Qualunque fase della tua vita tu stia attraversando, arrivi a Merano, la seconda città del Südtirol/Alto Adige, e ti senti pervadere da un’aria nuova, una sensazione di ottimismo, come se all’improvviso tutto si incastrasse alla perfezione e senza fatica. Che sia il clima meraviglioso? O la città piena di fiori colorati? Oppure i panorami mozzafiato? O perché all’improvviso tutti passano dalla lingua italiana a quella tedesca con naturalezza e ti trovi catapultato in un mondo nuovo? Ciò che rende Merano così unica è tutto questo ma non solo. È anche e soprattutto lo spirito del luogo, che invita a rallentare, a stare bene, a dedicare tempo a sé stessi e alle cose che contano. Qui tutto sa di vacanza e di benessere. Che non significa solo ozio.
A Merano, dove il Mediterraneo incontra le Alpi, preparatevi a camminare. Tanto. Una delle cose più belle da fare a Merano è scoprire le lunghe passeggiate che attraversano la città e le colline ricoperte di vigneti. Dalla Passeggiata lungo il torrente Passirio alla panoramica Passeggiata Tappeiner, fino al sentiero di Sissi che conduce in un’ora allo spettacolo meraviglioso dei Giardini di Castel Trauttmansdorff. I chilometri da percorrere sono tanti ma saranno accompagnati dallo stupore e dalla meraviglia di un paesaggio che pare incantato nella perfezione della natura conservata e valorizzata in modo sublime.
Anche il centro storico riserva molte belle sorprese. La via Portici e i suoi negozi. Il Duomo di San Nicolò è i suoi portali antichi. Le piazze e i musei che abbelliscono la città. E ancora passeggiate: quelle lungo i sentieri d’estate e d’inverno che conducono alla scoperta delle due rive del torrente, delle porte antiche che circondavano la città e che conducono fino alla gola della Gilf dove all’improvviso è la natura a dominare.
Ecco 10 cose che secondo me vale la pena assolutamente fare durante un weekend a Merano.
1. Visitare il centro storico
Il centro storico di Merano è compatto e ricco di monumenti ed edifici storici interessanti da scoprire. La cinta muraria due-trecentesca, abbattuta nell’Ottocento, è scandita dalla presenza delle tre porte superstiti (Porta Bolzano, Porta Venosta e Porta Passiria). L’edificio più rilevante è il Duomo di San Nicolò con i portali quattrocenteschi e l’imponente campanile di 83 metri con sette orologi disposti in coppia sui lati: è considerato l’edificio religioso in stile gotico più bello di tutto il Tirolo. Alle spalle del duomo, l’ottagonale Cappella di Santa Barbara a lungo cappella del cimitero. Sul lato esterno dell’abside si trovano le antiche pietre sepolcrali di famiglie nobili tirolesi.
Tra il duomo e la piazza del Grano, via dei Portici, con le sue bellissime case cinque-seicentesche, è da sempre la strada-mercato di Merano, cuore delle passeggiate in città e dello shopping. Da vedere anche il Castello Principesco, costruito intorno al 1470 come residenza dei signori del Tirolo e il Kurhaus, icona della Merano termale, con la facciata tondeggiante scandita da quattro colonne, sormontata dal gruppo delle Grazie danzanti e sovrastata da una maestosa cupola sul lungo Passirio.
Vale la pena fare anche una passeggiata a est di pizza del Duomo, tra i vicoli dell’antico quartiere Steinach, rione dalla storica anima popolare e zona più antica di Merano, oggi ristrutturato mescolando tradizione e atmosfera contemporanea.
2. Visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff
Se avete mai provato a immaginare una qualche idea di Paradiso, i Giardini di Castel Trauttmansdorff potrebbero avvicinarsi a questo concetto, non a caso sono stati eletti “Il Parco più bello d’Italia”, “Il Giardino Internazionale dell’Anno 2013” e hanno ricevuto il premio europeo “Ecological Gardening 2021”.
