Tradizioni millenarie e panorami mozzafiato. Ma come si mangia e dove si può dormire nell’ospitale e selvaggio Aspromonte? Durante il press tour che mi ha portato a scoprire tanti luoghi interessanti dell’Aspromonte e di cui vi ho già parlato nel post con l’itinerario di 5 giorni che ho seguito, ho anche avuto il piacere di assaggiare l’offerta gastronomica tipica locale e di soggiornare in alcuni alloggi che mi sento di consigliarvi.
La cucina è semplice e gustosa e la maggior parte dei piatti è realizzato con ingredienti a chilometro 0. Preparatevi a porzioni abbondanti e a essere già sazi al termine dell’antipasto. Anche perché qui gli antipasti sono una cosa seria e c’è la possibilità di trovarsi di fronte a una decina di piatti di specialità diverse.
Nel post vi elenco i ristoranti e gli hotel che ho provato io dove mangiare e dove dormire, ma in questa premessa vi cito almeno due specialità, tanto tipiche quanto semplici della tradizione locale.
La prima è la ‘nduja, un piatto povero diventato simbolo di un’intera regione. Il nome deriva dal verbo introdurre e si tratta di un salume morbido fatto con gli scarti del maiale, come ad esempio la milza, lo stomaco, l’intestino, il cuore, parti del muso e della testa e il grasso di varie parti. Ai vari pezzi del maiale sono aggiunti peperoncino con una proporzione 2 a 1 (chi non ama i cibi piccanti è avvisato) e spezie. L’impasto viene poi insaccato nel budello e infine affumicato. Si mangia spalmato sul pane abbrustolito, ma viene usato anche nel soffritto dei sughi di carne oppure sulla pizza.
Il secondo piatto tipico è la lestopitta, una sorta di focaccia realizzata con ingredienti semplicissimi. È fatta di un impasto di acqua, farina, olio e sale viene fritto. Non contiene lieve e viene servita calda quando è ancora croccante. È un piatto tipico di Bova e richiama le antiche tradizioni dell’area grecanica. Viene solitamente farcita con salumi e verdure e mangiata durante gli abbondanti antipasti o aperitivi della zona. È gustosissimo!
DOVE MANGIARE IN ASPROMONTE
BOVA – RISTORANTE COOPERATIVA SAN LEO
Accoglienza allegra e genuina sono i principali ingredienti del ristorante gestito dalla cooperativa San Leo di Bova, il cuore della Calabria greca. Il locale si trova a 400 metri dalla piazza principale di Bova e per preparare i piatti del menù utilizza prodotti rigorosamente a km 0, frutto degli antichi saperi dei contadini tramandati oralmente per generazioni nella zona della Calabria Greca. Le sale all’interno sono ampie e spartane, decorate con prodotti dell’artigianato locale. C’è anche una bella terrazza panoramica esterna.
Il mio consiglio è di venire qui quando avete davvero molta fame, altrimenti rischiereste di lasciare troppe cose nel piatto e non ve lo perdonereste mai. Come tutti i pasti tipici calabresi, anche qui si parte con gli antipasti, tipicamente salumi locali di suino nero di Calabria, capicollo, formaggio di capra e di pecora, fagioli, funghi, lestopitte, frittelle, ricotta fresca, peperoni ammollicati, carciofini selvatici, pomodori secchi sott’olio, verdure grigliate o impanate.
I primi piatti tipici sono i ciceri e tagghiarini (ceci e tagliatelle fatte a mano), le cordelle (pasta fatta in casa) al sugo di maiale, i maccheroni con il sugo di carne di capra o al ragù. Tra i secondi invece le grigliate di suino nero di Calabria e capra alla “Vutana”. Il tutto annaffiato da un bicchiere di negrello calabrese, mentre il pasto termina con un bicchierino di limoncello.
Molto spesso c’è anche un gradito fuori programma a base di musica locale suonata da alcuni componenti della famiglia che gestisce l’attività. Un luogo unico, dove, oltre all’ottimo cibo preparato con cura, troverete persone genuine e appassionate, che trasmettono l’amore per la propria terra in tutto quello che fanno.
GAMBARIE – RISTORANTE MIRAMONTI
Prodotti tipici locali e genuini sono il fiore all’occhiello del ristorante dell’hotel Miramonti che propone gustosi piatti della cucina tradizionale calabrese. A cena ci hanno deliziato con un numero talmente elevato di piatti di antipasti uno più gustoso dell’altro che alla fine era impossibile purtroppo proseguire anche con i primi e i con i secondi, che non ho dubbi essere sicuramente spettacolari. Formaggi e salumi, legumi, verdure di ogni tipo (i pomodori verdi fritti e i fiori di zucca sono una vera delizia, così come la zuppetta di cipolle) sono preparati in modo da esaltare i sapori della cucina tipica calabrese. Se siete da queste parti, non perdetevi assolutamente un pasto in questo ristorante.
