Istria, 12 luoghi da vedere nell’entroterra croato

Si dice Istria e si pensa al mare. Niente di strano, visto che sulle coste della regione si affacciano spiagge da sogno e mare cristallino. Io, ad esempio, ho amato molto la costa orientale, ma anche Umago e Fasana.

Ma sarebbe una grave mancanza non dedicare un po’ di tempo alla scoperta dell’entroterra croato dell’Istria, che nasconde dei veri gioiellini. Villaggi dalle forme venete arroccati su splendide colline, prati verdissimi alternati a vigneti e uliveti. Panorami e vedute che conciliano la spirito e ritemprano le forze. Vi racconto 12 luoghi che ho amato e che secondo me vale proprio la pena di vedere.

BUJE - BUIE

La grande chiesa tardo-barocca dedicata a San Servolo è l’orgoglio di Buje. Si trova sul punto più alto della città e la piazza su cui si affaccia è un concentrato di monumenti storici, che ostentano leoni di San Marco con il tradizionale libro aperto tra le zampe. All’interno della chiesa c’è il bellissimo organo di Gaetano Callido e sull’ingresso c’è un simpatico custode che vi inviterà ad entrare e ad ammirare le bellezze della chiesa preferita della città. La visita alla città di solito parte da Trg Slobode (Piazza della Libertà), dove c’è una bellissima terrazza panoramica sulle colline circostanti. Sulla piazza si affacciano la chiesa della Misericordia e il museo etnografico. Imboccando ulica Sucolo si comincia a salire lungo i viottoli acciottolati e ad entrare nel cuore di Buje. Quando arrivate sulla Trg Sveti Martina non dimenticate di andare a guardare dietro il campanile, dove si apre una piccola finestra tra i resti delle mura da cui si gode uno splendido panorama. La visita alla città può essere completata con una passeggiata verso la torre di San Martino, vicino alla quale si apre un antico e appartato cimitero che conserva numerose e belle lapidi con nomi italiani.

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GROZNJAN - GRISIGNANA

La città degli artisti vi accoglierà in tutto il suo splendore e sarà davvero difficile riuscire a tenere sigillato il portafoglio. Il paese è punteggiato da deliziose botteghe di artisti e artigiani che vendono i loro originali prodotti nelle antiche case ristrutturate e diventate studi e negozi. Gli oggetti venduti sono originali e non souvenir dozzinali acchiappaturisti e tutto il villaggio è stato ristrutturato in modo ineccepibile. Anche qui non può mancare il tradizionale belvedere, tipico di questi paesini arroccati su una collina. All’entrata del villaggio si trova anche il duomo e il castello, diventato ormai un B&B. Più avanti c’è l’antica loggia con le arcate a tutto sesto e la porta che conduce fuori dal centro storico dove il paese si apre su un altro bellissimo panorama. Bar e ristoranti abbondano anche all’interno del paese e regalano una piacevole sosta sotto all’ombra di alberi secolari.

BUZET - PINGUENTE

È la località nota per il tartufo bianco istriano, ma vale la pena salire nel pittoresco centro storico di Buzet anche soltanto per fare una passeggiata e ammirare il panorama che si spalanca dal belvedere sopra le sue antiche mura. Si può lasciare l’auto nei pressi del cimitero e salire le scalette che conducono alla porta Grande e da lì, dopo aver superato il belvedere, fare una passeggiata fino a Trg Titov (Piazza Tito) che in pochi metri quadrati ospita la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria con il campanile posto di fronte invece che a lato come da tradizione. Inoltrandosi nel villaggio si arriva a un’altra piazzetta (che sarebbe meglio fosse libera dalle auto parcheggiate per apprezzarne l’architettura) che ospita al centro una grande cisterna barocca circondata dal tipico muretto. Pochi passi ancora fino alla chiesa di San Giorgio alle cui spalle, salendo su alcune scalette, si apre un ampio panorama sulla valle.

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HUM - COLMO

La fama del borgo è dovuta al fatto di essere considerato il comune più piccolo del mondo. Ancora oggi i circa 30 abitanti del paese si ritrovano a eleggere il loro sindaco sotto la loggia formata da due archi dove si trova un grande tavolo di pietra che un tempo era il banco dei giudici, secondo un’usanza del XVI secolo, ripresa nel 1977. Vista la sua fama, il paesino è diventato molto turistico, tanto che il parcheggio prima del villaggio è uno dei pochi a pagamento che si trovano da queste parti. Le stradine sono costellate di antiche abitazioni che sono diventate negozi di souvenir e gallerie d’arte. La chiesa del paese è imponente, ma gli affreschi più antichi si trovano in quella del cimitero che purtroppo però è spesso chiusa. C’è un’ottima konoba dove fermarsi per una sosta. Ad Hum si arriva percorrendo il viale dei Glagoliti, un percorso di circa sette chilometri che simbolicamente racconta la storia di questa antica lingua in Croazia attraverso 11 monumenti simbolici.

