Lanzarote: mini-guida per scoprire e innamorarsi dell’isola più originale delle Canarie

I cieli, pieni di nuvole che cambiano forma e colore, modificate incessantemente dal vento sono forse la prima cosa che mi ha colpito di Lanzarote, l’isola più selvaggia delle Canarie raggiungibile con voli diretti low cost dall’Italia.

E, subito dopo, i paesaggi dell’interno, con i coni vulcanici piccoli e grandi che spuntano come funghi dal terreno e disegnano colline, valli e terreno di lava, dando vita a un paesaggio lunare. Una cosa simile si può vedere anche a Fuerteventura, raggiungibile velocemente con il traghetto e nota per le vaste spiagge.

Di Lanzarote amo anche il mare dal colore cangiante e le spiagge, tantissime e tutte diverse per forma e tipo di sabbia, bianche, dorate, nere di lava, isolate o attrezzate, con le palme  e con le rocce, impossibile vederle tutte.

Ma soprattutto amo la serenità che trasmette l’isola. Nessuno alza la voce, nessuno suona inutilmente il clacson, tutti si fermano per fare attraversare sulle strisce, tutti ti accolgono con un sorriso, nessuno ti infastidisce. C’è una bellissima leggerezza nell’aria e nelle persone. Più volte ho pensato che qui potrei viverci.

E poi ancora i Teleclub, centri sociali e culturali, sparsi in vari punti dell’isola, spesso nei villaggi dell’interno, in cui immergersi nella vita autentica dell’isola. Gli abitanti di ogni età si trovano qui per chiacchierare, giocare a carte, suonare in compagnia attorno a un tavolo e ovviamente bere e mangiare. Cibo tipico, prezzi bassi, menù che cambia a seconda della disponibilità del giorno.

E infine, ma non di certo ultimo per importanza, il clima, mai troppo caldo né troppo freddo, con bassa escursione termica. Quei 20 gradi con il sole che sono la medicina ideale per qualunque malanno. E il vento, costante ma mai fastidioso, tipico di questa isola.

L’elenco delle cose che amo di Lanzarote potrebbe continuare, ma visto che i miei post su questo blog di solito vogliono dare consigli utili a chi ancora deve visitare l’isola, qui di seguito troverete tutti i luoghi che ho visitato durante i miei due viaggi, a dieci anni di distanza l’uno dall’altro. Temevo di trovare l’isola trasformata: un po’ più turistica lo è, ma per fortuna l’atmosfera è rimasta inalterata, soprattutto nei luoghi più appartati.

Cosa vedere a Lanzarote? Nel post trovate un po’ di informazioni divise in sei categorie: dal capoluogo Arrecife alle spiagge e ai villaggi affacciati sulla costa, da alcuni villaggi interni ai paesaggi memorabili – come le saline, le scogliere, gli ambienti creati da Manrique – alla casa-museo di Saramago e all’isola La Graciosa.

E poi come sempre le informazioni su dove mangiare, come muoversi e dove dormire, in base alla mia esperienza.

Buon viaggio in una delle isole che ha rapito il mio cuore!

On the road verso Playa Quemada
On the road verso Playa Quemada
Il mulino di Tiagua
Il mulino di Tiagua
cosa vedere a lanzarote
Paesaggio tipico del'isola

Lanzarote, terra di vulcani

Lamzarote è situata a mille chilometri dalla Penisola iberica e a meno di 150 dalla costa africana, è la più settentrionale delle isole Canarie e la quarta più grande per superficie (795 chilometri quadrati).

La sua fascia costiera, 213 chilometri di perimetro, è costituita da grandi formazioni di scogliere, numerose spiagge sabbiose, piccole cale e tubi vulcanici inondati che formani i cosiddetti jameos.

La maggior parte degli oltre 100 vulcani che si trovano sull’isola, dichiarata dall’Unesco nel 1993 Riserva della Biosfera”, sono situati nella zona del Parco Nazionale di Timanfaya e provengono dall’eruzione del XVIII secolo nella parte centrale e occidentale di Lanzarote. Altri possiedono quasi quattromila anni, come il Vulcano de la Corona che originò un’estesa area ricoperta di lava solidificata nella zona nord-est e sud-est dell’isola.

