Villaggi vinicoli costruiti in posizione riparata per difendersi dalla burja, la bora che soffia fredda dalle montagne del nord, luoghi stupendi dove soggiornare e assaggiare la cucina tipica di questa zona, a poca distanza dal confine italiano, nella parte occidentale della Slovenia, che si raggiunge facilmente da Gorizia o da Trieste ed è caratterizzata da una natura dirompente in cui valli e boschi prosperano nel terreno fertile alimentato dalle tanti fonti d’acqua.
Nel 2018 Lonely Planet ha inserito la Valle del Vipava nella classifica dei 10 posti da visitare in Europa: “Questa regione attraente e affascinante offre eccezionali esperienze gastronomiche, emozionanti avventure e un paesaggio splendido – tutto questo a breve distanza da Ljubljana“.
Bellissima in ogni stagione, in autunno la Valle del Vipava (Vipaska dolina) si accende di giallo, arancio e rosso e regala panorami molto pittoreschi. Una meta perfetta per un weekend o anche soltanto per una giornata, per chi vive vicino al confine. Oppure infine una tappa interessante da inserire in un più lungo viaggio alla scoperta della Slovenia. Se volete proseguire l’itinerario alla scoperta dei luoghi del vino a due passi dal confine italiano, ad esempio, vi consiglio la zona del Brda, il Collio sloveno.
Questa è una zona perfetta anche per gli amanti della vacanza attiva, non soltanto per i numerosi percorsi di trekking e bicicletta, ma anche per la possibilità di praticare parapendio, attività diffusa nella zona grazie alla presenza dei venti.
Ajdovščina (Aidussina)
È la cittadina più grande di questa zona e il luogo perfetto da cui iniziare l’itinerario nella Valle della Vipava.
Il piccolo centro storico dell’odierna cittadina era un antico accampamento romano chiamato Castra ad Fluvium Frigidum (Fortezza sul fiume freddo) intorno al 270 d.C. lungo la via di difesa dell’Impero. I resti della cinta muraria, spessa quattro metri, conserva ancora sette delle 14 torri originarie. La parte meglio conservata si trova sul lato del fiume che attraversa il villaggio e regala pittoreschi scorci.
Castra, la fortezza romana che difendeva il confine orientale dell’Impero romano nei tempi antichi, nacque come stazione di posta e di ricovero dei cavalli, grazie alla presenza dei fiumi Vipava e Hubelj che percorrono la valle. La strada romana che passava per Ajdovščina collegava la via Hrušica con le città di Aquileia e Lubiana. La Valle del Vipava era il passaggio più breve e facilmente percorribile dai Balcani agli Appennini, dalle Alpi orientali all’Adriatico, dall’Oriente all’Occidente. La fortezza di Castra venne costruita nel III secolo d.C., sotto il versante del monte Čaven, nel punto di confluenza del fiume Hubelj con il torrente Lokavšček. Con la costante presenza di una truppa militare, Castra proteggeva il confine orientale dell’Impero romano.
La passeggiata nella cittadina può partire dalla piazza su cui si affacciano il museo e il fiume e dove si trova anche un comodo parcheggio. Da qui si può percorrere il sentiero che costeggia il fiume e regala scorci sui resti della fortezza. Attraversando l’arco all’interno delle mura si giunge sulla piazza principale, ex Titov tgr, da poco pedonalizzata. Qui ci sono un paio di caffè dove fare una pausa e un fornitissimo negozio di tè di ogni tipo, per chi come me è appassionato di questa bevanda.
La seconda parte del centro storico si trova dall’altra parte del fiume e della strada che risale il corso dell’Hubelj. Qui c’è una piazzetta pedonale con la chiesa e alcune vie che richiamano l’antica disposizione urbanistica.
Vale la deviazione. A circa due chilometri da Ajdovščina, su una collinetta in mezzo alla Valle del Vipava, sorge il villaggio di Vipavski Križun, antico insediamento della storia culturale slovena. Qui si possono ancora vedere le rovine del castello medievale e il convento dei Cappuccini.
Vipava (Vipacco)
Costruita sopra la sorgente del delta del fiume Vipava, il secondo centro abitato della valle è una cittadina sonnolenta, alle falde del monte Nanos. Alcuni definiscono Vipava (Vipacco) la “Venezia slovena” a causa delle diverse sorgenti carsiche della zona e di alcuni canali che attraversano il villaggio, ma in realtà non ha davvero nulla che la accomuni alla città lagunare.
Il villaggio una volta era la dimora di diverse famiglie nobili la cui memoria si ritrova nel meraviglioso palazzo Lantieri di epoca barocca, ma il motivo più interessante per venire da queste parti è assaggiare gli ottimi vini della regione e provare la cucina locale in una delle tante gostilne, tradizionali ma molto raffinate, che si trovano da queste parti. La più famosa, con una bellissima terrazza che sovrasta una delle sorgenti del fiume, è la Gostilna Podfarovz, dove si può assaggiare la šelinka, zuppa di sedano rapa e patate, carote e carne di maiale affumicata.
