Uzbekistan, cosa sapere per organizzare il viaggio in autonomia

Organizzare un viaggio in Uzbekistan in autonomia non è mai stato così semplice. Negli ultimi anni il Paese ha avuto un vero boom turistico anche grazie a servizi sempre più efficienti.

Nonostante in molti visitino l’Uzbekistan in gruppi organizzati, organizzare il viaggio da soli è alla portata di tutti. Basta sapere alcune cose per capire come muoversi, come pagare, quali servizi ci sono.

La popolazione è accogliente e se avete bisogno di qualcosa troverete sicuramente qualcuno che potrà aiutarvi.

Ecco alcune cose da sapere per organizzare il viaggio in autonomia, che ho scoperto io stessa durante l’organizzazione del mio viaggio e poi una volta sul posto. Spero vi possano essere utili!

Come arrivare

Gli aeroporti principali dell’Uzbekistan sono tre: quello della capitale Taskhent, quello di Samarcanda e quello di Urgench.

Su Samarcanda e Taskhent volano la Uzbekistan Airways con voli diretti dalle principali città italiane e la Turkish Airlines, in questo caso scalo a Istanbul. A Urgench invece c’è soltanto la Uzbekistan Airlines, che però è convenzionata con la Turkish: questo significa che anche potete acquistare il volo dall’Italia direttamente sul sito della Turkish Airlines, anche se nella tratta Urgench-Istanbul volerete con la Uzbekistan Airlines.

È sicuramente una bella comodità, ma serve fare attenzione al peso dei bagagli da cabina perché le due compagnie hanno regole diverse e quella della Uzbekistan Airlines sono più restrittive. Con la Turkish Airlines potete portare in cambia uno zainetto fino a 4 chili e un trolley fino a 8 chili, mentre con la Uzbekistan Airlines dovete far stare tutto in un unico bagaglio a mano da 8 chili, altrimenti il trolley vi verrà imbarcato, anche se senza costi aggiuntivi. In ogni caso, controllate sempre le indicazioni delle singole compagnie.

Se volate con la Wizz Air, invece, lo scalo sarà ad Abu Dabi. Verificate sempre che siano ancora attive le tratte, perché le compagnie low cost cambiano di frequente le destinazioni.

Il prezzo dei voli varia a seconda della compagnia, Wizz Air è molto più economica rispetto a Turkish Airlines. Purtroppo i ritardi sono frequenti con entrambe le compagnie e l’attesa tra un volo e l’altro molto lunga. Armatevi di pazienza.

Io ho volato con Turkish da Venezia con scalo a Istanbul e mi sono armata davvero di tantissima pazienza. Arrivati in Uzbekistan, però, il viaggio diventerà molto più semplice, perché i trasporti sono ottimi.

Cosa serve

Per gli italiani è sufficiente il passaporto con una validità residua di almeno tre mesi. Non serve il visto per i soggiorni inferiori ai 30 giorni.

Sulle mura di Khiva
Sulle mura di Khiva

Come spostarsi

Spostarsi in Uzbekistan è molto semplice. Uno dei mezzi di trasporto più economici è veloci è il treno. Ci sono sia quelli più lenti sia quelli ad alta velocità, che collegano tutte le quattro città principali. Io vi consiglio quello ad alta velocità, denominato Afrosiyob, perché i prezzi sono bassi e il servizio ottimo. Per andare da Taskhent a Bukhara si spendono 20 euro, da Bukhara a Khiva 12 euro a testa in prima classe.

I biglietti si possono acquistare online già dall’Italia. Secondo me, anzi, è obbligatorio acquistarli in anticipo, visto che sono disponibili circa 45 giorni prima e vanno subito esauriti, in particolare quelli di prima classe sui treni veloci. È consigliabile anche stampare il biglietto. Il modo più conveniente di acquistare i biglietti del treno online è direttamente dal sito delle ferrovie uzbeke.

In alternativa al treno per spostarsi da una città all’altra si possono usare driver di agenzie private locali. Anche questo è un mezzo veloce, sicuro ed economico. Io ho usato un driver per andare da Bukhara a Khiva: sono poco meno di 5 ore di viaggio. Ho scelto il driver perché non me la sentivo di fare il viaggio notturno in treno e arrivare troppo stanca il giorno dopo. Tenete comunque conto che il viaggio in treno notturno vi farà risparmiare il costo di una notte in hotel.

L’agenzia che ho usato, sia per andare da Bukhara a Khiva che da Khiva a Urgench, è Islambektravel e mi sento di consigliarvela. Sul loro sito web trovate tutte le informazioni. Io ho prenotato i servizi via e-mail già all’Italia. Si paga alla fine del servizio in contanti direttamente all’autista.

Per il resto, Samarcanda, Bukhara e Khiva si visitano senza difficoltà a piedi, se avete un hotel in centro. In ogni caso, i taxi sono molto economici: scaricate la app YandexGo per prenotare il taxi direttamente in questo modo (è necessario avere una sim uzbeka per usare la app).

A Taskhent c’è la metro, comoda e molto economica da usare: i biglietti si comprano in contanti nelle biglietterie presenti in ogni metro. Ricordate soltanto di comprare il biglietto ogni volta per la corsa che dovete fare e di non acquistare pacchetti di biglietti, perché i tornelli riconoscono soltanto il biglietto per la loro specifica fermata.