1. IL CAPOLUOGO ARRECIFE

Arrecife è la capitale di Lanzarote dal 1852 quando la crescita della città grazie al porto peeschereccio tolse il titolo alla storica capitale feudale di San Miguel de Teguise, devastata dai pirati barbareschi. Fondata agli inizi del XV secolo, Arrecide possiede un litorale costellato di barriere coralline – dalle quali ha preso il nome – perfetto come rifugio naturale di pesci e molluschi.

Ad Arrecife abita quasi la metà degli abitanti dell’isola, ma conserva ancora oggi il carattere e lo stile di villaggio coloniale di pescatori, come si può osservare soprattutto al Charco de San Ginés, il nucleo originario della città sorto attorno alla costruzione di un eremo e di varie case di pescatori. Si tratta di un lago naturale di acque tranquille, il cuoi livello aumenta e diminuisce con le maree, unito all’oceano da un piccolo canale circondato da un viale moderno, e che serve da rifugio e stazionamento per le piccole imbarcazioni da pesca. Oggi questa sorta di porticciolo è circondato da bar e ristorantini sempre pieni di gente.

Gli abitanti si mischiano ai turisti dandosi appuntamento nelle calli o passeggiando lungo la costa o lungo Calle Leon y Castillo, la strada più importante della città e dove si trovano buona parte dei negozi, caffetterie e ristoranti.

Non per ultimo, il bellisismo lungomare su cui si affacciano diversi hotel e con la splendida Playa del Reducto di sabbia dorata resa ancora più bella dalla presenza di alcune palme. Il lugomare è il posto perfetto dove terminare la giornata ammirando il tramonto o dove inziarla godendosi la luce dell’alba.

Il lungomare e la spiaggia di Arrecife
Il lungomare e la spiaggia di Arrecife
Charco de San Ginés
Charco de San Ginés
Playa del Reducto
Playa del Reducto

2. I VILLAGGI SUL MARE E LE SPIAGGE

Arrieta e Punta Mujeres

Poste sulla costa nord-occidentale, Arrieta e Punta Mujeres sono due delle località più autentiche affacciate sul mare in questa zona dell’isola. Sono luoghi idilliaci, perfetti per chi ama il silenzio e vuole godersi in pieno l’atmosfera dell’isola.

Partendo da nord, s’incontra per prima Punta Mujeres, un piccolo e delizioso villaggio famoso per le sue piscine naturali sull’oceano. In realtà si tratta di piscine ricavate chiudendo con muretti una zona della scogliera. L’acqua penetra per effetto della marea e delle onde. L’acqua è di colore verde smeraldo difficile da dimenticare.

Arrieta è un piccolo villaggio di casette bianche che si visita a piedi. Verso sud c’è Playa de la Garita, una bella spiaggia di sabbia nera su cui si affacciano un ristorante e un beach bar. Il paese ospita alcuni ristoranti di pesce con un buon rapporto qualità prezzo e offre scorci bellissimi sull’Oceano.

All’estremità nord di Arrieta si trova una costruzione particolare: si tratta della Casa La Juanita e prende il nome della figlia di un ricco imprenditore che fece costruire, ai primi del Novecento, questo particolare edificio che richiama una casa di bambole nella speranza che la figlia guarisse dalla tubercolosi presa in Argentina. La casa è ubicata su uno sperone roccioso che si protende nel mare e da un lato fa da cornice ad una piscina oceanica circondata da scogli dove si può fare il bagno. Purtroppo Juanita morì poco dopo la costruzione e da allora la casa è rimasta ad uso privato e aperta solo raramente per alcuni eventi.

Punta Mujeres
Le piscine naturali di Punta Mujeres
Arrieta
Casa La Juanita ad Arrieta
Punta Mujeres
Punta Mujeres

Costa Teguise, Puerto del Carmen e Playa Blanca

I luoghi votati al turismo di Lanzarote sono tre e si trovano tutti sulla costa ovest, da nord a sud.