Soprattutto se non avete tempo di girare nei piccoli villaggi della valle, un posto adatto a degustare alcuni vini locali è la Vinoteka Vipava, che si trova accanto all’ufficio turistico. Qui si possono anche acquistare le migliori etichette della zona.
Goče (Gozze)
Oltre alle due cittadine principali della splendida Valle del Vipava, tra le cose assolutamente da vedere ci sono i villaggi del vino. Soprattutto se decidete di venire da queste parti in autunno e amate i colori caldi di questa stagione, non potete perdervi un giro tra le colline per raggiungere un piccolo villaggio.
Il mio villaggio preferito è Goče, che si trova a una mezz’ora di auto da Ajdovščina e a una decina di minuti da Vipava. Quello che vi consiglio di fare è un percorso ad anello: nonostante il percorso più breve e comodo per raggiungere Goče sia da Vipava, usando la comoda strada statale Goriska cesta e passando per Manče, io vi consiglio di usare questa strada soltanto una volta e percorrere all’andata o al ritorno la strada tra le colline che parte (o conduce) a Ajdovščina, attraversando quindi i piccolissimi villaggi di Planina ed Ersel: si tratta di un percorso completamente immerso nei prati, boschi e nei filari di vigneti che difficilmente dimenticherete. Lungo la strada costeggerete anche la moderna azienda vinicola Guerila, che di certo non passa inosservata, sia per le sue dimensioni sia perché si affaccia su una valle meravigliosa. Basterà impostare il vostro navigatore per evitare le strade con pedaggi (l’autostrada è davvero a due passi e le entrate numerose ma non vi conviene assolutamente prenderla, tanto più se siete sprovvisti di vignetta).
Lungo il percorso che da Ajdovščina conduce a Goče, e che gli appassionati possono sicuramente fare in bicicletta, vi immergerete in un paesaggio di colline, prati e vigneti a perdita d’occhio. Sarà impossibile evitare numerose soste per scattare qualche foto e ammirare la semplice bellezza della Valle del Vipava.
Goče è un minuscolo paese fatto di case di pietra del XVII secolo con caratteristici cortili e portali in pietra tagliata. Molte case sono state ristrutturate, altre sono rimaste come una volta, alcune sono disabitate ma numerose accolgono ancora i visitatori proponendo prodotti tipici dell’orto, oggetti di artigianato in ceramica e ovviamente vino.
Questo è uno di quei posti dove godersi la tranquillità e i paesaggi verdi sconfinati. Dal paese si può fare una passeggiata di 20 minuti fino alla chiesa di Santa Maria che si trova a 382 metri in cima a un colle.
DOVE MANGIARE
Gostilna Pri Izviru Hublja – Ajdovščina
Ottima cucina casalinga, porzioni abbondanti, personale alla mano e location molto bella, immersa nel verde. Questa gostilna mi è piaciuta tantissimo! Si può mangiare anche all’esterno, ad uno dei tavoli sistemati sull’ampia terrazza. Il ristorante è ampio sia all’interno sia all’interno e può ospitare numerose persone, tuttavia nei fine settimana può essere pieno. Il personale però è molto gentile e accomodante e con un po’ di pazienza e di flessibilità dovrebbe riuscire a trovarvi un posto, tanto più che il servizio è piuttosto veloce.
Da assaggiare i piatti tipici, in particolare quelli fatti con i famosi gli zlikrofi (ravioli di Idrija) che si possono mangiare da soli con vari condimenti oppure abbinati ad altri piatti: io, ad esempio, ho provato la bistecca di maiale, ma si possono anche accompagnare gli zlikrofi ai funghi, soprattutto durante l’autunno. Tra i piatti tipici segnatevi anche il prosciutto crudo della Valle del Vipava, stagionato lentamente e per un periodo lungo all’aria.
Ottime le zuppe di verdure, in particolare la jota della valle del Vipava, zuppa di crauti o rape macerate nelle vinacce, patate e fagioli. Lasciatevi un po’ di spazio per gli štruklji, dolci di pasta lievitata, bolliti avvolti in un canovaccio, farciti di noci, ricotta, uvetta e zucchero. Io ho assaggiato quelli ripieni di frutto di bosco, una vera delizia.
Le porzioni sono abbondanti, siete avvisati. Il prezzo è contenuto, probabilmente è una delle gostilne più economiche di questa zona.
In caso di attesa, potete fare una breve passeggiata nei pressi delle cascate e lungo il sentiero del fiume Hublja. Si tratta di un percorso molto facile, adatto anche ai bambini, con diverse aree di sosta, panchine e tavoli adatti anche a fare un picnic, ed esercizi per fare ginnastica.
DOVE DORMIRE
Nei villaggi della Valle del Vipava si trovano diverse soluzioni di alloggio, alcune più semplici altre più eleganti, ma sempre immerse nella straordinaria natura della valle, soprattutto con soluzioni di appartamento o di B&B, a prezzi davvero concorrenziali. Un motivo in più per decidere di fermarsi almeno una notte o due invece di limitarsi a un’escursione in giornata.
Nella mappa di seguito, trovate tutti gli alloggi disponibili, a seconda delle date che inserite nel calendario.