Rilassante e appagante è la navigazione a bordo di un’imbarcazione tradizionale che scivola lungo le acque di un fiume. Un’esperienza di questo tipo si può realizzare a Radeče, nella regione del Posavje, nella Slovenia orientale, a poco più di un’ora da Lubiana.
IL VILLAGGIO DI RADECE
Radeče è una cittadina che conta soltanto duemila abitanti, ma che si affaccia in una splendida posizione sul fiume Sava, circondata da colline ricche di boschi.
Grazie alla vicinanza con la confluenza dei fiumi Sava e Savinja, Radeče in passato fu un importante porto fluviale, visto che nei secoli i fiumi erano usati moltissimo sia per spostarsi sia per trasportare merci, in particolare il legname.
IL FIUME SAVA
La Sava è un fiume molto importante: lungo 945 chilometri, nasce in Slovenia ed è uno dei maggiori affluenti del Danubio, con il quale si congiunge a Belgrado, dopo aver attraversato anche la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina, fino ad arrivare in Serbia.
In passato era il fiume più lungo a scorrere interamente nel territorio della Jugoslavia. La stretta gola del fiume Sava si allarga notevolmente proprio a Radeče, dove il fiume diventa molto piacevole.
LA ZATTERA TURISTICA
Oggi il legname non si trasporta più sulle zattere, che, opportunamente ristrutturate e rese più comode, sono diventate delle divertenti e interessanti attrazioni turistiche. Da aprile ad ottobre è possibile prenotare un giro di due ore e mezza su una di queste zattere tradizionali.
La navigazione è lenta e piacevole, ideale per godersi il paesaggio da una prospettiva insolita. Le zattere sono ampie, ideali per ospitare anche gruppi di più persone o famiglie. Oggi le zattere sono coperte con una ampia tenda che ripara dal sole e sono state rese più confortevoli.
A bordo sarà anche possibile assaggiare qualche prelibatezza locale, oltre ad ascoltare le storie dei vecchi zatterieri, chiamati flosarji, che raccontano la vita quotidiana di questi particolari navigatori e spiegano la tecnica di costruzione di queste imbarcazioni così affascinanti. Il tutto accompagnato da momenti di musica tradizionale dal vivo.
Secondo l’antica tradizione slava, i zatterieri in abiti tradizionali vi accoglieranno e vi offriranno sale e pane, nonché un bicchierino di grappa ai mirtilli locali, oltre che un delizioso gulasch fatto in casa, accompagnato dal vino tipico del Posavje, la Blue Frankish. L’iniziativa è cofinanziata dalla Repubblica di Slovenia e dall’Unione Europea dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Prima dell’imbarco
Nell’area in cui attracca la zattera turistica, sulle rive della Sava, sta nascendo un percorso didattico molto interessante che permette di conoscere la storia del fiume, la flora e la fauna della zona.
Lungo il percorso ci sono anche alcuni zona dedicate alla sosta con comode panchine che permettono di apprezzare il paesaggio e ammirare il fiiume.
All’ombra di alcuni alberi, ci attendeva lo staff della Gostilna Strnad di Radece per un aperitivo prima della partenza con la zattera. Un super pic nic a base di prodotti locali, succhi di frutta e vino davvero molto apprezzato!
L’ESPERIENZA GOURMET
La mia esperienza sulla zattera è stata però ancora più particolare, visto che ho avuto la possibilità di provare un’esperienza enogastronomica realizzata ad hoc per raccontare nel migliore dei modi l’esperienza della navigazione sul fiume in zattera.
Il pranzo con menù raffinato e gran classe è stato infatti preparato dal celebre chef Rok Martinčič che, insieme alla moglie, ai figli e al suo staff, gestisce la Gostilna Jež di Radece, uno dei ristoranti più noti e apprezzati di questa zona.
Gli abbinamenti dei vini ai piatti, uno diverso per ogni portata, sono stati invece opera di Rok Petančič di Pro Vino.
IL MENU DEL PRANZO A BORDO DELLA ZATTERA
Lo chef Rok Martinčič ci ha fatto assaggiare numerose prelibatezze della cucina tipica locale innovata dal suo personale tocco.
Dopo il saluto dello chef accompagnato da uno spumante secco di Mastnak, il pranzo è iniziato con la tartare di pesce (trota rossa, aceto balsamico e kren) con un bicchiere di Plavec bianco di Jelenic.
Per poi proseguire con il cannellone di maiale, accompagnato da un delizioso Sauvignon di Dular. Menzione speciale per la guancia di maiale di Krškopolje, l’unica razza suina autoctona della Slovenia. Viene allevata all’aperto e ha un caratteristico manto bianco e nero. Si tratta di uno dei sapori più tipici della regione di Posavje. Il piatto è stato servito con erba cipollina, patate e carote e innaffiato da un calice di Frankinja blu di Kobal.
Infine, lo gnocco di prugna jurka con frutti di bosco e una Frankinja bianca semidolce di Kerin.
Focacce tradizionali, palacinke e cocktail
Dopo un pranzo del genere, un po’ di relax a base di musica tradizionale scivolando sulle acque della Sava è proprio quello che ci vuole.
Prima di rientrare c’è ancora una tappa. Sulla riva del fiume ci attendono infatti le cosiddette casalinghe di Ostrovrhar, signore in abiti tradizionali dell’Associazione delle contadine di Arnika, che conservano la tradizione etnografica e culinaria dell’antico villaggio di Svibno, antica dimora dei Cavalieri di Ostrovrhar.
Abbiamo assaggiato due focacce tipiche tradizionali, potica e poprtnik, un dolce che ambisce ad entrare nel registro della Cultura immateriale del ministero della Cultura sloveno.
La gita termina alla foce del torrente Sopota nel fiume Sava. Proprio in questo punto si trova la Gostišče Flosar, una locanda che è sia pensione sia ristorante. Hanno preparato per noi un saluto fatto di freschi dolci di frutta, palacinke e cocktail!
Evviva la regione del Posavje e questa bella e originale esperienza in zattera sul fiume Sava!
La Slovenia non smette mai di stupirmi!