Partendo da nord, Costa Teguise si affaccia su belle spiagge di sabbia dorata che purtroppo sono sempre più incorniciate soltanto da grandi resort e aparthotel. Chi ama il genere, però, troverà tutto quello di cui ha bisogno a due passi.

A breve distanza dall’aeroporto e anche per questo motivo scelto da molti turisti, è Puerto del Carmen, probabilmente la località turistica più famosa di Lanzarote. La spiaggia è ampia e incorniciata da alcune palme. Il centro è il tipico viale su cui si affacciano i soliti negozi di souvenir, ristoranti e bar creati appositamente per i turisti. Chi vuole avere tutti i servizi a portata di mano, anche per i bambini e chi ama la vita notturna, ha trovato il suo luogo ideale.

Playa Blanca si trova a sud ed è il luogo da cui partono anche i traghetti per Fuerteventura. Fino a qualche anno fa era ancora poco sviluppata, ma negli ultimi anni non si contano più i resort e gli appartamenti costruiti intorno a questa zona. Il lungomare si affaccia sulla bella spiaggia di sabbia, dove ci si può fermare a bere una birra guardando il tramonto. Alle spalle i soliti negozi di souvenir e ristoranti per turisti. Anche questa è una località molto amata dalle famiglie e da chi cerca tutti i servizi a portata di mano.

Costa Teguise
Costa Teguise
Puerto del Carmen
Puerto del Carmen
Playa Blanca
Playa Blanca

Playa Honda

Playa Honda è probabilmente una delle spiagge che amo di più di Lanzarote. Nonostante si trovi a due passi dall’aeroporto, è meravigliosa. Un’ampia distesa di sabbia dorata affacciata sull’Oceano, stupenda dall’alba al tramonto.

Nonostante si trovi sulla costa più turistica dell’isola, è stata risparmiata dalle costruzioni selvagge di hotel e resort. Qui si trovano soltanto basse villette bianche che richiamano le costruzioni tradizionali dell’isola. Molte di queste sono state acquistate da chi ha deciso di trasferirsi qui da diversi Paesi europei.

Playa Honda
Playa Honda

Playa Quemada

Un semplicissimo paesino di pescatori, privo di attrezzatture turistiche e una spiaggia formata da ciottoli neri: questa è Playa Quemada. Troverete però alcuni bar e ristorantini felici di accogliervi, oltre alla reale atmosfera di un villaggio dell’isola.

Si trova fra Yaiza e Puerto del Carmen, ma è anni luce distante da quest’ultimo luogo turistico. Ci si arriva dopo aver percorso alcuni chilometri attraverso un paesaggio in mezzo al nulla (ma la strada è asfaltata), in una delle zone più selvagge, ma anche più suggestive, del sud ovest dell’isola.

Playa Quemada al tramonto
Playa Quemada al tramonto

Playa de Papagayo

Siete pronti ad affrontare qualche chilometro di scomodo sterrato? Allora dopo la fatica – e il timore di distruggere l’auto a noleggio – arriverete in una delle spiagge più amate dell’isola, Playa de Papagayo, che si raggiunge soltanto da questa strada. In alta stagione si paga un biglietto di circa 4 euro per parcheggiare l’auto.

La spiaggia si trova all’interno della riserva naturale e dopo aver raggiungo il parcheggio si può fare una passeggiata a piedi per scoprire le altre baie. L’acqua è cristallina e i panorami sono tra i più belli dell’isola.

Ci si può anche arrivare a piedi da Playa Blanca con una passeggiata  di 4 chilometri. In alta stagione e sotto il sole, munirsi di acqua e cibo. Ci sono comunque alcuni beach bar una volta arrivati a destinazione.

Playa de Papagayo
Playa de Papagayo

El Golfo e la Laguna Verde

Nei pressi degli Herverideros e costeggiando la Motagna Bermela, si trova il Golfo di origine vulcanica. Si tratta di un cratere eroso dal mare e formatosi durante le eruzioni vulcaniche del XVIII secolo. Nel fondo del cono spaccato a metà e ai piedi della scogliera vulcanica, si è formata una piccola e preziosa laguna le cui acque filtrano dal mare.

