in tutto il suo splendore ancora selvaggio, all’interno delle Alpi dello Stubai, verso ovest, a sud del confine con l’Austria.

Incorniciata dalle del monte Tribulaun, puntellata da masi in mezzo a prati, è perfetta per chi cerca pace e tranquillità, splendidi panorami e camminate da ricordare.

La Val di Fleres si estende da 1.050 ai 1.245 metri sul livello del mare e si snoda per una lunghezza di 16 chilometri. Questa valle è considerata una delle più belle vallate alpine, soprattutto grazie alla sua natura incontaminata. Fleres è composto da insediamenti sparsi. I masi Stein di Fleres di Dentro sono i primi masi di questa zona e risalgono al Duecento.

Le cime della Val di Fleres
Le cime della Val di Fleres

Il Tribulaun

Il Gruppo del Tribulaun è formato dalle tre cime omonime Tribulaun di Fleres (3.097 metri), Tribulaun di Gschnitz (2.946 metri.) e Tribulaun di Obernberg (2.780 metri) è formato principalmente da dolomia del Triassico, posta su barriere cristalline. La roccia dolomia è stata scoperta in questo luogo dal geologo francese Déodat Gratet de Dolomieu.

Il Tribulaun di Fleres è la cima più elevata del Gruppo del Tribulaun e una delle più importanti vette per l’alpinismo nelle Alpi dello Stubai.

Tramonto a Fleres
Tramonto a Fleres
La chiesa di S. Antonio di Fleres
La chiesa di S. Antonio di Fleres
Vipiteno
Vipiteno

La maggior parte dei percorsi si possono fare d’estate, quando sono aperte anche le malghe e i rifugi. D’inverno la valle di Fleres è coperta da un manto di neve che rende il paesaggio fiabesco ed è molto apprezzata da chi pratica scialpinismo.

Anche d’inverno, però, si possono fare alcune facili passeggiate sulla neve per un weekend di natura e relax. Ecco quelle i percorsi che ho fatto io.

Area sciistica Ladurns

L’area sciistica di Ladurns (20 chilometri di piste) si trova circa a metà della valle ed è ben identificabile visto che si affaccia sulla strada principale.

Una nuovissima cabinovia conduce in pochi minuti fino alla baita Ladurnerhütte (17 euro andata e ritorno) a 1.730 metri.

Dalla baita, con lo stesso biglietto, si può prendere la funivia per arrivare a 2030 metri e scendere tramite le piste.

Un’alternativa, se non sciate o se volete fare una passeggiata sulla neve, è quella di proseguire lungo il sentiero a breve distanza dalle piste con ramponi o con sci da scialpinismo per raggiungere in circa mezz’ora la baita Edelweisshütte.

Entrambe le baite offrono servizio ristorante. Io ho pranzato alla Edelweisshütte, che dispone anche di camere.

A 2.030 metri
A 2.030 metri
Baita Ladurnsehutte
Baita Ladurnsehutte
Vista sulle piste di Ladurns
Vista sulle piste di Ladurns
Canederli in brodo di Baita Edelweiss
Canederli in brodo di Baita Edelweiss

Sentiero circolare delle cascate

Da S. Antonio di Fleres (Fleres di Dentro) è sufficiente seguire le indicazioni dei cartelli. Il tempo di percorrenza è di circa 3 ore, il dislivello di circa 300 metri.

Sono assicurati bellissimi panorami sulla valle, sui masi e sulle cascate ghiacciate. Io l’ho fatto senza ramponi, ma comunque portateli con voi.

Se alloggiate a Fleres potete arrivare al punto di partenza a piedi, in caso contrario si parcheggia nei pressi del Fuerstein Nature Family Resort, si passa il ponte a destra per salire lungo il torrente.

Si prosegue poi in salita verso i masi Hinterstein per poi attraversare il canalone da cui c’è una bella vista sulle tre cascate principali.

Proseguendo si raggiunge il parcheggio Holle, a 1465 metri. Da qui si raggiunge il punto di osservazione della cascata Hollenfall, la più spettacolare. Si continua a seguire le indicazioni per rientrare in modo circolare a Fleres di Dentro.

