Che cos’è il coraggio? Come si può declinare? Chi può essere definito coraggioso? “Entrare nelle pieghe della parola coraggio, a partire dalle piccole azioni quotidiane per giungere a quelle che hanno cambiato le sorti di una comunità o addirittura del mondo” è l’ambizione del Festival del Coraggio, la cui prima edizione si svolgerà da venerdì 12 a domenica 14 ottobre 2018 a Cervignano del Friuli, una cittadina di circa 15 mila abitanti in provincia di Udine, a pochi chilometri da Aquileia e a 10 chilometri dalla laguna di Grado, in Friuli Venezia Giulia.
IL FESTIVAL
L’evento nasce da un’idea dal Comune con la direzione artistica e l’organizzazione dell’Associazione culturale Bottega Errante, in collaborazione con la Fondazione Friuli e alcuni partener privati. Gli eventi si svolgeranno in tre luoghi di Cervignan del Friuli: la Biblioteca Civica “Giuseppe Zigaina”, la Casa della Musica e il Teatro Pasolini saranno il palcoscenico su cui si alterneranno 25 eventi tra incontri, laboratori, presentazioni, esposizioni e spettacoli teatrali con oltre 50 ospiti e più di 30 collaborazioni tra associazioni, enti e sponsor.
Il festival, la cui direzione artistica è affidata a Mauro Daltin, sarà interdisciplinare, ovvero toccherà tutte le arti e le forme di espressione e comunicazione, dalla letteratura alla fotografia, dal giornalismo al teatro, dalla musica alla storia. Sono coinvolte tutte le generazioni con con laboratori per i più piccoli e incontri ad hoc agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, fino ad appuntamenti dedicati a un pubblico adulto. “Non volevamo replicare modelli non percorribili o inseguire cliché, ma nemmeno sognare in piccolo – ha detto un’emozionata Alessia Zambon, assessore alla Cultura del Comune durante la conferenza stampa di presentazione del festival – e così abbiamo provato a realizzare un appuntamento inedito, articolato e approfondito, cercando di essere temerari e battere strade inesplorate. Il titolo è arrivato di conseguenza”.
L’immagine che accompagna il festival, ideata dall’illustratrice Federica Moro, raffiugura un bambino che fa una linguaggia a un mostro. “Ogni anno il Festival avrà un’illustrazione che proverà a raccontare la tematica del coraggio – spiegano gli organizzatori – Per questa prima edizione abbiamo pensato che prendere in giro le nostre paure, scherzare con un mostro insuperabile e fare linguaccia ai limiti che ci vengono imposti, possa rappresentare l’idea di fondo di questo festival”.
UN VIAGGIO TRA VOCI CORAGGIOSE
Gli appuntamenti interessanti sono davvero tantissimi. Il festival si apre venerdì 12 ottobre alle 10 al Teatro Pasolini con un appuntamento dedicato alle scuole, ma in realtà imperdibile per tutti: Paola Deffendi e Claudio Regeni porteranno la loro testimonianza in un incontro, moderato da Maurizio Mattiuzza, su “L’esempio di Giulio”. Il programma recita: “La battaglia per la verità dei genitori di Giulio Regeni, è uno degli esempi di coraggio, forza e determinazione più significativi dei nostri tempi. Un incontro dedicato alla figura di Giulio, al suo lavoro di ricercatore, alla sua visione del mondo. E a quello che significa cercare, ad ogni costo, la verità”. Penso non serva aggiungere altro.
L’inaugurazione ufficiale si svolgerà venerdì 12 settembre alle 18.30 al Teatro Pasolini a cui seguirà la presentazione del libro “A mano disarmata. Cronaca di millesettecento giorni sotto scorta” della giornalista Federica Angeli, che, dal 17 luglio 2013, vive sotto scorta in modo permanente per aver denunciato, testimoniato e scritto i crimini commessi dai clan di Ostia e Mafia capitale. «Se scrivi ti sparo in testa». L’altra faccia della paura è il coraggio. Il minimo che possiamo fare noi è ascoltare chi non ha chinato la testa. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Luana De Francisco.
La serata si concluderà con lo spettacolo teatrale di e con Alessandro Albertin e la regia di Michela Ottolini “Giorgio Perlasca. Il coraggio di dire no”, l’uomo che ha messo a rischio la propria vita per salvare più di 5.200 persone. Affronta la morte tutti i giorni e si trova faccia a faccia con Adolf Eichmann. Vive nell’ombra fino al 1988, quando viene rintracciato da una coppia di ebrei ungheresi che gli devono la vita. Fino ad allora non racconta a nessuno la sua storia, nemmeno ai suoi familiari. Successivamente, quando i giornalisti gli chiesero le motivazioni delle sue azioni lui rispose: “Lei cosa avrebbe fatto al mio posto?”
