L’autunno è il periodo perfetto per andare alla scoperta delle città d’arte italiane. Ecco un itinerario semplice da realizzare per visitare quattro città dell’Emilia Romagna ricche di storia, arte e architettura e collegate tra di loro dalla Via Emilia, che da 21 secoli lega l’Italia nord occidentale all’Adriatico, da Piacenza a Rimini.
Questo itinerario parte da Piacenza e arriva a Modena, passando per Parma e Reggio Emilia. È un percorso che, se non hai un’auto o non hai voglia di noleggiarla, è facilmente percorribile con i mezzi pubblici. Treni e bus sono a disposizione dei viaggiatori che possono spostarsi facilmente da una città altra.
Per realizzare l’itinerario in autonomia e trovare gli orari migliori dei mezzi in base alle tue esigenze e al tempo che vorrai dedicare ad ogni città, viaggia con Omio, un comodo portale di ricerca (consultabile anche da pc) che trova i mezzi a disposizione per muoversi da una città altra e indica anche i tempi di percorrenza e il costo dei biglietti davvero molto comodo.
1. Piacenza
Situata sulla riva destra del Po, dove la via Emilia termina il suo lungo corso, Piacenza è la porta dell’Emilia per chi arriva dalla Lombardia, dal Piemonte o dalla Liguria. Città quindi di frontiera, è un luogo poco appariscente e tutto da scoprire, anche perché ignorata dai grandi percorsi turistici di massa. Alla prevalente impronta lombarda (Milano dista soltanto 60 chilometri), Piacenza unisce una posizione di cerniera tra il Po, la grande pianura e gli Appennini.
La Piacenza antica si snoda intorno a piazza dei Cavalli, al cui centro è impossibile non notare la statua equestre di Alessandro Farnese. In questa area sono da vedere il Duomo con al sua bella facciata a capanna, la basilica di S. Antonino con le sue forme insolite, la chiesa di S. Sisto, un insediamento benedettino del IX secolo completamente rinnovato in epoca rinascimentale e Palazzo Farnese, le cui sale, un tempo teatro dei balli di Margherita d’Austria, oggi ospitano i Musei Civici, come il Museo delle Carrozze e la Pinacoteca che conserva il Tondo di Botticelli.
La visita a Piacenza si conclude con la parte di città compresa fra la prima espansione medievale e la città bastionata cinquecentesca, spingendosi a ovest fino al Santuario della Madonna di Campagna, che ospitò il concilio che indisse la prima crociata del 1095.
2. Parma
Patria di Giuseppe Verdi e città natale di Arturo Toscanini, sede del Teatro Regio, vero tempio della lirica, famoso in tutto il mondo, Parma conserva caratteristiche di cultura e di eleganza nate dai tempi del governo di Maria Luigia d’Austria e mantenute fino ai giorni nostri. La città conserva diversi monumenti e importanti istituzioni di prestigio quali l’Università, la Galleria nazionale, la Biblioteca Palatina, l’Istituto di studi verdiani, il Conservatorio e l’Accademia di Belle Arti.
La piazza Duomo, con la Cattedrale, il Battistero e il Palazzo Vescovile è sicuramente uno degli spazi aperti più belli dell’Emilia Romagna e non solo. Il Duomo, in particolare, è una grandiosa costruzione romanica eretta nella seconda metà del XII secolo con una bellissima facciata e un ricchissimo interno carico di affreschi che ricoprono le volte e le pareti. Il Battistero, straordinario esempio di transizione tra romani e gotico, costruito in blocchi di marmo rosa e bianco, presenta una decorazione di bassorilievi di tale importanza e bellezza da essere la massima sintesi della cultura iconografica medievale, con riferimenti teologici e rappresentazioni simboliche.
Nella zona della Parma ducale, invece, imperdibili sono il Complesso della Pilotta che custodisce collezioni tra le più preziose d’Italia, e lo splendido Teatro Farnese del XVII secolo, il cui interno lascia letteralmente senza fiato.