La laguna, circa dieci metri di profondità, possiede un colore verde smeraldo intenso che risalta tra la lava nera e l’azzurro dell’Oceano. Il luogo si chiama Laguna Verde po Charco Los Clicos e qui si trovano anche le olivine, pietre semipreziose con le quali gli artigiani locali realizzano originali gioielli.

Accanto alla Laguna Verde si trova una bella spiaggia di sabbia nera e un piccolo villaggio dove si può mangiare squisito pesce fresco e che ha casette talmente invitanti che non vorrete più andare via da qui.

La spiaggia nera di El Golfo
La spiaggia nera di El Golfo
La laguna verde
La laguna verde
Il villaggio di El Golfo
Il villaggio di El Golfo

Famara

Battuta costantemente dai venti alisei provenienti dall’Atlantico, la spiaggia di Famara ha un aspetto selvaggio e per questi motivi amata dai surfisti. La spiaggia si estende a partire dal villaggio, caratterizzato da piccole e basse casette bianche affacciate sul mare.

Le ultime propaggini della spiaggia sono incorniciate dai massicci montagnosi di Famara-Guatifay, cone le loro impressionianti pareti verticali dove si innalzano le cime più alte dell’isola e da cui si lanxciano gli amanti del parapendio.

Da Famara si gode anche di una bella vista panoramica sugli isolotti dell’arcipelago Chinijo.

Spiaggia di Famara
Spiaggia di Famara
Surfisti a Famara
Surfisti a Famara
Villaggio di Famara
Villaggio di Famara

Orzola

Orzola è il villaggio posto sulla costa nord di Lanzarote: da qui partono i traghetti per l’isola La Graciosa e solitamente è l’unico motivo che spinge i visitatori ad arrivare fino a qui.

Il villaggio affacciato sul mare ha ancora un aspetto tradizionale con le tipiche casette bianche, anche se lungo le sue strade sono stati creati molti servizi per i turisti, in particolare bar e ristoranti per chi attende il traghetto o per chi rientra da La Graciosaa.

Il mio consiglio è di parcheggiare l’auto all’inizio del paese e di scendere poi verso il porto a piedi, in modo da evitare i parcheggi a pagamentoe il traffico che si crea lungo le strette strade del villaggio.

Orzola
Orzola

3. I VILLAGGI DELL'INTERNO

Teguise

Antica capitale di Lanzarote fin dalla metà del XV secolo, la storica villa nobiliare feudale di San Miguel de Teguise costituì uno dei primi insediamenti civili e urbani delle Canarie.

La città visse il suo periodo di massimo splendore nel XVI secolo, quando venne costruita la maggior parte di quello che è oggi il centro storico lungo le cui strade si possono ammirare belle chiese, palazzi nobiliare e spaziose case famigliari di pietra e mattoni, con i balconi intagliati e gli ampi finestroni.

Oggi Teguise è famosa per il suo mercato della domenica, dove si possono ancora trovare prodotti tipici e negozi artigianali. La domenica Teguise si riempie di visitatori, meglio arrivare la mattina presto così è possibile ammirare il suo bel centro storico e fare acquisti senza la folla.

Usciti da Teguise, val la pena inerpicarsi  fino al Castello di Santa Barbara. Si tratta del più antico maniero delle Isole Canarie e, oltre ad essere ben conservato (è stato anche ristrutturato e oggi ospita il Museo dell’Emigrante), dall’altura su cui sorge si gode di una vista straordinaria. Siamo  al centro dell’isola e tutto intorno si può ammirare un suggestivo panorama dalle varie gradazioni di rosso e marrone su cui si stagliano le casette bianche del paese.

Teguise
Teguise
Teguise
Teguise

Haria

Conosciuta come la “valle delle diecimila palme”, Haria sorprende per il colore verde dei suoi campi, che rompono il tono arido dell’isola. Ancora oggi l’isola concentra da sola più palmeti di qualunque altra località delle Canarie.

Il villaggio, di case bianchissime, si caratterizza per i balconi e le finestre decorate con grande profusione di fiori. Nei pressi della piazza principale si trovano la chiesa parrocchiale e un bel viale imbreggiato con i tavoli all’aperto di alcuni bar dove è d’obbligo una pausa rinfrescante.

