Dove andare in Calabria: l’Alto Ionio Cosentino

In meno di trenta chilometri si passa da zero a duemila metri, dalle spiagge della costa ai monti del parco naturale del Pollino, passando attraverso colori, profumi e tradizioni che faranno venir voglia di tornare prima ancora di essersene andati: è l’Alto Ionio Cosentino, uno dei luoghi ancora meno conosciuti della Calabria. Siamo nella cosiddetta costa degli Achei, la tribù greca che nell’VIII secolo approdò in Calabria e si insediò nella zona del golfo di Taranto che va da Roseto Capo Spulico a Rossano, circa 150 chilometri lungo la piana di Sibari.

Quando sento la necessità di ricaricare l’energia vitale, non c’è niente di meglio che andare ala scoperta di un territorio insolito e ancora poco conosciuto. L’itinerario alla scoperta dell’Alto Ionio cosentino si snoda tra rovine archeologiche, antichi manieri, spiagge bandiera blu e fughe in campagna all’insegna della buona cucina. Insomma, tutte cose da non perdere. La zona è ancora poco turistica e quindi permette di visitare luoghi ancora selvaggi senza però rinunciare a un po’ di comfort.

DOVE ANDARE IN CALABRIA: da Rocca imperiale a Roseto Capo Spulico

La prima tappa deve essere Rocca Imperiale, il paese dei profumatissimi limoni, venduti in tutta Italia. Il paese è noto anche per il castello svevo da cui prende il nome. La rocca venne costruita nel 1255 da Federico II di Svevia e ispirò anche il regista Pupi Avati. Nel mese di agosto si svolge il festival di poesia che lascia il segno: la poesia vincitrice viene riprodotta su una maiolica affissa su una casa del paese, in modo che sulle pareti delle abitazioni si possono leggere di anno in anno tutte le poesie. Dopo essersi ritemprati lo spirito e il palato, non resta fare un salto al mare. Ad appena quattro chilometri dal centro storico, c’è il mare. Bene sette chilometri di spiaggia alternata a ciottoli e scogli.

Una delle località più suggestive di questo tratto di costa è senza dubbio Roseto Capo Spulico, che lascia a bocca aperta grazie al castello a picco sul mare, un perfetto paesaggio da cartolina. Il castello di pietra normanno è tra i più grandi della Calabria, risale al XIII secolo e fu costruito da Federico II. La leggenda narra che fosse abitato dai Templari prima di partire per la Terra Santa. Oggi il castello è stato restaurato, si può visitare ed ospita anche un ristorante. Finito di ammirare il castello, si scende in spiaggia. Non una spiaggia qualunque: le acque che lambiscono i ciottoli bianchi e la ghiaia sono state insignite nel 2017 con la Bandiera Blu. Qui si trova anche uno dei simboli del mare calabrese, lo “scoglio a incudine” a poca distanza dalla spiaggia di fronte al castello, uno degli scenari più fotografati. Vale la pena salire anche sulla collina che ospita a Roseto paese, girovagare tra le stradine di pietra e provare a scovare uno dei suoi famosi roseti. Si dice che un tempo ce ne fossero 800 e che i petali dei fiori venissero usati per i materassi dei sibariti. Nel borgo medievale si potranno assaggiare anche molti squisiti prodotti locali, che hanno la denominazione comunale di origine (deco), tra i quali le ciliegie, la soppressata, la salsiccia, l’olio extravergine e la “pitta” liscia, un tipo di pane povero a forma di ruota diffuso in passato e la cui produzione è continuata fino ad oggi.

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DOVE ANDARE IN CALABRIA: da Amendolara a Trebisacce

Abitata con tutta probabilità già nel periodo neolitico, sulla base dei reperti archeologici ritrovati, Amendolara si trova su una collina che scende sulla fiumara Straface, un corso d’acqua temporaneo, di cui è ricca questa zona e che si formano solo temporaneamente, in occasioni di forti piogge, ma sono privi di sorgenti. Le acque che bagnano il paese sono limpide e cristalline e il contesto naturale è ancora poco frequentato e quindi perfetto per chi ama la pace e la tranquillità.

Una delle caratteristiche uniche di Amendolara è la sua “secca“, situata a 12 miglia da Amendolara marina  e profonda 20 metri sotto il livello del mare. Si tratta probabilmente di un’antica isola, detta Monte Sardo, che, secondo la leggenda, sprofondò secoli fa e che corrispondeva all’isola di Ogigia, quella su cui la ninfa Calipso tenne prigioniero Ulisse.

Con i suoi circa 10 mila abitanti, Trebisacce è il centro commerciale ed economico di questa zona. Insignita della Bandiera Blu nel 2017, la sua spiaggia è entrata a pieno merito tra le migliori della costa. La sabbia è chiara mista a sassi è incorniciata dal lungomare di palme, che richiama località più esotiche. Nel pittoresco centro storico con le tipiche stradine in pietra vale la pena visitare la Chiesa madre dedicata a San Nicola di Mira, un santo a cui sono dedicate molte chiese dell’Europa dell’Est e dei Balcani, a dimostrazione di come questo territori testimoni un profondo legame tra Oriente e Occidente.

La visita alle spiagge dell’Alto Ionio può proseguire verso sud a Villapiana Lido, un luogo ideale per famiglie e bambini, grazie alla splendida spiaggia bianca finissima.

DOVE ANDARE IN CALABRIA: da Sibari a Rossano Calabro

L’antica città della Magna Grecia, affacciata sul golfo di Taranto, è una località tra le più apprezzate dai turisti ed è impossibile dar loro torto. Spiagge di sabbia dorata e ciottoli, mare pulito e cristallino fanno di Sibari un vero paradiso. In alcuni tratti la spiaggia si allarga fino a quasi 100 metri di larghezza. Qui si trovano anche comode strutture per alloggiare, oltre a numerosi locali a ridosso del mare o nella pineta. Il luogo è noto anche per gli scavi archeologici, conservati nel Parco archeologico di Sibari e nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide, pause ideali quando si vuole staccare dal mare. Il litorale si trova nella zona della Riserva naturalistica della Foce del Crati.

Se avete ancora un po’ di tempo a disposizione e voglia di esplorare un ulteriore tratto di costa, superati i laghi artificiali di Sibari, potete spingervi fino a Rossano Calabro, che si trova nella zona orientale della piana di Sibari, tra la Sila e la costa ionica. Se amate le escursioni, questo è il posto che fa per voi. Se invece volete godervi ancora un po’ di mare, potete spingervi alla vicina spiaggia di Lido Sant’Angelo, uno dei luoghi migliori sulla costa di Rossano. Sarete accolti da un mare limpido, con fondali che digradano dolcemente e una spiaggia ampia.

DOVE DORMIRE

La scelta più semplice e comoda è alloggiare al Minerva Resort nella piana di Sibari, proprio nel cuore della Magna Grecia. Un alloggio rilassante, ideale per trascorrere alcune giornate di dolce far niente al mare, e allo stesso tempo funzionale, grazie alla sua posizione lungo la costa, perfetto per visitare le altre località con escursioni in giornata in auto, in modo da scoprire in modo autonomo tutti i luoghi dell’itinerario, alternando il mare alle escursioni in campagna e alle visite ai villaggi.

#Minervaresort#

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Immagine di copertina: www.borghiautenticiditalia.it

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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