Street art Neo Pop a Milano: la prima mostra di TvBoy in un museo

“Nessuno avrebbe scommesso che, a distanza di tre anni da un’azione illegale sui muri di un museo, quello stesso museo avrebbe ospitato la retrospettiva dell’autore”: lo scrive Nicolas Ballario, curatore della prima mostra delle opere di TvBoy, allestita al Mudec – Museo delle Culture – di Milano, riferendosi all’episodio del 2018 quando TvBoy, al secolo Salvatore Benintende, in occasione della mostra di Bansky al Mudec, fece trovare un murales riferito alla legalità o meno della street art.

La maggior parte delle persone, in realtà, ricorderà quella che probabilmente è l’opera di TvBoy che ha fatto più scalpore: il bacio tra Salvini e Di Maio, nel periodo in cui il patto tra i due politici era soltanto una voce di corridoio. L’immagine, che richiama il noto “bacio socialista” tra Breznev e Honecker sul muro di Berlino, fece grande scandalo e venne cancellata dopo poche ora dai muri di Roma.

La mostra, visitabile gratuitamente fino al 9 gennaio 2022, si divide in 4 parti, dedicate a Baci, Potere, Arte ed Eroi per un totale di 70 opere realizzate negli ultimi due anni dall’artista quarantenne palermitano che oggi vive a Barcellona.

Ogni sezione si apre con le introduzioni del sindaco di Milano Beppe Sala, del fotografo Oliviero Toscani, del comandante delle Open Arms Marc Reig Creus e del curatore della mostra. Le opere più significative sono accompagnate da una descrizione che ricorda il muro su cui sono state realizzate e il loro significato.

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"Iron Putin", "Soviet Silvio" e "Marx milionario"

Dai selfie di Frida Khalo e della Ragazza con l’orecchino di Perla al chiosco di banane di Cattelan, da Chiara Ferragni novella Madonna all’Ultima Cena da McDonald, fino al SuperMario (Draghi) e alle opere per medici ed infermieri durante la pandemia, il bambino immigrato annegato con la pagella in tasca, Giovanni Falcone, Gino Strada, Iron Putin, Soviet Silvio e Marx milionario, TvBoy catapulta i visitatori in tutti i principali temi che hanno toccato la storia degli ultimi anni. Difficile non essere stati coinvolti emotivamente da almeno uno dei soggetti rappresentati da questo artista contemporaneo che, con ironia, riesce a rappresentare le contraddizioni del mondo contemporaneo.

Giocando sull’ironia e sulla provocazione, TvBoy ha raccolto tutto quello che il bombardamento televisivo ha prodotto su una generazione e lo ha trasformato in creatività che coglie nel segno e non lascia indifferenti. Dalla strada al museo.

TVBOY – LA MOSTRA

dal 2 dicembre 2021 al  9 gennaio 2022

Mudec Museo delle Culture – Milano

Orari: Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
Ultimo ingresso un’ora prima

Ingresso gratuito

Baci

È la sezione che apre la mostra e probabilmente ospita alcune delle opere che hanno resto TvBoy famoso in tutto il mondo. Come scrive il curatore Ballario “TvBoy usa il bacio come detonatore nel senso boudeleriano del termine: l’intimità, la spiritualità, il colore, l’aspirazione verso l’infinito sono la voce del romanticismo e dell’arte che si esprimono con questo gesto che è innanzitutto dialogo”.

Non c’è soltanto lo scandaloso bacio “Amor Populi” tra Di Maio e Salvini che ha fatto così tanto scalpore, ma anche quello tra Kate e Megan, quelli tra Messi e Ronaldo (“L’amore è cieco”), quello tra due delle più amate protagonisti della famosa serie tv spagnola La Casa di Carta – Nairobi e Tokyo – e che vuole essere l’icona dell’amore universale: prendendo a prestito due tra le donne più coraggiose della serie, TvBoy lancia un messaggio alla battaglia per la libertà sessuale. Per TvBoy l’arte infatti deve essere uno strumento capace di innescare un dialogo tra le persone, più che un atto rivoluzionario.