Haria
Haria

San Bartolomé

San Bartolomé è uno dei villaggi più belli posto nella pianura centrale a vocazione agricola di Lanzarote. In particolare merita la piazza del paese: un ampio spazio aperto ombreggiato da palme su cui si affacciano il municipio e la chiesa.

A brevissima distanza si trova il Museo Etnografico Tanit, un interessante piccolo museo sulla vita a Lanzarote nei tempi passato, pieno di oggetti tipici tradizionali che fanno comprendere come fosse la vita sull’isola prima dell’avvento dle turismo.

San Bartolomé
San Bartolomé

Yaiza

Yaiza è uno dei villaggi dell’interno più importanti della zona sud di Lanzarote. Si tratta di un punto nodale fondamentale per la visita di alcune tra le attrazioni più importanti dell’isola, dal Parco Nazionale di Timanfaya a La Geria, fino a tutta l’area che comprende El Golfo, le Saline di Janubio e Los Hervideros.

Nonostante la sua vicinanza al vulcano di Timanfaya, il villaggio è sopravvissuto al mare di lava delle eruzioni e quindi è una delle cittadine meglio conservate, con la sua architettura semplice, le case bianchissime e le strade curate e adornate con fiori e piante.

A Yaiza si può visitare la chiesa di Nostra Signora de los Remedios, che conserva al suo interno varie sculture lignee interessanti della Vergine.

Yaiza
Yaiza

4. I PAESAGGI INDIMENTICABILI

Le creazioni di César Manrique

César Manrique naacque ad Arrecife e l’isola fu decisiva nella sua vita e nella sua opera così come l’artista fu decisivo nella vita e nello sviluppo di Lanzarote.

Lanzarote è il luogo dove l’artista eseguì gran parte dei suoi interventi spaziali nonché il terrirotio dove implementò un modello di intervento che avrebbe definito la configurazione attuale dell’isola.

A Lanzarote ci sono 10 creazioni di Manrique e io vi consiglio di visitarle tutte. L’ingresso a pagamento, ma esiste un biglietto cumulativo che permette di visitarne buona parte. Gli interventi sono così ampi e complessi, che ho dedicato un articolo specifico alle opere di Manrique a Lanzarote in cui ve le racconto nel dettaglio.

Mirador del Rio, una delle creazioni di Manrique
Mirador del Rio, una delle creazioni di Manrique

Il Parco Nazionale di Timanfaya

Istituito nel 1974 per tutelare questo straordinario spazio naturale nell’area in cui l’attività vulcanica era stata più intensa, occupando una superficie di 54 chilometri quadrati, il Parco Nazionale di Timanfaya è un mondo inorganico e minerale, un paesaggio desolato, unico e sorprendente, ricoperto di lava e ceneri nel quale sorgono crateri dai colori scuri, rossicci, bruni o dorati della Montagna del Fuego, della Caldera Bermeja, della Caldera Rajada, della Montagna Encantada, di Los Miraderos e della Montagna Rajada.

All’ingresso del parco nazionale, segnalato con l’emblema di un diavoletto disegnato da César Manrique, si entra con un biglietto acquistabile al momento oppure in un’altra delle attrazioni a pagamento dell’isola. In auto – vietato fare soste durante il percorso – si raggiunge il parcheggio dove un pulmann accompegnerà nella visita guidata del parco. Vietato percorrere queste strade a piedi o visitare il parco con altro mezzo che non sia il pulmann o, per un brevissimo tratto, il cammello.

Anche se Timanfaya viene considerata una zona “fredda”, ci sono almeno settemila metri quadrati all’interno del parco nei quali si registrano alcune attività geotermiche: le più conosciute sono nel Islote de Hilario, dove la temperatura raggiunge 400 gradi e una profondità di appena due metri.

Al termine della visita, scesi dal pulmann, si può vedere uno spettacolo particolare: alcune ginestre tipiche dell’isola s’incendiano con il sole in un istante mentre si introduce un po’ di acqua in una piccola buca nel terreno, generando il fenomeno del geyser, con un rumore assordante.