Parma è una città molto interessante anche dal punto di vista gastronomico. Per approfondire questo aspetto, ho scritto un post dedicato a dove mangiare a Parma
3. Reggio Emilia
Conosciuta per essere la capitale della bandiera italiana, che nacque e fu esposta qui per la prima volta il 7 gennaio 1797 in seguito alla fondazione della Repubblica Cispadana, oltre che, insieme a Parma, il luogo d’origine del famoso prelibato formaggio parmigiano reggiano, Reggio Emilia si snoda dal cuore della città medievale con le piazze centrali e alla via Emilia, che corrispondono al decumano massimo dell’antica strada consolare e comprendono alcune tra le più importanti architetture della città.
Da piazza del Monte su via Emilia , per via Corridoni si raggiunge piazza Camillo Prampolini, la piazza Grande, dove si affacciano la Sala e il Museo del Tricolore, dove è nata la Bandiera Italiana. Su Piazza Prampolini si affacciano gli edifici più importanti della città. Sul lato sud il Municipio con la Sala del Tricolore. Sul lato nord sorge l’elegante sagoma del palazzo del Monte con la torre dell’orologio: di fronte al palazzo c’è la statua del Crostolo, il fiume che attraversa la città. A ovest ci sono i palazzi del collegio dei notai e del Podestà; infine il lato est è occupato dalla facciata dal Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta. Da qui, attraverso il suggestivo Broletto, si arriva in piazza San Prospero, la piazza Piccola.
L’itinerario di visita di Reggio Emilia può poi proseguire lungo i due rami della storica via Emilia e concludersi lungo corso Garibaldi. La passeggiata lungo il corso che occupa l’antico alveo del torrente Crostolo può partire da Piazza Gioberti e arrivare fino a Piazza Roversi. Dopo l’Obelisco ai Martiri del Risorgimento, sulla sinistra della via si affaccia l’ex Palazzo Ducale, oggi sede della Provincia e della Prefettura, mentre di fronte si staglia la mole del Tempio della Madonna della Ghiara.
Se Reggio Emilia ti incuriosisce, ho scritto un post dedicato a cosa vedere a Reggio Emilia in un giorno.
4. Modena
Conosciuta da tutti per la tradizione gastronomica, per l’Accademia militare e il mito della Ferrari, Modena è una città storica dall’inestimabile patrimonio artistico e architettonico, a partire dalla Cattedrale romanica e dalla celebre Torre Ghirlandina, che svettano su piazza Grande e che sono state inserite dall’Unesco tra i Patrimoni dell’Umanità.
Il centro storico è ben conservato nel suo duplice impianto medievale e tardo-rinascimentale ed è sede di importanti musei. Imperdibili il Palazzo Ducale, le Gallerie Estensi e il Palazzo dei Musei.
Prototipo dell’architettura medievale in Emilia, la cattedrale di Modena colpisce per la folla di figure scultoree che la adornano in goni sua parte, a partire dalla facciata. Iniziata nel 1099 dall’architetto lombardo Lanfranco, venne consacrata nel 1184 e molti interventi dalla fine del XII al XIV secolo sono opera dei Maestri Campionesi. Unita alla chiesa da due archi a sesto acuto, si alza la torre campanaria di 86 metri detta la Ghirlandina per le due balconate che cerchiano la cuspide.
Nella parte di città più segnata dagli interventi estensi, si può percorrere Corso Canal Grande, ampia e scenografica strada creata sul corso del canale San Pietro, tombato nel XVI secolo. Il Palazzo Ducale non passa inosservato per la sua mole quadrilatera poderosa: sorto sull’antico castello verso il 1634, divenne il polo urbano alternativo alla cattedrale.
Infine, se vi trovate a Modena in una giornata di pioggia, non temete. Saprete dove trascorrere il tempo nell’imponente Palazzo dei Musei che comprende Galleria, Museo e Medagliere Estense, la Biblioteca civica d’arte “Luigi Poletti”, l’Archivio storico comunale, la Biblioteca Estense Universitaria e i Museo Civici con lapidario Romano.
DOVE DORMIRE
Novotel Parma Centro
Per questo itinerario ho scelto di dormire a Parma, ma qualunque altra città va bene, visto che comunque le distanze tra un luogo e l’altro sono limitate e le città sono facilmente collegate tra di loro.
Il Novotel Parma Centro è un bellissimo hotel nei pressi della stazione, a cinque minuti a piedi dal centro di Parma.
Nuovo e moderno, l’hotel ha camere spaziose e letto comodissimo. Lo staff è super cortese e sempre disponibile e la colazione ottima e abbondante. Una scelta ottima per andare sul sicuro.