Miramonti è anche un hotel a gestione familiare da quattro generazioni, con l’arredamento tipico e caldo delle case di montagna, dove i materiali naturali come legno e pietra rendono gli spazi particolarmente accoglienti. Ma è anche un’oasi di relax con sauna, bagno turco, doccia scozzese ed emozionale, idromassaggio e ogni altro servizio per ritrovare il benessere psico-fisico. C’è anche una suite spa privata con vasca idromassaggio con cromoterapia e camino ad acqua.
Il ristorante-hotel si trova a 20 metri dagli impianti di risalita per le piste da sci, nel centro di Gambarie ed è un punto perfetto per partire lungo un’escursione a piedi o in bicicletta tra i boschi e le cascate del parco nazionale.
GAMBARIE – RISTORANTE AL TERRAZZO
In pieno centro a Gambarie, ma immerso nel verde, c’è questo ristorante e pizzeria, un’ottima alternativa per un pranzo o una cena.
Se venite qui il mio consiglio è di provare la cucina genuina con i sapori dell’Aspromonte basata principalmente su funghi porcini e cinghiale.
Il menù prevede sempre primi piatti di pasta fresca fatta a mano, sia semplice sia ripiena, oltre a zuppe di stagione cucinate interamente con prodotti dell’Aspromonte. Io ho assaggiato un piatto di ravioli ripieni di funghi porcini davvero speciale, ma anche le pappardelle ai funghi sono da provare.
GAMBARIE – RISTORANTE IL BUCANEVE
È un locale ristrutturato da poco, a gestione familiare e che mette a disposizione sale molto ampie, ideali anche per gruppi. L’accoglienza del titolare è uno dei biglietti da visita di un locale assolutamente da provare se siete a Gambarie. Il menù è ampio ma non troppo e permette di concentrarsi su alcuni piatti tipici locali.
Come sempre gli antipasti a base di formaggio, salumi e verdure locali sono squisiti. Lasciate però un po’ di spazio nello stomaco anche per i primi e i secondi! Io ho assaggiato un bis di pappardelle ai funghi porcini e lasagne al forno con scamorza e melanzane, mentre come secondo l’agnello al forno ai sapori aspromontani. Per finire, cannolo alla crema di ricotta aspromontana. Tutto veramente delizioso.
Il Bucaneve è anche casa vacanze con appartamenti ristrutturati da poco e molto accoglienti e funzionali.
CARMELIA (DELIANUOVA) – RIFUGIO IL BIANCOSPINO
Vi ho già parlato di questo luogo nel post dedicato all’itinerario in Aspromonte per raccontarvi la storia del suo titolare Antonio e del capriolo Margherita. È necessario però che lo citi anche in questo articolo perché il rifugio Il Biancospino è un ottimo luogo dove mangiare e dove dormire in Aspromonte. Io ho assaggiato soltanto la straordinaria cucina di Teresa che ci ha preparato un pranzo luculliano, ma molti escursionisti si fermano qui a dormire in una delle belle e accoglienti stanze realizzate da Antonio e Teresa.
La caratteristica di questo luogo, come già vi accennavo, è quella di cucinare tutti prodotti a chilometro zero, coltivati nell’ampio orto del rifugio. Semplici ma deliziosi piatti preparati con pomodori, melanzane, zucchine, uova, pancetta hanno deliziato i nostri palati. Una chicca in più sono i fagioli Pappaluni di Aspromonte, una specialità locale simile al bianco di Spagna ma più piccola e tenera. Si tratta di una specie che cresce solo in questa zona dell’Aspromonte esposta a nord dai 700 fino ai 1300 metri di altezza. Nonostante la stagione calda molto breve, qui si trova il microclima adatto alla crescita di questo tipo particolare di fagiolo.
La cucina è aperta, così si può vedere Teresa mentre prepara i piatti e l’accoglienza è quella di casa. Oltre all’orto, Antonio e Teresa allevano maiali, galline e conigli e preparano tutto in casa: il pane, le focacce, i biscotti, marmellate e conserve. In un edificio recentemente ristrutturato grazie al sostengo dell’ente Parco, alle spalle del rifugio vero e proprio, a brevissimo sarà inaugurato una piccola struttura dove fare il pane, che avrà anche scopo didattico.
PIC NIC NEL PARCO DELL’ASPROMONTE
Un modo simpatico e originale di godersi la natura del Parco Nazionale dell’Aspromonte è quello di unirsi ai tanti abitanti che, soprattutto durante il weekend, decidono di pranzare con un picnic in una delle aree del Parco. Serve fare particolare attenzione, perché esistono aree preposte per il picnic e non ci si può sedere ovunque, tanto più che alcune zone rientrano nella Zona A, ovvero quella di massima tutela.
Ho fatto anch’io un’esperienza di questo tipo durante il mio viaggio in Aspromonte e ho provato l’esperienza del picnic all’aperto nei pressi dell’Osservatorio della Biodiversità del Parco. Il nostro è stato curato dall’Hotel Centrale di Gambarie a base di formaggi, salumi, ortaggi freschi, pomodorini secchi sottolio, peperoncino piccante. Insomma, tutto il necessario per preparare e gustare ottime bruschette calabresi.