Manrique disegnò in questo luogo il ristorante El Diablo, un edificio circolare con la facciata ricoperta di pietra vulcanica perfettamente integrato con l’ambiente. I visitatori possono contemplare nel suo interno un pozzo di cinque metri, con temperature variabili tra gli 80 e i 200 gradi che emergono dalle viscere della terra, usato come forno naturale per la cucina dello stesso ristorante.

Il Parco Nazionale di Timanfaya
Il Parco Nazionale di Timanfaya
Il Parco Nazionale di Timanfaya
Il Parco Nazionale di Timanfaya

La zona vitivinicola della Geria

Tra Mozaga e Yaiza, nel centro dell’isola, si trova uno dei paesaggi più insoliti di Lanzarote: La Geria. L’eruzione vilcanica del Timanfaya nel XVIII secolo ricoprì di lava le terre più fertili dell’isola provocando la rovina economica degli abitanti. Ma gli agricoltori seppero trasformare gli effetti di una tragedia in una risorsa, usando la lava per coltivare attraverso un sistema originale.

In questa zona i vigneti si coltivano nelle cavità lasciate dalle colate di lava o nei fossati realizzati dagli stessi agricoltori nelle ceneri vulcaniche, a volte anche a vari metri di profondità. In questo modo si raggiunge il livello del suolo vegetale antecedente all’eruzione e le coltivazioni sono protette dal vento mediante piccolo muretti semicircolari di pietra chiamati zocos. Visti i buoni risultati di questi insabbiamenti naturali, gli agricoltori ne crearono anche di artificiali, coprendo la terra con una cappa di lapilli o ceneri vulcaniche, chiamata rofe. Durante la notte, il rofe permette il passaggio dell’umidità fino alla terra vegetale e durante il giorno ne impedisce l’evaporazione. In questo modo è stato possibile coltivare molti prodotti, ma le coltivazioni che richiamano di più l’attenzione sono le grandi estensioni di vigneti, con le viti che si arrampicano sulle ceneri nere, protette nelle buche, dalle cui uve proviene un ottimo malvasia, simbolo della tenacia degli agricoltori sulla terra ostile.

La strada centrale che attraversa la valle de La Geria è oggi uno dei più frequentati percorsi turistici dell’isola e regala panorami tanto originali quanto indimenticabili. Lungo la strada o con qualche piccola deviazione è possibile fare diverse soste nelle cantine. Tra le più famose c’è Il Grifo, dove esiste anche un bellissimo Museo del Vino a ingresso gratuito.

La Geria
La Geria
La Geria
La Geria
La Geria
La Geria

Le Saline di Janubio

A Lanzarote, accanto alla predominante attività della pesca, si sviluppò quella della produzione del sale, in modo da rifornire le imbarcazioni che pescavano lungo le coste d’Africa. Così i laghi naturali formati sul litorale vennero trasformati in saline. La più importante di tutte è la laguna naturale di Janubio, nel municipio di Yaiza.

Le saline oggi sono uno dei paesaggi più belli dell’isola: durante il processo di evaporazione, l’acqua cambia tonalità di colore, passando dall’azzurro intenso fino al bianco abbagliante delle montagne di sale, che contrastano con le lave scure del terreno circostante.

Saline di Janubio
Saline di Janubio
Saline di Janubio
Saline di Janubio

Los Hervideros

Los Hervideros è un frammento di costa a falesia situata tra le Saline di Janubio e El Golfo ed è un altro luogo imperdibile per ammirare lo spettacolo della natura.

Il raffreddamento e la solidificazione della lava provocarono in passato la formazione di tubi vulcanici sotterranei, profonde spaccature e gallerie. Il costante modo ondoso in quel punto fa in modo che il mare penetri con forza per tutti quegli anfratti nascosti, per poi emergere all’improvviso alla superficie, come se si scoperchiasse una pentola a pressione, ruggendo e formando grandi montagne di spuma bianca.

Los Hervideros
Los Hervideros
Los Hervideros
Los Hervideros

5. LA CASA-MUSEO DI SARAMAGO

Lo scrittore portoghese José Saramago, autore tra le altre cose del noto romanzo “Cecità”, visse a Lanzarote i suoi ultimi 18 anni di vita, dal 1993 al 2010 e qui scrisse alcuni tra i suoi testi più famosi.

