Quando hai 15 anni e sei nella fase dell’adolescenza pensi spesso alla morte, ma la vedi quasi come una cosa romantica. O almeno per me era così. Ero talmente scombussolata dalla vita, dalla voglia di crescere e dall’incapacità di farlo come avrei voluto, che la morte in certi momenti mi sembrava quasi consolatoria.
Poi a 20 anni pensi solo a vivere. Sai che la morte esiste, ma ti sembra una cosa che riguarda soltanto gli altri e che forse, chissà, toccherà anche te, ma ti sembra ancora irreale.
Prima o poi tocchi la morte con mano. Succede quando cominciano a morire le persone a cui vuoi bene. C’è a chi capita prima e a chi succede dopo. In ogni caso, per tutti è sempre troppo presto. Se la morte dei miei nonni è stata un dolore senza fine, la scomparsa di mia madre a causa del cancro, dieci anni fa proprio in questi giorni, mi ha devastato l’esistenza. Mi sono sentita improvvisamente sola, incompresa da tutti e soprattutto priva di punto di riferimento, nonostante da anni fossi indipendente dal punto di vista materiale.
Da quel momento ho letteralmente ribaltato la mia vita, nel bene e nel male. Dal quel momento è cambiato tutto, io per prima e le mie priorità. Ho cominciato forse anche a volermi più bene, a badare meno a quello che gli altri volevano e pretendevano da me e per me e a realizzare un po’ più di cose che io volevo da sempre e che per vari motivi, alcuni anche futili, non avevo fatto. Alcune cose erano semplicemente state messe nel dimenticatoio, perché ormai apparentemente prive di interesse. All’improvviso mi sono resa conto che invece erano ancora importanti per me.
Una delle cose che ho sempre amato di più è stato viaggiare. Fin da piccola pensavo che il mondo fosse troppo grande e bello per rimanere sempre nello stesso posto, come invece facevano la maggior parte delle persone che conoscevo io e come sembrava che fosse più sensato fare.
Le mie 100 cose da fare prima di morire (non ricordo chi ha inventato questo hashtag, ma in rete si trovano molte liste e c’è anche un sito web della Bucket List) riguardano in qualche modo il tema del viaggio. Alcune le ho già realizzate (le notate per il grassetto), altre chissà se le farò mai.
Mi è sembrato un bel modo per mettere nero su bianco una lista di desideri e un bel modo per ricordare mia madre e quella che è sempre stata la sua priorità: fare in modo che io fossi felice, prima di essere felice lei. Io non approvavo molti suoi sacrifici, volevo invece che provassimo a essere felici entrambe, ma purtroppo il destino ha deciso diversamente. Devo provare almeno io, quindi, a fare la maggior parte delle cose che mi possono rendere felice, so che a lei farebbe piacere.
Ed è per questo che dedico questa lista a mia madre (grazie mamma, se molte di queste cose ho potuto e potrò farle, lo devo soltanto a te).
Le mie 100 cose da fare prima di morire
1. Vedere il tramonto a Uluru in Australia
2. Vedere il Taj Mahal in India
3. Andare a cavallo
4. Fare un giro in mongolfiera
5. Vedere l’aurora boreale
6. Visitare il Perù
7. Vedere i parchi americani
8. Viaggiare da sola
10. Dormire in una casa su un albero
11. Prendere il sole su una spiaggia caraibica
12. Vedere Mosca e San Pietroburgo
13. Aprire un blog di viaggio
14. Dormire in un faro
15. Andare in elicottero
16. Passeggiare tra i trulli
17. Vedere i camini delle fate in Cappadocia
18. Andare sull’isola di Pasqua
19. Visitare tutte le capitali europee
20. Scrivere un libro di viaggio
21. Vedere piazza Tienanmen
22. Vedere i canguri e i koala in Australia
23. Fare un viaggio on the road
24. Vedere i ciliegi in fiore in Giappone
25. Dormire in tenda
26. Dormire in barca a vela
27. Vedere i campi di tulipani olandesi
28. Mangiare sushi in Giappone
29. Fare un viaggio in camper
30. Andare a New York in autunno
31. Camminare sulla muraglia cinese
32. Fare un safari fotografico in Africa
33. Visitare tutte le regioni italiane
34. Fare la Transiberiana
35. Vedere la marea scendere a Mont St Michel
36. Girare tutta l’Irlanda on the road
37. Trascorrere il capodanno a Sarajevo
38. Fare un giro sul dorso di un cammello
39. Vedere tutte le isole greche
40. Vedere il solstizio o l’equinozio a Stonhenge
41. Fare un giro su una slitta trainata dai cani
