Uno dei luoghi da vedere almeno una volta della vita, secondo me, è la costiera ligure e in particolare quel tratto meraviglioso che viene denominato Cinque Terre e Golfo dei Poeti. Da molto tempo volevo trascorrere un po’ di tempo da queste parti e finalmente il mio desiderio è stato esaudito. Ci sono talmente tante cose da fare e da vedere da queste parti che ci si potrebbe trascorrere mesi, in particolare se amate quel tipo di turismo cosiddetto lento, che permette di apprezzare i luoghi con la dovuta calma, magari percorrendo alcuni sentieri a piedi.
Anche se avete a disposizione soltanto un weekend, come me, potrete comunque godervi alcuni di questi posti spettacolari. I borghi sono davvero di piccole dimensioni e si riescono a visitare rapidamente, se riuscite a ottimizzare i tempi degli spostamenti.
In questo post vi racconto il mio itinerario, i luoghi che ho visto alle Cinque Terre e nel Golfo dei Poeti, dove ho dormito e con quali mezzi di trasporto mi sono spostata da un punto all’altro.
ITINERARIO CINQUE TERRE
Da Riomaggiore a Monterosso a Mare si sviluppa un tratto di costa tra i più incontaminati e pittoreschi del litorale ligure. Insenature, falesie, promontori, baie e suggestivi villaggi dalle case colorate regalano emozioni uniche a chi decide di visitare questo tratto di costa denominato Cinque Terre, il cui Parco Nazionale è riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1999.
Partendo da La Spezia, sono cinque i paesi che compongono le Cinque Terre: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare. E ovviamente vale la pena visitarli tutti. Ogni villaggio ha la sua particolarità, ma tutti regalano scorci meravigliosi.
Monterosso al Mare
È il paese più abitato e più grande delle Cinque Terre, oltre al più distante da La Spezia. Ho deciso di visitarlo per primo e così, di primo mattino, l’ho trovato praticamente ancora vuoto di turisti, con tutte le attività in fase di apertura. Il borgo si divide in due nuclei separati dal promontorio di San Giorgio: prendetevi un po’ di tempo se volete visitarlo con calma.
Incassato nella foce del torrente Buranco, verso est, si trova il borgo antico. Alle spalle della piccola spiaggia si dipana il reticolo di stradine piene di ristoranti e di negozi, ma anche di piccoli scorci autentici. Balzerà all’occhio l’imponente abside della chiesa di San Giovanni Battista del XII-XIV secolo, mentre chi ha più tempo può risalire l’antica mulattiera e in un’ora e mezza arrivare al santuario della Madonna di Soviore.
Verso ovest, separata da una strada con il tunnel che però si può percorrere anche a piedi, c’è la zona di Fegina, quella più turistica con le spiagge. Questa è una zona di antica e nobile villeggiatura, frequentata, ad esempio, dalla famiglia di Eugenio Montale. La passeggiata sul lungomare è molto piacevole e si può arrivare fino allo scoglio con la grande scultura del Gigante (al momento della mia visita in restauro e quindi coperta dalle impalcature). Il sentiero prosegue in salita fino a punta del Mesco, con bellissimi scorci panoramici.
Vernazza
Ospita l’unico porticciolo turistico delle Cinque Terre e proprio dalla piccola baia piena di barche si può ammirare uno degli scorci più iconici di questo territorio. Vernazza è sicuramente uno tra i villaggi più fotografati delle Cinque Terre.
Affacciata sul porticciolo c’è la bella piazzetta con bar, ristoranti e negozi. Da lì si possono percorrere in salita i diversi vicoli che conducono nel labirintico centro storico medievale. Sulla piazzetta si affaccia anche la Chiesa di Santa Maria di Antiochia, edificata in stile gotico ligure tra il XII e il XIII secolo e impreziosita da una torre angolare.
Dell’antico castello Doria rimane la torre, che domina il paese e la baia da un’altezza di 60 metri. Se avete tempo vale la pena fare una passeggiata di un’ora in salita tra vigneti e uliveti fino al Santuario della Madonna di Reggio dell’XI secolo: il sentiero s’imbocca nei pressi della stazione ferroviaria ed è riconoscibile per le tappe della via crucis che lo caratterizzano. Da qui parte anche un tratto del famoso Sentiero Verde Azzurro.
Corniglia
È l’unico borgo delle Cinque Terre che non si affaccia direttamente sul mare. Si trova infatti in collina e, dopo essere scesi dal treno, preparatevi a fare una bella salita lungo una scalinata di 377 gradoni per raggiungere il centro storico. Ne vale ovviamente la pena, perché il villaggio è suggestivo e interessante come i suoi vicini affacciati sul mare.
Corniglia è un centro agricolo e vitivinicolo. All’ingresso del centro storico si trova la chiesa di San Pietro, dal cui sagrato si gode un bel panorama.