La Casa-Museo è stata realizzata nella sua vera casa e la visita è consigliata non soltanto a chi ama lo scrittore, ma anche a chi non lo conosce affatto e ne ha solo sentito parlare, visto che l’esperienza di visita è molto immersiva, grazie alla preparazione e alla passione delle guide che accompagnano i visitatori nel percorso.

Non si tratta di una delle solite case-museo, ma di un luogo che emana ancora oggi l’atmosfera della grande ispirazione di Saramago e della sua passione per la lettura e la scrittura, oltre che l’amore per questa isola che l’ho ha ospitato per un periodo molto felice della sua esistenza.

Ho dedicato un articolo specifico alla Casa-Museo di Saramago per raccontarvi nel dettaglio cosa si vede nel percorso espositivo.

Lo studio di Saramago nella sua Casa-Museo a Tias
Lo studio di Saramago nella sua Casa-Museo a Tias

6. L'ISOLA LA GRACIOSA

Nell’arcipelago delle Piccole Canarie, a nord di Lanzarote, si trova l’isola La Graciosa, ancora oggi un piccolo paradiso lontano dal turismo di massa.

La Graciosa si raggiunge con il traghetto dal villaggio di Orzola al costo di 26 euro. Sull’isola si gira soltanto a piedi o in bici, quindi non è possibile il trasporto dell’auto. Le strade sono ancora oggi soprattutto piste di sabbia o sterrati.

Io ho visitato soltanto in giornata, ma il mio consiglio è di riuscire a riacavarvi almeno una o due notti sull’isola, cosa che spero anche io di riuscire a fare prima o poi.

L’isola, a parte un piccolo villaggio di pescatori, è praticamente deserta, ma conserva alcune spiagge da sogno. Quella di Las Conchas è forse la più bella. Il tempo impiegato per raggiungere la spiaggia (un’oretta circa) sarà compensato dalla bellezza del luogo. L’acqua è di colore azzurro trasparente, ma è necessaria prudenza nell’avvicinarsi al mare, perché c’è il rischio di venir risucchiati dall’oceano. Anche il paesaggio circostante è stupendo: sabbia bianca mista a piccole conchiglie. E sullo sfondo i tipici crateri vulcanici dell’isola.

La Graciosa
La Graciosa
Playa La Concha
Playa La Concha
La Graciosa
La Graciosa

DOVE MANGIARE

Lanzarote è un’isola meravigliosa anche per la proposta eno-gastronomica.

Dai vini delle enoteche de La Geria, ai ristoranti di pesce, fino ai meravigliosi Teleclub, circoli culturali che ancora oggi propongono cibo tipico locale a prezzo onesto, mangiare e bere a Lanzarote è una delle esperienze che mette allegria e renderà il viaggio indimenticabile.

Proprio per questo motivo, ho dedicato un articolo specifico ai locali dove mangiare bene spendendo poco a Lanzarote.

Dove mangiare a Lanzarote
Ristorante sul mare ad Arrieta

COME MUOVERSI

Non c’è il minimo dubbio: per apprezzare l’isola in ogni sua parte è necessario visitarla in autonomia. I mezzi pubblici ci sono ma sono rari e non conducono a tutti i villaggi e le spiagge di Lanzarote.

Il mezzo migliore per visitare Lanzarote è quindi l’auto a noleggio. Dopo il Covid la disponibilità di auto è nettamente diminuita, dunque, il mio consiglio, per non rischiare di ritrovarvi senza auto o di pagarla un prezzo esorbitante, è quella di noleggiarla al più presto. Una delle migliori compagnie è Cicar perché si può noleggiare online direttamente dal loro sito, ha prezzi concorrenziali, l’assicurazione casco, non richiede alcun pagamento anticipato e al momento del ritiro si può pagare in contanti senza carta di credito, a differenza della stragrande maggioranza delle compagnie di autonoleggio. Io hoi noleggiato un po’ tardi la mia auto e ho trovato a disposizione soltanto Top Car con un’offerta tramite Rentalcars, con cui comunque non ho avuto problemi (in questo caso, però, è indispensabile la carta di credito e il pagamento anticipato).