43. Trascorrere ore al museo Van Gogh di Amsterdam
44. Andare in Kosovo
45. Visitare i musei Guggeneheim nel mondo
46. Assistere ad un concerto all’arena di Verona
47. Andare a Cuba
48. Vedere il Messico
49. Vedere i campi di lavanda in Provenza
50. Fare una crociera sui fiordi
51. Dormire in una house boat
52. Percorrere la Route 66
53. Visitare le chiese di tutte le religioni
55. Pattinare sul ghiaccio
56. Salire sull’Acropoli di Atene
57. Trascorrere una notte in spiaggia davanti a un falò
58. Perdermi in un souk
59. Fare un coast to coast negli Stati Uniti
60. Andare al festival del cinema di Venezia
61. Fare una crociera sul Nilo
62. Fare il bagno a mezzanotte
63. Visitare Istanbul
64. Andare in Patagonia
65. Trascorrere Natale o Capodanno al caldo
66. Immergermi nelle vasche di Pamukkale
67. Vedere Samarcanda
68. Viaggiare sull’Orient Express
69. Mettere piede in tutti i continenti
70. Vivere per un po’ in una città straniera
71. Fare un viaggio lungo almeno un mese
72. Dormire in un bungalow sulla spiaggia
73. Vedere tutte le isole della Croazia
74. Salutare la Statua della Libertà
75. Fare un giro in canoa
76. Vedere la foresta amazzonica
78. Attraversare in barca il Sydney Harbour
80. Andare a Vienna in giornata solo per bere un caffè
81. Scattare una foto dalla cima dell’Empire State Building
82. Innamorarmi di Roma come da bambina
83. Vedere i quadri di tutti i grandi artisti dal vivo
84. Percorrere tutta la costa croata in auto
85. Attraversare un lago su una barca a remi
86. Andare in Palestina
87. Sorvolare l’Himalaya
88. Vedere tutta la California
89. Scalare una montagna
90. Salire sul tetto del duomo di Milano
91. Mangiare in piazza Jamaa el Fna a Marrakech
92. Nuotare nel Mar Morto
93. Assistere a uno spettacolo di dervisci rotanti
94. Vedere Parigi dalla cima della Torre Eiffel
95. Andare in gondola a Venezia
96. Vedere le piramidi Maya
97. Fare un giro in barca sul canale del Bosforo
98. Vedere i templi della Thailandia e della Cambogia
99. Fare il giro del mondo
100. Realizzare più cose possibili di questa lista
Lo ammetto, con tutta probabilità le cose che vorrei fare sono più di 100. Non solo. Ho fatto molte altre cose che non compaiono in questa lista ma che ho amato con tutta me stessa e spero di farne moltissime altre di belle che non ho inserito qui. Quindi questa lista ha soprattutto un valore di pro-memo che quello di una una serie definitiva. E vuole essere un augurio per ognuno di voi: la vita è breve, trova il tempo e il modo per fare tutte le cose che puoi e che ti rendono felice.
Aspetto di leggere la tua lista!
Commenti
9 Commentirobisceri
Ott 31, 2017Non si fa così di primo mattino… Mi ha commosso molto quello che hai scritto e sono felice che tu l’abbia pubblicato. Non sei certo una blogger tutt’a rose e cuori, per cui via libera ai sentimenti. Spero che ti abbia fatto bene scriverne. Anzi, ne sono convinta: la scrittura è terapeutica e trasformare un evento dolorosissimo in tanti propositi di felicità è un’operazione alchemica prodigiosa. Ti aspetto a Roma (è nella tua lista, no?) ☺️
RitagliDiViaggio
Ott 31, 2017Che bel commento, grazie! Hai ragione, scrivere è un po’ terapeutico e non è sempre facile trovare la forza per farlo e soprattutto per condividerlo con gli altri. Alla fine è andata così, spero di non averti rattristato, perché in realtà questo post vuole celebrare la vita, anche se spesso è cattiva. Roma è assolutamente nella mia lista. Ti dirò di più. Roma è stato il mio primo vero viaggio, a 12 anni, con mia madre e su un volo regalato da mio nonno (ovviamente potevamo venire in treno, ma mio nonno aveva voluto esaudire questo mio grande desiderio perché già a quel tempo io avevo molti sogni legati al viaggio). Ho amato tantissimo Roma, ho scoperto che mi veniva naturale seguire le indicazioni su una mappa e scoprire la città. Conservo un ricordo bellissimo di quel viaggio. Poi ci sono tornata altre volte, spesso per lavoro o per conto mio. Negli ultimi anni sappiamo che Roma sta vivendo un momento di decadenza e molte cose belle sono state sciupate. Io però nella mia lista ho voluto mettercela, perché vorrei davvero di nuovo innamorarmi della nostra capitale come mi era successo da bambina.