Sabato sera, invece, Gherardo Colombo, l’ex magistrato che ha condotto inchieste celebri come la scoperta della Loggia P2, il delitto Ambrosoli, Mani Pulite, intervistato dal giornalista Omar Monestier, racconterà quanto coraggio sia necessario nel cammino della legalità per combattere la mafia, il terrorismo, la corruzione in Italia.
Domenica 14 ottobre alle 17, al Teatro Pasolini, il filosofo e intellettuale Paolo Flores D’Arcais dialogherà con la giornalista Cristina Battocletti, sul significato del coraggio oggi: quali sono le ripercussioni filosofiche, sociali, umane di un atto, grande o piccolo, di coraggio e che cosa provoca in noi e nella comunità in cui viviamo.
Ai nomi di fama nazionale si alternano storie di coraggio che provengono da luoghi semisconosciuti ma che sono riusciti a diventare simboli di chi decide di non avere paura e di cercare una strada nuova per lanciare un segnale. Vi segnalo soltanto due appuntamenti, ma tutti gli altri potrete trovarli nel programma dettagliato sul sito del festival.
Il primo è l’incontro con Rada Zarkovic, fondatrice e presidente della cooperativa “Insieme” di Bratunac, un villaggio della Bosnia-Erzegovina a pochi chilometri da Srebrenica dove donne di fedi e culture diverse da anni producono squisite marmellate di lamponi e frutti di bosco. L’evento si svolgerà domenica 14 ottobre alle 18.30 nel Centro Civico, in collaborazione con Coop Alleanza 3.0 e con le Donne in Nero di Udine.
Il secondo incontro si svolgerà sabato alle 18:30, al Centro Civico, dove Pierluigi Di Piazza e Paolo Felice racconteranno l’esperienza, iniziata nel 1988, del Centro Balducci di Zugliano, un piccolo paese del Medio Friuli che, dal 2003, accoglie mediamente 50 persone e promuove cultura dei diritti umani, della giustizia, della pace, dell’attenzione all’ambiente con contributi da diversi luoghi del pianeta.
INCONTRO CON MONIKA BULAJ
Sarà per me molto più di un piacere e di un onore moderare l’incontro con la straordinaria fotoreporter Monika Bulaj, il cui lavoro di narratrice di storie con immagini e parole meravogliose seguo e ammiro da sempre. L’appuntamento è per sabato 13 ottobre alle 17.30 alla Casa della Musica. “Agli estremi del mondo” è il titolo dell’incontro, alternato agli intermezzi musicali a cura dell’Associazione musicale culturale “Luigi Cocco”.
Viaggiatrice instancabile, Monika Bulaj scrive e fotografa, fotografa e scrive: i suoi reportage, pubblicati su riviste internazionali e in libri da collezionare, coniugano fotografia e scrittura, scavalcando i confini dei luoghi più insondabili del mondo.
Esploratrice di luoghi dimenticati, documentarista, antropologa, polacca di nascita ma residente in Italia ormai da decenni, si è spostata con mezzi spesso di fortuna nelle aree del mondo abitate da minoranze etniche e religiose, popoli nomadi, migranti, diseredati in Europa dell’Est, Asia, Africa e Caraibi.
Il programma recita: “Va da sola d’inverno per piste da bracconieri, abita terre di nessuno, si infratta nelle «borderline», si sposta a una velocità incredibile, con pochissimi mezzi, dorme sotto le stelle, ha una resistenza da guerrigliero afghano”.
Tra i suoi libri più famosi, “Genti di Dio. Viaggio nell’Altra Europa”, con prefazione di moni Ovadia (Frassinelli, 2008; “Nur. La luce nascosta dell’Afghanistan” (Electa Mondadori, 2013) e “Where Gods Whisper – Dove gli Dei parlano” (Contrasto, 2017).
Sarà per me un’emozione dialogare con questa straordinaria fotoreporter: venite ad ascoltarla anche voi, vi assicuro che non ve ne pentirete.
Molti altri appuntamenti nelle tre giornate di festival, il cui programma completo è consultabile sul sito del Festival del Coraggio.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento dei posti.