Se decidete di trascorrere un weekend in Valtellina evitate di pensare alla bilancia. Qui infatti si può gustare una delle cucine più sostanziose e ricche che abbia mai assaggiato. Ma tanto ora fa freddo, quindi avete un’ottima scusa.
Grano saraceno, burro e formaggio sono usati in moltissime pietanze: preparatevi ad assaggiare piatti ipercalorici ma buonissimi!
Un’esperienza enogastronomia super è quella proposta dal Ristorante San Carlo a Chiuro. Ve ne parlo in questo post perché il ristorante propone un menù con le migliori prelibatezze della Valtellina e quindi è un’occasione super per provare e raccontarvi i piatti tipici di questo territorio.
IL RISTORANTE
All’ingresso, due viti di uva americana s’inerpicano sulla facciata del ristorante. Risalgono all’inizio dell’Ottocento e fanno subito capire che ci si trova di fronte ad un edificio storico. Quello che da metà Ottocento è un ristorante, infatti, all’inizio era un ufficio postale telegrafico e poi una stazione di “cambio cavalli” per le diligenze.
Nel 1843 la famiglia Redaelli acquistò l’edificio e da quel giorno, per sei generazioni, la stessa famiglia ha portato avanti l’attività – prima trattoria con alloggio e poi ristorante tipico -, fino ai nostri giorni. Oggi, i titolari Carlo e Giovanna, 33 e 27 anni, sono gli eredi di questa secolare tradizione di famiglia
Se volete assaggiare i piatti tradizionali della Valtellina, anche quelli meno conosciuti, siete proprio nel posto giusto.
Giovanna è pasticcera e segue la cucina, mentre Carlo si dedica alla sala. Nel ristorante lavorano sei persone, compreso il padre che segue ancora personalmente la preparazione dei piatti.
All’ingresso del ristorante è bello dare un’occhiata alle foto d’epoca che, in bianco e nero, mostrano il ristorante, i suoi gestori e i clienti di un tempo. La tradizione e la memoria si rinnovavo attraverso i sapori, le ricette e la passione nei confronti di quello che si fa risuonano chiaramente in questo locale caldo e accogliente.
Anche durante il periodo del lockdown Carlo e la sua famiglia non si sono fermati e hanno cercato di guardare in positivo dedicandosi al rinnovamento degli spazi esterni del locale, perfetti per la bella stagione.
Dopo l’ingresso rinnovato di recente, il ristorante dispone di diverse sale: le più sono impreziosite dai mobili d’epoca, quella grande è un luminoso e ampio spazio coperto da volte in quello che un tempo era il luogo in cui si faceva il cambio dei cavalli.
Tutti gli spazi sono caldi e accoglienti, ospitano fino a 100 coperti ditribuiti nelle varie salette e sono ideali per una cena romantica o per un pranzo in famiglia o con gli amici.
Pronti a farvi prendere per la gola?
GLI ANTIPASTI
Nel menù ovviamente non possono mancare la tipica bresaola, che in Valtellina scorre a fiumi. Il ristorante propone un tris di bresaole, tutte artigianali locali, di cervo, manzo.
Al ristorante San Carlo ho assaggiato anche il lardo con le castagne e ho scoperto gli chisciöi, frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio filante, servite su letto di insalata. Buonissime!
I PRIMI
Obbligatorio, da queste parti, assaggiare i pizzoccheri. Si tratta di tagliatelle tipiche fatte con farina di frumento e di grano saraceno. Questo tipo di impasto dà alla pasta il colore tipico grigiastro. La pasta poi viene abbondantemente condita con patate a pezzi, verza, burro, formaggio casera, aglio e salvia. Il risultato è un piatto davvero molto sostanzioso e gustoso. Un primo piatto da assaggiare quando siete molto affamati e da gustare subito, senza rischiare che si raffreddi, altrimenti rischia di diventare un po’ stopposo. Al San Carlo i pizzoccheri sono scarrellati a mano, come da antica ricetta. Dovrete aspettare 20 minuti per la loro preparazione, ma ne vale la pena.
Nel menù ci sono anche squisite tagliatelle all’uovo con sugo di camoscio, spatzle al mirtillo con crema di Casera, uno dei formaggi più tipici della zona, tortelli di zucca saltati al burro, salvia e amaretti.
I SECONDI
Non riuscirò mai a pronunciare correttamente tzigoiner e taroz, il nome di questo piatto tipico valtellinese composto da fassona a fettine con pancetta arrotolata e cotta su un bastone (talmente lungo che mi ci è voluto un attimo per capire da che parte iniziare!).
Questo piatto viene di solito accompagnato dal taroz, un purè di patate con fagioli, fagiolini, burro, formaggio e cipolla. Anche in questo caso si tratta di un piatto tipico della Valtellina, che pochi ristoranti ancora oggi preparano.
Un altro secondo da leccarsi i baffi è il piatto formato da bocconcini di cervo salmistrati con polenta cropa. La polenta cropa è simile alla polenta taragna, ma, al posto del burro, nella polenta cropa vengono messe patate schiacciate e panna e, a fine cottura, aggiunto il formaggio.
Quasi dimenticavo lo spiedo di coppa di maiale alla brace al profumo di alloro e ginepro, con patate al rosmarino. Insomma, avete già capito che c’è l’imbarazzo della scelta.
I DOLCI
Dopo un pranzo o una cena con un menù di questo genere, chi arriva al dolce è da considerarsi un eroe!
Se il vostro stomaco ha ancora un piccolo spazio o volete concedervi l’ultimo peccato di gola, vi assicuro che il tortino di mele o il sorbetto al braulio sono ottimi e vi permetteranno di terminare il vostro pasto iin modo perfeto.
LA CANTINA
La cantina del ristorante è un vero tempio per gli appassionati di vino. È ubicata sotto la sala del ristorante e le sue volte alte cinque metri permettono di avere una temperatura costante negli ambienti tale da conservare i vini alla perfezione.
Qui troverete una delle più ampie collezione di bottiglie di Nebbiolo della Valtellina. La cantina propone oltre 200 etichette, tutte della Valtellina!
Insomma, una certezza per chi ama bere bene.
Menù sorprendente, qualità altissima degli ingredienti, location raffinata, porzioni abbondanti, rapporto qualità prezzo incredibile, accoglienza spettacolare.
Complimenti a Carlo e Giovanna che portano avanti la tradizione di famiglia e promuovono l’enogastronomia della Valtellina!
COME ARRIVARE
Il ristorante San Carlo si trova a Chiuro, in provincia di Sondrio, nel cuore della Valtellina.
Si raggiunge ova facilmente, visto che si trova sulla statale 38, la strada che collega la Valtellina con l’altoatesina Val Venosta attraverso il Passo dello Stelvio (2758 metri).
Dispone di un ampio parcheggio proprio sul lato opposto della statale 38 rispetto al ristorante.
Comments
1 commentoDome
Dic 20, 2021Ottimo posto dove tornare
RitagliDiViaggio
Dic 20, 2021Davvero! Ci sono ancora molti piatti da assaggiare