Vista panoramica sulla valle dal sentiero delle cascate
Vista panoramica sulla valle dal sentiero delle cascate
Lungo il sentiero delle cascate
Lungo il sentiero delle cascate
Masi e cascate ghiacciate
Masi e cascate ghiacciate
Le indicazioni dei sentieri
Le indicazioni dei sentieri

DOVE DORMIRE

Aktivehotel Panorama – Sant’Antonio di Fleres

La vista panoramica sulla valle della maggior parte delle camere è il punto di forza di questo hotel tre stelle a gestione familiare, che si trova proprio in fondo al paese, dopo aver percorso la strada principale e aver superato la chiesetta di Sant’Antonio. Si tratta della scelta perfetta per chi vuole concedersi un weekend lontano da tutto, immerso nella natura.
Le camere dell’Aktivehotel Panorama sono ampie e dispingono di un enorme terrazzo affacciato sulla valle. Evitate le camere più economiche perché si trovano al piano terreno e non hanno vista panoramica.

L’Aktivehotel Panorama fa servizio di prima colazione o mezza pensione, ma si può decidere anche sul momento se fermarsi o cena (il menù è fisso con 4 portate di cui una a scelta a 25 euro, non c’è menù alla carta). Il servizio bar è aperto tutto il giorno e l’hotel è il punto di ritrovo anche degli abitanti, visto che in bassa stagione invernale è l’unico aperto. 

Un altro motivo per alloggiare qui è l’area wellness compresa nel prezzo delle camere. Il seminterrato ospita una nuovissima zona benessere con sauna, bagno turco e due ampie zone relax, una con lettini sospesi e sdraio e l’altra con letti di fieno. Stupenda e perfetta per rilassarsi dopo una giornata sulla neve.
Lo staff è molto disponibile e gentile. C’è la possibilità anche di farsi preparare ottimi panini da portare via e di avere informazioni e mappe sulla valle e i suoi dintorni.
Vista dalla mia camera
Vista dalla mia camera
La mia camera con i piumoni ripiegati sul letto a formare un cuore
La mia camera con i piumoni ripiegati sul letto a formare un cuore
Area welness
Area welness
Dettagli della sala ristorante
Dettagli della sala ristorante

COSA VEDERE NEI DINTORNI

VIPITENO/STERZING

Se siete da queste parti vale la pena fare una sosta a Vipiteno, lungo la strada del Brennero, per ammirare il piccolo ma meraviglioso centro storico dove spicca la quattrocentesca Torre dei Dodici.

Da non perdere una bella passeggiate tra le due vie principali Via Città Nuova e Via Città Vecchia allineate da belle case con i portali sormontati da insegne in ferro battuto, dorato e dipinto. Lungo le strade si affacciano negozi, pasticcerie e ristoranti tipici dove vale la pena fare una sosta per assaporrare le tradizioni sudtirolesi.

Da notare anche il bel Palazzo Comunale con Erker angolare e il Museo Civico, ospitato nell’edificio duecentesco della Commenda dell’Ordine teutonico.

Durante le feste natalizie c’è anche il famoso mercatino di Natale con tante casette dedicate all’artgianato tipico e alla gastronomia altoatesina dove si può fare una ghiotta pausa pranzo abase di canederli o di wurstel con crauti.

Scorcio del centro di Vipiteno
Scorcio del centro di Vipiteno
Giro in carrozza a Vipiteno
Giro in carrozza a Vipiteno
Mercatino di Vipiteno
Mercatino di Vipiteno
Case tipiche di Vipiteno
Case tipiche di Vipiteno

COLLE ISARCO

L’ultimo paese prima di arrivare Brennero è Colle Isarco, a 1098 metri. Proprio qui c’è la deviazione che conduce nella Val di Fleres.

Vista la sua posizione, già quattromila anni fa Colle Isarco era un punto di sosta dei viandanti e dei commercianti che attraversavano le Alpi. Lungo tutto il Medioevo da queste parti transitarono re e imperatori, per diventare poi nel Novecento un famoso luogo di cura, anche grazie all’arrivo della ferrovia. Il momento di maggior splendore fu però dal Medioevo in poi grazie alla presenza e allo sfruttamento delle miniere di argento e di piombo della Val di Fleres che rimasero attive fino al 1818.

Colle Isarco divenne famoso soprattutto perché lo scrittore Henrik Ibsen lo scelse come luogo di villeggiatura. In bassa stagione, durante l’inverno, è un luogo un po’ spoglio, perché molte attività rimangono chiuse, probabilmente resta più interessante da visitare nella bella stagione.

Scorcio di Colle Isarco
Scorcio di Colle Isarco
Un'antica porta su una casa di Colle Isarco
Un'antica porta su una casa di Colle Isarco
Casa tipica a Colle Isarco
Casa tipica a Colle Isarco
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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