La mia preferita è probabilmente “Il bacio dell’influencer”: l’opera richiama la famosa foto di Robert Doisneau e la trasforma in una coppia contemporanea. Il messaggio è chiaro: oggi se qualcosa non si pubblica sui social sembra non esista, compreso l’amore tra due persone che deve essere esplicitato a tutti anche nell’atto intimo e privato di un bacio appassionato, magari realizzato davanti a un paesaggio mozzafiato. TvBoy ancora una volta con l’ironia e il sarcasmo delle due opere ci fa riflettere sulle icone delle nuove generazioni e sul significato che diamo ai sentimenti.

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"Il Bacio dell'Influencer" e il bacio tra Tokio e Nairobi de La Casa di Carta

Potere

Un Papa supereore, arrivato per salvare il mondo o almeno la Chiesa in crisi, Matteo Salvini con il volto di colore, i capelli ricci e la bandiera dell’Italia e un Babbo Natale clandestino per parlare del tema dell’immigrazione che monopolizza il dibattito pubblico. E poi ancora Trump e il suo governo, lo Chef Guevara, il SuperMario Draghi, Berlusconi e Putin che diventano icone pop insieme a un Marx milionario.

“TvBoy nel suo ruolo di artista individua nel potere la fissità di una posizione, di un oggetto. Con i suoi interventi intende rendere mobile il potere, spostarlo, scardinarlo” dice il curatore Ballario.

“TvBoy ha intuito che la grande forza dell’arte è quella della grande diffusione – scrive Oliviero Toscani nell’introduzione alla sezione “Potere” – e quindi ha saputo dare vita a un’arte che è allo stesso tempo unica e infinita, che può moltiplicarsi e invadere giornali, tv, social network. Il codice visivo che ha trovato, infatti, diventa subito un veicolo”.

"Matteo vu' cumprà" e Trump nella sezione "Potere"

Arte

Una delle sezioni più significative della mostra è quella dedicata all’arte e alla sua storia. Non provocazioni fini a se stesse, ma piuttosto voglia di avvicinare chiunque al mondo dell’arte di oggi e del passato, le opere di TvBoy provano a dimostrare allo spettatore che l’arte coincide con la vita.

Van Gogh, Frida Khalo e La Ragazza con l’orecchino di perla che si fanno un selfie, l’Ultima Cena fatta da Mc Donald, David vestito da turista a Firenze si specchiano nei lavori dedicati agli artisti contemporanei come Cattelan e il suo chiosco di banane, Damien Hirst, Basquiat e Ai Weiwei.

TvBoy dimostra di non avere timore di parlare di un sistema che può sembrare chiuso ed elitario, perché lui stesso ne fa parte, definendosi un artista contemporaneo, e quindi può dissacrarlo a piacimento. Non ci sono più barriere tra cultura alta e cultura bassa. E così Chiara Ferragni nelle vesti di Madonna tiene in braccio il figlioletto sorridente Leone al posto di Gesù Bambino, tenendo in mano una bottiglietta di acqua santa (in riferimento al noto brand sponsorizzato dall’influencer). Sono questi i nuovi santi venerati dalle nuove generazioni?

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Il selfie della Ragazza con l'orecchino di perla e le banane di Catttelan nella sezione "Arte"

Eroi

È la sezione più intima e privata, quella dedicata agli eroi dell’artista. L’impegno umanitario per questo artista è sempre stato al primo posto (ha collaborato anche con Open Arms) e una fonte d’ispirazione molto forte, come ben emerge dalla serie di opere in mostra. Dalle campagne ambientali contro l’inquinamento all’opera di sensibilizzazione sul tema delle migrazioni e dell’accoglienza, con le sue opere TvBoy racconta storie terribili di rifugiati e migranti, come quella del bambino trovato morto in mare con la pagella ripiegata in tasca.

Tra gli altri eroi rappresentati da TvBoy ci sono Gino Strada, Greta Thunberg, una combattente curda, gli operatori sanitari in tempo di pandemia, disegnati con le ali di angeli.

L’opera dedicata a Giovanni Falcone, “E’ tempo di andare avanti”, vuole essere un messaggio di legalità alla città. L’opera è stata presentata il 23 maggio 2020, 29° anniversario della strage di Capaci. Il murale è stato poi danneggiato ma questo è uno dei casi in cui TvBoy ha deciso di restaurarlo, per rimarcarne l’importanza del significato.

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Le opere dedicate a Giovanni Falcone e Gino Strada nella sezione "Eroi"
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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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