AL BAR
Gassosa al caffè
Avete mai provato una gassosa al caffè? per me è stata la prima volta e ho scoperto che viene prodotta soltanto in Calabria e sembra che questa invenzione risalga ai primi del Novecento. In ogni caso, nei bar si trova anche oggi ed è incredibile che non venga esportata anche in altre zone d’Italia, perché vi assicuro che è molto buona ed è un ottimo energetico nelle calde giornate estive.
Le province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, sedi delle tre principali aziende produttrici, fanno a gara nel rivendicare paternità e superiorità della ricetta.
Bergotto, bibita al bergamotto
Un’altra bibita tipica del sud della Calabria è il Bergotto, a base di bergamotto, l’agrume calabrese per eccellenza. Il bergamotto è un agrume, simile al limone o all’arancia, ma la polpa ha un sapore troppo aspro e amaro per il consumo diretto, dunque viene consumato candito, sciroppato oppure per produrre di liquori.
Il succo del bergamotto può essere usato diluito in acqua per bibite profumate e rinfrescanti. Il Bergotto vinto il premio come migliore nuova bibita al Vinitaly 2011 di Verona e oggi sembra essere una delle bevande più esportate del sud Italia, anche se a me non è capitato di trovarla da nessun’altra parte.
E i dolci?
Per la pasticceria tradizionale, andate sul sicuro alla pasticceria Scutellà, pasticceri artigianali dal 1930. Ci sono negozi sia a Delianuova che a Reggio Calabria.
Se passate per Reggio Calabria, invece, è d’obbligo assaggiare il gelato di Cesare, premiato per il gelato migliore d’Italia nel 2016 e migliore di Reggio Calabria nel 2018, come vi ricordano i cartelli all’esterno del locale, che è un semplice chioscho con la scritta la neon.
DOVE DORMIRE IN ASPROMONTE
BOVA – ALBERGO DIFFUSO
Se andate in Aspromonte, una tappa imprescindibile deve essere quella della Calabria greca e in particolare Bova, il centro della grecità calabrese, all’interno del Parco Nazionale di Aspromonte. Qui io vi consiglio di dormire nell’albergo diffuso realizzato in questi anni dalla Cooperativa San Leo (che gestisce anche il ristorante di cui vi parlavo prima).
La cooperativa ha messo insieme una serie di diverse strutture, sparse nel paese e gestite in collaborazione con le famiglie locali. Se è libera, fatevi dare la stanza che ho avuto la fortuna di avere io: si trova proprio all’interno del paese, poco prima della torre che porta alla Giudecca ebraica. Le stanze con bagno sono ampie e funzionali, ma soprattutto hanno la finestra affacciata sui tetti di Bova. In cima alla casa, poi, si trova una terrazza all’aperto da cui si può ammirare un incantevole panorama delle colline dell’Aspromonte: un luogo perfetto dove fare colazione al mattino o dove sorseggiare una birra la sera. Vi addormenterete nel silenzio totale e sarà un modo perfetto per fuggire alla frenesia quotidiana.
Dormire in uno di questi alloggi, inoltre, permette di vivere appieno la cosiddetta philoxenia, ovvero l’ospitalità sacra e amichevole degli antichi greci. Questa accoglienza, vi assicuro, si riscontra ancora oggi negli abitanti e vi lascerà un ricordo straordinario di questi luogo, oltre alla voglia di tornarci.
GAMBARIE – PARK HOTEL BELLAVISTA
Nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Park Hotel Bellavista si trova a Gambarie, la principale località turistica della zona. Le piste da sci e gli impianti di risalita distano soltanto 500 metri e l’hotel ha un bellissimo giardino, un solarium e una grande piscina coperta e riscaldata.
Le camere con bagno sono più ampie della media e sono tutte dotate di una bellissima terrazza affacciata sul giardino verde. Nelle giornate limpide da qui è possibile ammirare la vista sullo Stretto di Messina e sulle Eolie, visto che l’hotel si trova in una posizione panoramica, da cui si può ammirare la bellezza del Parco dell’Aspromonte.
Durante il press tour in Aspromonte ho trascorso qui 3 notti fantastiche. È il posto giusto per staccare dal resto del mondo e concedersi qualche giorno di relax in mezzo alla natura. Al mattino la ricchissima colazione a buffet (anche con deliziose torte fatte in casa) permette di cominciare la giornata con l’energia giusta. Non ho provato il loro ristorante, ma l’hotel offre anche la possibilità di banchetti all’aperto nello splendido parco.
E voi conoscete e avete già assaggiato la cucina calabrese?
Avreste altri locali dove mangiare e dove dormire in Aspromonte da aggiungere a questa lista?
Per qualunque dubbio o domanda, come sempre, c’è lo spazio dei commenti.
Se volete organizzare un viaggio in Aspromonte potrebbe esservi utile anche il post con l’itinerario che ho seguito io nei miei 5 giorni in questa zona ospite del Parco Nazionale dell’Aspromonte.