robisceri
Ott 31, 2017In verità io ho colto la parte positiva del tuo articolo: emerge alla grande! La tristezza fa parte della vita, annullarla significherebbe essere automi. Comunque a Roma hai una Cicerona tutta per te ?
Federica
Ott 31, 2017Un post davvero molto bello.. e toccante ?
Secondo me scriverlo ti ha anche aiutato a liberare alcune cose che avevi dentro.. A me succede spesso..
Anch’io vorrei fare tante delle cose che hai scritto.. e mi rivedo quando dici che molte delle cose le devi a tua madre.. perché anch’io grazie a miei genitori ho potuto fare un sacco di esperienze.. e sono loro ad avermi trasmesso la passione del viaggiare.. non potrò mai ringraziarli abbastanza..
E chissà magari creerò una lista delle mie 100 cose ?
Un abbraccio
Federica
Ioviaggiocosi.
RitagliDiViaggio
Ott 31, 2017Spero però di non averti rattristata, non era quello il mio intento, anche se il pensiero di qualcuno a cui vuoi bene che se n’è andato senza poter realizzare molte delle cose che l’avrebbero resa felice mette sicuramente tristezza. I miei genitori, in realtà, hanno sempre viaggiato poco, per svariati motivi e quindi di conseguenza io ho viaggiato pochissimo con loro. Però mia madre mi ha lasciato la possibilità di farlo o, comunque, mi ha lasciato la possibilità di decidere della mia vita e di lasciarmi fare quello che mi sentivo, andando spesso contro la volontà degli altri e contro i suoi stessi timori. Avrei voluto poter ricambiare di più e darle la possibilità di esaudire anche molti dei suoi desideri, ma tant’è, la vita è anche questo. Se crei la tua lista, taggami che sono curiosa e grazie davvero per aver voluto lasciare il tuo commento qui 🙂
Giulia
Ott 31, 2017Questo post è bellissimo, davvero. Mi sono commossa.
Posso comprendere il tuo dolore e il tuo senso di vuoto, 4 anni fa è venuto a mancare mio padre e per me è stato come perdere un braccio o una gamba. Sono delle ferite che non guariscono mai, non si rimarginano mai completamente. Lui era un grande viaggiatore solitario, spero un giorno di vedere tutti i posti che ha amato.
Un abbraccio!
RitagliDiViaggio
Ott 31, 2017Hai ragione, sono ferite che rimarranno sempre, il tempo aiuta un po’ ad accettare, ma il dolore non scompare, è un pezzo di te che se ne va per sempre, per quanto rimangano i ricordi. Chissà quanti posti ha visto tuo padre, sarei proprio curiosa di conoscerli! Bello provare a ripercorrerli, sarà un viaggio nel viaggio, ti auguro proprio di riuscire a farlo 🙂
La stefy
Gen 21, 2018Sono felice di aver letto questo lungo tuo scritto, seguirti e vedere le foto che posti con i tuoi racconti fa sognare, fa vedere tutto bello, tutto felice, sembra che niente ti tocchi e che tu sia la persona piu’ felice della terra…. invidiabile rispetto alla nostra vita a volte cosi’ meno “girovaga”. Invece dietro a tutto c’e’ sempre un perche’, e spesso e’ dal dolore che nascono le cose piu’ belle e creative. Il dolore non passa ma rinunciare a vivere sarebbe stato un dolore ancora piu’ grande. E chi e’ grande in questo caso sei tu, brava e complimenti…… e un abbraccio di cuore !!!
Diego Grimaldi
Dic 3, 2022GRAZIE, per avermi concesso 2 minuti di emozioni..
DG