Oltre 80 diversi ambienti botanici su un’area di ben 12 ettari con un dislivello di 100 metri: giardini multisensoriali, parchi tematici, padiglioni artistici, terrazze panoramiche, laghetti, voliere e molto altro ancora rendono questo luogo una delle cose imperdibili da vedere se siete a Merano. Il giardino si compone di quattro aree tematiche, 10 padiglioni artistici e sette chilometri di rete sentieristica.
Quando siete stanchi di percorrere gli interminabili vialetti dei giardini, potete visitare il castello, una delle dimore predilette da Sissi, che soggiornò qui nel 1870 e nel 1889. Oggi ospita il Touriseum, il Museo provinciale del Turismo, il primo museo d’Europa dedicato al turismo: un percorso espositivo interattivo, allestito in 20 sale, che accompagna i visitatori in modo originale in un viaggio nel tempo attraverso i 250 anni di storia del turismo alpino.
Al castello si può arrivare a piedi dal centro di Merano tramite un percorso che passa fra ville signorili ed eleganti parchi denominato il Sentiero di Sissi, un tracciato pedonale ispirato all’imperatrice austriaca e che si articola in 11 diverse tappe, ciascuna legata storicamente ai soggiorni meranesi delle famiglie imperiali. Calcolate un’ora di cammino e una distanza di circa tre chilometri. Una curiosità che ben pochi conoscono: l’imperatrice in realtà si chiamava Sisi, con una “s” sola, il nuovo nome si deve alla famosa trilogia di film con Romy Schneider, così famosa da aver fatto preferire anche a Merano la grafia con la doppia “s”.
3. Trascorrere qualche ora di relax alle terme
Impossibile andare a Merano e non provare le sue famose terme. Inaugurate nel 2005 sulla sponda sinistra del Passirio e ampliate nel 2019, sono un’isola di benessere.
Il complesso di design contemporaneo è stato progettato dai berlinesi Baumann e Zillich: un vasto cubo di vetro e acciaio contiene le saune e alcune vasche, armonizzano acqua, luce e vista sulle montagne e aprendosi su un parco di 52mila metri quadri che ospita ulteriori piscine.
Su una superficie di quasi 8mila metri quadri ci sono ben 25 piscine tra coperte e scoperte, fredde e calde, saune e trattamenti di bellezza, oltre a un caffè e un ristorante. Gli allestimenti interni sono del bolzanino Matteo Thun.
Le acque termali usate in alcune piscine provengono dal monte Vigilio e sono ricche di radon. Dopo tanti chilometri di passeggiate, una giornata relax è d’obbligo!
4. Percorrere la passeggiata Tappeiner
È la più lunga e panoramica passeggiata di Merano e venne realizzata nel 1893 grazie al medico e botanico Franz Tappeiner, da cui ha preso il nome. In origine la passeggiata era lunga due chilometri che furono raddoppiati tra il 1908 e il 1928. Situata a circa 100 metri sopra il fondovalle meranese, conduce oggi lungo il versante del monte San Benedetto fino a Quarazze, poco al di sotto di Castel Tirolo, mentre dall’altro lato arriva fino alla Polveriera, su cui si può salire gratuitamente per godere di uno splendido panorama su Merano.
I quattro chilometri di passeggiata offrono alcune tra le più belle vedute di Merano, sui tetti della città, sul duomo di San Nicola e sulla conca meranese. Non solo: grazie alla vegetazione mediterranea, ai vigneti e all’orto delle erbe aromatiche si incontrano lungo il percorso, il fascino della passeggiata è ineguagliabile.
Si accede alla passeggiata dalla passeggiata Gilf o dalla ripida scalinata alle spalle del duomo o da via Galilei. Lungo la passeggiata, piazzole, panchine, ristoranti, caffè e chioschi panoramici invitano a numerose soste.
5. Dormire in una villa liberty
Nella mia scoperta di Merano sono ospite dell’Hotel Westend e della straordinaria accoglienza di Alexander Strohmer. L’hotel è una villa d’epoca liberty costruita a fine Ottocento e conserva gran parte dell’arredamento originario e quell’atmosfera calda degli alberghi in stile senza tralasciare il comfort. Concepito in origine come l’abitazione del suo ideatore, l’architetto Piero Delugan, è uno delle ville d’epoca più affascinanti di Merano.