MOTOVUN - MONTONA

È uno dei paesi più noti dell’entroterra istriano e per questo motivo lo troverete spesso affollato e sarà necessario parcheggiare l’auto (a pagamento) lungo la strada di accesso al centro storico che si trova su una delle colline più belle dell’Istria. Avvicinandovi al paese, avrete modo infatti di immortalare numerosi scorci del villaggio abbarbicato sulla collina. Dopo una bella passeggiata sulla via acciottolata principale, su cui si affacciano negozi di artigiani e ristoranti, si accede alla parte più antica dal torrione di Porta Nuova da cui si apre il primo, spettacolare panorama, incorniciato da una loggia in stile rinascimentale. Subito di fronte alla loggia si apre la porta Castellana che conduce alla piazza principale della città, dove si trovano il duomo, il municipio e l’ufficio turistico, oltre che un hotel e un ristorante. Prima di visitare la piazza, però, è interessante svoltare a destra, subito dopo aver varcato la porta ad arco, e fare una passeggiata lungo le mura della città, per ammirare a 360 gradi il panorama delle colline istriane e arrivare con lo sguardo fino al mare. Qui vengono organizzati spesso eventi, soprattutto d’estate, come concerti, serate a tema, rappresentazioni in costume. Fermatevi a cena qui soltanto se non vi spaventano i locali molto turistici.

OPRTALJ - PORTOLE

La prima cosa che ammalia di Oprtalj è la panoramica terrazza naturale che compare subito dopo l’ingresso alla città. Se si arriva verso il tramonto, è impossibile staccarsi da qui, complice anche la vicina loggia veneziana dipinta di un bel color arancione e con un grande leone veneziano in bella mostra. Di fronte alla loggia si apre la porta che conduce all’incantevole città vecchia. Tante le gallerie d’arte che hanno occupato i piani terra delle case restaurate e che hanno contribuito a rendere estremamente suggestivo il piccolo centro storico, che conserva comunque alcune case abbandonate. Le stradine di ciottoli in salita conducono alla chiesa, da cui poi si può ridiscendere verso la porta prendendo un altro viottolo. SI tratta proprio di una manciata di case, ma Oprtalj è certamente villaggi che riesce a rimanere impresso nella memoria.

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BALE - VALLE

Il palazzo o castello Soardo-Bembo è uno degli edifici più importanti d’Istria ed è stato ristrutturato di recente: la pietra all’esterno appare più bianca che mai. Si affaccia su Trg Tomaso Bembo, di fronte al palazzo comunale con il leone marciano. Alzando gli occhi per ammirare il maestoso palazzo si scorge uno degli elementi più caratteristici del complesso, ovvero la torre con l’orologio e un piccolo campanile a vela. L’apertura ai piedi della torre di destra del palazzo conduce al cuore della città, che sale fino in cima alla collinetta, dove si trova il duomo della Visitazione di Maria e Santa Elisabetta. La chiesa è visitabile a pagamento passando attraverso la cripta che conserva un antico lapidario. Cortili fioriti, case di pietra con le tipiche finestre con gli scuri colorati rendono davvero gradevole una delle cittadine meglio conservate dell’Istria. Dalle parti di ulica San Zuiana si trova anche la bella chiesetta di Santo Spirito con campanile a vela e splendidi affreschi di Alberto di Costanza al suo interno. Da queste parti ci sono anche numerosi bar con tavoli all’aperto, ottimi per una pausa al termine della visita.

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SVETVINCENAT - SANVINCENTI

Questo minuscolo villaggio conserva probabilmente una delle piazze più belle dell’entroterra istriano. L’entrata alla città avviene di fronte al maestoso castello dei Grimani, di cui si vedono subito le lunghe mura oggi ancora perfettamente conservate. Un lato del castello si affaccia sulla piazza principale dove fa bella mostra di sé la cisterna pubblica rialzata in pietra bianca circondata da un muretto all’interno del quale si trova una vera da pozzo. Su di un lato resta l’unica colonna bianca che probabilmente era il sostegno di un tetto. Sul lato opposto del castello c’è una serie di casette in stile rinascimentale, mentre isolata in fondo alla piazza si trova la chiesa dell’Annunciazione di Maria con una delle più eleganti facciate mai viste: tutta in pietra, trilobata con quattro lesene e un finestrone rotondo sopra il portale (è la foto di copertina di questo post). Non c’è molto altro da vedere in questo paesino che ha comunque un ufficio turistico e che è piacevole per fare una piccola passeggiata fino al cimitero da cui si può scorgere uno scorcio del castello con un’altra vera da pozzo circondata da un muretto, seminascosta dietro alcuni edifici.

