Le dolci e verdi colline del Friuli, quelle che comprendono il territorio dei comuni di Nimis e di Tarcento e che disegnano un paesaggio che anticipa le montagne e ospita boschi e castelli medievali, ospitano una sorta di isola climatica, caratterizzata da un’altitudine tra i 200 e i poco più di 500 metri, elevate piovosità e escursione termica, dove si produce il Ramandolo, realizzato dalle uve passite di Verduzzo friulano o Verduzzo giallo.
I vigneti sono disposti su pittoreschi terrazzamenti, alcuni dei quali raggiungono pendenze che superano il 30% e regalano paesaggi che ispirano tranquillità e dolcezza, adatti per escursioni a piedi o in bicicletta.
Da questa parti c’è spazio anche per i più coraggiosi che vogliono provare il volo libero con deltaplano o parapendio dal monte Bernadia (872 metri), la stessa cima che ripara i vigneti dai venti freddi e dalle cui falde emergono le terrazze di marna e arenaria dove nasce il Ramandolo, caratterizzato dall’equilibrio di tannino, acidità e dolce.
Il vino Ramandolo
Nel 2001 il Ramandolo, che si ricava dai grappoli di Verduzzo giallo asciugati al sole o lasciati appassire sui graticci, è stato il primo vino Docg del Friuli Venezia Giulia. La torchiatura avviene tra fine ottobre e metà novembre, quando si festeggia anche la chiusura dell’annata. Ed è proprio in questo periodo che si svolge l’Oro di Ramandolo, un tour enograstronomico alla scoperta delle colline e delle cantine dove nasce questo vino così particolare, nella zona di Nimis e dei suoi dintorni.
Ogni anno sono poco più di 150 mila le bottiglie prodotte. Si tratta quindi di una rarità, oltre che di un grande vino elegante e di meditazione. Si sposa benissimo con la gubana, il tradizionale dolce friulano, oltre che con i formaggi stagionati.
Curiosità: Ramandolo è anche il nome della minuscola frazione del comune di Nimis, nella zona centrale di produzione. Nel caso del Ramandolo, dunque, il vino ha preso il nome non dal vitigno, come solitamente avviene, ma dalla località di produzione, a testimonianza dello strettissimo rapporto instaurato con il proprio territorio.
L’evento Oro di Ramandolo
Una festa, soprattutto, che, negli anni, è cresciuta e quest’anno ha visto la partecipazione di 550 persone, provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, ma anche dal Veneto, dall’Austria e dalla Slovenia e ha registrato il tutto esaurito già in prevendita. Merito probabilmente della proposta ricca e abbondante, della formula originale, dell’accoglienza e dell’atmosfera informale ma di qualità.
Il tour è composto da ben sette tappe, in altrettanti ristoranti e cantine della zona tra Nimis e le frazioni di Ramandolo e Cergneu, in ognuna delle quali sono state proposte almeno due o tre piatti tipici caldi abbinati ognuno a un vino diverso (non soltanto Ramandolo ma anche altri pregiati vini rossi e bianchi della zona). Nella tappa iniziale e finale della cantina I Comelli di Nimis c’erano poi ulteriori banconi per degustare formaggi, salumi, prodotti dell’orto e dolci della tradizione locale. Complessivamente oltre 50 tra vignaioli, ristoratori e artigiani del gusto hanno messo a disposizione la loro migliore produzione. In ogni tappa, anche una proposta musicale locale, per allietare le degustazioni e favorire la convivialità. Gli spostamenti di tappa in tappa sono stati assicurati da minibus, dopo che alla reception ogni partecipante ha ritirato il pass, il bicchiere da degustazione e il programma con le tappe e il menù. Quasi una maratona, ma all’insegna della scoperta, della tradizione e della qualità.
In questo post vi racconto, anche attraverso le immagini, alcuni momenti significativi di ogni singola tappa.
Per rimanere aggiornati sul programma del prossimo anno, tenete d’occhio il sito web dell’Oro di Ramandolo. L’evento è organizzato dai produttori del Ramandolo Docg, coordinati dal Consorzio Tutela Vini Colli Orientali e Ramandolo, in collaborazione con il Comitato Festeggiamenti Ramandolo e il sostengo di CiviBank.