Se siete appassionati di bicicletta, un’alternativa è quella di usare questo mezzo. Lanzarote, come molte altre isole Canarie, sta promuovendo il turismo su due ruote e sta realizzando un numero sempre più elevate di piste ciclabili in tutta l’isola.

Lanzarote on the road
Lanzarote on the road

DOVE DORMIRE

Le dimensioni limitate dell’isola di Lanzarote permettono di dormire in un unico luogo che può fare da base per visitare l’intera isola.

Chi preferisce i luoghi di mare turistici, dotati di tutti i servizi, ma secondo me molto anonimi e tutti uguali a se stessi, sceglie di alloggiare a Costa Teguise, Puerto del Carmen o Playa Blanca. Se invece volete essere fuori dal mondo, vi consiglio un piccolo villaggio, dove la sera proabilmente sarete soltanto voi e il mare: El Golfo, Famara o Arrieta possono essere delle belle opzioni.

Se invece preferite un luogo che abbia qualche servizio in più di  qualche bar e ristorante, ovvero supermercati, pasticcerie e bancomat, ma volete comunque alloggiare in un luogo autentico, vi consiglio Arrecife. Il capoluogo di Lanzarote è riuscite a mantenere un’atmosfera poco turistica pur essendo la città più abitata dell’isola. Inoltre, si trova a breve distanza dall’aeroporto e proprio al centro della costa ovest, dunque in un punto molto funzionale per visitare il resto dell’isola.

Ad Arrecife gli alloggi sono numerosi e di ogni tipo, dagli ostelli agli hotel di lusso, passando per tutte le altre tipologie. Durante i miei due viaggi a Lanzarote ho dormito sempre ad Arrecife. Ricordate soltanto di non entrare in auto nel centro storico, perché i parcheggi scarseggiano e ci sono numerose strade a senso unico spesso abbastanza trafficate. La scelta migliore è lasciare l’auto all’inzio del lungomare e di fare una bella passeggiata in città.

Hotel Lancelot – Arrecife

Affacciato sul lungomare di Arrecife, proprio di fronte a Playa del Reducto con le sue inconfondibili palme, lHotel Lancelot è una scelta perfetta per alloggiare ad Arrecife e poi spostarsi a visitare il resto dell’isola.

Si tratta di un comodo hotel tre stelle, molte delle camere sono affacciate sul lungomare, altre sulle vie laterali, ma in ogni caso il comfort e la funzionalità sono assicurate. Le camere sono ampie, comode e con bagno privato, dotato di ogni necessità.

Nei pressi dell’hotel ci sono bar, negozi e pasticcerie e con una bella passeggiata è possibile visitare tutti i luoghi più importanti del capoluogo.

Hotel Lancelot
Hotel Lancelot

Hostal Residencia Cardona – Arrecife

In una stradina del centro di Arrecife, a due passi a piedi dal lungomare e da numerosi caffè e pasticcerie, si trova l’Hostal Residencia Cardona, un comodo hotel due stelle per chi vuole risparmiare qualcosa sull’alloggio.

Le camere sono spartane, ma dotate di tutto quello che serve. Il materasso è molto comodo (cosa abbastanza rara da trovare negli hotel economici) e il bagno è dotato di ogni necessità.

Al piano terra c’è anche una sala comune con frigo dove si può consumare un pasto comprato all’esterno e lasciare le proprie cose. C’è anche la lavanderia e il distributore automatico con caffè e snack. Lo staff è davvero molto disponibile e sempre pronto a dare una mano,

Hotel Residencia Cardona
Hotel Residencia Cardona

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RitagliDiViaggio
Giornalista, blogger e autrice di guide di viaggio, non riesce ad immaginare una vita senza viaggi per scoprire nuovi luoghi e conoscere culture diverse. Ama l'arte, la natura, la fotografia, i libri e il cinema. Appassionata di Balcani e di Europa dell'Est, di Medio Oriente e Sud Est asiatico, spera di riuscire a vedere tutto il mondo possibile.

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