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PAZIN - PISINO

Pazin è forse la città più strana dell’entroterra istriano. Considerata il centro dell’Istria per via della sua posizione, è la città più grande e più popolata, ma anche la meno turistica. Pazin è vissuta dai suoi abitanti, ma poco frequentata dai viaggiatori, perché qui si trovano pochi di quegli aspetti pittoreschi dell’Istria che di solito sono così amati. Niente strade acciottolate, il centro storico è pedonalizzato e sul viale principale si affacciano moderni bar e pizzerie. Da vedere ci sono il duomo con il tipico svettante campanile veneziano, il convento francescano e il castello, l’opera militare meglio conservata di tutta l’Istria che all’interno ospita il museo della città. Ma l’attrazione di Pazin, quella che si può vedere soltanto qui è la sua imponente foiba, un’impressionante voragine profonda 130 metri, creata dal lavorio sulle rocce del fiume Pazinčica. Si può ammirare dalla grande terrazza di fronte al castello, ma se avete voglia c’è anche un sentiero didattico che permette di vedere la foiba da altri punti suggestivi. Noi non siamo riusciti a fare il giro perché siamo arrivati a Pazin nel tardo pomeriggio, ma deve essere una bella esperienza. Per entrare nelle grotte invece è necessario partecipare a una visita guidata da uno speleologo.

BERAM - VERMO

Beram è un microscopico villaggio abbarbicato su una collina. Ma i turisti vengono qui per ammirare gli affreschi che si trovano nella chiesetta della Madonna delle Lastre, a un chilometro dal centro abitato. Gli affreschi sono preziosi perché raffigurano una rarissima “Danza macabra”, un tema amato nell’iconografia medievale e che in sostanza raffigura una processione di persone appartenenti a ogni ceto sociale, accumunate dallo stesso destino. Gli scheletri accompagnano alla morte bambini, mendicanti, re e papi. Anch’io volevo vedere assolutamente questa opera d’arte. Per accedere alla chiesa è necessario chiedere le chiavi alla signora Sonja, che abita al numero 38 di Beram. Sembra una bizzarra indicazioni, ma in realtà tutti i turisti sono a conoscenza di questa prassi. Davanti alla chiesa ci siamo trovati insieme a turisti francesi, spagnoli e giapponesi ma della signora Sonja nemmeno l’ombra, non c’è stato verso di trovarla. Insomma, toccherà tornare a Beram… Provateci anche voi!

ZAVRSJE - PIEMONTE D'ISTRIA

Quando entri nell’unico bar del paese è la colonna sonora scelta è l’inno d’Italia, come fai a non innamorarti subito di questo posto sperduto tra i colli istriani? Qui dovrebbero viverci circa 40 persone, ma la sensazione, girando per le stradine acciottolate, è che ce ne siano molti di meno. Lo spopolamento cominciò dopo il 1935, data in cui venne smantellata la ferrovia Parenzana che, dalla costa arrivava fino a qui. La struttura venne mandata su una nave in Africa, dove non arrivò mai perché l’imbarcazione naufragò. Alcune case sono diroccate ma numerose sono state ristrutturate e sono incantevoli. All’entrata del borgo, prima di incamminarsi in quella che era conosciuta come la strada romana, c’è la grande chiesa della natività della Beata vergine Maria, che purtroppo ho trovato chiusa. Alle sue spalle un grande edificio rimesso a nuovo grazie all’Unione europea e che oggi ospita un centro culturale e il bar di cui vi dicevo all’inizio. In cima alla piccola collina c’è l’antico castello medievale della famiglia Contarini con la tipica torre merlata. Oltrepassando l’unica porta rimasta, si esce dal centro storico per incontrare la chiesetta di San Rocco. L’edificio al suo fianco ospita un piccolo museo (non ho idea se ci siano momenti in cui sia aperto, ma si può sbirciare l’interno dalla finestra) del musicista e costruttore di strumenti musicali Ottavio Stocovaz: impossibile non riconoscerlo, visto il grande contrabbasso sulla parete esterna.