Il borgo si raccoglie intorno alla stretta via Fieschi e conserva l’impianto medievale, aprendosi poi su largo Taragio, una piazzetta su cui si affaccia un semplice oratorio e da cui una scalinata conduce fino al mare, ai piedi della rupe.
Sulla via pedonale a fianco della chiesa si trovano le indicazioni del Sentiero Verde Azzurro che porta a Monterosso, oltre che di numerosi altri sentieri.
Manarola
Arroccato sopra un costone roccioso, il borgo di Manarola, a 70 metri sul livello del mare, offre un colpo d’occhio di forme e colori impareggiabili, soprattutto se percorrete un tratto del sentiero che, dalla marina, s’inerpica lungo il fianco della collina di fronte al borgo. Innumerevoli scorci si aprono alla vista mano a mano che si sale regalando panorami davvero unici. Il sentiero sale fra terrazzamenti coltivati a vigneto fino al monte delle Tre Croci, da cui il panorama sul borgo e sulla costa è eccezionale.
Dalla stazione s’imbocca la centrale via Discovolo, sempre affollata, che conduce fino alla marina e alla piazzetta, due punti da cui si hanno inediti scorci del borgo affacciato sul mare. Risalendo via Discovolo si può ammirare la facciata gotica della chiesa di San Lorenzo. La deliziosa piazzetta su cui si affaccia la chiesa è il fulcro del paese, su cui domina il campanile della confraternita della SS: Annunziata.
Piccola curiosità: il presepe luminoso di Manarola, un’opera di land art realizzata sulle fasce terrazzate della collina con figure realizzate con materiali riciclati dal ferroviere in pensione e artista autodidatta Mario Andreoli, secondo il Guinness dei Primati è il più grande al mondo
Riomaggiore
Riomaggiore è il borgo più vicino a la Spezia, la tappa più vicina quindi arrivando in treno. Io invece l’ho lasciato per ultimo, poco prima di rientrare in città e così ho salutato le Cinque Terre con una delle cartoline più famose e più pittoresche (la foto di copertina di questo post è uno degli scorci più noti e belli di Riomaggiore).
Scesi in stazione, l’accesso al borgo è diverso rispetto ai precedenti: c’è un tunnel che collega la stazione a via Colombo, la strada principale del paese su cui si affacciano le tipiche case alte e strette. Il pezzo terminale di questo percorso è il torrente coperto rivus Major, da cui deriva anche il nome del borgo. Terminata la galleria, le opzioni sono due. Si può proseguire lungo uno stretto passaggio che conduce al mare e a uno dei balconi più affascinanti del borgo: risalendo la scalinata ci si troverà di fronte alla piccola baia con le barche in secca e le casette colorate appollaiate sulla scogliera a picco sul mare. Sarà sicuramente una delle immagini che conserverete nella memoria dopo essere tornati da questo viaggio.
Oppure si può imboccare la strada principale, risalendo via Colombo e vistando la parte alta del paese, con la chiesa di San Giovanni Battista. Dalla piazza principale poi si può proseguire la salita verso i ruderi del castello.
Nei pressi della stazione ferroviaria parte il Sentiero dell’Amore che collega il borgo a Manarola: è uno dei sentieri più noti delle Cinque Terre. Al momento però è chiuso. A causa di smottamenti e frane, infatti, chi vuole visitare le Cinque Terre seguendo i percorsi di trekking è bene che tenga d’occhio sito ufficiale per verificare l’eventuale chiusura di alcuni percorsi.
ITINERARIO GOLFO DEI POETI
Il tratto di costa che da Portovenere a Lerici, passando per La Spezia, è stato amato e celebrato da numerosi scrittori e poeti di tutti i tempi. Da Dante a Petrarca fino ai tempi del Grand Tour, il Golfo dei Poeti divenne una tappa fondamentale per molti artisti. Fondamentale fu la presenza del poeta Percy Bysshe Shelley e di sua moglie Mary (l’autrice di Frankestein) a San Terenzo, dove ospitarono il poeta inglese George Byron, compagno della sorellastra di Mary.
Nel golfo soggiornarono anche molti altri noti intellettuali e artisti, da Dickens a Henry James, Da Virginia Wolf a Richar Wagner. Amarono questi luoghi Gabriele D’Annunzio, Mario Soldati, Pier Paolo Pasolini e Indro Montanelli. A Tellaro c’è la casa di Attilio Bertolucci, a Monterosso trovò ispirazione Eugenio Montale.
È più che evidente come questi luoghi abbiano un fascino unico da sempre e ancora oggi continuino ad incantare i tanti visitatori.