Le tappe dell'itinerario enogastronomico
PRIMA TAPPA
Cantina I Comelli – Nimis
I piatti proposti:
- la battuta di pezzata rossa di La’ di Boschet di Tricesimo abbinata al Friulano 2018 dei Vigneti Pittaro
- il tortello di farro integrale con zucca e ricotta affumicata dell’agriturismo I Comelli di Nimis abbinato al Sauvignon 2018 de I Comelli.
Nella sala della degustazione, inoltre, i salumi di Gameat di Rive d’Arcano, la pitina della Tana delle Pitine di Tramonti di Sopra, il prosciutto del prosciuttificio Rino Bagatto di San Daniele del Friuli e di Wolf di Sauris, i salumi Faedis di Marina Cancellier e la trota di FriulTrota di San Daniele del Friuli.
E infine i prodotti dell’orto dell’azienda agricola Paolino di Cividale del Friuli, de Il Campo incantato di Tavagnacco, de Il Frantoio di Campeglio di Faedis e de Il Giardino commestibile di Giusi Foschia di Zomeais di Tarcento.
Tutte le eccellenze dell’agroalimentare sono state accompagnate dalle bollicine del territorio e dai bianchi di Savorgnano del Torre.
SECONDA TAPPA
Cantina Andrea Comelli – Nimis
I piatti proposti:
- gli gnocchi al ragù d’anatra dell’osteria Grill d’oro di Molinis di Tarcento abbinati al Merlot 2015 di Andrea Comelli
- la zuppa di capriolo con mirtilli del ristorante Costantini di Collalto di Tarcento abbinata al Refosco 2016 di Sandro Vizzutti.
TERZA TAPPA
Cantina Dario Coos – Nimis
I piatti proposti:
- l’orzotto alla zucca e rosmarino del ristorante Al Tiglio di Moruzzo abbinato al Friulano 2018 di Giuseppe Bressani
- gli agnolotti di baccalà e gocce di cipolla rossa della Trattoria Miculan di Tricesimo abbinati al Friulano 2018 di Dario Coos.
QUARTA TAPPA
Ramandolo Club – Ramandolo
I piatti proposti:
- il patè di selvaggina di Al gjal blanc di Segnacco di Tarcento abbinato al Ramandolo Roncat 2012 Docg di Giovanni Dri
- il maialino al latte con polenta dell’osteria di Villafredda di Loneriacco di Tarcento abbinato al Franconia 2017 di Micossi
QUINTA TAPPA
Osteria di Ramandolo – Ramandolo
I piatti proposti:
- i cjarsons dell’osteria di Ramandolo abbinati al Friulano 2017 della coop produttori Ramandolo
- la porzina con salsa verde del ristorante Al Falconiere di Tarcento abbinata al Merlot 2016 di Anna Berra
SESTA TAPPA
La Roncaia – Cergneu
I piatti proposti:
- le crespelle al radicchio rosso dell’agriturismo Brez Mej (Senza frontiere) di Prossenicco abbinate al Refosco 2016 di Maria Cussigh
- la marcundela del ristorante Ai nove castelli di Faedis abbinata al Ramandolo 2015 Docg di Filippon
- il toc’ in braide con i funghi di Garibaldi 45 di Tricesimo abbinato con Eclisse 2018 de La Roncaia
SETTIMA TAPPA
La’ di Cjapen Agriturismo Blanc e Neri – Nimis
I piatti proposti:
- polenta e frico di La’ di Cjapen abbinata al bianco della casa
- il cotechino e speck di Sauris in crosta di pane con salsa di porcini di Qui Wolf gestione Drindro di Cassacco abbinato al Refosco 2018 di Ad Coos
- gli gnocchi di susine della Trattoria Da Rochet di Zompitta di Reana del Rojale abbinati al Ramandolo 2017 di Zaccomer
RITORNO AL PUNTO DI PARTENZA
Cantina I Comelli a Nimis
Finale con:
- i formaggi di Pezzetta Formaggi di Fagagna e di Zore di Alessandra Berra di Taipana accompagnati dal Refosco di Faedis e dallo Schioppettino di Prepotto, i due rossi “ospiti”.
- i dolci di Adelia Di Fant di San Daniele del Friuli, della gelateria Fiordilatte di Udine, di Muhn di Attimis, del panificio pasticceria Il Forno e Nonino di Tarcento, della proloco Amici di Avasinis di Trasaghis, della proloco di Sutrio e della sorbetteria Della Negra di Mortegliano
- il caffè di Illy Caffè
- il digestivo come la storica “di Ramandolo” della distilleria Giacomo Ceschia, la più antica del Friuli.