Camere enormi con spazi di altri tempi, ambienti luminosi e un bellissimo balcone che si affaccia sul torrente Passirio. In cucina la moglie di Alexander delizia il palato degli ospiti con un menù basato su qualità e tradizione, con un menù che cambia ogni sera e una vasta scelta di piatti. Ottima e molto varia la prima colazione a buffet, sia dolce sia salata.
Il parcheggio dell’hotel permette di dimenticare l’auto per tutta la durata del soggiorno e di vivere Merano a piedi, in bicicletta (l’hotel ne mette a disposizione per i suoi ospiti) o in seggiovia e funivia. Inoltre, l’hotel offre una guest card con sconti per musei, funivie, negozi e terme. Se pensate che sia un’idea di alloggio improponibile, rimarrete stupiti dal rapporto qualità prezzo di questo hotel tre stelle, ideale per chi ama il bello e ha voglia di essere trasportato in un’atmosfera di altri tempi.
6. Salire con la seggiovia a Tirolo
Dopo aver visitato in lungo e in largo Merano, una cosa assolutamente da fare è prendere la storica seggiovia panoramica che, passando sopra le distese di vigneti, arriva fino al villaggio di Tirolo, in bella posizione panoramica e soleggiata con vista superba sulla conca di Merano.
Il villaggio è delizioso, pieno di ristoranti e negozi ed attrae molti turisti. La cosa però da fare assolutamente è imboccare la passeggiata Falkner che costeggia splendide colline di vigneti e in meno di un’ora conduce fino a Castel Tirolo, uno dei castelli simbolo di questa zona, immortalato anche da tanti pittori dell’Ottocento, grazie alla sua scenografica posizione. Per tre secoli sede della dinastia che governò il territorio cui diede il nome, oggi ospita il Museo storico culturale della Provincia di Bolzano.
Proseguendo per altri dieci minuti di cammino si arriva fino alla chiesetta di San Pietro, al cui interno conserva bellissimi affreschi. Prima di arrivare al castello inoltre si può fare una deviazione verso un altro piccolo maniero, Castel Fontana/Brunnenburg, che ospita il Museo agricolo fondato dal poeta Ezra Pound, che qui visse dal 1958 al 1963 e che ancora oggi è di proprietà della famiglia.
Costo seggiovia Merano-Tirolo: 7 euro andata e ritorno. A Merano la stazione si trova di fronte al Castello Principesco
7. Esplorare il lungo Passirio
La passeggiata lungo il torrente Passirio è probabilmente il primo percorso che farete una volta arrivati a Merano. Il Passirio è il torrente che attraversa la città e costeggiare le sue rive, in particolare quella destra su cui si affacciano eleganti ville ottocentesche, è uno dei modi migliori per cominciare a scoprire la città e respirare la sua atmosfera così particolare.
La passeggiata Lungo Passirio è compresa tra i ponti della Ferrovia, del Teatro e della Posta. Dal 2017 è scandita dal percorso “Figure umane”, opere di artisti contemporanei dedicate a personalità che hanno vissuto o soggiornato a Merano e grazie ai quali l’immagine della città si è affermata: io ho cercato subito quella dedicata a Franz Kafka, uno dei miei scrittori preferiti, che proprio sulle sponde del Passirio lavorò a “Il Processo”. Un insolito itinerario della memoria storica e culturale della città di Merano che va a comporre un ideale “viale delle rimembranze” in cui la massima espressione della contemporaneità incontra la memoria di una comunità rendendola viva e presente.
Lungo la passeggiata ci si imbatte anche nell’interessante chiesa evangelica di Cristo, costruita tra il 1883 e il 1885 dall’architetto Johannes Vollmer di Berlino. La comunità evangelica venne fondata nel 1861 e legalmente costituita nel 1876 e opera nella zona che va dal Passo di Resia al lago di Garda.