La prima tappa dell’itinerario deve essere per forza Portovenere, un luogo incantevole a cui dedicare almeno mezza giornata. Superata La Spezia, si prosegue verso Lerici, che può essere un’ottima base per vistare i dintorni, da Tellaro a Montemarcello, fino ad Ameglia e Bocca di Magra. Visto che avevo a disposizione soltanto un weekend, il mio itinerario ha compreso Lerici, Tellaro e Montemarcello, con base a Tellaro, un borgo che ho amato in modo particolare.
Portovenere
È una delle mete più visite del Golfo dei Poeti e si raggiunge facilmente da La Spezia percorrendo una panoramica litoranea di circa 12 chilometri lungo un tratto di costa interrotto da baie e insenature. Se avete tempo, fate qualche tappa e prendetevela con calma. Altrimenti sarà comunque una piacevole sorpresa arrivare a Portovenere e rimanere subito abbagliati dalla sua bellezza.
Il lungomare corre lungo il porticciolo turistico da cui si ha un colpo d’occhio eccezionale sul borgo antico, chiuso al traffico e sviluppato lungo il promontorio. La compatta sequenza di alte case ha un doppio accesso, dal porto dove ci sono i depositi delle barche e dal centro dove ci sono le botteghe. I collegamenti tra le due parti sono assicurati da passaggi formati da ripide scalinate coperti da volte che si chiamano capitoli.
Proseguendo lungo la strada si sale lungo via Capellini, la strada principale che termina in cima alla scenografica salita a gradoni che conduce allo spiazzo con la chiesa di San Pietro, probabilmente lo scorcio più fotografato di Portovenere. Nell’antichità qui sorgeva il tempio di Venere che diede il nome a questo luogo.
Da qui se si scende verso sinistra si giunge alla grotta Arpaia, cara a Byron, per poi salire verso la chiesa di San Lorenzo e infine al castello Doria.
Il Parco naturale regionale Portovenere tutela il promontorio su cui sorge il borgo, fino alla valle dell’Albana e l’Area marina protetta che racchiude le isole di Palmaria, Tino e Tinetto. Si tratta di 400 ettari di grande valore ambientale, paesaggistico e storico, Patrimonio dell’Umanità Unesco.
Le isole si possono visitare con un’escursione in barca: non sono riuscita a farla durante questo viaggio, ma spero proprio di tornarci e di percorrere qualche sentiero alla scoperta di queste suggestive isolette.
Lerici
Uno dei punti più belli da cui ammirare Lerici è il suo imponente castello, simbolo della città, che sorge su un promontorio roccioso a fianco del porto. Il castello venne costruito nel Medioevo dai Pisani e poi ingrandito dai Genovesi che vi aggiunsero la cinta di mura. Da qui si possono ammirare splendidi panorami sul Golfo dei Poeti, prima di scendere in città e, dalla elegante e ampia piazza Garibaldi, inoltrarsi nei vicoli del centro storico.
I caruggi e le scalinate che compongono il centro storico conservano ancora oggi il fascino che stregò i poeti romantici che soggiornarono qui in passato, trovando ispirazione per le loro opere.
Una delle più belle vedute di Lerici e del suo castello si ammira però salendo in direzione di Tellaro, lungo una strada panoramica che a tratti regala magnifici scorci sul golfo.
Tellaro
Sarà che ci sono arrivata poco prima del crepuscolo, quando le luci delle abitazioni e dei vicoli rendono ancora più magico questo luogo, ma Tellaro mi ha letteralmente stregata, lo considero uno dei borghi più affascinanti di questo tratto di golfo.
D’altra parte è stato inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia e il suo meraviglioso centro storico conserva i tratti tipici dell’insediamento costiero ligure. La cinquecentesca chiesa di San Giorgio con le sue pareti dipinte di rosa posta a picco sul mare regala scorci unici. Lo sanno bene i numerosi fotografi che si appostano nei pressi della marina all’ora del tramonto per immortalare paesaggi unici.
Il mio consiglio è di percorrere tutti i vicoli del centro storico, anche quando vi sembrano delle strade senza uscita: molto probabilmente sbucherete in qualche cortile o in qualche piazzetta su cui si affaccia una cappella o ancora su una terrazza affacciata sul mare. Tutti gli altri conducono all’incantevole marina dove numerose barche dipinte di colori accesi rendono questo luogo davvero indimenticabile.
Montemarcello
Ho visitato Montemarcello durante una giornata nuvolosa di pioggia e quindi purtroppo mi sono persa la sua principale attrattiva, ovvero il meraviglioso panorama sul golfo di La Spezia, sul mare della Versilia e sulle Apuane.
Vale la pena comunque visitare il borgo, il cui nome deriva dal console romano Marcello, vittorioso sulle popolazioni liguri. Nonostante sia un borgo collinare, la forma del suo centro storico ricorda quello del castrum romano ed è molto piacevole passeggiare lungo i vicoli silenziosi e godere degli scorci sempre diversi che si aprono a ogni angolo.