In taxi verso la stazione dei treni di Samarcanda
In taxi verso la stazione dei treni di Samarcanda
La metropolitana di Taskent
La metropolitana di Taskhent
Lungo la strada da Buckara a Khiva
Lungo la strada da Buckara a Khiva
Un vagone del treno per Buckara
Un vagone del treno per Buckara
Lungo la strada da Bukhara a Khiva
Lungo la strada da Bukhara a Khiva

Quando andare

Il clima in Uzbekistan è molto caldo in estate e molto freddo in inverno. L’ideale quindi sono i mesi che vanno da aprile a maggio e da settembre a ottobre.

Io ho scelto la prima metà di settembre e mi sento di consigliarvi questa scelta sia per il clima sia per la bassa presenza di turisti.

Le temperature hanno spaziato da una massima di 26 gradi a una minima di 18, che hanno permesso di godersi in pieno la visita delle città tutto l’arco della giornata e la sera. Ho trovato sempre il sole.

Purtroppo molti turisti italiani sono costretti a scegliere il mese di agosto per il viaggio per via delle ferie obbligate: in questo caso preparatevi a rimanere in hotel durante le ore più calde della giornata, quando le temperature arrivano ai 40 gradi e oltre.

Ci sono molti gruppi organizzati e la presenza di italiani è elevata, soprattutto d’estate, in primavera e nel mese di ottobre.

Come pagare

In Uzbekistan sono ancora poco diffusi i pagamenti con carta di credito. Sarà quindi indispensabile aver con sé un po’ di contanti. In Uzbekistan sono accettato sia il SOM uzbeco (UZS), la valuta locale, sia i dollari. Non sono accettati gli euro.

Il denaro può essere cambiato in aeroporto o nelle stazioni ferroviarie. In città non ci sono cambiavalute ma gli euro si possono cambiare direttamente nelle banche, che è quello che ho fatto io. Fate attenzione invece a non accettare di cambiare i soldi per strada, da persone che vi avvicineranno per proporvi il cambio in nero. In alternativa ci sono alcuni ATM sparsi nelle città che io personalmente però non ho provato.

Soltanto alcuni ristoranti e alcuni hotel accettano anche le principali carte di credito. Nel mio post su dove dormire in Uzbekistan vi ho segnalato quali sono.

Il costo della vita è molto basso, si pranza con pochi euro, in media non si spendono più di 10 euro. I taxi costano 3-4 euro.

In metro a Tskhent
In metro a Tskhent
La moneta dell'Uzbekistan
La moneta dell'Uzbekistan

Come connettersi

In Uzbekistan il WiFi è molto diffuso ed è presente in tutti gli hotel e in numerosi ristoranti.

Il mio consiglio è comunque quello di acquistare una sim uzbeka o una e-sim per poter disporre liberamente del collegamento dati, utile a orientarvi durante la visita delle città e a chiamare un taxi. Le sim fisiche si possono acquistare in aeroporto o nelle principali stazioni ferroviarie.

Come comunicare

Le lingue più diffuse sono l’uzbeko e il russo. Sempre più persone parlano inglese, in particolare negli hotel e nei ristoranti più turistici.

Ma anche chi parla soltanto la lingua locale troverà il modo per farsi capire, a gesti oppure usando il traduttore di google.

Come vestirsi

L’Uzbekistan è un Paese musulmano ma moderato. Il mio consiglio resta quello di mantenere un abbigliamento sobrio, con pantaloni o gonne lunghe. Evitare i pantaloncini corti, anche per gli uomini, in particolare nei luoghi di culto, accortezza che vale comunque in qualunque altro Paese, anche occidentale.

Soltanto nelle moschee che ancora oggi sono luoghi di culto è obbligatorio per le donne coprirsi il capo prima di entrare e, in alcuni casi, per tutti togliersi anche le scarpe. Nelle moschee diventate musei non sono previsti questi obblighi.

Ricordatevi anche di portare sempre con voi un cappellino e gli occhiali da sole perché la luce è molto forte e il sole potrebbe crearvi qualche problema.

Come comportarsi

L’Uzbekistan è un Paese molto accogliente e ormai anche molto turistico. I servizi sono ottimi e in generale non avrete alcun problema.

L’Uzbekistan è un Paese sicuro. C’è molta polizia turistica in tutti i centri storici, nella metro di Taskent e in generale un po’ ovunque, probabilmente soprattutto come deterrente, visto che tutte le città mi sono sembrate molto tranquille e sicure.

Valgono quindi i soliti consigli di buon senso da tener presente in qualunque viaggio: fare attenzione ai borseggiatori in metro, nei mercati e in generale nei luoghi affollati e non viaggiare portando con sé oggetti di valore o preziosi.

Nella maggior parte dei bar e dei ristoranti non si servono bevande alcoliche.

Un chiosco a Taskhent
Un chiosco a Taskhent
Giocare a backgammon in un parco di Samarcanda
Giocare a backgammon in un parco di Samarcanda
La sera a Samarcanda
La sera a Samarcanda

Dove dormire

Ho dedicato un articolo a parte su dove dormire in Uzbekistan, in cui ho elenecato gli hotel che ho provato io a Tashkent, Samarcanda, Bukhara e Khiva e che mi sento di consigliarvi.

Trovate qui l’articolo con i consigli su dove dormire in Uzbekistan. 

dove dormire in Uzbekistan

Altre domande? Altri consigli da dare, se ci siete già stati?

Chiedetemi pure nei commenti!

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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