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SV PETAR U SUMI - SAN PIETRO IN SELVE

Questo villaggio ruota tutti intorno al grande complesso del monastero di San Pietro, facile da trovare al centro del paese. La nascita stessa di questa località nel 1174 è dovuta alla presenza del monastero. La chiesa dall’imponente facciata barocca e il monastero si affacciano sulla piazza principale. La bellezza di questo edificio sacro sta però soprattutto nell’interno (fortunatamente è spesso aperto): le pareti dell’abside sono rivestite di pelle dorata che rende l’insieme elegante e sicuramente originale. C’è un grande altare di marmo con le statue degli apostoli, un pulpito in stile barocco, gli altari laterali hanno statue lignee e l’organo del Seicento è intagliato abilmente dall’artista Paul Riedl. Il monastero è ovviamente chiuso al pubblico, ma si può accedere all’incantevole chiostro con arcate rinascimentali, restaurato recentemente. Dopo quest’immersione nell’arte sacra istriana è d’obbligo una fresca pausa al bar sulla piazza.

Ogni villaggio ha una sua specificità storica, culturale, artistica e architettonica che lo differenzia dall’altro. Ma quello che amo dell’Istria è lo stile semplice ma curato, attento ai dettagli, che dimostra l’amore per i luoghi e la loro storia e la capacità di rendere ogni angolo qualcosa che merita di essere visto e di essere vissuto. Con la gallery in fondo al post provo a mostrare con le immagini quello che a volte è difficile spiegare solo con le parole.

Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

Commenti

8 Commenti
  1. pubblicato da
    Pietrolley
    Giu 15, 2017 Reply

    Davvero carini questi posti! Mi hanno colpito Hum e Motovun ?

    • pubblicato da
      RitagliDiViaggio
      Giu 19, 2017 Reply

      Hum e Motovun sono sicuramente due borghi imperdibili! Io sono rimasta molto colpita anche da Piemonte d’Istria e da Grisignana, però è davvero difficile scegliere 🙂

  2. pubblicato da
    Croazia info
    Giu 19, 2017 Reply

    Quando si dice: l’Istria – piccola Toscana. E la stragrande maggioranza dei turisti che frequentano la costa istriana continua ad ignorare questo entroterra magico. Complimenti per la scelta del giro e le foto fantastiche (per curiosità: quanto tempo ci hai messo per visitare tutto?)

    • pubblicato da
      RitagliDiViaggio
      Giu 19, 2017 Reply

      Grazie! Mi fa molto piacere il vostro commento. Anch’io, lo ammetto, ero tra quelli che non avevano ancora dedicato un po’ di tempo all’entroterra, anche se ci pensavo da tempo. E ora invece comincio a preferirlo alla costa, che ovviamente rimane splendida! Oltre ai 12 luoghi citati in realtà ne ho visto ancora qualcun altro, ma una scelta andava fatta 🙂 Ci ho messo tre giorni pieni, con le dovute soste enogastronomiche (che saranno oggetto di un prossimo articolo!)

  3. pubblicato da
    Croazia info
    Giu 19, 2017 Reply

    Ci hai letto nel pensiero, perché giusto stavamo pensando: ma se ha girato qui per 3-4 giorni… che magnada! Proprio per un articolo a parte. Lo aspettiamo 🙂

  4. pubblicato da
    Franco
    Nov 22, 2017 Reply

    Su Piemonte, del quale sono il rappresentante della Comunità in Esilio, tengo a precisare che lo spopolamento non cominciò dopo il 1935 con la dismissione della ferrovia Parenzana che fu sostituita ottimamente da un servizio pullman ma avvenne nel dopoguerra in particolare dopo il tracciato del confine del 1947 che vide il paese rimanere nel territorio istriano ceduto alla Jugoslavia. L’edificio, ora racuperato con fondi europei (di fatto italiani), fu costruito al tempo dell’Italia (era la scuola elementare Duchessa Anna d’Aosta). Per altre notizie sul paese e le tristi vicende che ne determinarono l’abbandono vi rimando ala pagina facebook “Comunità di Piemonte d’Istria. Cordiali saluti

  5. pubblicato da
    William Sciardis
    Ott 10, 2020 Reply

    Grazie per questo tuo bellissimo articolo, mi farà da guida per il mio giro dell’entroterra Istriano. 🙂👍🤗

    • pubblicato da
      RitagliDiViaggio
      Ott 17, 2020 Reply

      Grazie a te per aver voluto lasciare questo bel commento. Mi fa molto piacere esserti stata utile. Buona scoperta di questo bellissimo territorio!

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