Ci sono un’antica porta d’ingresso e le mura che risalgono al XV secolo e c’è l’imponente chiesa di San Pietro che domina una delle piazzette del borgo. Da qui partono numerosi sentieri per gli appassionati di escursioni.
COME ARRIVARE E COME MUOVERSI
Come muoversi per visitare le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti? Questi luoghi così pittoreschi hanno anche dimensioni molto piccole, ne consegue che diventano facilmente affollati. L’auto non è quindi il mezzo migliore per visitare alcuni borghi, mentre diventa molto utile per spostarsi da una zona all’altra.
Ecco quali sono state le mie scelte per visitare le Cinque Terre e il Golfo dei Poeti.
Io sono arrivata a La Spezia in auto e poi ho visitato le Cinque Terre in treno e il Golfo dei Poeti in parte in bus e in parte in auto. Ora vi spiego nel dettaglio il mio itinerario.
La Spezia è un’ottima base per visitare le Cinque Terre. La stazione ferroviaria si trova in centro, è facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico di La Spezia. Il treno è il mezzo di trasporto perfetto per visitare le Cinque Terre, a meno che non siate super appassionati di trekking e vogliate farvi tutto il percorso a piedi.
Sconsigliatissima l’auto, sia in alta sia in bassa stagione: i paesi delle Cinque Terre sono davvero dei fazzoletti e trovare parcheggio è molto più che difficile, tanto più se non siete del luogo e non conoscete le strade. Il treno ha corse molto frequenti e ferma in tutti i borghi delle Cinque Terre. Ogni tratta costa 4 euro, ma conviene comprare la Card a 16 euro che vi permette di salire e scendere tutto il giorno tra tutti i cinque villaggi che formano le Cinque Terre, partendo da La Spezia.
Il mio consiglio per visitare i villaggi con meno affollamento possibile è quello di iniziare la visita dal borgo più lontano e poi mano a mano rientrare verso La Spezia, dunque iniziare da Monterosso al Mare e finire a riomaggiore: la maggior parte delle persone fa l’esatto contrario e quindi il rischio è di trovare la massa che si sposta agli stessi orari e negli stessi posti.
Per visitare Porto Venere, che fa già parte del golfo dei Poeti, è comunque vantaggioso partire da La Spezia e prendere il bus che dal centro della città porta direttamente al delizioso borgo. Il biglietto costa 5 euro andata e ritorno e si acquista nelle tabaccherie di La Spezia (prima del Covid anche sul bus, ora non più).
Per continuare la visita al Golfo dei Poeti, infine, io ho scelto l’auto, che permette maggiore autonomia di spostamento in luoghi serviti anche dai mezzi pubblici, ma con meno frequenza rispetto alle Cinque Terre. In questo caso, poi, il problema dei parcheggi è più limitato, perché i borghi sono più grandi e molti hotel e B&B hanno il parcheggio riservato agli ospiti. Gli itinerari che si possono compiere sono moltissimi, tutto dipende dalla vostra voglia di girare e dal tempo che avete a disposizione.
DOVE DORMIRE
B&B Marina’s House a La Spezia
La Spezia è un’ottima base per visitare le Cinque Terre e Portovenere e il Marina’s House un ottimo b&b in città. Si trova a metà strada tra il centro storico e la stazione ferroviaria, quindi perfetto sia per fare un giro a La Spezia, sia per prendere il treno per le Cinque Terre. Inoltre, si trova a un minuto a piedi dalla fermata del bus per Portovenere.
Marina è una padrona di casa molto simpatica e gentile e il suo B&B è davvero accogliente. Le stanze e il bagno privato (esterno alla camera) sono veramente enormi e dotate di ogni confort, oltre a essere arredate con stile e cura per i dettagli.
La colazione viene servita nella sala comune ed è abbondante e varia, perfetta per affrontare una giornata di escursioni sulla costiera ligure.
Affittacamere Il Delfino a Tellaro
Dormire nel borgo di Tellaro è stata una magnifica idea: poter apprezzare questo suggestivo villaggio anche la sera, quando la maggior parte dei turisti che lo visitano in giornata se ne vanno, è un’esperienza meravigliosa.
All’ultimo momento ho trovato una camera all’Affittacamere il Delfino, in posizione centrale, proprio in cima al borgo, lungo la strada principale che scende al centro storico e alla marina. Le camere sono semplici, ma dotate di quello che serve e i proprietari sono molto disponibili e gentili.
A Tellaro le possibilità di alloggio sono numerose, dalle stanze in hotel panoramici alle camere in semplici B&B. In ogni caso vale davvero la pena trascorrere almeno una notte in questo incantevole borgo.
Siete già stati alle Cinque Terre e nel Golfo dei Poeti?
Qual è stata la vostra esperienza?