8. Percorrere le passeggiate d’Estate e d’Inverno
Il Lungo Passirio prosegue come Passeggiata d’Inverno, soleggiata e protetta dal vento verso la Wandelhalle, un elegante padiglione liberty in legno e ferro del 1892 avvolto da fiori e abbellito da busti di cittadini illustri e dipinti di paesaggi altoatesini. Qui oggi ci sono numerosi caffè all’aperto che invitano a una sosta.
Sulla riva sinistra del Passirio, la Passeggiata d’Estate si snoda dal ponte Romano al ponte della Posta. Nel 1860 sul terreno allora chiamato “Campo dell’Ospedale” vennero piantati, per dare ombra al percorso, grandi alberi come i pini dell’Himalaya, i cedri del Libano e i cedri dell’Atlante. Nel 1870 il percorso venne dotato di lampioni a gas e divenne meta ambita di passeggiate serali nella stagione calda. La realizzazione del padiglione della musica e della fontana permise di creare una cornice ideale per i concerti dell’orchestra e la passeggiata divenne un luogo di incontro molto amato dagli ospiti della casa di cura.
All’ingresso della passeggiata d’Estate si trova la statua di marmo di Sissi, l’imperatrice Elisabetta d’Austria, realizzata nel 1903 dallo scultore Hermann Klotz. I ripetuti soggiorni della sovrana a Merano, alcuni dei quali durarono diversi mesi, diedero fama e notorietà alla città di cura fra le cerchie più blasonate d’Europa, fino allo scoppio della prima guerra mondiale.
9. Scoprire la Gola della Gilf
Al ponte romano (in realtà risale al Seicento) comincia la breve ma suggestiva passeggiata della Gilf, che risale il torrente all’imbocco dell’omonima gola, sotto la rupe del monte San Zeno: ogni anno viene aggiunta una panchina che riporta un verso poetico dedicato all’amore.
All’origine della Gola della Gilf c’è un’enorme frana staccatasi dalla val di Nova, che deviò bruscamente il corso del Passirio verso il lato occidentale della valle, dove nel corso dei millenni il torrente si aprì una nuova via nel fondo roccioso. Oggi l’orrido della Gilf offre uno spettacolo naturale impressionante. A soli cinque minuti dal centro cittadino il Passirio si tuffa da una stretta fenditura della roccia.
Figure realizzate con le piante abbelliscono la Passeggiata della Gilf e vantano un’antica tradizione: la struttura interna delle sculture venne forgiata dai fabbri comunali e poi riempita dai giardinieri comunali con muschi, felci e piante.
10. Lasciarsi trasportare nell’atmosfera di Merano
Ho scoperto che viene definito “flair meranese”: lo percepisci appena metti piede in città e all’inizio non riesci a capire di cosa esattamente si tratti. Ti avvolge ammirando i paesaggi che mescolano l’architettura da borgo medievale a località turistica elegante della metà dell’Ottocento, lo ascolti tra le persone che mescolano lingua italiana e tedesca in modo naturale, lo scopri soprattutto passeggiando in città e poi quasi all’improvviso ritrovandosi tra la natura, le piante, gli orti botanici, i vigneti.
Respiri un’aria particolare, frutto dell’incontro tra il Mediterraneo e le Alpi e senti l’atmosfera della Mitteleuropa. Non è Italia e tantomeno è Austria. Il Südtirol ti permette di concederti una pausa, di apprezzare ogni minuto, di camminare nella natura, visitare un museo, andare alle terme, perderti tra castelli e giardini, concederti tutte le pause di cui hai bisogno ad un tavolo di un caffè all’aperto.
Qualità della vita, attenzione all’ambiente, eleganza mai sfacciata fanno parte di quello stile unico che caratterizza Merano, a lungo capitale del Tirolo, che oggi accoglie e fa stare bene con le sue mescolanze che hanno saputo reinventarsi senza snaturarsi.
Pronti a farvi catturare dal fascino di Merano?